Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: Nhora    04/08/2011    7 recensioni
Ho cambiato il nome, era "Ghiaccio di fuoco".
Tratto dal secondo capitolo:
Quanti anni hai? Quattro?
Dio.
Non ce la faccio più.
Sto male Sky.
E...Si, so che a te non ti interessa e che scriverti alle tre di notte è una cosa da idioti masochisti e che non avrei dovuto farlo, ma non mi interessa perchè ti amo.
Non so, sono io il coglione qui in effetti, cazzo, ti giuro che per te farei di tutto.
Mollerei Dith, picchierei a sangue Jack e Dio... L'avrei già fatto due mesi fa se tu non fossi così testarda.
Non capisco cos'è che ti blocca.
Dimmi Scarlett, perchè lo voglio sapere, qual'è il tuo problema?
[...]
-Simpatica-. Sputò.
-Seriamente, mi servono i vestiti, e anche quello-. Allusi al reggiseno che aveva legato in testa a modo di cerchietto.
-Se io te lo do, tu cosa mi dai in cambio?-.
Rimasi spiazzata.
Pure il coraggio di chiedermi qualcosa aveva...
-Ti sto parlando, è già tanto-. Dissi secca guardandolo negli occhi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
wow

 

 

Ghiaccio di fuoco.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Solo per una volta, vorrei trovare un ragazzo normale.

Una cosa semplice del tipo io piaccio a lui e lui piace a me. Risate, ottimi baci, e nessuno che si metta in mezzo.

E' forse chiedere troppo? Le altre persone sembrano riuscirci senza problemi, allora perchè io no?

Forse sulla testa, ho un trasmettitore radar che emette segnali captati solo ed esclusivamente da ragazzi con gravi problemi emotivi.

 

 

 

 

-Ripetilo-

Risi, quanto adoravo prenderlo in giro.

-Bieberon. Bie-ber-on-. Vuoi lo spelling? B… I… E… B… E….-

-So come si scrive quel dannato nome!-  esclamò irritato lui.

-R… O…-

-Prova a dire l’ultima lettera Scarlett, l’ultima lett…-

-N…- Poi la mia espressione da bastarda mutò. -Ooops!- feci portandomi una mano alla bocca, come una bambina che si era appena fatta scappare una parolaccia. –Troppo tardi!-.
Gli sorrisi amabilmente.

-Tu! Piccola…- Mi cinse i fianchi e mi montò sulla sua spalla destra in modo davvero poco fine.

-Ehy! Ma sei ancora più idiota di quello che pensavo?-. Dopo averlo detto mi soffocai con la mia stessa saliva, quindi l’offesa risultò alquanto patetica.

-Perché? Sai anche pensare?- Mi chiese lui divertito, scimmiottandomi.

Battei i pugni contro la sua schiena –Vaffanculo Bieber, okay? VAFFANCULO-.

-Justin!- Meredith, la mia migliore amica, nonché super sfigatissima fidanzata di Justin, ci seguiva, preoccupata, correndo.

Intanto mezza scuola si girava a guardare e quella che probabilmente vedeva non era da tutti i giorni, infatti ai loro occhi si prometteva uno spettacolino davvero interessante: Un ragazzo con gravi problemi emotivi con sopra le spalle una ragazza isterica e una bionda affannata e mezza zoppicante che li rincorreva; era raro da vedere.

 -Metti giù Scar!- gridò Dith, sembrava stesse per svenire.

-Scusa amore, prima gliela faccio pagare, poi te la ridò d’accordo?- Justin si girò un secondo verso la sua ragazza, scoccandole una delle sue tipiche occhiate da bell’imbusto, per poi ripartire alla carica con una me davvero scazzata sulle spalle.

-Ma non ho fatto nulla di cattivo! Dai Biebz, faccio la brava-. Cercai di fare la carina, magari avrebbe funzionato…
Intanto dentro di me immaginavo una me stessa stile cartoon vomitare o sbattere la testa contro un muro di cemento armato. Che cosa mi toccava fare…

Intanto Justin rise, -Sfortunatamente Scar ti conosco davvero bene, so che lo stai cercando di manipolarmi-. Mi diedi una pacca su culo.

