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Autore: Angel_Kiss    01/04/2006    2 recensioni
Una vita passata nell'ozio, nella ricchezza, nelle notti insonnie di feste mondane, nelle limusine con donne e spumante. Non è più così per un uomo che si ritrova a stare da solo in un Motel di periferia. Solo. Solo con i suoi rimpianti, sensi di colpa, ricordi...Cosa fare per tornare a vivere? Morire. Codardo! Sei codardo se decidi di morire senza combattere!
Piccola one-shot partorita in classe x un'esercitazione. Potrebbe diventare una storia a più capitoli, ma lascio decidere a voi! Prego...
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un uomo solo nella sua stanza. Una piccola stanza di un piccolo Motel. L’uomo è solo, con la sua sigaretta stretta tra le dita della mano destra…l’unica a fargli compagnia.
Nel buio della sua stanza vede solo le luci dei lampioni semirotti di quella periferia. L’uomo è uscito fuori al balcone fissando l’orizzonte ostacolato dai palazzi in rovina.
Nel silenzio della sua camera anche solo il battito del suo cuore diventa fracasso. L’uomo è attento a ogni movimento delle leggere tende, rotte in basso e sporche della finestra a soffio della sua camera. Si muovono ad ogni soffio del mite venticello che di tanto in tanto gli scompiglia la chioma corvina.
Finalmente il lampione di fronte al Motel si riaccende illuminando l’uomo. È alto, giovane, ma sembra aver vissuto più di quanto dia a vedere. È muscoloso. La maglietta nera che ha indosso è molto aderente e lascia intravedere il corpo perfetto. Perfezionato nel corso del tempo grazie a stressanti ore di palestra.
Getta la sigaretta fuori. La scia di fumo di quel mozzicone si spegne a contatto con la fredda strada.
L’uomo si volta e vede delle persone disperate sedute sul marciapiede attaccate a qualche bottiglia di alcool.
L’uomo le fissa.
Prova pietà per quelle povere anime e pensa che Lui, il Sommo, non potrà mai accettare persone che non amano la vita e lo insultano.
Lui è uno di loro.
Anche lui lo ha insultato…e odiato. La sua vita era diventata monotona e buia da troppo tempo…troppo per ricordarne il perché.
Sul pavimento del balcone c’è un piccolo vaso con un’unica e stupenda rosa rossa.
L’uomo la fissa.
La scruta.
La coglie.
Ne inala il dolce profumo deliziando i suoi sensi e scacciando per un attimo le sue paure e le sue paranoie. Che sarebbero tornate subito dopo.
L’uomo l’attacca alla maglia rimanendo fermo sull’entrata del balcone. Osserva lo squallore nel quale, lui uomo di successo, di fama internazione, è caduto.
È davvero lui quello che andava a feste di gala e faceva viaggi in tutto il mondo con belle ragazze al seguito?
Per lui prima era solo estate…adesso era inverno. Un inverno freddo e troppo lungo per una vita intera.
L’uomo si avvia in bagno abbandonando i suoi ricordi sull’uscio della finestra.
Si fissa allo specchio.
Il suo splendido viso, una volta perfetto e sempre rasato non era più così.
Cerca di cacciare via i ricordi di un passato felice e mondano.
Apre il getto dell’acqua aspettando che la vasca si riempisse.
L’uomo si guarda intorno. Quel posto faceva davvero schifo. Una volta lui viveva in un’enorme villa con un’altrettanto enorme giardino. Servitori e belle donne. La sua vita prima era oziosa e privilegiata.
Ora si trova in una squallida stanza di uno squallido Motel nel quale l’igiene era molto precario.
L’uomo chiude la fontana e si immerge dentro l’acqua assaporando la freschezza del puro.
L’uomo fissa il soffitto ammuffito.
Come risolvere la sua situazione?
Come poteva tornare ad essere felice?
Semplice…la morte…la via più facile, la più breve…ottima per un codardo fallito…
Uccidersi è da codardi.
Un codardo è colui che non affronta la vita, ma lascia che essa gli scivoli tra le dita come acqua.
E da quando lui era così?
Lasciarsi andare.
Lasciare che la morte venga senza darti il tempo di capire davvero il motivo della tua esistenza.
Lasciarsi morire.
Perdersi nelle viscere di un Inferno che a confronto con la vita che sta vivendo sarebbe a dirittura più interessante.
Una vita come la sua, molto invidiabile, tante fan ad acclamralo, tante feste a cui lui andava ed era sempre l'ospite d'onore...adesso cos'è?
Un semplice uomo. Solo. In un Motel.
Cosa'ha adesso? Nulla.
Cosa vorrebbe? Un vita!
Cosa otterà? Dolore...
Dolore. Dolore. Dolore. L'unica cosa che lo tiene in vita è la consapevolezza che il dolore colpisce i vivi.
  
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