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Autore: JoeyEfp    03/08/2011    5 recensioni
Ne approfitto e sistemo due scarpette una rosa e una blu una accanto all’altra sopra il letto.. appena uscito dalla doccia ancora gocciolante avanza piano fino al letto , io sono seduta vicino alle scarpette con lo sguardo fisso a terra , alzo piano il viso e potei scorgere i suoi occhi lucidi…
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Gente ecco a voi il capitolo;
 
POV KRIS.

 
Mi guardai un ultima volta allo specchio, forse non era il caso di indossare quella maglietta pensai.
No! Dovevo farlo incazzare invece, si sarebbe ingelosito vedendo il modo in cui mi ero vestita.
Si lo sapevo.
Ed era per questo che avevo scelto un jeans stretto, e una maglietta trasparente che lasciava vedere il reggiseno di pizzo nero firmato “ Victoria’s Secret “.
Già una bomba sexy, pensai, ma sapevo di non esserlo.
Non mi ero mai definita così, e nemmeno cercavo di esserlo, ma dopo tutto quello  che era successo, dopo la sfuriata le parole che ci siamo detti e che nessuno dei due, o almeno io avrei mai voluto dire , era giusto farlo soffrire un po’.
Battei un piccolo colpo sulla pancia, e sussurrai al mio piccolino.
“Eh già amore, a volte tuo padre è proprio un Coglione”.
Mi sedetti sul letto e osservai il mio seno, e in quel momento mi accorsi di un piccolo particolare.
Cacchio erano enormi.
Già la gravidanza stava cominciando a farsi notare, pensai tamburellando con l’indice il mio seno.
Alzai la testa e diedi l’ultima occhiata allo specchio.
Ero stanca e volevo Rob.
Si lo volevo, volevo vederlo ,sentirlo, volevo sentirlo mio.
Le mie ultime parole con lui erano state, le parole più sbagliate di tutta la mia vita.
“Forse ho sbagliato tutto dal principio”.
Gli avevo detto, e Dio sa solo come mi ero pentita, quanto volte mi ero maledetta da sola  per quelle mie parole.
E nonostante tutto, lui aveva continuato a chiamarmi e mandarmi messaggi,invano.
Non avevo nemmeno  il coraggio di rispondergli, ero stata codarda.
E la cosa più brutta e che ne ero consapevole.
Ma non mi importava, ero sicura che avremmo risolto tutto, perché noi ci amavamo , e il nostro amore bastava.
Presi il cellulare e cominciai a rileggere tutti i suoi messaggi.
Una lacrima mi percorse il viso, velocemente.
No, non dovevo piangere, dovevo essere forte, anche perché piangere non sarebbe servito a nulla.
Andai a lavarmi la faccia e decisi di truccarmi , così da non sembrare una specie di zombie uscito dal backstage di “ Thriller “ pensai.
Misi un po’ di fondotinta chiaro, passai un filo di matita nera e spennellai il
lip-gloss nelle labbra, infine spazzolai i capelli mossi.
Presi il mio i-phone bianco,  i miei Ray-ban e scesi le scale del “ Pacific Terrace Hotel “ di San Diego.
Vidi Dean già postato all’entrata che mi attendeva.
Diedi le chiavi alle reception e andai verso la macchina.
“ Ehilà Dean “ esclamai dandogli una pacca sulla spalla.
“ Buonasera Signorina Stewart “ mormorò piano.
“ Dean, puoi evitare di chiamarmi così , mi hai anche tolto la cacca dal pannolino e ti ostini ancora a darmi del Lei.? A parte che ho ancora 21 anni e mi fai sembrare vecchia! “
“ Ahaahhaha ok KRISTEN! “ disse marcando il mio nome.
“ Bene!” urlai entrando dentro la macchina.
Mi posizionai meglio nel sedile.
“ Dean puoi aumentare il volume, adoro questa canzone! “ dissi facendogli gesto.
“ Ok! “ esclamò
Black Sand- Jenny Lewis.
Abbandonai la testa e cominciai ad ascoltare, chiusi gli occhi e mi rilassai.
Una volta arrivati scesi dalla macchina.
Fan e fotografi urlanti da tutte la parti.
Corsi veloce verso l’entrata, negando a malincuore ogni sorta di autografo o foto.
Entrai e vidi tutte le persone occupate a fare qualche cosa.
Gente che correva a destra e sinistra senza una meta, con l’aria ansiosa.
Mi sentì un po’ stanca e la testa cominciò a girare.
Oh no, non adesso un altro capogiro, no ti prego tesoro della mamma perché mi fai questo.
Cercai una poltroncina e mi sedetti.
Scesi la testa e presi a massaggiarmi le tempie.