-Non toccarmi con quelle mani da maniaco psicopatico-. Urlai battendo con un pugno sulla sua schiena.

La povera Dith rinunciò a rincorrerci, e si fermò riprendendo fiato e limitandosi a fulminarmi con lo sguardo.
Mimai uno scusa con le labbra prima che Bieber svoltò l’angolo ma dubito l’avesse visto e anche se l’avesse fatto non ci avrebbe dato peso.

 

 

Caddi rumorosamente sul pavimento, e mi ci vollero un po’ di secondi per capire dov’ero.
-Mmmh…- fu l’unico rumore che riuscii ad emettere, massaggiandomi la testa dolorante.

Ero nello spogliatoio vuoto della palestra, affianco le docce, Justin mi stava davanti, in piedi, intento a massaggiarsi le spalle.

-Coglione esalato che non sei altro- Lo accusai. -… Che bisogno c’era di portarmi qui?-. Esclamai incazzata.

-Zitta brutta stronza. Se non mi avessi provocato non saremo qui…- Aggiunse fulminandomi con lo sguardo.

-Provocarti? Io ti ho solo chiamato per nome, Bieberon—. Gli sorrisi.

-Adesso te la faccio pagare…-.

-Me l’hai detto anche prima, ma sembra che tu sia troppo piccolini per farla pagare a qualcuno- ridacchiai.

Justin stava letteralmente per esplodere, un motivo in più per punzecchiarlo ancora.

-Quanto sei alto? Un metro meno un succo di frutta?!-. Sbattei le palpebre, dolcemente.

A questo punto non resistette più, mi prese in braccio e mi portò alle docce, ci infilammo dentro una e aprì l’acqua. Ci volle più di qualche secondo per realizzare dove mi trovavo e cosa mi stava accadendo.

Gelida.

Così fredda che dovetti appoggiarmi al suo petto per riscaldarmi, lui ridacchiò, l’aveva fatto apposta quel brutto bastardo.

Alzai il viso, a pochi centimetro dal mio, i nostri occhi in contrasto, il mio castano scuro contro il suo miele fuso.

Il suo sguardo calò sul mio petto, e arrossì.

-Che c’è?-. Chiesi mezza rincretinita, e non chiedetemi il perché.

-Niente.- scosse la testa lui, imbarazzato e guardando altrove.

Mi guardai il petto… -MERDA!- non seppi trattenere quest’urlo.

Perché, dico PERCHE’, dovevo mettere l’unica maglietta aderente bianca che avevo e il reggiseno di pizzo nero che mi aveva regalato la mia cara dolce e fuori come un balcone nonnina?

-NON GUARDARE TU!-. Esclamai agitata.

-Non guardo, non guardo!-. Rise studiandomi negli occhi.

Silenzio mentre mi raggomitolavo la maglietta per non far vedere la biancheria intima.

-STAI SBIRCIANDO!-. Lo accusai poco dopo averlo visto scrutare verso dove avevo chiesto esplicitamente di non fare.

-Ehy no, non è vero!-. Si giustificò ridendo come un cretino.

Alzai una mano, stavo per dargli uno schiaffo quando mi prese il polso bloccandomi.

Ci fu qualcosa di particolarmente speciale in quel gesto.

Riuscì a cambiare tutto.

Cambiò le nostre espressioni, i nostri stati d’animo, i nostri sentimenti.

Eravamo entrambi seri, non ci provocavamo più, non ne avevamo la forza.

Ed ecco che si accendeva la magia, i nostri occhi di nuovo in contrasto, forse erano questi la fonte di quel sentimento.

-E’ una posizione un po’ imbarazzante...- ridacchiai, per sciogliere un po’ la tensione, visto che mi teneva ancora in braccio appoggiata al muro della doccia.

-Lo è… ma non mi da fastidio- sorrise beffardo lui.

-Neanche a me…-.

Non resistemmo più, era il momento, le nostre labbra si unirono, le sue braccia mi sfiorarono le gambe dorate, mi spinse voracemente contro il muro della doccia, mentre la sua lingua s’insinuava nella mia bocca.

L’eccitazione saliva.

