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Autore: princess_serenity_92    03/08/2011    1 recensioni
"potere del cristallo di luna vieni a me" grido mentre una luce mi avvolge sotto gli occhi sbalorditi di tutti,
richiamo il mio scettro, cerchio dello scettro lunare entra in azione,grido con le lacrime agli occhi una luce avvolge Motoki facendoli perdere le forze, doveva pagare per quello che mi ha fatto, e per quello che ha fatto mia figlia.
Mi avvicino alle labbra del mio amore che sfioro con un dito e dico di non preoccuparsi perchè appena possibile l'avrei riportato in vita con il cristallo d'argento.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chibiusa, Mamoru/Marzio, Rei/Rea, Seiya, Un po' tutti | Coppie: Seiya/Usagi
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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20 "Mi dispiace, vi prego perdonatemi"
"Marziò, Seiya per favore uscite lascitemi da sola"
I ragazzi contrariati lasciarono Usagi con quella presenza forse anche fuori posto.
"Usa io non so cosa dire, mi...mi dispiace non ho proprio idea di cosa li sia preso"
"Phillip non ti preoccupare"
"No, quello che ha fatto è imperdonabile, ma ti prego perdona almeno me, lo so che è colpa mia di quello che è successo, ma ti scongiuro non tenermi rancore"
Non fece finire di parlare il ragazzo che li chiuse le labbra con un dito, appoggiò la bambina ormai addormentata nella culla e si sedette sul letto facendo cenno al ragazzo di mettersi accanto a se.
"Phill, non darti colpe che non hai, io ti ho già perdonato e così anche tuo padre, forse tu devi perdonare me, non ho messo in chiaro i miei sentimenti per te e così ti ho solo illuso, ti prego perdonami. Se avessi detto fin dall'inizio che ti consideravo solo un amico non saremmo giunti a questo punto, scusami."
"Usa sei troppo buona, nonostante ti fanno del male riesci sempre a perdonare tutti, e poi riesci a vedere il lato buono delle persone, non so come tu ci riesca, e poi tu non hai niente da farti perdonare, sono stato io che ho frainteso tutto."

Intanto nel corridoio un Seiya per niente tranquillo camminava avanti indietro sbattendo ogni tanto qualche pugno sul muro
"Non riesco a capire con che faccia si è presentato qui quel damerino, dopo tutte le sofferenze, ma che faccia tosta, e poi quell'incoscente di Usagi è voluta rimanere da sola con lui. Per quanto la ami a volte non la riesco proprio a capire, è troppo buona, e così le persone si approfittano della sua bontà d'animo"

Seiya stringeva forte i pugni nervosamente,quando si accorse che Mamoro era seduto su una sedia col capo chino e pensieroso, così decise di avvicinarsi a lui; si sedette accanto alla sua sedia e notò che dal suo viso scendevano delle lacrime, li mise una mano sulla spalla, non poteva vedere suo cognato in quelle condizioni

"ehi Mamo che ti succede?, Non credo che stai così per Usagi, cos'è successo?"
Mamoro non ci pensò due volte, tirò fuori dalla tasca la lettera di Rei e la consegnò nelle mani di Seiya, lui la prese e cominciò a leggerla.
Quando finì le cadde il foglio dalle mani, guardava Mamoro
"Se mi avrebbe risosto no, oppure ancora non sono pronta, non me la sarei presa, infondo una persona deve sentirsi pronta per compiere un certo passo, ma quello che non capisco è perchè è voluta scappare via"
"Mamo, io sono senza parole, non avrei mai pensato che mia sorelle potesse fare una cosa del genere, ma non ti preoccupare appena Usagi uscirà da questo ospedale ti giuro che la troveremo, non darti pena vedrai che presto sarà di nuovo con noi"
Per il ragazzo quelle parole furono di vero conforto, si asciugò il viso e fece un sorriso, si l'avrebbero riportata a casa.

