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Autore: Vitriolic Sheol    03/08/2011    0 recensioni
Facciamo una scommessa... cosa potrebbe succedere se sul banco di gioco metto quattro ragazzi molto speciali, un'Organizzazione, una città mistica, un compito "fuori dalle righe" ed una giovane donna tanto misteriosa quanto affascinante?
Sono aperte le scommesse, puntate quanto volete... attendo recensioni e commenti!
Genere: Azione, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: L, Light/Raito, Matt, Mello, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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1.
Mama, we all go to Hell



Da anni, secoli, fors’anche millenni, l’uomo ha sempre cercato di raggiungere la sublime perfezione divina….

C’è uno strano odore nell’aria. Un odore nero, che a molti potrebbe sembrare ributtante. L’odore è ovunque, sulle pareti, sulla tappezzeria, sull’arredamento, marchiando e pervadendo ogni cosa con le sue esalazioni.

… faraoni ed imperatori scimmiottanti divinità, oracoli, maghi, stregoni, alchimisti… feccia. Feccia della più infida e abbindolatrice. Papi corrotti, donnaioli, incestuosi, convinti di essere i diretti rappresentanti della volontà di Dio. Creature infide, striscianti e brulicanti come i più repellenti degli insetti che ergono se stessi come portatori di una potenza che non gli compete.


Silenzio. Avvolgente. Perfetto. Ottundente. Rimbombante.
Silenzio.
Rotto da un respiro affannato che, nella quiete, pare amplificato.




E tutti questi tentativi si perdono nel nulla, sgretolandosi come la cenere che rimane dalle ossa putrefatte di coloro che, con la loro arroganza, sono sicuramente a rosolarsi in qualche buon angolo di inferno. “Le tombe d’oro suggellano i vermi”, buon vecchio Shakespeare…

 

Un paio di anfibi di lucido cuoio nero avanzano lenti per la stanza. Scavalcano resti di sedie, poltrone e divani abbandonati sul pavimento rovesciati, in frantumi o come mangiati da tarme, oltrepassano masse inerti e distese più o meno ingombranti, lasciando che schegge di legno, vetro e quant’altro, scrocchino sotto le suole. Le orecchie sono attente a captare ogni singolo rumore, oltre a quel respiro roco e terrorizzato, che possa essere pericoloso o, vista la situazione, tremendamente seccante.


…ma forse, forse in quest’epoca l’uomo potrà coronare il suo sogno. In quest’epoca dove cannelli di ferro sparano fuori altro ferro, cilindri d’acciaio affondano contro carne, sangue ed ossa, forse sì… potrebbe essere possibile.

 

Nessun pericolo. Solo una grande seccatura.
L’uomo, spaventato, si raggomitola ancora di più sotto il tavolo dove si è nascosto;
lancia un grido semi soffocato e trema violentemente.
Ha una ferita al palmo della mano destra, che apre un grosso buco al
centro della carne, talmente profondo da poter vedere chiaramente oltre.

Una macabra cornice per qualcosa di più terrorizzante che sicuramente arriverà.


“STAI INDIETRO! STAI INDIETRO FOTTUTO DEMONIO O GIURO CHE TI AMMAZZO!”


“Mi spiace deludere le tue aspettative, ma la signorina che tieni nella mano sinistra ha solo 4 pallottole nel caricatore… e se la memoria non mi inganna, prima, da quel tavolo, io

ho sentito chiaramente arrivare quattro colpi…”


“NO…NO! IO TI AMMAZZO, TI AMMAZZO!”


Con velocità fulminea, la canula della seconda pistola trova asilo nella morbida carne
della fronte dell’uomo.

“Calmati, stronzo… ora, voglio che tu stia zitto, devi rispondermi solo con un sì o un no. Ok?”

L’uomo annuì.

“Prima regola: non urlare, o la mia Sig Sauer urlerà più forte.
Seconda regola: nessuna domanda, o i figli della signora Sig Sauer ti risponderanno.
Terza regola: Nessuna parola diversa dalle due che ti ho detto.
Intesi?”

“S…si”


Domande, a cui seguono risposte concise ma estremamente esaurienti per la contro parte.
Ed alla fine, come ricompensa, due figli della signora Sig Sauer rimangono assieme all’uomo.


 

Due colpi, tanti schizzi di sangue ovunque. Sul legno, per terra, sul suo volto.
Adorava il sangue. Aveva imparato col tempo ad amarlo. Era una fredda macchina di morte senza cuore.

Era quello il prezzo da pagare per essere il meglio.

 

27 cadaveri, 81 proiettili, nessuna traccia, nessuna omissione.

Una missione con i fiocchi .

 

Ed io ce l’ho fatta… io, sono Dio.




Novgorod , Russia. 18 dicembre 2006

  
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