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Autore: DamselInDistress_92    03/08/2011    1 recensioni
Tratta di Joe e la sua canzone See No More. Joe lasciò la sua ragazza Emma, poichè quest'ultima lo tradì. Emma cercherà di tornare con Joe. Joe è ancora innamorato di lei, ma sta con un'altra ragazza, Julie. Come andrà a finire tra i due? Ritorneranno insieme?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Joe Jonas, Nick Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I'M SO SCARED! LET ME GO AWAY, PLEASE! DON'T GET HURT ME!



Cosa fare? Tornare con Joe? Riprovarci? Non ci sarebbero state più incomprensioni? Tradimenti? Liti? Certo le liti ci sarebbero state, nessun rapporto è perfetto. Ogni coppia ha i suoi momenti. Dovevo lasciare Alex? In realtà Alex non mi era mai piaciuto sul serio, cioè sì, provavo qualcosa per lui, ma non era assolutamente paragonabile a ciò che provavo per Joe. Il nostro era vero amore, e io avevo incasinato tutto per quella stupidaggine commessa. Ma se Joe voleva ritornare con me, significava che mi aveva perdonato e che finalmente era andato avanti? Allora non mi restava che accogliere la sua richiesta. Dovevo tornare con lui. Ma prima di tutto dovevo parlare con Alex. Dovevo essere sincera con lui, glielo dovevo.
Ripresi la strada del ritorno e mi diressi verso casa del mio attuale ragazzo.
Le luci erano spente, quindi pensai che dentro non ci fosse nessuno. Ma in ogni caso scesi dall'auto e bussai alla porta. Magari dormiva o stava guardando la televisione al buio. Non conoscevo neanche le sue abitudini. Meglio troncare. Ne ero sempre più convinta.
Non venne nessuno ad aprire, forse non era in casa sul serio. Allora mi voltai per tornare alla macchina quando sentii la porta aprirsi, mi rivoltai e vidi Alex con le occhiaie e gli occhi rossi. Rimasi impaurita dalla sua figura, non sembrava avesse pianto, non sembrava neanche lui, aveva qualcosa che non andava. Venne più avanti e riconobbi un bicchiere in mano. Probabilmente era ubriaco. Ma erano solo le sette di sera, cosa molto strana. Mi avvicinai e dissi:
-Alex! Che succede?
-Dimmelo tu.
Disse lui con una voce amara, disgustata, roca.
-Devo parlarti.
Dissi io. Ero lì per questo, anche se non ero più convinta di volerlo fare.
-Entra
Entrai all'interno ma non riuscivo a vedere nulla. C'era una luce che proveniva fuori dalla finestra e grazie a quella riuscii a muovermi tra le mura della casa. Seguivo inoltre l'ombra di Alex che si dirigeva verso il salotto, credo. Mi fece segno di sedermi su una poltrona. Lo assecondai.
-Dimmi.
Lui era rimasto in piedi di fronte a me, e in quel momento mi sentivo piccolissima. Avevo paura, paura che mi facesse qualcosa. Non so perché, ma avevo quella sensazione. Tutto quel buio, il bicchiere colmo perennemente nella sua mano destra, i suoi occhi rossi, la sua voce, era tutto tremendamente spaventoso. E rimpiangevo il fatto di trovarmi lì.
-Be'…ho pensato alla nostra relazione, e credo che dovremmo..dovremmo prenderci una pausa.
La voce mi si soffocò in gola. Il suo sguardo divenne duro, arrabbiato, feroce e mi aspettavo la più brutta reazione.
-Per via di Joe, vero? Per via di quell'imbecille?
Mi urlò in faccia, agitando tra le mani il bicchiere, facendo volare qualche goccia qua e là. Poi bevve il contenuto tutto d'un sorso e se ne versò dell'altro. Dovevo uscire da quella casa.
-No Alex, è una mia scelta.
Risposi calma.
-Quindi non correrai da lui?
Continuava ad urlare.
-No.
-Non ti credo!!
Mi prese di colpo e mi gettò a terra. Caddi scaraventata contro il divano e sbattei la testa. Mi alzai cercando una via d'uscita ma lui mi afferrò dai capelli e mi trascinò per la stanza. Io urlavo, piangevo e volevo andare via da quella casa dell'orrore.
-Lasciami ti prego!
-No troppo tardi!
Poi aprì nel corridoio una porta e mi ci sbatté dentro. Era uno stanzino tutto al buio. Avevo tantissima paura. Troppa paura.
Continuavo a piangere ininterrottamente. Poi mi tastai le tasche del jeans e toccai qualcosa di duro. Subito dopo realizzai che era il cellulare. Lo presi e composi il numero di Stella. Le dissi sottovoce di correre qui immediatamente. Lei mi ascoltò alla lettera e dopo un quarto d'ora sentii bussare alla porta. Ma nessuno andava ad aprire. Poi la porta si aprì e sentii dei passi verso di me. La porta dello stanzino si aprì e vidi il volto di Stella, la abbracciai e le lacrime scendevano incessantemente.
-Dov'è lui?
Domandai impaurita.
-Si è addormentato lì.
Me lo indicò e lo vidi coricato a terra con ancora il bicchiere in mano, questa volta vuoto.


