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Autore: Harmony89    04/08/2011    6 recensioni
Una scrittrice alle prese con il caldo, una consegna imminente e un aiuto inaspettato.
Estratto dal racconto:
A volte odio essere la famosa Robin Winchester, scrittrice di libri d’avventura. Questo comporta lavorare anche quando dovrei (o forse sarebbe meglio dire: vorrei) essere su un’isola sperduta nel pacifico a prendere il sole e bere cocktail dai colori sgargianti.
[...]
Sono riuscita a scrivere tutto. Madeline, la mia editrice, non credeva ce l’avrei fatta. Sapeva che, fino a poco tempo fa, il libro era a un punto morto.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando l’ispirazione non arriva

 

[Tramonto. Da qualche parte in America]

 

<< Il caldo mi sta uccidendo! >> Svogliata mi alzo e vado in cucina a prendere da bere. Riempio un bicchiere con del the freddo e bevo tutto d’un sorso.

È agosto, tutti sono in vacanza. Le case del mio quartiere sono sbarrate e senza macchine nei vialetti. Nemmeno un rumore arriva dall’esterno.

Io invece sono a casa a lavorare sul mio ultimo libro, o almeno  questo era il programma. In realtà l’unica cosa che riesco a fare è guardare lo schermo davanti a me. Il caldo è così torrido che il solo pensare mi fa sudare.

Picchietto con una matita sul piano della scrivania, con l’altra sostengo il mento. L’ispirazione per questo nuovo capitolo proprio non arriva e la scadenza si sta avvicinando pericolosamente. Sbuffo. A volte odio essere la famosa Robin Winchester, scrittrice di libri d’avventura. Questo comporta lavorare anche quando dovrei (o forse sarebbe meglio dire: vorrei) essere su un’isola sperduta nel pacifico a prendere il sole e bere cocktail dai colori sgargianti e con gli ombrellini. Per farmi ancora più male, della musica hawaiana esce dalle casse del mio computer ricordandomi la triste realtà.

“Brava Robin! Sempre a ridurti all’ultimo e ora, invece che prenderti una meritata vacanza, devi stare giorno e notte davanti a questo dannatissimo schermo a scrivere. Mancano due settimane alla consegna e tu sei solo al terzo capitolo. Mi spieghi come pensi di cavartela questa volta?”

Mi rimprovero mentalmente per la mia pigrizia. Dopo qualche altra ora senza risultati, prendo il mio fidato lettore MP3 e vado sul tapis roulant.

“Chissà forse mi verrà qualche idea! Deve venirmi in mente qualcosa! Oggi la mia ispirazione è finita chissà dove!”

Faccio partire della musica rock e corro finché non mi sfinisco. Nemmeno così riesco ad avere idee. Prendo un bel respiro e mi lancio con poca eleganza sul divano.

“Niente! Oggi proprio non ce la faccio! Robin stai invecchiando… Non riesci più a seguire i tuoi vecchi ritmi!”

Mi dico tra me e me accendendo la televisione. Stacco il cervello.

Finisco su uno di quei canali musicali che passano video ventiquattro ore al giorno. Il sonno sta prendendo il soppravvento. L’ultima cosa che ricordo è una rock band che suona all’interno di quella che sembra la Città Proibita.

 

[Il mattino seguente]

 

Ho dormito sul divano. La televisione manda ancora musica e io stordita mi alzo e comincio a girare per casa. Per prima cosa mi faccio una doccia, sento addosso il sudore della giornata precedente.

Ancora coi capelli bagnati scendo e vado a sedermi davanti al PC. Riapro il documento su cui stavo scrivendo e mi rimetto a pensare a un seguito per la mia storia. In quel momento ricordo il video visto la sera precedente.

<< Ma certo!!! Cina! Rob non c’è mai stato! È perfetto! >> Mi sbatto la mano sulla fronte con veemenza e subito apro una finestra di internet in cerca di qualche informazione.

Subito la testa mi si riempie di idee. Comincio a digitare le lettere senza fermarmi un secondo. Non mi accorgo nemmeno di non aver mangiato quel giorno. A fine giornata la bozza di tutto il libro era pronta. Ora dovevo solo aggiungere i particolari.

 

[Due settimane più tardi. Dopo la consegna]

 

Sono riuscita a scrivere tutto. Madeline, la mia editrice, non credeva ce l’avrei fatta. Sapeva che, fino a poco tempo fa, il libro era a un punto morto. Quando stamattina le ho portato il manoscritto, lei sorpresa mi ha chiesto:

<< Come diavolo hai fatto a scrivere cinquecento pagine in quattordici giorni? >>

Io le ho sorriso e con nonchalance le ho detto:

<< Maddie, lo sai! Ci metto sempre un sacco a ingranare ma quando l’idea geniale arriva, non mi ferma nessuno! >>

Madeline legge il titolo “Robin Winchester: Il tesoro dell’imperatore”.

<< Sembra interessante. Come sempre. Dov’è finito Rob questa volta? >>

Sorrido nuovamente. La mia editrice vuole sempre sapere qualcosa prima che il libro venga revisionato e poi mandatole nella versione definitiva.

<< In Cina. L’idea questa volta mi è venuta in un modo davvero strano… >>

Mi osserva. << In che senso? >>

<< Beh… In realtà devo tutto a un gruppo rock di cui non so nemmeno il nome. Ho visto il loro video e dopo una notte di sonno, mi si è accesa la famosa lampadina! >>

Lei sorride. << Sempre la solita! L’importante è che ci sia il nuovo libro di Robin Winchester! >>

Sto per congedarmi ma mi accorgo di non aver detto la cosa più importante. Poso nuovamente gli occhi sulla donna davanti a me.

<< Ho ancora una cosa da dirti. La dedica all’inizio del libro. So che è strana ma vorrei restasse così. >>

Lei mi sorride nuovamente. << Certo! Nessun problema! >>

<< Grazie Maddie! A presto. >> Esco dal suo ufficio e corro verso casa dove la valigia mi attende. Finalmente le vacanze sono arrivate anche per me.

 

[Qualche tempo dopo]

 

Il mio libro è finalmente nelle librerie. Una copia è già nella mia biblioteca personale. Mi è stato consegnato subito dopo la prima stampa.

Questo libro lo dedico a quattro uomini.

Non so il loro nome…

L’unica cosa che so è che senza di loro,

senza il loro videoclip,

Rob non avrebbe vissuto questa nuova avventura!

Questo libro è dedicato alla rock band che ha suonato nella Città Proibita.

Grazie!

La mia dedica campeggia sulla terza pagina nella speranza che il mio ringraziamento arrivi a loro, la mia salvezza.

 

 

***

Ho scritto questa storia dopo aver visto “Alla Ricerca dell’Isola Di Nim”. Alex Rover mi ha salvata! Senza di lei non mi sarebbe venuta l’idea della scrittrice senza ispirazione!

Il video esiste davvero e anche la Band: Sono i 30 Seconds To Mars e la canzone è “From Yesterday”.

Ho scritto di getto. Quello che mi passava per la testa… Spero possa essere di vostro gradimento. ^^ Fatemi sapere cosa ne pensate! =)

  
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