03/08/2011
7 recensioni«Lo amo più di me stessa. Farei qualsiasi cosa per lui.
E questo mi terririzza.»
«Un cuore può essere gonfio di amore e di odio al tempo stesso?»
«Provi amore?»
«Sì.»
«Provi odio?»
«Sì.»
«Allora è possibile.»
Ho pochi ricordi di noi due insieme.
Ricordo il primo bacio.
Ricordo la prima volta.
Ricordo la nostra prima risata insieme.
Sono tutti momenti banali: momenti che tutti in una relazione hanno.
Sento che manca qualcosa: manca quel qualcosa.
Non ricordo di uno sguardo più intenso degli altri.
Non ricordo di un abbraccio che portasse con se calore.
Non ricordo...di un momento veramente nostro.
«Mi vuoi bene?»
«No.»
«Perchè stai con me?»
«Non lo so.»
Le mie giornate erano piene di lui, anche se non c'era.
Se non lo sentivo, stavo male.
Se non lo vedevo, ero triste.
Le mie giornate senza di lui sembravano infinite.
«Lo ami?»
«Sì.»
«Lui ti ama?»
«Sì.»
«Allora perchè stai piangendo?»
Provavo odio verso colui che mi faceva provare amore.
Osservavo i suoi occhi ed era come se io non riuscissi a rispecchiarmi.
Come se non fossi nella sua anima.
Stringevo il suo corpo e sentivo solo freddo.
Come se non donasse calore.
Appoggiavo l'orecchio sul suo petto, sentendo il suo cuore.
Sapevo che non batteva per me.
Un cuore può essere gonfio di odio?
Sì.
«Non ti accorgi che questo amore ti divora l'anima?»
«Sì, lo so.»
«Allora perchè continui a farti del male?»
«Perchè lo amo.»
Fantasticavo ad occhi aperti su di noi.
Credevo in quello che la mia fantasia mi mostrava.
Ci credevo talmente tanto che un sorriso nasceva sempre sul mio volto.
Ti guardavo e il mio sorriso svaniva.
Nella mia fantasia tu mi amavi e mi stringevi a te.
Io ero riflessa nei tuoi occhi.
Il tuo corpo mi donava calore.
Il tuo cuore batteva per me.
Nella realtà tutto era diverso.
«Mi vuoi bene?»
«No.»
«Mi ami?»
«No.»
Mi confondevi.
Mi portavi all'apice della felicità con poche parole.
Mi illudevi, in realtà. Solo che io non riuscivo a capirlo.
Ero troppo accecata dall'amore.
Da quel sentimento che credevo amore.
Un cuore può essere gonfio d'amore?
Sì.
«Menomale che ci sei tu.»
«Vivresti lo stesso.»
«Come farei senza di te?»
«C'è ne sarebbe un'altra, no?»
Mi sentivo come un giocattolo. Sì, un giocattolo.
Il tuo giocattolo.
Mi prendevi, mi toglievi la polvere, giocavi un po' con me, poi mi ributtavi via.
Mi facevi di nuovo prendere polvere.
E io stupida pensavo sempre che ero il tuo giocattolo preferito.
Invece sono sempre stata lo scarto.
«Devo uscire, oggi. Non possiamo vederci.»
«Ok.»
«La prossima volta, ok?»
«Sì.»
La famosa prossima volta non arrivava mai.
Ero una sognatice, una romantica.
Mi emozionavo per poche parole dette da un personaggio di un film.
Mi dispiaceva per quello che accadeva intorno a me. Il dolore del mondo.
E tu mi deridevi.Ti prendevi gioco del mio essere.
«Perchè piangi?»
«Perchè ha detto parole così vere.»
«E' un film.»
«Lo so.»
«Sei troppo sentimentale»
«Tu invece sei privo di sentimenti. E mi dispiace per te.»
Mi hai osservato con stupore. Ti avevo risposto. Non l'avevo mai fatto.
Quella notte, ho preso le mie cose, mi sono rivesta e me ne sono andata via. Senza voltarmi.
Mi hai chiamata, ricordo.
Mi hai chiesto il perchè me ne stessi andando.
E io ti dissi una bugia.
Capì anche dalla tua espressione che sapevi che era una bugia.
Avevi notato le lacrime che volevano uscire dai miei occhi.
«Perchè te ne vai?»
«Ho sonno.»
Non mi hai fermata.
Mi hai lasciata tornare a casa con il cuore gonfio di odio e di amore.
Le lacrime scendevano sul mio volto, facendo più rumore di un tuono.
Mi hai trattata come un'ignorante.
E per questo ti odio.
Ma il mio cuore dice Ti amo.
Note autrice:
Ammetto che sarà terribile, ma ho avuto un'esperienza terribile e mi sono sentita come la pseudo protagonista di questa cosa.
E' solamente uno sfogo che ho voluto mettere su scritto in quanto io non ho la capacità di esprimere i miei sentimenti.
Non mi aspetto che qualcuno commenti, ma non importa.
In questo momento ho solamente il cuore gonfio di amore e di odio.
Ross.