“ Kristen stai bene.? “ mi chiese Dean notandomi.
“ No, Dean non sto molto bene! “ dissi sincera.
“ Guarda lì c’è un distributore vuoi che ti prende qualcosa.? “ domandò
“ Un bicchiere d’acqua può bastare “ mormorai flebile.
Sentivo un vuoto nello stomaco, e avevo fitte sopra la vescica.
“ KRISTEN , KRISTEN! Oh mio Dio, quella è la mia ragazza lasciatemi! “ urlò un uomo dalla voce inconfondibile.
Era lui, era il mio Robert.
Alzai di scatto la testa, e potei incontrare i suo occhi azzurri e il suo viso impaurito.
Mi alzai dalla poltrona e restai immobile in attesa di un contatto con lui.
Si avvicinò piano.
“ Amore mio stai bene.? “ mi chiesi preoccupato.
“ Adesso che ci sei si! “ soffiai con gli occhi lucidi
“ Oh tesoro vieni qui” disse prendendomi per il braccio e avvinghiandomi a lui.
Gli cinsi le spalle, e appoggiai la mia testa nell’incavo del suo collo.
Mi baciò la testa.
Mi strinsi di più a lui,inebriandomi del suo profumo
Dio quanto mi era mancato quel contatto, proprio in momenti come questo che mi ricordavo perché esistessi.
Lo amavo e finche avrei potuto lo avrei amato.
Era lui che volevo, era lui con cui volevo crearmi una famiglia, era con lui che stavo creando una famiglia.
A noi bastava essere così, essere noi stessi.
La nostra storia non era basato solo sul sesso, e non lo sarebbe mai stata.
La nostra storia era qualcosa di più.
Noi eravamo, amici, fidanzati, amanti,confidenti, ma soprattutto eravamo uno per l’altro.
Proprio come Edward e Bella.
Mi staccai da lui e lo guardai negli occhi.
“ Scusa, scusa per tutto quello che ti ho detto, non lo pensavo davvero “
“ Shh, amore scusami tu! Sono stato un vero coglione, non dovevo dirti così, ho sbagliato tutto , scusami non rifarò lo stesso sbaglio “ rispose mortificato.
Guardai fisso i suoi occhi
Due ciliegie gli avevo sempre soprannominati.
“ Ti amo “ mormorai avvicinando il mio viso al suo.
“ Ti amo anche io “ disse baciandomi il naso
“ Ma cosa hai fatto ai capelli scemo.? “ chiesi stringendo alcune ciocche di capelli tra le mani.
“ Li ho tagliati! E tu? Cos’è sta storia maglietta trasparente? Eh? “
“ Ahauahauahu, lo sapevo, lo sapevo “
“ Cosa sapevi? “
“Sapevo che ti saresti lamentato”
“ Certo che sì, la mia donna che se ne va in giro così –disse indicandomi- fai morire tutti di infarto! “
“ Ahah Addirittura!  E poi cosa ,cosa, la tua donna.? Ehi ehi stiamo calmi! “ dissi
“ Ahah si perché tu sei solo mia “ mormorò
“Già” risposi piano
“ Ahahahahah Dean era andato a prendermi un bicchiere d’acqua, non è tornato più” esclamai divertita
“ Ahahahah , l’avranno rapito l’alieni “ rispose
“ Si forse! “ disse
“ Eh come sta il piccolino laggiù.? “
“ Si lui sta benissimo, era a me che mancava il suo papà “ mormorai
Si bloccò e con gli occhi lucidi disse.
“ E a me mancava la sua mamma “ rispose
Mi prese per mano e andammo fuori.
“ So che è ancora presto per farlo in pubblico, ma io ne ho bisogno , quindi ti ho portata qui “
“ Amore, hai urlato “Fermi quella è la mia ragazza “ ,davanti a tutti quindi “
“ Guardo che io non ho problemi, a baciarti in pubblico, sei tu quella “
“ Ahah, no un passo alla volta – anche se penso che qui fuori qualche paparazzo ci sia. “ dissi guardandomi in giro.
“ Oh sembriamo due bambini che non vogliono essere scoperti dalla mamma “ borbottò
“ Ahahahah scemo”
Mi prese il mento con la mano e poggiò le sue labbra nelle mie, prima delicatamente , poi fece entrare la sua lingua nella  mia bocca e approfondì il bacio.
Portai le mie mani tra i suoi capelli, massaggiandogli al testa.
La sua mano mi cingeva i fianchi.
Si staccò piano da me per riprendere fiato, e dopo un secondo ricominciò a baciarmi.
Stavolta mi staccai io e appoggia la mia testa sul suo petto.
