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Autore: JoeDepp    04/08/2011    1 recensioni
Bella Swam è una 15enne in vacanza con i suoi genitori a Miami.
Una sera, ad una festa, incotra Edward Cullen, un incantevole diciassettenne di Miami: insieme scopriranno di essere innamorati e ricorderanno per sempre questa loro estate piena di emozioni.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film, Contesto generale/vago
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Vorrei potesse non finire mai…

 

In bilico tra santi e falsi
dei sorretto da un’insensata
voglia di equilibrio
e resto qui sul filo di un rasoio
ad asciugar parole
che oggi ho steso e mai dirò


Mi chiamo Bella Swan, ho 15 anni e sono in vacanza con mia madre Renée, una donna dal carattere allegro ed aperto, e con il mio papà Charlie che, al contrario di mamma, è molto timido.
Stiamo trascorrendo i nostri giorni liberi lontano da Forks, la cittina più umida e fredda dello stato di Washington per poterci godere il clima quasi tropicale di Miami.

 

non senti che tremo
mentre canto nascondo
questa stupida allegria
quando mi guardi


 

 

Ho sempre adorato questa città perché mi fa sentire felice; qui tutto ha un’intensa voglia di vivere.
Mi piace molto osservare per ore l’oceano e tutti i ragazzi che praticano il surf.
Un giorno in particolare ho notato un ragazzo molto bello, alto, muscoloso al punto giusto e con dei capelli color …ramati?
E con due smeraldi al posto degli occhi.
Resto ancora a fissarlo incantata notando la bravura ed eleganza con cui cavalca le onde. D’un tratto mia madre mi risveglia dai miei pensieri perché vuole costringermi a prendere parte a una stupida festa qui in spiaggia.
Con un grosso sospiro disperato distolgo lo sguardo da quella figura incantevole per andarmi a preparare per l’evento e mettendo finalmente fine ai continui richiami di Renée.

 

non senti che tremo
mentre canto è il segno
di un’estate che vorrei
potesse non finire
mai


 

Dopo circa mezz’ora sono presentabile per il party.
So già come andrà a finire: prenderò qualcosa da bene, mi allontanerò il più possibile dal chiasso infernale della festa e continuerò ad fissare il mare.
Prendo un cocktail che al parere del barista è un crodino e mi dirigo nel punto più isolato della spiaggia quando un ragazzo alto mi viene addosso e insieme cadiamo sulla sabbia.
Sto per lanciare delle imprecazioni contro del maleducato ma incontro quei bellissimi occhi verdi che mi fanno morire le parole in gola.

 

in bilico tra tutti i miei vorrei
non sento più quell’insensata
voglia di equilibrio che mi lascia qui
sul filo di un rasoio a disegnar
capriole che a mezz’aria mai farò


-Oddio mi dispiace tantissimo ma non ti avevo vista!- oh, che voce soave.
-N-non pr-reoc-cupar-rti è tutto okay..- fantastico, ho anche fatto la figura di un ebete!
Lui sorrire e potrei morire e si rialza per poi porgermi una mano per aiutarmi a sollevarmi da terra.
-Scusa non mi sono presentato, mi chiamo Edward Cullen e tu sei…?-
-Isabella Swan, ma preferisco essere chiamata Bella- e gli porgo una mano.
Edward la stringe prontamente e continua a sorridermi e mi fa arrossire.
-Sei nuova? Non ti ho notata…-
-Si, ma io ho notato te…- oh porca miseria, l’ho detto ad alta voce.
Edward allarga il sorriso e si passa una mano tra i capelli ribelli.
Io se potessi scaverei una fossa nella sabbia per buttami lì.
-Allora…da dove vieni?-
-Forks, tu?-
-Sono nato e cresciuto qua. Ti piace la città?- mi chiede.
Annuisco e gli racconto quello che fino a oggi ho visitato e ciò che vorrei vedere ancora.
Lui ascolta tutto il racconto attento a non perdersi un minimo particolare.
La serata passa più veloce del previsto tra le nostre chiacchere.
Ho scoperto che ha 17 anni, vorrebbe fare il college a NY e che il suo sogno è diventare chirurgo, come suo padre.
Gli confido che anch’io vorrei studiare a NY e mi piacerebbe fare il medico.
All’improvviso prende una mia ciocca di capelli e me la mette dietro l’orecchio sinistro.
A quel punto divento rossa come un peperone.
-Sono contenta di aver conosciuto qualcuno-
-E io sono felice di averti conosciuto…devo andare, ma vorrei che ci rivedessimo Bella. Ti andrebbe di vederci domani verso le 10.00 qui in spiaggia?-
Non riesco a crederci ed emozionato gli sorrido e annuisco.
-Bene, buona notte Bella- e mi scocca un bacio sulla guancia per poi andarsene.
Il mio cuore fa capriole e non smette di battere veloce.
 

non senti che tremo
mentre canto nascondo
questa stupida allegria
quando mi guardi


Il giorno successivo arrivo in spiaggia e trovo Edward seduto su un asciugamano ad aspettarmi e quando si accorge della mia presenza si alza e mi dà un altro bacio sulla guancia. Le mie guance vanno subito a fuoco.
-Che si fa oggi?- chiedo ancora imbarazzata per il suo gesto.
Lo vedo per alcuni attimi pensieroso poi mi propone di surfare.
Per tutta la mattinata surfiamo: oh meglio, lui serfa, io mi limito a imitarlo ma poi mi ritrovo travolta dalle onde e a cadere dalla tavola e immediatamente sento le risate di Edward alle mie spalle.
Quando mi rialzo gli lancio uno sguardo omicida ed all’istante smette di ridere della mia goffaggine.
La sera la spiaggia aveva in programma un’altra festa estiva e questa volta non mi faccio tanto pregare da mia madre per andarci.
Edward ed io decidiamo però di fare una passeggiata parlando del più e del mano in riva al mare e dopo un po’ ci troviamo lontani dagli altri.
Smettiamo di parlare e continuiamo a guardarci intensamente negli occhi sempre in silenzio. Edward piano si avvicina al mio viso e con lentezza esasperante appoggia le sue labbra sulle mie.
Per pochi secondi rimango immobile, sorpresa ma subito gli cingo con le braccia il collo e riprendiamo a baciarci.

