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Autore: Ghostclimber    04/08/2011    1 recensioni
Tutto parte da uno strano sogno di Fred, alla vigilia dei G.U.F.O. ...chi sarà quella ragazza? Lui riuscirà a trovarla?
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Fred Weasley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Fred si svegliò di soprassalto, e George gli chiese, subito sveglio anche lui: -che succede Fred?- aveva addosso una strana sensazione, come se avesse fatto un sogno bellissimo e al contempo inquietante, ma non riusciva a collegarla a niente. Fred bevve un sorso d’acqua dal bicchiere che teneva sul comodino e rispose: -ho fatto un sogno strano… bellissimo, eppure anche inquietante.
-era così forte che riesco a capirlo da qui!
-ma vai a dar via il naso, va!- rispose Fred, ridacchiando.
-no, te lo giuro! Dai, racconta!- lo incitò George.
-è veramente assurdo, ti avviso… se mi prendi in giro le prendi!
-dai, racconta!- ripeté George, serio, -sono curioso, giuro che non ti prendo in giro.
-beh…- si convinse Fred, -innanzitutto c’erano dei colori. Come gli arazzi nella Sala Comune, rosso sbiadito e oro… poi c’era del blu, come il fumo di sigaretta, e del celeste.
-in che senso c’erano dei colori?
-come delle macchie di colore davanti agli occhi… come… ecco, come se qualcuno mi avesse versato della tempera negli occhi, e mano a mano il colore sbiadisse. Quando poi ho potuto vedere qualcosa c’era una ragazza, bella da morire, sdraiata sotto un albero. Era un albero strano, in qualche modo lo legavo alla musica ma non ho idea del perché.
-ci hai fatto sesso? Eh?- ammiccò George, ma allo sguardo severo di Fred si zittì, capendo che per il gemello era una questione di notevole importanza. Fred proseguì: -questa ragazza aveva in mano un fiore, credo fosse una specie di enorme nontiscordardimé, e si muoveva nella sua mano come mosso dal vento… però non c’era vento. Si muoveva da solo!
-beh, è un sogno, io l’altra notte mi stavo facendo la doccia in mezzo a Diagon Alley!
-chissà com’erano contenti i passanti!- scherzò Fred, e risero insieme.
-dai, continua, mi hai messo curiosità!- lo incitò George.
-niente, lei si svegliava e mi chiamava, però senza parlare, solo sorridendo, ed era come se mi fossi innamorato di lei, così di colpo. Poi camminavamo e lei mi diceva qualcosa tipo che le montagne sono tristi, ma che presto il sole le avrebbe baciate e si sarebbero rallegrate. E c’erano come delle piccole lune, una decina, che erano in orbita intorno all’arcobaleno.
-devi aver mangiato pesante, ieri sera!
-tu credi?
-beh… le montagne tristi… sai com’è.
-non so, era solo un sogno ma volevo dirlo a qualcuno.
-beh, ecco fatto! Ma com’era questa ragazza?- chiese George, -magari la conosciamo.
-non credo di averla mai vista, perlomeno non così com’era nel sogno.- rispose lui, -era…- si bloccò e guardò George con gli occhi sgranati.
-cosa c’è?- chiese lui.
-è strano… fino ad un momento fa ce l’avevo perfettamente in testa, il suo viso, il suo corpo… ma ora, se provo a ricordarla, mi viene in mente solo un cielo pieno di stelle.
-questo sì che è strano! Torna a dormire, Fred, domani ci sono i Gufo… sarai stressato.
-forse è perché non passerò mai Astronomia…
-vedrai, ci daranno una bella “O”!
-a chi, a noi due? Come si distingue Marte da Venere?
-va già oltre ogni previsione che ci presentiamo, Fred!- i due gemelli risero, e si coricarono per dormire.

   
 
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