“ Promettimi che non ci lasceremo più “
“ Mai più “ mormorò sui miei capelli.
“ Amore adesso dovresti essere alla 13 settimana giusto.? “
“ Si . tesoro “ risposi sorpresa che se lo ricordasse
“ Perché mi guardi così? “ chiese confuso
“ Non pensavo te lo ricordassi! “ dissi
“ Come faccio a dimenticarmi una cosa  del genere? “ mi domandò
“ Non lo so, ma sono contenta! “ esclamai felice
“ Già- mormorò- quindi sei appena entrata al quarto mese giusto? “ chiese dopo.
“ Si, senti adesso andiamo che ci stanno chiamando “ dissi indicando l’entrata verso gli studi.
“ Oh,ok andiamo “ disse prendendomi per mano.
Entrammo e tutti ci guardarono come se eravamo un fenomeno da baraccone.
“ Tutti ci fissano “ dissi piano a Rob
“ Niente amore, vuol dire che siamo fighi “ rispose modesto
“ Ahahaha Ok “
Incontrammo anche Taylor
“ Ehi Tay!” esclamò Rob tenendomi salda per le mani.
“ Ragazzi, ma dove eravate finiti.? “
“ Siamo stati in giro per gli studi , e tu.? “ continuò Rob
“ Io sono stato qui come un idiota, solo! “ rispose
“ Ahahah , chi stiamo aspettando.? “ dissi io.
“ Adesso dobbiamo fare le foto e interviste per i giornali “ rispose
“ Ah , ok “ dissi
Che palle, sempre la stessa storia.
Cominciai io a sfilare, e migliaia di flash mi invasero.
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Sorridevo,nascondendo il fastidio che mi dava la fotocamera.
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Cominciai  a fare le interviste.
Come sempre, le domande erano abbastanza stupide e a volte anche provocatorie.
Ahh ma non avrei ceduto.
In ultimo facemmo una foto insieme, con il regista Bill.
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Una volta finito, entrammo verso la sala per la conferenza.
Cominciarono e fare domande e spiegammo un po’ come era andato il film.
Rob , come il solito aveva iniziato a ridere appena entrati e non aveva smesso più.
Si che tutto sommato, anche io mi ero divertita.
Dopo,andammo all’incontro con i fan, dove mostrammo alcuni video inediti del film.
Una volta tutto finito, ormai stanca io e Rob andammo verso la macchina.
“ Piccola, come stai.? “ sussurrò alla mia pancia leggermente gonfia.
“ Sei così convinto che sia femmina eh.? “ gli chiesi.
“ Assolutamente si “ affermò convinto.
“ E invece secondo me  è un maschietto “ risposi
“ No, no ! “ disse
“ Mmmh “ mugugnai
“ E se sono due? “
“Oh mio Dio”
“ Perché , sarebbe bellissimo “ urlò felice
“ Si si , ovvio due in un colpo solo, no no! Non può essere! “
“ Che c’è di male? “
“ Certo, mica partorisci tu, e poi se fossi incinta di due gemelli , avrei una pancia enorme già al quarto mese, quindi è sicuro che sia uno! “
“ Si si, da quanto sei diventata un’esperta? “
“ Queste cose una donna le sa “
“ Bhà, non ne sarei convinto “
“ Ahaha Stronzo! Va bene ho letto qualcosina “
“ Sgamata, brava mammina! Sai anche io ho letto qualcosina, ma devo essere onesto, queste riviste mi terrorizzano “ esclamò facendo una faccia buffissima
“ Ahahahah lo so, i primi periodi terrorizzavano anche me, adesso non più “
“ Vero? “
“ Si si, amore stai tranquillo “
“ Speriamo “ disse continuando a massaggiare il mio ventre.
“ Ah amore, questo week-and ti ricordo dobbiamo andare dai miei”
“ Si, Dio mio Rob, me lo avrei detto ottocento volte, ok va bene “
“ Ahahah in realtà lo ricordo a te, per non dimenticarlo io “
“ Ahahah Idiota! “
“ Già, dove vuoi andare.? “
“ In albergo “ dissi scontata
“ Oh davvero, mi aspettavo un posto un po’ più complicato!”
“ Ahahah no, no solo voglio stare un po’ sola con te “
“ Ok, allora siamo arrivati” disse
“ Di già “ chiesi malinconica
“ Si, amore, non fare quella faccia” rispose
“ Uffi, non voglio  scendere “
“ Ahhh alzati scansa fatiche “ esclamò
“ Uffi va bene, scemo! “ dissi afferrandogli la mano e trascinandolo con me fuori dalla macchina.
Mi cinse i fianchi e mi portò verso l’entrata cercando di schivare i fotografi.