 

non senti che tremo
mentre canto è il segno
di un’estate che vorrei
potesse non finire mai



 

Quando ci stacchiamo riesco a solo a dire: -È stato il mio primo bacio- senza guardarlo e mantenendo gli occhi bassi, fissi sulle mie scarpe.
Successivamente due dita alzarmi il mento per poi avvicinarmi nuovamente al suo viso.
I giorni seguenti li passiamo sempre insieme, stavo provando un sentimento intenso per Edward, intenso come l’amore.
-Edward?- lo chiamo. I suoi occhi si concentrano immediatamente su di me e come al solito arrossisco.
Non adoro essere al centro dell’attenzione.
-Volevo..volevo solo dirti che…che io…- Ma lui mi abbraccia e guardandomi negli occhi mi dice -Bella, è vero, ci conosciamo da poco eppure so di volerti molto molto bene…-
-Anch’io e…grazie per avermi aiutata a dirtelo- gli sorrido grata.

 

  in bilico tra santi
che non pagano e tanto il tempo
passa e passerai come sai
tu in bilico e intanto il tempo
passa e tu non passi mai


 

  Mi trovo in camera mia e sono impegnata a cercare di trovare in quale diavolo di posto ho messo la mia maschera.
Di sotto mi aspetta Edward e sono ormai già 10 minuti buoni che ho scombussolato la stanza alla ricerca di quel maledetto aggeggio!
Sento bussare leggermente alla porta già aperta ma non do attenzione a nessuno.
-Tesoro, volevo sapere se ne hai per molto..- Alzo lo sguardo e incontro quello di mia madre e vedo che ha in sopracciglio alzato.
Ahia, brutto segno. Lancio un’occhiata in giro e mi accorgo di aver messo sotto sopra la stanza.   
Image and video hosting by TinyPic -Ops…- 
-Si, dopo rimetterai tutto apposto, ma non sono qui per questo…- E si siede sul letto.
-Ho visto che stai frequentando quel ragazzo….Edward dico bene?- Annuisco sperando che tutto questa filippica che sta per iniziare finisca presto.
-Bella lo sai che giorno è oggi?- Diniego con la testa e la guardo confusa.
-Dopo domani torniamo a Forks, oggi è il 29 agosto..- La mia mascella sembra essersi staccata e tocca il pavimento e per la sorpresa non riesco a dirle nulla.
-Bene, ora sbrigati, non vorrai fare tardi- si alza e mi dà un bacio sulla fronte.
Tra due giorni non avrei più rivisto Ed.
 

nascondo questa
stupida allegria
quando mi guardi


 

Quando scendo dalla mia camera trovo Edward ancora ad aspettarmi con un sorriso, ma io ho la faccia da funerale.
-Cosa è successo?- chiede preoccupato.
-Niente, andiamo.- lo prendo per mano e lo trascino fuori.


Il 31 agosto è arrivato..

Preparo le valige e spesso mi scendono delle lacrime dagli occhi.
Come avrei fatto in questi lunghi mesi senza Edward?
-Bella, il taxi ci aspetta sotto- mi informa papà
Arrivo subito…-  rispondo atona.
Sono arrabbiata, distrutta, delusa, triste, frustrata…ma perché capitano tutte a me?
Sento un lieve bussare alla porta e senza voltarmi rispondo brusca
-Ho detto che arrivo!-
-Non credevo che te ne saresti andata senza salutarmi..-
Edward!!
Mi giro e di slancio la abbraccio. -Non volevo rendere tragico questo momento…- mi difendo. -Ti ho portato questo- mi dice e mi consegna un pacco.
Lo osservo accigliata e domando –Cos’è?-
-Aprilo quando te ne sei andata.- mi sorride debolmente e si avvicina per baciarmi e abbracciarmi. Rimaniamo così stretti per tanto tempo.
-Volevo dirti che non ti dimenticherò Bella-
-Neanch’io, mi penserai? Mi scriverai o chiamerai? Mi verrai a trovare a Forks?-
-Si, si lo farò-
-Allora non è un addio Ed…-
-No Bells- dice commosso. Edward mi accompagna alla macchina e mi lascia salire con un ultimo bacio e abbraccio.
Una volta lontana da lui, da Miami faccio come mi ha detto e apro il pacco.
È un album pienissimo di fotografie mie e di Edward…e a quel punto non posso non pensare che lo dimenticherò perché sarà sempre dentro di me, dentro in una parte del mio cuore.

 

non senti che tremo
mentre canto è il segno
di un’estate che vorrei
potesse non finire mai!













Ciao a tutti!
è una piccola storia triste.
vorrei dirvi che sono le prime storie che pubblico
e quindi sono un pochino inesperta xD
se avete dei consigli da darmi sono sempre ben accetti.
A presto Titty_C




  
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