Harry
Potter
e la
pietra
filosofale
LA
SERIE
EPISODIO
1
“IL
RAGAZZO CHE E’ SOPRAVVISSUTO”
SCENA 1
– ASSASSINIO DEI
POTTER
GODRIC’S
HOLLOW, ESTERNI – tarda serata
Panorama dall’alto di un paesino dal profilo quasi
rinascimentale. Zoom sempre
più vicino ad una piazza. Nel quasi centro geografico del
paesino, un Monumento
ai Caduti – un obelisco ricoperto di nomi –
sormonta le case e i negozi
circostanti.
Il
rumore di una Materializzazione rompe il silenzio.
Dall’angolo destro e in lontananza si vede avvicinarsi una
figura alta e magra,
completamente coperta da un mantello nero e da un cappuccio.
Dalla parte opposta, a sinistra dell’inquadratura e dando le
spalle alla
telecamera, due bambini vestiti da mostri si rincorrono. Nelle mani
hanno due
borse a forma di zucche piene di caramelle e dolciumi.
La telecamera ora li riprende da davanti.
Il primo bambino supera l’obelisco e rallenta, con
espressione ammirata.
La figura incappucciata appare da dietro la telecamera, e si ferma
davanti al
bambino.
BAMBINO
Bel costume, signore!
Il
bambino muta l’espressione in puro terrore, lo guarda per un
istante; poi si
gira e corre via, verso l’amico rimasto indietro.
BAMBINO
Vieni
via!
La figura tira fuori dal mantello una bacchetta di legno, e la punta
verso i
due piccoli. Una leggera luce verde inizia a crearsi sulla punta di
quest’ultima. Subito dopo, però, la figura
riabbassa la bacchetta e riprende il
suo cammino, passando davanti all’obelisco che muta forma e
mostra un’alta
statua raffigurante un uomo possente, dotato di una barba leonina e
impugnante
una spada con la punta rivolta verso il terreno. Sulla lama troneggia
il nome
GODRIC GRIFONDORO e, sulla base della statua, la scritta
GODRIC’S HOLLOW.
La
figura incappucciata gira l’angolo della piazza e si trova di
fronte una casa
bianca dall’aspetto elisabettiano.
Guardando la casa sospira, soddisfatta.
CASA POTTER, SALOTTO AL PIANO TERRA
Trio famigliare. La madre, seduta in poltrona, guarda divertita il
figlio
piccolo, in un pigiama azzurro, che cerca di rincorrere un piccolo
manico di
scopa che svolazza intorno alla stanza.
Il
padre, in piedi, con la bacchetta alzata, fa levitare la piccola scopa
e la
segue con lo sguardo.
La scopa passa davanti ad una delle finestre che danno sulla via
antistante la
casa.
Il padre vede una figura nera che sta per varcare il cancelletto del
cortile.
La sua espressione muta radicalmente e la scopa cade a terra.
JAMES
Lily, è lui! Prendi Harry e corri!
Scappa!
Lily si alza di scatto, guarda fuori dalla finestra, poi prende il
bambino ed
esce. Gira a destra e sale dei gradini, correndo.
Dietro
di lei, James esce dalla stanza e fissa a sinistra la porta
d’ingresso della
casa. Punta contro la bacchetta e chiude la porta “a
chiave”. Poi si nasconde
nella penombra della stanza.
CORTILE DI CASA POTTER
La figura incappucciata si avvicina alla porta d’ingresso
della casa, alza la
bacchetta e spalanca la porta. Entra.
Blocca un incantesimo lanciato prontamente da James.
Lancia un fiotto di luce rossa e guarda la bacchetta
dell’uomo finire sopra uno
dei gradini delle scale.
Ride nel vedere l’espressione di terrore dipinta sul volto di
James.
VOLDEMORT
Avada Kedavra!
Un fiotto di luce verde colpisce James in pieno petto, e lo fa cadere
all’indietro.
Dal piano di sopra, Lily urla.
CASA POTTER, PRIMO PIANO
Molto freneticamente, Lily sposta manualmente (non ha la bacchetta)
alcuni
mobili contro la porta della stanza del bambino.
Harry è nel lettino, in piedi, e osserva sconcertato la
madre.
CASA POTTER, SCALE
Voldemort sale le scale e si dirige verso la porta in fondo al
corridoio, da
dove provengono dei rumori.
La apre senza fatica e si trova di fronte la donna, in piedi davanti al
lettino, che lo guarda con espressione compassionevole. Le sue mani
sono
conserte.
LILY
No! Harry no, ti prego!