“ Dio, ma  non hanno un cazzo da fare tutto il giorno quei figli di puttana “ sbraitò Rob
“ Rob è il loro lavoro, non preoccuparti “ disse stringendo la sua camicia.
“ Si,però “ sussurrò guardandomi negli occhi.
Cominciò a fissarmi.
“ Che c’è stavolta?”
“ Perché?” chiese
“ Perché cosa? “ risposi confusa
“ Perché una donna bellissima, intelligente, splendida, affascinante ,sexy come te, ha scelto un idiota come me? “ soffiò piano sulla mia bocca.
Sorrisi e gli baciai piano le labbra.
“ Perché, le donne sono così attratte dagli idioti che se li sposano pure! “ risposi avvinghiando le mie mani nel suo collo.
“ Ah si? “ rispose circondando i miei fianchi.
“ Mhh “ dissi giocherellando con il colletto della camicia.
“ Quindi un giorno mi sposerai? “ mi chiese.
Restai un po’ perplessa da quella affermazione.
“ Dovrai essere tu a chiedermelo, e poi sai che non ti ho mai chiesto una cosa del genere “
“ Sai che prima o poi deve succedere “ mormorò sulla mia fronte.
Non risposi.
Lui sapeva, che quando mi avrebbe fatto quella proposta, la mia risposta sarebbe sempre stata si, eternamente si.
Non avevamo mai affrontato il discorso  “ Matrimonio ”.
Certo,dovevo ammettere che qualche pensiero lo avevo fatto più volte.
Ma non era un priorità in quel momento.
Salimmo le scale veloci ed entrammo in camera.
Un profumo di fiori mi invase l’olfatto, e una brezza leggera filtrava dalle tapparelle della finestra.
Mi sedetti sul letto e accarezzai le lenzuola bianche, posai le testa fra i cuscini, chiusi gli occhi e mi addormentai.

POV ROB.
 
Continuavo a fissarla nella sua bellezza, splendida pensai.
E lo era.
Ero stato tremendamente fortunato, quella donna distesa sul letto era mia.
E  lo sarebbe stato sempre.
Mi avvicinai di più a lei a presi a baciarle ogni lembo di pelle.
Prima il collo, poi le guance rosee e infine le labbra.
Mugugnò.
“ Buongiorno amore mio “ soffiai sul suo collo.
Si girò avvinghiando le sue mani intorno al mio collo, le baciai le labbra morbide.
“ Buongiorno “ mormorò sbattendo ripetutamente le palpebre.
Si potevano scorgere i suoi meravigliosi occhi verde.
Anch’essi ormai mi appartenevano,ormai.
Prese a baciarmi di nuovo, in modo più forte e passionale sta volta.
In uno scatto, si mise a cavalcioni sopra di me.
Cominciò a baciarmi il petto e le spalle.
Le circondai la schiena e le baciai le labbra.
Le tolsi la maglietta e le baciai le spalle , per poi scendere al seno.
Sbottonò la mia camicia e l’abbandonò sul pavimento,fece la stessa cosa con i miei pantaloni.
Restammo un bel pezzo solo a guardare i nostri occhi ,lucidi.
Prese l’aspettativa e in un attimo entrò dentro di me.
Le spinte era dolci e leggere, per poi farsi più forti e impetuose.
Si sentivano i nostri gemiti , e i nostri nomi sussurrati all’orecchio.
Invertì le posizionai e in un attimo fui sopra di lei.
Le baciai il collo e le labbra sempre più delicatamente.
Le sfiorai i capelli continuando a baciarla.
Ormai esausto uscì da lei, e poggiai le testa sulla sua spalla.
Si accoccolò meglio sul mio petto, disegnando con le dita piccoli cerchi irregolari.
“ Ti amo lo sai? “ chiesi ,certo della tua risposta.
“ Forse è scontato, forse è banale, forse è infantile, ma ti prego, anche quando avremo le rughe e la vecchiaia si sarà appropriata di noi , ti scongiuro non smettere mai di ripetermelo “ rispose guardandomi negli occhi.
“ Mai, amore, Ti amo “ ripetei
“ Anche io Ti amo, Rob “
E restammo lì a goderci quel piccolo momento di serenità e amore , noi due e fra poco noi tre,pensai.
 
 
Allora gente.-.
Volevo dirvi una cosa davvero importante;
In questo ultimo periodo non ho ricevuto recensioni,quindi non sono convinta che la storia piaccia molto.
Quindi ragazzi commentate, e fatemi sperare nel contrario.
Comunque ringrazio chi mi ha aggiunto nei preferiti o nelle storie seguite e nelle storia da ricordare.
Grazie al prossimo capitolo.
  
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