Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Falsa dea molto adorata    04/08/2011    5 recensioni
Questo obbrobbrio è una specie di spin-off diThe last, the worst ma si può leggere separatamente. L'ho scritto in mezz'ora, anzi le mie mani fuori controllo l'hanno scritto...é più o meno allegro quanto l'altro!
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sai, Sakura Haruno
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sangue.

Scorreva lungo le mie braccia, caldo, nauseante.

Annaspai, premevo le mani sul suo petto, nel panico.

Il chakra curativo non sembrava avere alcun effetto, quelle ferite erano maledette.
Cercavo stupidamente di fermare il sangue con le mani.
“No, no ti prego...resisti”

Trattenevo i singhiozzi, ma le lacrime scorrevano sul mio viso quanto il sangue sul suo.
La pioggia non cancellava né il sangue, né le lacrime. Chi aveva detto che la pioggia lavava via tutto era un fottuto idiota.
Sai chiuse gli occhi e appoggiò la sua fronte alla mia. Gli sfuggì un gemito di dolore. “Non piangere Sakura. Non fa niente, va bene così.”
No, non andava bene per niente. Stava morendo, stava morendo e io non potevo fare niente. Singhiozzai.
Una goccia di sangue colò sul mio naso.
Sai sorrise. Sorrise. Che diavolo aveva da sorridere? Sorrise veramente.
Era la seconda volta che lo faceva.
“Sono felice, mi hai fatto conoscere la gioia, hai reso la mia esistenza vita” Tossì e sputò sangue. “Ti ricordi? Ho vissuto abbastanza da amarti. Mi basta, mi dispiace lasciarti sola”
Sai si accasciò a terra.
“No! No, Sai, ti prego. Non posso farcela, non senza di te”
“Continua a lottare”
Il sangue si fermò, il sorriso si spense lentamente dal suo volto. Restava soltanto una maschera screziata.

Mi accasciai su di lui
“NOO!!”
Gridai, tirai pugni al terreno. Questo si spaccò, crepe molto profonde si aprivano tutt’intorno.
 Quelle ferite erano lo specchio delle mie, delle sue, molto più gravi, molto più profondedi quelle della terra.

Volevo morire. Sparire in quel momento. Ma non potevo arrendermi.
Per Sai, che mi aveva dato tutto se stesso ma non aveva chiesto niente.
Ma niente mi avrebbe mai più mosso da lì. Appoggiai le labbra sulle sue e rimasi immobile.
 


Mi portai indietro i capelli, esausta. Righe di sangue si disegnarono nella chioma rosa. Qualcuno avrebbe potuto trovarlo bello; a me non importava.
Avevo perso un’altra battaglia, un’altra vita si era spezzata nelle mie mani.
Non ce la facevo, non potevo farcela ora.



Mi stavo muovendo in fretta. Dovevo riferire subito quello che avevo scoperto: abbassai la testa e disegnai una dozzina di topini, senza fermare la mia corsa.
Mi ritrovai a schiena a terra. Profumo, dolce, familiare. Rosa, tutto rosa. Portai le mani davanti al viso, liberandomi da qualcosa di indefinito.
Aspirai profondamente e si stropicciai gli occhi...cosa stavo facendo?
Rami fioriti? Ma cosa...mi guardai attorno. Ero andato dritto contro un albero...un albero di ciliegio.
La mia mente vagò verso qualcosa che sapeva stendermi altrettanto bene ed era anche molto rosa.
Sbuffai.
Che strano, pensare alla racchia proprio in quel momento.
Forse gliel’avrei detto, solo per vederla arrossire e poterla prendere in giro, chiaro.
Anche se forse ci andava di mezzo la mia reputazione...ero stato battuto da una pianta?!

Ma avevo da fare. Ripresi a correre verso il centro di comando, ma le gambe seguirono una direzione diversa da quella che la mente voleva imporre. Mi ritrovai fuori dalla tenda ospedale.
Ora? Stavo tornando indietro quando vidi Sakura, si passò le mani nei capelli, striandoseli di sangue. Sembrava stanca, stanca nello spirito quanto nel corpo.
 


Sentii delle braccia avvolgermi e vidi una nuvola rosa davanti a me. Non avevo la forza per combattere, non mi mossi.
“Ti ho portato questi per farti notare quanto il tuo nome sia inappropriato” Ok, era solo quel cretino di Sai, per fortuna.
“Cosa vuoi dire?”
“Non sono bellissimi?”
Brutto...la forza mi tornò all’improvviso, mi girai caricai un destro.
Ormai era abituato a schivare i miei colpi, mi bloccò le braccia e mi mise il ramo fiorito tra i capelli.


Era perfetta così, arrabbiata, insanguinata, non più bella del solito... “Io ti amo”
Non sapevo perché, non sapevo nemmeno cosa significasse precisamente, ma sorrisi...senza farlo apposta.
Il cuore sembrò scogliermisi e prendere fuoco e seppi che  era vero, e lo seppe anche lei.
Appoggiai le labbra sulle sue e rimasi immobile.


http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=778049&i=1 --> link alla storia a cui appartiene questo flash
   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Falsa dea molto adorata