Anime & Manga > Angel Sanctuary
Ricorda la storia  |      
Autore: Krystal_Tsuki    31/03/2006    6 recensioni
A Lucifero ... la Stella del Mattino ...
Genere: Dark, Introspettivo, Malinconico, Poesia, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucifero
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dedicata a uno dei personaggi manga che più amo e adoro: Lucifero di Angel Sanctuary

 

 

Dedicata a uno dei personaggi manga che più amo e adoro: Lucifero di Angel Sanctuary.

 

 

 

Fiamma Eterna

 

Amore notturno,

osceno, immortale,

d’immemore tempi tu fosti Sovrano

di questa nostra culla natale;

del male, dell’odio tu porti la voce

Signore d’un mondo a me sconosciuto

dove da tempo stride le pace.

Stolto tu fosti nel ribellarti

Credendo a una qualche giustizia divina …

… vittima fosti quando decaddi

ed ebbe inizio la tua rovina.

Traditore Supremo tu fosti chiamato

dopo esser stato la Stella del Mattino, il grande Lume,

e perché tu fosti sempre additato

il nero tinse delle tue ali il plume.

Ora soggiaci nel grande Male,

nero perdente della sfida del cielo,

quel che tu speri or più non vale:

l’utopia ha reciso il tuo stelo.

Or tu delle Tenebre sei il Regnante,

d’un tetro mondo che non s’accorda

col tuo ego pur sempre sognante;

e l’unico lume sulla tua pelle

son gl’occhi tuoi vitrei

che brillan come stelle.

 

 

E danzando nel triste braciere

La fiamma a poco a poco si spegne …

 

… non spegnerti ti prego …

… ardi ancora … mia piccola fiamma …

 

 

Da sempre del cielo

fosti l’eccelso bagliore

ed or come un velo

riempisti il mio cuore d’amore.

… la tua luce ancor brilla …

… non si esaurisce l’antica scintilla …

Pazza mi chiamasti

per averti osato amare.

Stolta ripetesti

perché del tuo peccato

mi ero voluta macchiare.

Quel nome che ti fu affibbiato

riecheggia ancor tra la Luna oscura:

come Grande Ribelle ancor sei marchiato,

ma di te non ho paura.

Arcaica forse mi mostro

ma solo come Portatore di Luce

or ti riconosco

poiché la mia vita truce

tu sapesti illuminare,

perché compresi con te

il significato di amare.

T’amai a dispetto d’ogni cosa,

non capì il perché di questo folle amore

forse perché tu sei come una rosa

che non esiste senza delle spine il dolore.

Volli io stessa quel tuo stesso destino

Non t’addossare inutili colpe…

Decaddi dall’alto del cielo

Ma le emozioni non mi furono tolte.

Rimpianti non ebbi e non ho

Forse solo il lume di quella fiamma …

… desidero che arda ancora per un po’ …

 

 

E danzando nel triste braciere

La fiamma a poco a poco si spegne …

 

… ti prego … aspetta … attendi …

… ardi ancora per qualche momento …

 

 

Tendevo la mano al firmamento

per cogliere una tua piuma che un dì fu d’argento,

e portarmela all’altezza del cuore …

… da tempi lontani ne amai il colore …

… da tempi lontani ne amai il dolore …

Dalla mia bocca scivolava tra i seni

una tua piuma dai cupi riflessi …

… nera … sul mio abito bianco …

… ricordavo un angelo …

… ricordavo antichi amplessi …

Mille volte quelle piume furono il mio guanciale,

mille volte le nere piume furono il mio vestito

quando torvo lo sguardo portavi al mio corpo

che volevi sporcare e che ti pareva divino.

Angelo dell’Empireo forse ti ricordavo …

… agli antichi splendori ti rimandavo …

E coprendo d’odio questa mia pelle,

rimarcando il dolore delle antiche ferite,

disprezzando tutte le cose più belle,

mi facesti tua nelle terre proibite.

La mia prigione era quel luogo

da tanti Paradiso Terrestre chiamata,

ma per me peggiore di un rogo

perché lì non mi sentivo amata.

Mi vollero per desiderio soltanto

gli angeli da Dio amati,

come se per loro fossi un vanto,

ignari dei dolori creati.

Ma l’amplesso dal sapore proibito

Presto nel cielo fece notizia

E nello strazio di un dolore infinito

Sonò la divina giustizia.

