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Autore: Kisa_    05/08/2011    1 recensioni
Fanfiction partecipante al concorso "One-shot dell'estate".
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Aveva aspettato tanto quell’estate.
Sarebbe stata la più bella della sua vita.
Era finalmente finita la maturità e si sarebbe quindi potuta svagare prima di ricominciare a studiare per l’ammissione all’università.
Una semplice vacanza al mare sarebbe stata l’ideale, in compagnia del suo amato che finalmente aveva ricambiato i suoi sentimenti dopo un tragico evento.
Hinata era impaziente di partire per quella vacanza che sarebbe durata una settimana.
Aveva già preparato le valige e con l’immaginazione stava già fantasticando sulle lunghe passeggiate in riva al mare con il suo Naruto, mano nella mano, mentre si divertivano a evitare le piccole onde che si formavano sulla riva e ricordando la propria infanzia ammirando i bambini che giocavano con la sabbia, creando dei castelli nei quali si sarebbero sentiti i sovrani.
A quei pensieri, la ragazza non riuscì ad evitare l’accenno di un sorriso, che si trasformò in una splendida risata mentre si buttò sul proprio letto abbracciando il cuscino.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Neji Hyuuga, Rock Lee, Tenten | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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NOTE: Questa fanfiction partecipa al concorso “One-shot dell’estate”
Non ci sono avvertimenti particolari, solo che Hinata è OOC. L’ho resa più sicura di sé e più esplicita.
Essendo una One-shot non ho voluto fare un poema e non ho approfondito determinate cose. Infatti ho messo “missing moments”.
Molto sicuramente realizzerò un continuo (ovviamente al di fuori del concorso).
Ovviamente il titolo non ci azzecca niente con la storia xD
Spero che sia di vostro gradimento.
Ringrazio chiunque legga, recensisca e voti la mia fanfiction.
Ciao, grazie! ^^


ENDLESS SUMMER

Aveva aspettato tanto quell’estate.
Sarebbe stata la più bella della sua vita.
Era finalmente finita la maturità e si sarebbe quindi potuta svagare prima di ricominciare a studiare per l’ammissione all’università.
Una semplice vacanza al mare sarebbe stata l’ideale, in compagnia del suo amato che finalmente aveva ricambiato i suoi sentimenti dopo un tragico evento.
Hinata era impaziente di partire per quella vacanza che sarebbe durata una settimana.
Aveva già preparato le valige e con l’immaginazione stava già fantasticando sulle lunghe passeggiate in riva al mare con il suo Naruto, mano nella mano, mentre si divertivano a evitare le piccole onde che si formavano sulla riva e ricordando la propria infanzia ammirando i bambini che giocavano con la sabbia, creando dei castelli nei quali si sarebbero sentiti i sovrani.
A quei pensieri, la ragazza non riuscì ad evitare l’accenno di un sorriso, che si trasformò in una splendida risata mentre si buttò sul proprio letto abbracciando il cuscino.
Si girò lentamente verso il comodino. Vi erano sopra due fotografie.
Una rappresentata Naruto, intento a sorridere com’era al suo solito, l’altra invece era la foto di classe dell’anno precedente.
Non riusciva a capacitarsi del fatto che era finita.
La sua strada e quella dei suoi compagni si sarebbero divise per intraprendere percorsi diversi.
Strinse a sé il cuscino e si morse il labbro inferiore.
La rattristava molto l’idea di non vederli più tutti i giorni e temeva che non si sarebbero più fatti sentire una volta terminata l’estate e iniziato l’autunno.
No. Non voleva pensarci.
Gettò via il cuscino e andò al piano di sotto in cucina.
Nell’aria vi era un odore dolce e delizioso: molto probabilmente suo padre aveva preparato una torta.
Si ritrovò davanti tutto d’un tratto suo cugino, il quale non si fece scrupoli a dargli un buffetto affettuoso sulla testa provocando l’inevitabile imbarazzo della ragazza.
-E dai Neji! Non sono più una bambina- protestò, dando al ragazzo un lieve pugno sulla spalla.
Questo la prese improvvisamente per il viso, tentando di immobilizzarla per poterle dare a dispetto un bacio sulla fronte.
-Ma sarai sempre la mia piccola cuginetta- sogghignò, andandosene dalla cucina, lasciando Hinata imbarazzata e anche un po’arrabbiata.
Si girò per guardarlo e un nuovo sorriso pervase il suo candido volto.
Suo padre che aveva assistito alla scena, una volta incrociato il suo sguardo le rivolse la parola.
-Dovrebbe smetterla di coccolarti…-
-Già, lo penso anch’ io- rispose Hinata sedendosi sulla sedia e ammirando il capolavoro culinario del padre.
-… a quello dovrei pensarci io!-
Hinata gli fece una smorfia facendo ridere il padre mentre le porgeva un piatto con una fetta di torta.
-Quando pensate di partire tu e quello?-
-Papà… quello ha un nome!- Hinata si stizzì all’affermazione del padre.
Sapeva che non lo diceva con cattiveria, ma lei sperava che dopo sette mesi di relazione avesse cambiato maniera di riferirsi a lui.
-Ah già, è vero… quando pensate di partire te e Testaquadra?-
La ragazza sospirò. Ormai si era rassegnata ma non riuscì a trattenere una risata nell’udire quel soprannome.
-L’hai sentito da Neji vero?-
-Oh si… è lui che l’ha inventato!-
-Ma che spione che sei!- disse in modo sarcastico, procedendo con il primo boccone alla fetta di torta.
-Comunque, penso che una ragazza così non la ritroverà mai…-
-Oh papà non dire così! E’ normale che tu pensi che sia la ragazza migliore del mondo!-
-E la più bella aggiungerei- ci fu qualche istante di silenzio e l’uomo continuò- dove vuoi che ritrovi una ragazza che ha quasi rischiato la propria vita per salvare la sua!-
Hinata tornò con la mente a otto mesi fa, ricordando in pochi secondi quasi un mese di sofferenza e dolore, sfociato però in una bellissima gioia.

* * *

Era la mattina della partenza e Hinata non stava più nella pelle.
Per la decima volta controllò nelle valige se ci fosse tutto, non voleva rischiare di dimenticarsi qualcosa.
Trucchi, abiti, costumi, erano tutti al loro posto.
Sentì suonare al campanello e come un fulmine si precipitò giù per andare ad aprire, ma con sorpresa, alla porta c’era già Neji che con la coda dell’occhio vide sua cugina quasi rotolare giù dalle scale.
-Ciao, Naruto! Hinata come vedi è arrivata quasi rotolando. Deduco che sia pronta.-
-Neji sta zitto!- intervenne la mora - A-amore ciao! Vado su che prendo le valige e torno… torno subito!-
-Ma, non potevi portarle subito?-
Hinata arrossì. