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Autore: chips    04/08/2011    0 recensioni
Hogwarts al tempo dei Malandrini, con Lily al posto di Minus. Un'avventura fuori contesto, leggera e senza troppe pretese, che tenta di strapparvi un sorriso. Sirius trova un antico documento che sembra svelargli il segreto della magia più antica del mondo. Se la caveranno i Malandrini in questa impresa?
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto, Contesto generale/vago
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MAGARI NON è STATA TUTTA FATICA SPRECATA…

 

 

Sirius Black aveva appena rimesso al suo posto, su uno scaffale, un libro piuttosto voluminoso, quando una voce fin troppo familiare raggiunse le sue orecchie.

 

-Ommioddio, Sirius! Quante volte ti ho detto che se Madame Pince ti becca a strappare le pagine dai libri per farne della cartine, ti ammazza come niente?-

 

-Molto divertente James, ma stavolta sono venuto in biblioteca a scopo di apprendimento, come tutte le persone normali-.

 

-Stai studiando le erbe della Gran Bretagna, per poi sperimentarne “l’utilizzo”?-

 

-Oh, ti prego!...Quello lo faccio verso le sei del pomeriggio, quando i secchioni vengono a fare i compiti-.

 

-E allora che ci fai qui?-

 

-Ehm…Quello che ci fai tu?-.

 

-Non svicolare, io sono qui solo perché stavo scappando da un elfo domestico, che voleva a tutti i costi farmi assaggiare il suo stufato. Diceva che lo vogliono cucinare per stasera a cena, e voleva sapere se serviva- James si mise a parlare con la voce in falsetto, facendo il verso all’elfo domestico- “un altro po’ di sale, signore”-.

 

-Suppongo quindi che tu sia andato giù in cucina-.

 

-Beh, a colazione non servono alcolici, che io sappia-.

 

-Alcolici? Alle sette del mattino? Amico mio, ti stai aggravando-.

 

-Ha parlato il fumato di turno…ma torniamo a noi…che stavi leggendo?-

 

-Oh, un libro molto interessante in realtà. Riguarda “La foresta di Hogwarts e tutte le sue meraviglie”-.

 

-E le schifezze, dove le mettiamo?-.

 

-Per quelle immagino che esista un’appendice…-

 

-Allora, parlami di questo fantasmagorico libro-

 

-Beh, ho letto che nella foresta proibita, oltre ad innumerevoli oscenità, ci sono anche della cose assolutamente uniche. E il paragrafo che mi ha incuriosito di più parla, cito testualmente, di “un vegetale unico nel suo genere, le cui braci ardenti generano un vapore che, se inspirato, ha il potere di trasportarti nel luogo più incantato e potente di tutto il mondo magico, dove si possono apprendere le conoscenze più profonde sulla magia”. Non è fantastico?-.

 

-Se fosse vero…sarebbe meraviglioso! L’unico problema è che la foresta proibita è piuttosto, ehm, come dire, gigantesca, quindi sarà parecchio complicato trovare questo vegetale-.

 

-Il libro spiega anche come trovarlo! Questa, ecco, erba o vegetale, chiamalo come ti pare, si trova al centro esatto della foresta, sulla quercia più alta e c’è anche indicato un incantesimo creato apposta per trovarlo, ma mai sperimentato-.

 

-Quindi vorresti andare allo sbaraglio nella foresta proibita, seguendo un incantesimo che potrebbe rivelarsi un bufala, e venendo certamente punito al ritorno?-

 

-Abbiamo due ore di Storia della magia-.

 

 

……..

 

 

-Allora, ti muovi? Io sono già fuori dalla biblioteca!-

 

Certo, perché a sentire “due ore di storia della magia”, James si era fiondato fuori dalla porta, ed ora batteva il piede sul pavimento, contando i passi lenti e pigri dell’amico che si avvicinavano a lui.

 

 

Remus Lupin, da bravo caposcuola, si era già alzato e preparato a tempo di record nella sua stanza singola, e quando era andato a tirare giù dal letto i suoi amici, aveva trovato solo tre poveracci devastati da una sbronza, che gli avevano tirato non uno, non due, ma ben tre cuscini in contemporanea.

Dopo aver cercato di rimproverarli, ma ricevendo in risposta, solo altre cuscinate, aveva rivolto uno sguardo ai letti di Sirius e James, trovandoli vuoti e scappando subito dopo, evitando così di vedersi scaraventato addosso anche uno dei baldacchini di quei tre che lamentavano troppa luce nella stanza.

 

 

Lily Evans si stava dirigendo in anticipo a fare colazione nella Sala Grande.

Era stufa di lasciarsi sfuggire tutte le mattine quelle brioche meravigliose con il doppio ripieno di cioccolato e marmellata. Arrivava sempre troppo in ritardo anche solo per vederle, siccome non ricomparivano come gli altri dolciumi, a causa della lavorazione troppo lunga, perché per essere veramente buone dovevano essere fatte a mano e non con la magia.

 

Stavolta le assaggio di certo. Alcune mie compagne si svegliano così tardi che credono addirittura che siano una leggenda, quelle prelibatezze.”

 

Questo pensava la bella ragazza, camminando a passo spedito nel corridoio, quando qualcuno dai capelli particolarmente arruffati le andò a sbatte contro.

 

-Razza di…- cominciò lei, ma il signor Capelli Arruffati la interruppe.

 

-Scusa, andiamo di fretta!-.

 

Dopodichè un altro ragazzo le finì addosso, dicendole solo…

 

Corri Lily, le brioche stanno finendo!-

 

per poi sparire sghignazzando con il suo amico, dietro l’angolo del corridoio.

 

-Oh, no! Chissà cosa quei due… ehi, ma ha detto che…le brioche!-

 

Dicendo questo anche lei si mise a correre per raggiungere la Sala Grande, ricordando vagamente a tutti quelli che la incontravano, una matta furiosa e continuando a ripetere:

 

Le brioche! Le brioche!-

 

  
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