03/08/2011
6 recensioniOblivion.
Chiudi gli occhi.
Speri di riuscire a cancellare tutto questo.
Speri di cancellare lo schifo che ti circonda.
Lo schifo che hai addosso.
Apri l’acqua, ti bagni le mani e le strofini sulle tue braccia.Non basta: l’odore di quell’uomo è ancora su di te.
Quando chiudi gli occhi riesci a sentire la sua bocca sul tuo corpo, le sue mani che ti toccano.
Non sono né la sua bocca né le sue mani.
Quelle mani e quella bocca hanno sostituito le sue. Il suo tocco è scomparso dalla tua memoria.Ma sei stata tu a volerlo. Ricordare ti fa troppo male.
Ricordare ti fa paura.
Hai paura di tante cose in questo momento, vero?
Quindi è per questo che non riesci più a guardarti allo specchio?Hai paura del tuo riflesso?
Hai paura di quello che sei diventata?
Hai paura di te stessa, vero?
Ti disgusti, ti fai schifo ma ti va bene così.
Hai fatto tutto questo per dimenticarlo e ci sei riuscita. Lui non è più niente per te.
O forse tu non sei più niente per lui?
Apri il getto della doccia e ti ci infili, senza pensarci.Prendi la spugna ricoperta di sapone e te la strofini addosso, fino ad arrossare la pelle.
Vorresti cancellare il segno dell’ennesimo sconosciuto.
Calde lacrime si mischiano all’acqua ma non ti importa.Sono poche le volte in cui ti lasci andare.
Hai posato la maschera, Regina di Ghiaccio? Sai che non sai sopravvivere senza.
Hai paura anche di questo, vero?
Hai paura dei ricordi.
Ma sai che quando ti lasci andare non puoi fare altro che ricordare, proprio come ora.
-Devo farlo! Non posso costringerti a scegliere tra me e la tua famiglia!- urli con gli occhi lucidi e la bacchetta puntata verso lui. La tua mano trema, insicura per la prima volta dopo tanto tempo.
-Ma io ti amo! Questo non conta niente? Ionon conto niente per te?!- esclama lui tendendo una mano verso di te. Ha gli occhi leggermente arrossati e si morde il labbro inferiore come se si stesse trattenendo per non piangere.
-E’ proprio per questo che lo faccio.- mormori abbassando lo sguardo.
-Hermione… Ti prego…- supplica lui muovendo un passo verso di te.
-Addio, amore. Ti amo, cerca dinon dimenticarlo. – sussurri rialzando lo sguardo. Lui ti guarda implorante ma ormai hai deciso. Lo devi fare, per lui.
-Oblivion.- dici iniziando a piangere. I suoi occhi diventano inespressivi e la mano rimane tesa, per un’ultima carezza negata.
Riapri gli occhi e ti penti di essere stata così debole.
Esci dalla doccia, ti copri con un accappatoio rosa e leghi i capelli in un turbante.
Improvvisamente bussano alla porta.
Immagini già chi è.
-Hermione, tesoro, c’è un altro cliente per te. Servizio completo.- ti informa Carlos, il direttore del locale in cui lavori da più di un anno ormai.
-Arrivo.- rispondi con un filo di voce. E’ inutile vestirti quando sai che di lì a poco ti ritroverai nuda.
Sciogli il turbante e fai cadere i capelli bagnati sulle spalle.
Apri la porta e vai incontro all’ennesimo cliente.
L’ennesimo uomo che non sarà mai lui.
Lui ti sorride, non è come il suo sorriso, e inizia a spogliarti, famelico, mentre lascia una scia di baci sul tuo collo.
-Oblivion…-
-Draco…- sussurri a voce troppo bassa perché l’uomo possa sentirti.
Come sempre quando sei con un cliente pensi a lui.
-Oblivion.-
Pensi a quello che avreste potuto fare insieme ma poi, come al solito, ti dici che hai fatto la cosa giusta perché hai evitato che Draco, il tuo Draco, soffrisse.
-Oblivion!-
Ma, quando senti che il rapporto con quell’uomo sta per finire, pensi che vorresti tornare indietro e non pronunciare mai quell’Oblivion.