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Autore: LYEN    01/04/2006    3 recensioni
Ciao cari lettori.. qst testo insegna che non bisogna essere mai troppo prevenuti anche di fronte a delle cose che ci sembrano troppo ovvie,, ciao e buona lettura
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IL RITORNO

 IL RITORNO..

 

Il settimo anno era ormai incominciato, e davanti agli occhi del Prescelto si  innalzava l’imponente porta d’entrata di Hogwats. Ormai era dall’inizio dell’estate che Harry non  rivedeva i suoi cari amici.. Ciò che li teneva ancora in contatto erano le numerose lettere spedite quasi quotidianamente….Non potevano vedersi, Potter questa volta durante l’estate non poteva raggiungere i Weasley o Granger.. Gli era stato negato anche questo diritto dalla professoressa McGrannit che aveva preso le redini della scuola ora che Silente era venuto a mancare.. Già, il caro e vecchio preside che per lui era stato come un padre che non ha mai avuto, o meglio, che gli avevano portato via prematuramente.. Harry si stava apprestando ad entrare nella sala grande, quando si girò perché sentitosi chiamare, allora vide una sorridente Hermione e uno spettinato Ron che gli correvano incontro.. Si, finalmente i suoi amici e compagni d’avventura.. Si abbracciarono… Un abbraccio diverso dagli altri, perché entrambi sapevano che da ora in poi sarebbe cambiato tutto.