-Sarebbe questo, il tuo modo di farmela pagare, Bieberon?-. Lo provocai continuando ad assaporare i suoi  soffici baci sul mio collo.

-Stai zitta o ti infilo qualcos’altro in bocca-. Aggiunse sorridendo tra la mia pelle.

-Spero non sia una citazione sessuale- risi maliziosa.

-Beh potrebbe esserlo… chissà…- le sue mani mi presero il seno, la maglietta era caduta a terra, bastava solo…

-Meredith- spalancai gli occhi. -Meredith… io… non posso farle questo!- continuai, mi staccai dal ragazzo e mi liberai dalla sua presa.

Girai la manopola e chiusi l’acqua.

Eravamo entrambi con lo sguardo nel vuoto, come pieni di rancore, pentiti, bagnati e gocciolanti.

-Dith…- sussurrai. -Questa storia non può continuare…-. Soffocai il senso di colpa che mi pesava in petto.

-Lo dici da mesi oramai- rise isterico lui.

-Questa è l’ultima-. Lo guardai dritto negli occhi.

-Dici sempre anche questo quando succede-. Sussurrò accarezzandomi la guancia.

-Be questa è DAVVERO l’ultima!-. Mi scansai dal suo tocco morbido, uscendo dalla doccia e prendendo la maglietta fradicia.

-Dobbiamo smettere di frequentarci Justin-. Sussurrai più a me stessa che a lui.

-E come?-. Chiese flebile lui.

-Lo dobbiamo fare e basta-. Lo guardai negli occhi.

-Come?!-

Mi prese per un braccio e mi trascinò a se con violenza, i miei capelli castani sfiorarono le sue spalle, dove lui vi affondò il capo.  –Come, se ogni santo giorno siamo costretti a vederci tramite Meredith? Come, se ogni santo giorno siamo nella stessa classe, per di più in banco assieme? Come, se ti vedo tutti i giorni in pista da ghiaccio?  Ma soprattutto- mi scosse con il braccio, perché guardavo altrove e mi costrinse a guardarlo negli occhi. –Come, se io sono innamorato di te?-. Era sincero, Dio.

Lo guardai negli occhi, mordendomi il labbro inferiore.

-Come…?- mi chiese disperato.

Silenzio.

-Come?-

Ancora silenzio.

-COME?! -.

-Non lo so! Non lo so Justin, okay? Non ne ho idea… ma lo faremo, lo dobbiamo fare,  per Dith, per la nostra amicizia,  ha fatto tanto per noi, non si merita questo…-.

-Scarlett-. Aggiunse prendendomi per le spalle, -Perché io me lo merito? Perché mi tratti così di merda? Io ti amo, non farmi questo-. Sussurrò guardandomi negli occhi, i suoi erano così belli, belli e persi in qualcosa di troppo grande e doloroso per lui.

-Scusami-.

Lo spinsi via e me ne andai per i corridoi.

Questa, questa è la mia storia, ma per saperla bisogna incominciare dal principio, dalla prima volta che vidi Justin Bieber in vita mia.

 

 

 

 

 

Arrivata a scuola parcheggiai il motorino e vidi Meredith correre verso di me, con quei capelli biondi e le guance rosse sembrava appena una ragazzina e non una quasi diciottenne.

 -Scar, Scar!-.

Presi Meredith per le braccia in modo da fermarla -Dith piano, respira!-. Le ricordai.

Fece un respiro profondo. -Hel ho il ragazzo-. Urlò su di giri come una che aveva appena sniffato una dose elevata di nesquik.

La mia faccia in quel momento doveva essere un misto tra ah e oh.

La cosa infatti non era una novità, Merdetih era una tipa molto superficiale, in senso buono giustamente. Forse un po’ ingenua, ma anche molto dolce. E ovviamente aveva uno stuolo di ragazzi ai suoi piedi, nonostante non fosse una di quelle bellezze da star del cinema. Quindi il fatto che avesse un nuovo ragazzo non mi stupiva molto.

-Ehi!...Grande Dith...E com'è?-. Dissi fintamente entusiasta.