La falce stridette sulle mie ali;

quel dono del cielo mi veniva levato

perché convinti che i grandi mali

quel mio sangue avrebbe lavato.

Aggrappandomi della tua veste a un lembo,

Macchiando di sangue le tue piume nere,

Appoggiasti la testa sopra il mio grembo:

quel che tu celi non si deve sapere.

Volevo seguirti nell’abisso infernale

Assieme a quel frutto dell’amore negato

Ma tu mi dicesti: non ti voglio sporcare

… sei l’unica ad avermi amato …

 

 

E danzando nel triste braciere

La fiamma a poco a poco si spegne …

 

… il tuo calore è sempre più tenue …

… la tua fiamma sempre più breve …

 

 

Non m’importò del dolore del corpo;

non fu quella la mia sofferenza.

Il mio strazio fu sentire il mio cuor come morto,

… il mancato lume della tua presenza.

Ma in me un nuovo lume stava crescendo

frutto del tuo peccaminoso seme,

il figlio dell’Angelo più odiato

figlio di colui che aveva perso la speme.

Per tutti eri Lucifero il Traditore,

per me solo Lucifel,

il mio Angelo Salvatore.

 Tu fosti l’eterno peccatore

… tu fosti il mio eterno peccato,

tu fosti l’unico grande amore

che in questa vita mi aveva amato.

Temetti il tuo abbandono

Imprecai il tuo nome urlando:

Re Malefico, Satana, Traditore,

… sei davvero il Principe di ogni dolore …

Ma so che perdonasti

Questa mia debolezza

Perché tornasti

tenesti fede a quella promessa …

… ci liberasti …

 

 

E danzando nel triste braciere

La fiamma a poco a poco si spegne …

 

… solo un tenue bagliore rimane della fiamma antica…

… tutto si spegne … anche la vita ormai è finita …

 

 

rinasceremo è vero?

Non importa dove e quando

ma ci ritroveremo,

e sento che ancora amando

stringerai me che ora tremo.

Arderemo ancora un giorno non lontano,

in quell’unica fiamma che non può smorzarsi,

ma ora non lasciare la mia mano,

il mio corpo nel tuo vuole ripararsi.

Solo le tue braccia mi hanno dato calore,

solo sulle tue labbra suggellai l’amore.

Ancor una volta porta le tue ali

attorno a questa donna martoriata

che al riparo di esse tutti i mali

sono allontanati con una tua alata.

Siamo perdenti agli occhi del mondo,

ma non ci interessa ciò che c’è attorno

perché sul mio grembo il tuo capo appoggiato

fece sentire quel figlio amato,

perché le tue ali ormai sfiorite

riecheggiano ancora grida proibite.

La fine forse arrivata …

… l’antica fiamma si smorza,

ma non tremo perché da te sono amata

… sarà sempre questa la mia unica forza …

 

 

E danzando nel triste braciere

La fiamma a poco a poco si spegne …

 

… non attendere più … il tempo è arrivato …

spegniti … spegniti

 

 

 

*

 

Ci troveremo un giorno

Non importa quando e non importa dove

Ma ci troveremo

Te lo prometto

Al di là del bene e del male

 

 

 

 

 

Ok … voglio sincerità! Come vi è sembrata? Io amo davvero moltissimo la poesia e scrivere e leggere poesie sono tra le cose che più mi emozionano.

Questa poesia non ha un metro preciso, anche perché solitamente non scrivo in rima. Stavolta non so nemmeno bene perché è uscita così …

So solo che dopo aver letto quel capolavoro che è Angel Sanctuary (ed essere affogata nelle lacrime) e aver visto quella divina visione di Lucifero (anche Kira è carino, ma io preferisco il Lucifero degli ultimi numeri!), mi è venuta l’ispirazione per scrivere questo.

Spero davvero possiate darmi un parere, farmi notare errori ... e qualunque cosa possa essere giusta o errata, vi sia piaciuta o non vi sia piaciuta. Ve ne sarei grata davvero. Insomma i commenti sono super graditi!!!! ^__^

Ah, ovviamente la frase che chiude la poesia (Al di la del bene e del male) non è mia, ma di un grande filosofo: Nietzsche. Mi sembrava che chiudesse bene il discorso … bisogna sempre andare al di là di ogni stereotipo e di ogni convenzione netta …

 

   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Angel Sanctuary / Vai alla pagina dell'autore: Krystal_Tsuki