Usagi e Phillip si guardavano senza parlare, nessuno sapeva cosa dire, poi il silenzio fu interotto da Chibiusa che piangeva sicuramente perchè aveva fame.
Seiya aveva sentito il pianto della bambina e non ci pensò due volte ad entrare nella camera, così Phillip decise che quello era il momento di andare, salutò e si allontanò.
Usagi prendeva la neonata tra le braccia e piano piano l'avvicinava al seno, il giovane uomo guardava quel piccolo quadretto, come potevano essere belle, la sua regina e la sua principessina, la sua piccola famiglia.

"Qualche tempo fa scrissi una canzone pensando a te, e ora vedendo questa scena bellissima mi è tornata in mente, vorrei cantartela però ti dovrai accontentare perchè come tu sai non ho la chitarra dietro"
disse Seiya mentre le sue guancie si arrossavano leggermente

"Oh amore mio mi piacerebbe tanto sentirla"
disse lei dandoli un leggero bacio sulle labbra


"Vedi si rimane in piedi anche se tu non ci credi
Dimmi cosa vuoi sapere, cosa vuoi di questo amore

Anche se non respiro e non mi vedo più
In un giorno qualunque dove non ci sei tu
Anche se aspetto il giorno, quello che dico io, dove ogni tuo passo si confonde col mio

Forse serve un po’ di tempo
Credo, spero, penso, sento
Voglio essere importante per te
e non per la gente

Anche se non respiro e non mi vedo più
In un giorno qualunque dove non sei tu
Anche se aspetto il giorno, quello che dico io, dove ogni tuo passo si confonde col mio

Niente da dire, niente da fare
forse c’è un tempo per riprovare

Perché tu sarai sempre il mio solo destino
Posso soltanto amarti, senza mai nessun freno

Anche se non respiro e non mi vedo più
In un giorno qualunque dove non ci sei tu"

"Seiya ma è bellissima"
"speravo tanto ti piacesse, poi te la farò sentire anche accompagnata dalla musica"
Intanto la bambina si era addormentata, il ragazzo la prese e la mise a dormire nella culla, si sdraiò vicino ad Usagi e cominciò a baciarla con foga sentendola sempre più vicina a lui.

Rei intanto correva inseguita da una banda di predoni, ma purtroppo nella fuga inciampò e cadde a terra, quei uomini terribili la raggiunsero,
"Bene bene finalmente siamo riusciti a prenderti signorinella, vedrai ricaveremo una bella somma dalla tua vendita"
"Vi prego lasciatemi in pace" disse Rei quasi supplicando spaventata da due uomini alti e robusti
"Basta frignare ragazzina, Clay falla stare zitta"
" con vero piacere Yannick"
"no vi prego, lasciatemi"
"Su non fare storie ragazzina, e ora stai ferma" disse Clay legando la povera Rei,
quando all'improvviso una freccia li sfiorò il viso
"Lasciate stare quella ragazza farabutti"
Rei si girò e vide davanti a lui un ragazzo, era alto e con una lunga coda color castano, quel giovane tirò fuori dal fodero una  lunga spada argentata e si scagliò contro i due uomini, Clay non fece in tempo a tirar fuori la spada che fu trafitto da quel giovane misterioso in pieno cuore, Yannick invece cercò di difendersi ma non ci riuscì perchè con un'abile mossa del giovane la spada li volò lontano e così anche lui fu trafitto in pieno cuore.
"Spero che tu stia bene, per fortuna ti ho visto in tempo" ripose la spada nel fodero e si avvicinò verso la ragazza per liberarla.
"ti ringrazio non so cosa avrei fatto se non fossi intervenuto tu, io sono Rei e tu?"
"piacere io sono Taiki, ora vieni Rei ti riporto a casa"
a quelle parole diventò malinconica, ma forse quello che le era appena successo la fece riflettere, così indicò la strada a Taiki e si fece riaccompagnare a casa da Mamoro.
Cosa gli avrebbe detto? Come avrebbe potuto spiegare il suo comportamento?
Ma in cuor suoi sapeva che il suo Mamoro l'avrebbe perdonata anche se forse non subito, intanto mentalmente preparava le parole che avrebbe dovuto dire al suo uomo una volta tornata a casa.



La canzone che ho usa è "In un giorno qualunque" di Marco Mengoni, spero che il capitolo sia venuto bene e che sia interessante.
un bacio Alessia

   
 
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