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Autore: _Alien_    04/08/2011    1 recensioni
Zuko vive una vita felice, come Signore del Fuoco e come promesso sposo di Mai. Ma stavolta, qualcuno che gli era stato tolto, tornerà. E gli cambierà la vita. Sequel di "Sorpresa!"
[Please, recensite!!!]
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Azula, Iroh, Mai, Zuko | Coppie: Mai/Zuko
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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 Ursa aveva sempre immaginato quel momento, lo aveva sognato e lo aveva sperato. Lei e Ozai si erano sposati per ragioni politiche, ma col tempo, tra loro era sbocciato l’amore. Si erano amati molto e avevano avuto due splendidi bambini, come li considerava Ursa. Ma, sempre col tempo, Ozai venne dilaniato dal desiderio di potere e decise di liberarsi del fratello Iroh per poter diventare un giorno Signore del Fuoco. La morte di Lu Ten, unico figlio di Iroh, rese possibile l’ascesa del marito. Ozai aveva però fatto male i suoi conti. Azulon, suo padre, decretò, a causa delle pretese del figlio minore, l’esecuzione di Zuko, di appena dieci anni. Ozai sarebbe stato disposto ad accettare, ma lei si oppose: decise di salvare la vita di suo figlio, aiutando il marito nel complotto per uccidere Azulon e prendere il potere. Ma questo le costò l’esilio, e Ozai stesso non esitò a bandirla. Il sogno di Ozai si era finalmente avverato e la vita di Zuko era salva. Questo era l’importante, per lei. Decise di avvicinarsi un po’di più al marito. Lui era controllato costantemente dal giovane Firelord e non tentò nulla.
- Non pensavo ti avrei più rivista.- esclamò Ozai, con voce incolore.
- Invece sono qui. – rispose lei, emozionatissima. L’aveva ritrovato, finalmente.
- Sei sicuro di non poter liberare nessuno dei prigionieri?- domandò speranzosa Ursa al figlio, ma guardando intensamente l’uomo davanti a lei.
- Non senza il consenso del Consiglio.- decretò Zuko, vigile e attento ad ogni movimento del padre e della sorella.
- Padre, sapete la grande novità? Nel Consiglio c’è una donna. Ed è la promessa sposa di Zuzù. Mai, una bravissima traditrice.
- Taci, adesso! – sibilò nuovamente il fratello.
- Ehi, con chi credi di parlare? Con un tuo suddito? Con la tua fidanzatina? No, io non eseguirò mai un tuo ordine. MAI!!!
- Basta così! Lo so, non vi sopportate, ma ricordatevi che siete fratelli e questo nessuno potrà mai cambiarlo.- obbiettò invece la madre dei due. Ozai guardava la scena divertito, con le mani congiunte davanti al volto per nascondere un ghigno. Ursa invece era disperata: i suoi figli si odiavano a vicenda e suo marito era diventato ancora più intrattabile. “Non doveva essere così” si ripeteva mentre cercava di calmare la lite tra Azula e Zuko “Non doveva essere così”si diceva mentre il detenuto si nascondeva sempre più nell’ombra. Alla fine, nelle prigioni rimbombò il pianto della donna e solo allora la lite si placò e Ozai si fece irradiare dalla luce fioca delle torce.
- In tutti questi anni, pensavo che un giorno avrei riunito la mia famiglia. Così non è stato. Ora vi ripudiate a vicenda... e io invece... vi amo tutti! Non posso credere ai miei occhi! La mia famiglia non esiste più!- singhiozzava la donna.
- Questa è la cosa più stupida che abbia mai sentito.- constatò Ozai, come risvegliatosi da un lungo sonno. Spalancò le braccia e Ursa vi si rifugiò senza pensarci due volte.
- La tua famiglia esiste ancora, è solo cambiata. I tuoi figli sono cresciuti e tuo marito è finito in una sudicia cella.- e volse lo sguardo a Zuko, che non vedeva il padre rivolgersi così ad una persona da tempo. Anche Azula era ammutolita.
- Ma immagino che sia solo colpa mia. – e prese il viso di Ursa tra le mani. Lei si lasciò andare completamente.
- Ti amo, Ursa. Anche se forse non te l’ho mai veramente dimostrato.
Zuko si voltò ed intimò alla sorella di fare altrettanto. Era abbastanza strano vedere Ozai baciare Ursa dopo tutto quel tempo. Non gli piaceva molto l’idea e quel momento decise di dedicarlo a Mai, controllando sempre i movimenti di Azula. La ragazza, invece, non riusciva a credere a ciò che vedeva e iniziò a chiedere alle guardie che erano rimaste all’ingresso del corridoio di riportarla in cella. Il fratello rimase sorpreso della sua richiesta:- Non ci sarà mai più un momento come questo. Vuoi davvero andartene?
- Sì. – rispose la principessa, quasi implorante. A Zuko venne l’impulso di abbracciarla, ma non riusciva più a fidarsi di lei.
Intanto, Ursa era tra le braccia di Ozai e, se fosse stato per lei, sarebbe rimasta così per sempre. Ma sapeva perfettamente che i bei momenti non sono destinati a durare. Il distacco dal suo amore di sempre le fece male al cuore. Doveva farlo però perché il tempo a loro disposizione era finito.
- Ti rivedrò ancora?- le domandò Ozai, speranzoso come non mai.
- Non lo so. Forse no. Addio, Ozai. – lo salutò Ursa, con le lacrime agli occhi.
- Addio, Ursa. – e tornò a rivolgere le spalle a tutti loro. – Salve, ragazzi.
- Arrivederci, padre.- risposero entrambi i fratelli. Poi venne il momento di lasciare Azula. Madre e figlia si abbracciarono come non avevano mai fatto.
- Addio, Azula.- la accarezzò la madre, sempre commossa.
La figlia non le rispose, ma le rivolse uno sguardo disperato, per poi tornare prigioniera della terra. Una volta usciti dalle prigioni e preso una boccata d’aria, Ursa si voltò verso il figlio maggiore, con le lacrime che non riusciva più a nascondere.
- E’giunta l’ora, Zuko. Devo dirti addio.
- No, mamma. Non è un addio. Ti prego...
- Tu hai lo zio Iroh, Aang, tutti i tuoi amici, i tuoi sudditi... e hai Mai. Tra tutti, sei quello che avrà una vita felice. Voglio bene a tutti e tre e non vi dimenticherò mai. Sono felice di avervi rivisto e ricordati sempre, figlio mio: adesso sei un uomo. Hai delle responsabilità e dei doveri, cerca di soddisfarli sempre. E non arrenderti. Mai.
- Lo farò. Aspetta, tu dove andrai?
- Ho compiuto la mia missione. Non cercarmi perché non mi troverai. Addio, Zuko.
- Ciao, mamma.- e quella fu l’ultima volta che la vide.
 