-Oh- batte le mani come le foche. -E' un figo terribile, ha i capelli di un castano chiara e gli occhi dello stesso colore del miele- . La cosa iniziava a spaventarmi…

-E magari si chiama Justin-. Esclamai ridendo isterica.

La sua mandibola toccò metaforicamente il pavimento. –Esatto, come hai fatto?-.

-Hockey….-. La buttai sul vago, e fortunatamente lei sembrò accontenta sene.

La cosa però non era che mi piacesse molto…
Bieber era uno di quei tipi rozzi che dividevano la pista di ghiaccio con me e le altre ragazze del gruppo di pattinaggio. Tra noi e loro le cose che potevano capitare erano due: o amore incondizionato o odio profondo e competitivo per l’altro.
Eh già. Tra me e Justin non era scoccata la scintilla, quindi non era difficile dedurre i nostri rapporti amorevoli.

 

E per mia sfortuna fu a ricreazione che incontrai di nuovo Meredith, tutta emozionata e saltellante.

-Corri, corri!- e detto questo mi prense per un polso e mi trascinò verso i bagni maschili.

-Eccoci qui- mi stava davvero per spingere dentro al bagno maschile quando riuscii a liberarmi dalla sua stretta.

-Ehy Dith, sei matta? Questo è il bagno maschile, non possiamo mica entrarci!-. Aggiunsi con sguardo ovvio.

-Oh- Sembrò che la mia amica se ne accorse solo in quell’istante. -Si è vero- mi riprese per il polso e tentò di trascinarmi dentro il bagno, di nuovo.

-Dith! Se è maschile significa per maschi!-. Esclamai spazientita.

Mi guardò con fare interrogativo.

-Possono entrarci solo maschi-. Aggiunsi lentamente e scandendo bene le parole.

Ancora il fare interrogativo.

-Dith… noi NON SIAMO MASCHI-. Urlai isterica.

-Oh!- fece lei, decisamente sorpresa (come se avesse scoperto il suo sesso solo in quel momento) poi si strinse nelle spalle.

-Ma Justin tanto ci va sempre nei bagni femminili quindi per una volta possiamo entrarci anche noi!-

“Bieber in un bagno femminile? Santi numi….” pensai irritata mentre entravo per la prima volta in vita mia in un bagno maschile. “Perfetto. L’avevo giudicato anche troppo bene. E’ anche un maniaco con gravi problemi di personalità”, considerai.

Sbuffai, ero ancora in tempo per tornare indietro…

-Dith!-. Una voce frantumò i miei progetti di fuga.

Quando lo vidi, esattamente come me l’ero immaginato, mugugnai in maniera poco femminile.

-Ciao, io sono Justin Bieber. Alcuni fanno gli spiritosi chiamandomi “Bieberon” o cose simili. Non sono divertenti…-. Storse il naso.

-Nano da giardino ti sta già bene- commentai sarcastica.

I due mi guardarono a bocca e occhi spalancati, sarebbe stato divertente se anche le loro orecchie lo avessero fatto, ma okay, okay.

Justin, povero Justin, cercò di rimediare e arrossì un po’.

-Ehm.. dicevo io sono Justin Bieber… gli amici mi chiamano Biebz-.

-Per ma va bene anche Bieberon-. Gli sorrisi.

Di nuovo l’atmosfera imbarazzata.

-Non è solito chiamarmi per cognome, soprattutto dalle ragazze- ribatté infastidito lui.

-Giusto giusto… scusami profilattico-.

-Scarlett!- gridò Meredith, incredula.

-Tsk!- sbuffai e me ne andai.

-Ciao Dith!- diedi un’ultima occhiata sprezzante a Justin. –Nano da giardino…- fu il mio saluto amorevole e pieno di calore.

 



Justin qui non è famoso.

E inoltre ho deciso che il tema principale sarà il ghiaccio.
Scar è una pattinatrice temeraria, e Justin un giocatore di Hockey orgoglioso che ha bisogno di una borsa di studio per il collage.
Oltre a questo c’è il loro odio-amore che li lega e li accumuna.
L’unico problema è Meredith la ragazza di Justin e la migliore (e unica e sola) amica di Scar.

 

Ci vediamo al prossimo capitolo, un bacio.

 

  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: Nhora