Serie TV > NCIS
Ricorda la storia  |      
Autore: indiceindaco    05/08/2011    8 recensioni
"Sfida privata" tra me e _Clarita_.
Si tratta di un regalino per lei, e per quelli che come noi sono un po’ delusi e trepidano ancora.
DiNozzo, “sei parole chiave”, Ziva, un albergo, Parigi, un dialogo, un monologo interiore.
“Palpabile, vero, tra di noi, nella distanza che ci separava.
Un’impressione lontana, un’illusione, un’ombra?
Di più non so dirmi.”
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 Ok, d’accordo Tony, respira, con calma.
Da quando soffri di claustrofobia?
E poi in una stanza d’albergo?
DiNozzo, riprenditi!
Fossi Gibbs mi darei uno scappellotto sulla nuca da solo.
Patetico.
Ho cominciato a parlare da solo?
Sto degenerando, lo sento.
Questo succede esattamente tre giorni prima del decesso cerebrale, ne sono certo.
Quell’agente del Mossad cerca di attentare alla mia vita!
Sarà qualche loro losca e nuova tecnica?
Ecco cos’è!
Come osa buttar lì quella frasetta?
Frasettina che tutto era, meno che innocente.
“Vado a farmi una doccia rilassante, DiNozzo”.
E il povero me, iperventilazione fatale!
Ma il problema non è la frase in sé, temo.
Immagino McGee  dire la stessa identica frase e rabbrividisco.
No, dev’essere stato quel suo tono, quell’inflessione… lasciva?
Penso che ci voglia tutto il coraggio a mia disposizione per riuscire a respirare non appena Ziva esce dal bagno.
Per ricordare, anche solo ricordare, di respirare.
-Beh? Che hai da guardare, DiNozzo?
Deglutisco, a vuoto.
Cerco di contare fino a dieci, ma i numeri non mi sono mai sembrati così complicati.
Devo essere proprio patetico:
Seduto sul bordo del letto, matrimoniale, ci tengo a precisare, una scarpa in mano, il piede a metà nell’altra, la cravatta mosciamente avvilita attorno al mio collo e…
Chiudi la bocca, Tony, che diamine!
Ziva mi guarda ancora più stranita…
Ok, devo fare un tentativo:
-No è che, non pensavo che…Io, ecco…credevo che…
-Che gli israeliani non conoscessero le docce? Ti svelerò un segreto: avevo l’acqua corrente anche a Tel Aviv.
Niente, non c’è verso. Non c’è libertà di espressione qui!
Altro che primo Emendamento!*
Non poteva aspettare che finissi la frase?
Magari sarei anche riuscito a formulare un complimento, per una volta.
Se, Magari.
Ma colpisce un nervo scoperto, e come per istinto rispondo a tono:
-Agente David, ma non le passa mai per quella bella testolina che il sottoscritto possa fare un altro tipo di osservazione?
Strabuzza gli occhi.
Devo ammettere che lo farei anch’io, se non fossi me, si intende.
Quella poi, da dove mi era uscita?
Mi sta a guardare, bella.
Con il turbante di spugna sui capelli raccolti, l’asciugamani a fasciare il suo corpo.
Distinguo le goccioline che le colano giù per le tempie e che rimangono incollate sulle sue spalle, come se anche loro potessero soffrire il distacco da quella pelle.
Tenacemente intenzionate a non asciugarsi.
-Che tipo di altre osservazioni, Tony?
Cos’è curiosità, la sua? O è semplicemente uno specchio per le allodole?
Mi spiazza, ecco cos’è.
Come diavolo faccia poi, mi è oscuro.
Non credo di esser mai stato tanto inconsapevole, nei confronti di una donna.
Ma l’agente speciale Anthony DiNozzo, stupidamente sprezzante del pericolo, si lancia, senza remore, nella sua nuova missione.
-Stavo semplicemente dicendo che la doccia rilassante ti dona, David.- comincio pacatamente –guardandoti credo di aver dimenticato come si respiri.- concludo perdendomi nel suo sguardo basito.
Ed è più vero di quanto si possa pensare!
Ride.
Di cuore.
Le sue labbra prendono una piega che raramente le ho visto assumere. Ride a crepapelle.
Getta la testa indietro e l’asciugamani le scivola dal capo, lasciando che i lunghi capelli le cadano sulle spalle.
Sembra così irreale da essere perfetto.
Vorrei non passasse mai, quella sua risata cristallina, piena.
E mi rendo conto di essermi perso in quei lineamenti. Ipnotizzato.
-Spiegami, ci stai già provando, Tony? Siamo a Parigi da nemmeno tre ore!- dice lei tra una risata e l’altra.
Scappa un sorriso anche a me.
A Parigi.
Se me lo avessero raccontato sarei scoppiato a ridere anche io.
-O è una dichiarazione, la tua?- continua la mora, sghignazzando.
Un impeto mi coglie.
Mi alzo di scatto, con una falcata la raggiungo, lì sulla porta del bagno.
Non so, cosa mi guidi, non me ne rendo quasi conto.
So che tra pollice ed indice stringo il suo viso.
E che le mormoro, in un soffio:
-E se fosse?
So che mi guarda smarrita, seria, nessuna ilarità sul suo viso.
Ha una mano a reggere l’asciugamano, sul petto, come a difesa.
E l’altra abbandonata sul suo fianco, sinuoso.
Inumidisce le labbra.
-Se fosse…- ripete lei, ancora più smarrita.
Sento qualcosa fra noi.
Elettricità? O la famosa chimica, di cui tutti parlano, quando si tratta di rapporti di questo tipo?
Non so.
Sento che potrei crollare sotto quel suo sguardo che sembra grondare aspettativa.
Non arrenderti, Tony, non adesso.
Siete tu e lei adesso. Tu e lei.
Niente lavoro, niente colleghi, niente Capo, niente regola numero 12, DiNozzo.
Solo tu e Ziva.
-Se fosse stata una dichiarazione avrei detto che ti amo.
Mormoro ad soffio dalle sue labbra, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Quel ti amo rimbalza sul suo labbro inferiore.
I suoi occhi sono…penetranti, li sento dentro di me.
Oltre ciò che sono.
Vedo qualcosa, come un’ombra, vedo che si muove, languido, luccica, tra l’iride e la pupilla, lì dove tutto è fuso.
Un attimo, e quel paio d’occhi ritornano quelli di sempre.
Freddi, duri, distaccati…perennemente sulla difensiva.
-Ecco, appunto! Come al tuo solito ci stai solo provando.
Si divincola, si allontana.
Così come si allontana la mia occasione con lei.
Perduta.
Per sempre, forse.
Ma quello che avevo visto nei suoi occhi è ancora qui.
Palpabile, vero, tra di noi, nella distanza che ci separava.
Un’impressione lontana, un’illusione, un’ombra?
Di più non so dirmi.
Ma c’era.
O non mi chiamo Anthony DiNozzo.
 
 
“The greatest distance on Earth is not North to South.
It’s when I’m right in front of you and you don’t know that I love you”*
 
 
 
Note:
*Riferimento alla Costituzione Americana: il primo emendamento è quello infatti basato sul freedom of speech. Il cardine della democrazia Americana.
*Si tratta di una citazione, ma il mio cervello bacato ha archiviato l’autore. E non riesco a rcordarlo!
 
Non ho mai scritto qualcosa di questo genere, e spero che possiate apprezzare.
E che soprattutto questo regalino, senza pretese, sia piaciuto alla gentilissima _Clarita_
Aspetto il tuo parere, ed il tuo perdono, so che ti avrò delusa, ma così c’è più gusto, no? ;)
 

  
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > NCIS / Vai alla pagina dell'autore: indiceindaco