VOLDEMORT (alzando la bacchetta contro di lei)
Spostati, stupida!
LILY (arretrando verso il lettino)
Prendi me piuttosto, uccidi me, ma non
Harry…
Spostati, ho detto!
Lily
non accenna a farsi da parte, così Voldemort alza la
bacchetta contro di lei e
la colpisce con un altro fiotto di luce verde. Lily cade a terra come
svenuta.
Dopo un secondo, Voldemort scavalca il cadavere di Lily e punta la
bacchetta
contro il volto del bambino.
Harry, ora seduto nel lettino, lo guarda senza piangere.
Per qualche secondo i due si guardano, in silenzio.
VOLDEMORT
Avada Kedavra!
Un bagliore verde, poi si sentono il pianto del bambino e un urlo
disperato di
Voldemort.
CASA POTTER, ESTERNI
Inquadratura della casa dalla via dinanzi ad essa.
L’esplosione
accompagnata dal grande bagliore verde causa il crollo di una parte di
tetto.
Tutto
lo schermo diventa verde, a causa dell’incantesimo che si
espande dalla casa, e
poi tende al bianco.
SCENA 2
– I DURSLEY
PRIVET
DRIVE, ESTERNI – circa le 18 di sera
Si
ricrea una scena.
La
telecamera inquadra l’estremità di una via, che si
articola a T con una strada
perpendicolare.
Il
cielo è saltuariamente attraversata da numerosi gufi
diversi, intenti a
dirigersi in tutte le direzioni.
A
metà dello schermo, un cartello indica PRIVET DRIVE e un
gatto soriano molto
composto osserva una cartina appoggiata ad esso.
Dalla
strada alle spalle della telecamera arriva una macchina, che gira nella
via dal
nome PRIVET DRIVE.
A
guidarla è un uomo grasso con un grosso paio di baffi.
Egli
gira la testa per guardare alcuni gufi con espressione stupita e si
accorge del
gatto, il quale alza la testa e ricambia il suo sguardo, mostrando due
segni
inconfondibili intorno agli occhi felini.
Pochi
istanti dopo, la macchina parcheggia all’altezza
dell’interno numero 4.
PRIVET
DRIVE NUMERO 4, SALA DA PRANZO – quasi il tramonto
A
tavola sono seduti l’uomo baffuto e sua moglie, una donna
bionda e secca
intenta ad imboccare il figlio , biondo e rotondo, che non vuole aprire
la
bocca, seduto sul seggiolone.
L’uomo
guarda il televisore, che trasmette pubblicità, e manda
saltuarie occhiate
incerte alla moglie.
Il
figlio sputa il cibo sulla camicetta della madre.
Vernon
lo guarda con espressione sconsolata, poi prende un bel respiro.
VERNON
Hai per caso sentito tua sorella,
Petunia?
Petunia
smette di pulirsi e lo fissa con sguardo atterrito.
PETUNIA
(seccata)
No.
Perché?
VERNON
(con tono colpevole)
Beh,
vedi… Oggi, in città,
un sacco di gente strampalata parlava di certi
Potter, e del loro figlio…
PETUNIA
E
allora?
VERNON
Niente. E’ solo che…
Un
rumore proveniente dall’esterno lo interrompe.
Mentre
il figlio inizia a piagnucolare sul seggiolone, i genitori si alzano
alla
svelta e si dirigono verso la finestra della sala da pranzo.
Fuori
è l’imbrunire, e una miriade di stelle cadenti
solca il cielo ormai di un
colore blu scuro, macchiato di rosso dove il sole è da poco
tramontato.
La
telecamera, ora puntata sulle facce atterrite dei due, esce dalla casa
e si
allontana fino ad inquadrare prima i passanti basiti dallo spettacolo,
poi
l’intera PRIVET DRIVE, che sfuma in un’inquadratura
della stessa via, ma nella
notte fonda.
SCENA 3
– IL BAMBINO CHE E’ SOPRAVVISSUTO
PRIVET DRIVE, ESTERNI – notte
All’estremità
più lontana della via (opposta a dove si trova il cartello),
appare dal nulla
una figura alta e sottile.
La
telecamera stacca immediatamente su di lei. E’ un uomo con
lunghi barba e
capelli bianchi, vestito con una tunica color porpora e occhiali a
mezzaluna.
L’uomo
guarda la strada, nota il gatto dai segni inconfondibili seduto
decisamente
composto poco distante da lui ed emette un risolino.
L’uomo
tira fuori una specie di accendino, lo fa scattare, e una ad una tutte
le luci
dei lampioni vengono assorbite da esso. Una volta creato il buio,
inizia a
procedere lungo la via e giunge di fianco al gatto, osservandolo
attentamente.
SILENTE
Buonasera,
professoressa
McGranitt.
Il
gatto si alza in piedi e armonicamente diventa una signora di
mezz’età, vestita
con una tunica verde smeraldo e con i capelli neri raccolti in un alto
chignon.
MCGRANITT
(raggiungendolo e affiancandolo)
Buonasera,
professor
Silente.
SILENTE
(procedendo lentamente)
Non ha
festeggiato oggi,
professoressa?
MCGRANITT
(seguendolo)
Forse
sarebbe stato meglio
che nessuno avesse festeggiato con tanto
trasporto, Albus. Stormi di gufi! Stelle cadenti! Oh, Dedalus Lux mi sentirà… Cosa
sarebbe successo se i Babbani avessero
scoperto della nostra esistenza,
proprio nel giorno della scomparsa
di
Colui Che Non Deve Essere Nominato?
SILENTE
Il suo
nome è Voldemort,
professoressa. Non capisco perché vi ostiniate a non
chiamarlo per nome. Così
si crea molta più confusione.
(Tira
fuori
due dolci dal mantello)
Desidera
un ghiacciolo al
limone?
MCGRANITT
(facendo finta di non aver sentito e rivolgendogli uno sguardo di
rimprovero)
Sa cosa dicono tutti in merito alla sua
scomparsa? Sul perché se ne
è andato?
Silente
non risponde, ma continua a camminare
MCGRANITT
Dicono che ieri sera si sia presentato a
Godric’s Hollow e che…
SILENTE
(con tono risoluto)
E’ andato a trovare i Potter. E di
questa
fatidica visita l’unico superstite
è
il loro figliolo.
MCGRANITT (fermandosi di colpo e portandosi una mano al petto)
Vuole
dire che… Lily e
James…
(pausa,
poi
riprende a camminare)
SILENTE
Sembrerebbe
che Voldemort
non sia riuscito ad uccidere il piccolo Harry.
MCGRANITT
Ma com’è possibile?
SILENTE
Probabilmente non lo sapremo mai.
Possiamo solo fare supposizioni.
I due raggiungono il numero 4, e si fermano.
La McGranitt è rotta dai singhiozzi, e Silente la osserva in
silenzio.
SILENTE
Non per niente stasera ci troviamo qui
per lasciare il figlio di Lily e
James ai suoi zii.
MCGRANITT
(di nuovo attenta, si guarda intorno)
Non
saranno mica i Babbani
che abitano in questa villetta?
Indica
il numero 4.
Silente
annuisce.
MCGRANITT
(stupefatta)
Ma,
Albus, queste persone
sono la peggior specie di Babbani che io abbia mai
visto! Harry Potter non può vivere con loro!
SILENTE
Purtroppo non abbiamo altra scelta che
affidarlo a loro. Sono i soli
parenti
che ha.
MCGRANITT
Ma…
Non lo si potrebbe
affidare al suo padrino?
SILENTE
Portarlo
qui è la scelta
migliore per il bambino, Minerva. Il suo nome è già
sulla bocca di tutti. Non ci sarà un solo mago in tutta
l’Inghilterra che non
saprà chi è e cosa ha
fatto nella sua breve vita.
La
McGranitt guarda Silente con espressione compassionevole.
SILENTE
Sarà meglio per lui crescere
lontano da
tanta fama. Almeno finché non
sarà
pronto a venire a Hogwarts.
MCGRANITT
E come arriverà qui il piccolo,
stasera?
SILENTE
Lo porterà Hagrid.
MCGRANITT (titubante)
Lei
crede saggio affidare a
Hagrid un compito tanto delicato?
In
lontananza si sente un rombo di motore.
SILENTE
(osservando il cielo)
Professoressa,
affiderei ad
Hagrid la mia stessa vita!
MCGRANITT (volgendosi a guardare il cielo come Silente)
Non
volevo certo insinuare
che…
Un altro rombo lacera il silenzio della nottata, ed un paio di fari si
differenzia ora dalle stelle disperse in cielo.
La telecamera inquadra il paesaggio visto dalla motocicletta in aria.
Si
distinguono appena due sagome, una delle quali (Silente) alza e scuote
le
braccia per farsi vedere.
La telecamera inquadra l’uomo barbuto e capelluto che guida
la motocicletta.
Egli gira il manubrio e si abbassa di quota, cercando di non far cadere
il
fagotto che tiene sulle gambe.