Dopo una settimana non vidi nessuno, nè Joe nè tantomeno Alex. Joe aveva provato a chiamarmi un migliaio di volte ma avevo sempre rifiutato la chiamata o semplicemente non risposto. Ero ancora terrorizzata, era come se Alex mi osservasse. All'ennesima chiamata di Joe decisi di rispondere.
-Pronto?
-Emma! Diamine! Ma ti sto chiamando da una settimana! Mi stavo preoccupando! Cosa succede?
Il tono di Joe era palesemente preoccupato, il che mi faceva piacere, il fatto che si fosse preoccupato per me, che gli importava di me.
-Scusami, ma non sono stata bene!
-Cosa hai avuto?
Dirglielo? Non dirglielo?
-Be'…non posso parlartene per telefono.
-Allora vengo subito da te.
Riattaccò, non lasciandomi neanche il tempo di rispondergli.


Aria entrò nella mia stanza. Si sedette accanto a me sul letto. Io ero completamente avvolta tra le coperte.
-Tesoro, so come ti senti ma dovresti uscire un po'!
Ero chiusa in quella stanza da quel famoso giorno. Avevo paura di tutto. Della gente, del mondo fuori quelle quattro mura, perfino dell'aria.
-Lo so Aria, ma non sono ancora pronta.
-Hai sentito Joe ultimamente?
-Sì, l'ho appena sentito, a momenti sarà qui.
-Ah bene…ti farà bene vederlo…
Aria mi sorrise e poi scomparve, rimanendomi sola di nuovo.


Dopo poco sentii bussare. La porta si aprì e comparve Joe. Ero felicissima di vederlo.
-Emma!
Mi venne incontro, sedendosi accanto a me.
-Ehi Joe!
-Allora? Raccontami! che ti è successo?
-Be'..non c'è un modo semplice per dirlo…- feci un respiro profondo e iniziai a raccontare la storia - una settimana fa, andai a casa di Alex per dirgli che la nostra storia era finita. Lui non era in se, era ubriaco, e dopo averglielo detto, mi scaraventò a terra e poi mi prese per i capelli e mi chiuse in uno stanzino. Per fortuna Stella mi venne a salvare.
Le lacrime apparvero sui miei occhi. Joe era furioso, glielo si leggeva negli occhi.
-E tu non mi hai detto nulla finora? Quello è un pazzo! Perché non hai chiamato me?
-Peggioravo solo la situazione chiamandoti! E poi non ti azzardare a fare nulla! Tu hai già una ragazza, Joe! Non sei nulla per me ora come ora!
-Non devo fare niente?
-No Joe! Nulla!
-Non ti ha più chiamata?
-No..no! Assolutamente!
Joe si mise a pensare, si stava calmando. Ma non ero certa di quello che stava pensando, di sicuro speravo che non andasse da Alex per vendicarsi. Poi mi baciò sulla fronte e andò via, senza dirmi nulla. Ma sapevo che aveva in mente qualcosa.




MY SPACE
Scusate l'enorme ritardo! Prometto di recuperare il tempo perso!!
Un bacione! :-)




  
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