Hey Harry passata una bella estate?”chiese Ron mentre andavano ad occupare i posti al tavolo della loro casa.. Posti mai stati sostituiti fin dal primo giorno che il trio aveva messo piede nell’immenso e maestoso castello che gli avrebbe cambiato la vita per sempre. “Ron, sono sette anni che ci conosciamo e non hai ancora capito che le mie vacanze estive sono sempre pietose, poi questa più di tutte” rispose.. Nella sala grande tirava un aria del tutto diversa dal normale, era più silenziosa,  più cupa. Harry si osservò intorno, qualcosa non andava; ma poi gli sembrò di capire  che il silenzio proveniva dal tavolo dei serpeverde dove solitamente fuoriuscivano risate, applausi, grida, battute… Questa volta invece quella zona era avvolta da uno strano silenzio anomalo.. e con lui, anche l’intera stanza pareva risentire di questo silenzio. Capì il tutto appena osservò più attentamente.. al tavolo dei Serpeverde c’era un posto libero che non era stato occupato da nessuno, in mezzo a Tiger e Goyle, uno spazio vuoto che tutti fissavano e contemplavano: il posto che fine a qualche anno fa apparteneva a Draco Malfoy. Tutta la tavolata taceva, un silenzio che, anche se gli pareva strano perché in altre circostanze l’avrebbe preferito quel silenzio, metteva una certa inquietudine e tristezza  addosso. Le cose ormai erano cambiate a Hogwarts, e anche se ci si forzava a non pensarci o peggio a non crederci, si compiva un grande errore.. Un campanellino distolse il giovane ragazzo dai suoi pensieri e lo portò verso il tavolodei professori. Erano tutti in piedi, e anche lì erano stati lasciati no uno, ma ben due posti liberi: uno era appartenuto al più grande mago di tutti tempi, Albus Silente… mentre l’altro era appartenuto al traditore, colui che non solo ha violato la fiducia del preside, ma anche la fiducia del mondo intero della magia, per seguire quel credo al quale tutti gli uomini si oppongono. Solamente nel guardare il posto Harry provava rancore.. ma poi in mente gli venne il nome, come una saetta gli attraversò la mente, lasciando il segno: Severus Piton. Solo il nome riusciva a far scatenare in lui una furia incontenibile. “Ben tornati miei cari ragazzi al vostro ultimo anno a Hogwarts, come potete notare, qui, in questa sala manacano alcuni dei vostri docenti e il nostro tanto amato Preside..queste parole uscirono da una McGrannit assai affranta, si bloccò perché forse mentre pronunciava quelle parole gli si ritorse il cuore.. riprese: “Come sapete il preside ci ha lasciato con una speranza nei nostri cuori, e ci ha insegnato a non demordere mai.. lui è dentro di noi. Piton..” a questa parola la scuola sussurrò  e sobbalzò, perché era inaspettata e poi tutti sapevano.. “Il professor Piton..”si corresse “ ha.. ha.. ha fatto un atto di profondo tradimento che la scuola non si sarebbe mai aspettato.. nessuno pare di aver capito il motivo, ma tutti sanno che è un traditore e..” Ma le parole della professoressa vennero interrotte dal tonfo prodotto dall’apertura della porta della sala.. Tutti si voltarono per guadare la causa di quel rumore, ma quando capirono, i volti dei presenti ebbero espressioni di incredulità mista a paura.. I tre amici Grifondoro rimasero ammutoliti ed Harry sconcertato.. Severus Piton era all’entrata della sala grande con un ghigno disegnato sul volto.. “Bel monologo professoressa, ma riguardo le ultime parole avrei da puntualizzare…” disse Piton mentre avanzava a passo sicuro verso il tavolo dei docenti.. Quella voce, la sua voce, risuonò nell’aria e tutti la riconobbero con odio.. Sui volti dei ragazzi si disegnarono espressioni di disgusto, di paura, di risentimento.. ma nella mente di Harry si affollarono mille pensieri.. lo doveva e lo poteva attaccare ora che era preso alla sprovvista, poteva e doveva fare qualcosa, non poteva restare lì.. Piton si fermò al centro della sala, proprio di fronte al ragazzo “Potter, non serve a niente attaccarmi ora, lo saprei.. ti ho già ripetuto di chiudere la mente.. soprattutto quando fai certi pensieri..” “ Lei, lei, tu.. come ha osato, sei un traditore come..” ma prima che Harry potesse finire il professore avanzò in avanti ridendo per le accuse lanciatogli.. “Potter, potter, sarei lieto se la parola “Lei” comparisse sulle tue labbra quando si rivolge a me, e mi chiedo.. se “Lei” non sa neanche il significato esatto della parola tradimento come può usare questo termine”.. salì i pochi gradini che lo divedevano dal resto dei docenti… Si ritrovò faccia a faccia con la McGrannit che sfoderava un espressione di rancore represso, come se aveva sempre saputo, e questa situazione era la conferma dei suoi dubbi, dei suoi pensieri, ma Piton disse “ Che piacere rivederla professoressa…..” Harry sfoderò la bacchetta e si lanciò contro il professor Piton di spalle… Ma all’improvviso il ragazzo si ritrovò disteso sul pavimento.. Guadò il tavolo dei docenti e vide il professore con la sua bacchetta puntatagli contro “Potter, come al tuo solito non hai capito niente, o meglio, voi tutti non avete capito niente.. ma se adesso mi lasciate spiegare”.. Piton scese le scale, Harry si rimise in piedi e sostenne lo sguardo del professore.. “Potter ti sei mai chiesto perché il preside ti abbia pietrificato prima che io lo colpissi?” A queste parole l’intera stanza rabbrividì, era come rievocare e vivere un momento che si preferiva