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Autore: EffieSamadhi    05/08/2011    5 recensioni
"Buongiorno, pasticcino mio."
Dai, reagisci, forse riuscirai a cacciarla via.

[Lucy/Schroeder. Sempre e comunque.]
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Apaixonados Como Nos.'
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Firma EFP.

Nickname

EffieSamadhi (EFP), Pocahontas@Effie (forum)

Titolo

“Canzone D’Autunno”

Genere

Introspettivo, Sentimentale, Slice Of Life

Rating

Verde

Pairing / Personaggi

Lucy Van Pelt/Schroeder

Prompt

Neve

Avvertimenti

Flashfic, Het

NdA

Come sempre, devo ringraziare Ray08 per avermi segnalato il contest: nel marasma del forum questo mi era sfuggito. E ancor di più ringrazio l’organizzazione, che ha permesso a tante fan scatenate come me di scrivere sul Pairing con la P maiuscola: Lucy/Schroeder.

Non volevo scrivere una song-fic, ma mi piaceva l’idea di aiutarmi con “Autumnsong”, dei Manic Street Preachers, che in fondo a che fare con le stagioni. Spero di non aver scritto una delle mie solite, per dirla alla Fantozzi, “cagate pazzesche”.

La storia è scritta dal punto di vista di Schroeder, e le parole sulla destra sono versi estrapolati dalla canzone sopracitata (non ho ritenuto necessario fornire anche la traduzione, ma se ce ne fosse bisogno sono a disposizione). Direi che è ambientata durante un’ipotetica adolescenza di Lucy e Schroeder, e mi scuso per l’estrema banalità del titolo.

 

 

Canzone D’Autunno

 

Wear your love like it is made of hate,

born to destroy and born to create.

 

“Buongiorno, pasticcino mio.”

Dai, reagisci, forse riuscirai a cacciarla via. “’ao.”

Tump. Il suo gomito è sul pianoforte. Mi dispiace, Ludwig, ho fallito.

“Pasticcino, non trovi che faccia più freddo del solito?”

Sgrunt. Ma davvero non riesce a capire che non la vuoi tra i piedi? “Autunno.” Siamo in autunno, stupida ragazzina petulante. È ovvio che faccia freddo.

“Non vedo l’ora che arrivi la neve, sai? Per fare una bella battaglia a palle di neve, oppure un pupazzo di neve, oppure mangiare un gelato di neve, o…”

Sdeng. Hai steccato. Come sempre, quando lei si intromette. “Sì, ho capito, ti piace la neve” rispondi, un po’ – molto più di ‘un po’’ – brusco.

Silenzio. Non illuderti, non durerà. “Sai, pasticcino, se non fossi convinta del contrario, direi che non mi sopporti.”

Tump. Hai chiuso il pianoforte. Tanto, è impossibile suonare, con lei in giro. “Ma infatti è…” inizi, alzando lo sguardo deciso, per mandarla – finalmente, definitivamente – a quel paese.

Ma non ci riesci.

 

Now baby, what have you done to your hair?

 

“Infatti?” ti incalza la stupida ragazzina, voltandosi verso di te.

“Ecco, è… è…” balbetti, in preda alla confusione. Da quando Lucy Van Pelt è così bella?

“Oh, pasticcino, sapessi quanto sei dolce quando inizi a balbettare!” esclama, sorridendo. “Beh, tesoro, adesso devo proprio scappare. Ci si vede!”

Resti fermo a guardarla allontanarsi, cercando di ricordare quanti autunni sono passati dalla prima volta in cui il suo gomito si è appoggiato sul tuo pianoforte – e sul tuo cuore.

 

So, when you hear this autumn song,

clear your hands and get ready to run.

 

Ti alzi, barcollando. Le tue ginocchia sembrano decise a non sorreggerti, come un cavallo decide all’improvviso di disarcionare un fantino.

Improvvisamente ti prudono le mani, come se stessi smaniando dalla voglia di fare qualcosa. Di solito ti accade soltanto quando sei lontano dal tuo pianoforte. Ma le mani ti prudono adesso, che il tuo pianoforte ce l’hai davanti.

Non vuoi suonare.

Vuoi correre.

Scatti.

 

So when you hear this autumn song,

remember that best times are yet to come.

 

Lucy si volta di scatto, nel sentire una mano sulla spalla, e con uno sguardo interrogativo osserva a lungo Schroeder. “Che c’è, pasticcino? Devi dirmi qualcosa?”

Schroeder non sa che dire. Lui non sa mai che dire. È bravo soltanto a suonare.

All’improvviso, un brivido di freddo sul naso.

Alza gli occhi, guarda il cielo.

Guarda Lucy.

“C’è la neve.”

   
 
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