- Zuko, non scoraggiarti. Sono certa che un giorno la rivedrai.- gli sussurrò Mai tra le sue braccia.
- Non credo, Mai. Ha detto che se l’avessi cercata, non l’avrei trovata.- le rispose Zuko, sconsolato, stringendola ancora di più.
- Comunque sia, Zuko, lei rimarrà sempre con te. E’ qui, nel tuo cuore.
- Forse hai ragione. Mai, vuoi sposarmi?
- Ti ho già detto di sì!
- Quando?
- Mhhh... non lo so. Ma sappi questo: ti amo tanto.- e si lasciò annegare nell’abbraccio del ragazzo, anzi, dell’uomo. Lui le sorrise e pensò che in fondo, aveva ragione. L’unica cosa certa era che Ursa gli aveva cambiato la vita e la riunione di famiglia l’aveva scosso completamente.
- Certo che tua madre è incredibile! Capisco da chi hai preso molte cose... e in molte cose ricordi anche tuo padre. – mormorò Mai.
- Lo so. – le sussurrò l’uomo:- Ma sappi questo: ti amo tanto.- e la baciò.
- Ehi, mi hai copiata. Non si fa così!- lo prese in giro lei:- Occhio per occhio, dente per dente. Ora ti copio io. – e fu lei a baciarlo.

Fine

Note dell’autrice:  in questa fanfic c’è molto di mio. Sinceramente, non mi ritenevo capace di scrivere storie così fluff. Io adoro Avatar in generale, in particolare tutto quello che è legato a Zuko. Quindi spero che vi piaccia. Ogni critica e recensione è bene accetta. Un saluto da
Kalia Annabeth Lily Cullen
  
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