cancellare… Harry si limitò a sringere i denti.. “Potter ti sei mai chiesto perchè Silente si era lasciato uccidere da me? Non è un grande mago.. poteva benissimamente difendersi…!” Si girò a guardare il tavolo dei docenti “ E voi tutti vi siete mai chiesti perché Silente mi forniva informazioni private? E’ normale, nessuno si è mai posto queste domande, perché era normale credere a questo avvenimento, tutto coincideva.. un vecchio mangiamorte che decide di ritornare dal suo vecchio padrone..! Ma vi sbagliate! E per di più, Silente è ancora vivo!” A queste ultime parole nella sala comune si alzò un enorme vociare… Harry spalancò la bocca incredulo.. gli insegnanti si guardarono tra di loro e gli occhi  della McGranitt si tinserò di blue…. Malocchio Moody si alzò dal tavolo degli insegnanti: “Ma come è possibile una cosa del genere? Abbiamo visto tutti il corpo di Silente quella notte.. TU MENTI TRADITORE!!”.. Harry continuò, incredulo dell’ipocrisia di quell’uomo che era ancora in grado di mentire al mondo intero “ Ma come puoi continuare a mentire!! Non ti sei ancora stancato di mentire al mondo intero?! Basta ne abbiamo abbastanza di te! NON SEI ALTRO CHE UN TRADITORE!! DEVI PAGARE PER QUELLO CHE HAI FATTO!! IO.. IO.. TI ODIO”. Le ultime parole del ragazzo risuonarono nella sala che ormai era avvolta da una grande tensione. Harry Potter teneva la mano levata e con fare tremate puntava la bacchetta verso quell’uomo dai capelli neri e gli occhi penetranti. Piton rimase in silenzio, ma poi si girò piano verso il ragazzo al quale fin’ora aveva dato le spalle, lo fissò negli occhi con uno sguardo che non gli aveva mai rivolto in sette anni.. Questa volta i suoi occhi brillavano nel guardare quel ragazzo, un luccichio che non voleva emanare ne emozione, ne commozione, ne dispiacere, ne odio, ma forza, vigore, e soprattutto voleva rivelare la sua anima, un anima che aveva sofferto e che anche ora soffriva, ma che sapeva reagire ed essere forte. Severus Piton parlò, il suo tono era quasi un sussurro controllato e calmo, ma che faceva trasparire durezza: “Potter, ti ho appena detto che da te voglio il “Lei”, e poi.. Davvero mi odi Potter? Davvero odi un uomo che ha sacrificato quasi una vita per un credo al quale tutti si stringono, davvero odi un uomo che non sta facendo altro che sacrificare se stesso per quell’emblema.. e lo sai chi è l’emblema Potter? Eh? SEI TU QUELL’EMBLEMA HARRY POTTER, quel credo al quale tutti, si stanno piegando e prostrando, stanno facendo in modo che tu riesca.. Perfino IO POTTER!” A queste ultime parole la voce del professore riempì la sala.. Brividi di emozioni attraversarono i corpi di tutti i presenti, perfino quello di Harry Potter che per la prima volta aveva sentito pronunciare il suo nome dalle labbra di “qell’uomo” . Piton si rigirò verso il tavolo dei docenti e guardando Moody negli occhi aprì nuovamente le labbra “ Si Moddy, ti è facile pensarlo, ma questo mi dimostra che le tue conoscienze sulla magia sono alquanto ridotte e superate..” “ Ma come ti permetti sporco..” “ Quando ho scagliato la maledizione senza perdono a Silente…” riprese Piton camminando nuovamente verso il tavolo degli insegnanti, “ho ripetuto mentalmente la controformula.. l’unione di questi due incantesimi genera l’annullamento della formula così creando solo gli effetti, ma nessun danno..” Tutti i presenti ammutolirono, ma Hermione.. “ Si, l’incantesimo ribaltato.. è una formula che non danneggia.. in parole è solo illusione, ha origini antiche… ma quasi nessuno lo conosce..” “Signorina Granger,” riprese il professore girandosi dalla sua parte, “ non hai fatto altro che ripetere le mie parole, ma devo dire che mi sorprende che tu lo conosca.. devo incominciare a pensare che sei veramente brillante?” “Allora adesso dov’è Silente e come ha fatto a liberarsi dalla sepoltura?” disse Harry con voce più che speranzosa… “ E’ al sicuro, ritornerà a scuola nei prossimi giorni, e poi… Potter forse non hai ancora capito la potenza del tuo preside.. come puoi pensare che una bara trasparente lo avrebbe potuto fermare?! “ Severus, grazie agli Dei, allora tu, Silente, non siete andati via per sempre? Sarà come una volta…? Come abbiamo potuto dubitare di te…!” disse la McGrannit con voce tremante.. Anche se nella mente di Ron c’era la risposta.. : Non era tanto difficile dubitare di Piton.. La McGranitt andò incontro all’ex docente di pozioni prima e di arti oscure poi… “Minerva io non posso stare qui.. il signore oscuro non sa del mio tradimento, e per ordine di Silente non posso rischiare di farmi scoprire.. Credo che qui si potrà andare avanti senza di me, io, mi farò vedere appena potrò, e appena tutta questa dannata storia sarà finita, forse avrò un po’ di pace..” Poi rivolgendosi al tavolo dei Serpeverde “ Voi non rammaricatevi, Draco sta bene, anche lui ritornerà al più presto..Piton diede nuovamente un occhiata alla sala grande e tirò un sospiro.. ma poi si diresse verso l’uscita…quando.. “Professore….” Piton si girò, ed dalle labbra di Harry  uscì una parola che scalfì il “duro” cuore, del docente: “Scusatemi..”                                                                             

 

           [continua]                                                                                             Snap_y00

  
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