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Autore: Mary West    05/08/2011    6 recensioni
Mossero simultaneamente la bacchetta e richiamarono Oscar, che saltellava dall’altra parte della stanza. Neville doveva averlo perso di nuovo. Quello sferzò nell’aria, fino a posarsi esattamente sulle loro mani tese.
“Visto? Sapevo che ci saresti riuscito” esordì Hermione, con espressione trionfante.
Harry trattenne a stento un sorriso. “Hermione,
tu ci sei riuscita.”
“No, Harry.
Noi ci siamo riusciti.”
Una stupidaggine per il compleanno di Venenum; sono in anticipo, lo so, ma stanotte parto e non sapevo come fare. Buon compleanno, Ven.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Harry/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Meraviglioso
 


 Cerca di scuotere meno la bacchetta”
“Hermione, lascia stare. Non ci riuscirò mai”
“Oh, andiamo Harry! Riprova, coraggio”
“Ma a che serve? Tanto sarà tutto inutile”
“No che non lo sarà!”
“Sì invece! Anche se dovessi riuscirci ora, questo non vuol dire che ci riuscirò domani”
“Se non provi, non lo saprai mai”
Harry guardò frustrato la sua migliore amica, con aria afflitta.
“Forza”
Sospirò, consapevole di battersi contro un muro di mattoni. Quando voleva, sapeva essere più ostinata di lui, il che era tutto dire.
“E va bene, allora. Accio dizionario!
Il voluminoso libro poggiato sul camino fece il giro della Sala Comune, prima di cadere miseramente a terra, ad un metro da loro. Harry sospirò, passandosi una mano tra i capelli, evidentemente depresso.
“Sono fregato” annunciò affondando la testa nello schienale della poltrona.
Hermione lo scrutò seria, poi, si sedette al suo fianco e gli afferrò il polso. Harry riaprì di scatto gli occhi, mentre la sua amica reggeva la sua mano nella propria.
“Riproviamo insieme” disse risoluta.
Harry inspirò, e avvertì un profumo diverso inebriarlo. Dolce, innocente.
Meraviglioso.
“Al tre. Uno…due…tre”
Mossero simultaneamente la bacchetta e richiamarono Oscar, che saltellava dall’altra parte della stanza.
Neville doveva averlo perso di nuovo.
Quello sferzò nell’aria, fino a posarsi esattamente sulle loro mani tese.
“Visto? Sapevo che ci saresti riuscito” esordì Hermione, con espressione trionfante.
Harry trattenne a stento un sorriso. “Hermione, tu ci sei riuscita”

“No, Harry. Noi ci siamo riusciti” replicò lei, il volto illuminato dal sorriso più bello che Harry avesse mai visto in tutta la sua vita. Meraviglioso.
Per la prima volta, Harry la guardò con occhi diversi. Non aveva mai notato quanto fossero morbidi i suoi capelli, o come la luce cadesse alla perfezione sul suo volto delicato.
Con un salto allo stomaco, si rese conto che le loro dita erano ancora intrecciate; a sorpresa, si accorse di non dispiacersene affatto. Anzi. Era una sensazione nuova, confortevole.
Meravigliosa.
Hermione sembrò pensare la stessa cosa; i suoi occhi color nocciola caddero sulle loro mani unite e subito le sue gote s’imporporarono per l’imbarazzo; ma non mollò la presa.
Harry deglutì, mentre i loro volti si avvicinavano. La mano libera di lei andò a spostargli un ciuffo ribelle dalla fronte; Harry chiuse gli occhi, a quel tocco delicato.
“Grazie, Hermione” sussurrò a mezza voce.
Lei scosse la testa, con leggerezza.
Erano così stretti, in quella poltrona per uno; i corpi a contatto, i volti rossi e accaldati, i respiri veloci e confusi.
Harry non seppe dire come accadde: si avvicinarono nello stesso istante, i nasi che si sfioravano impercettibili, e posarono l’uno le labbra su quelle dell’altra.
Come se sentisse il bisogno di sentirlo più vicino, Hermione posò una mano sulla sua nuca, dischiudendo dolcemente le labbra.
Quando entrambi sentirono di non avere più fiato, si staccarono, scivolando l’uno negli occhi dell’altra.
“Forse dovremmo andare a dormire”
Harry sembrò riprendersi da un profondo stato di trance. Annuì, la fronte imperlata da goccioline di sudore. Il fuoco continuava a scoppiettare allegramente alle sue spalle.
“Allora…buona notte”
Hermione si alzò, sorridendo colpevole.
Si avvicinò alle scale che conducevano al dormitorio delle ragazze, e aveva già salito alcuni gradini quando si bloccò. Riscese e si avvicinò al suo migliore amico, lo sguardo vitreo fisso sulle fiamme danzanti.
Gli poggiò una mano sulla nuca e lo attirò di nuovo a sé, unendo le loro labbra ancora una volta.
“Buona notte, Harry”
“Buona notte a te” replicò ammaliato dai suoi occhi. Non riusciva a ragionare.
Sentiva lo stomaco in subbuglio, le viscere contorcersi piacevolmente.
Mentre la osservava salire le scale, il primo vero sorriso da settimane gli incurvò le labbra brune.
Sospirò, gettandosi all’indietro nella poltrona. Con un pigro tocco della bacchetta, richiamò un cuscino sul divano di fronte a sé, e se lo sistemò dietro alla testa.
Ripensava alla sensazione che aveva provato, quando lui ed Hermione si erano toccati - più profondamente del solito.
Non aveva mai provato nulla di simile.
Era qualcosa di nuovo, sragionevole, che gli faceva girare la testa e battere il cuore.
Qualcosa di dolce, magico più di ogni incantesimo o pozione che imparavano in quella scuola.
Qualcosa di meraviglioso.

   
 
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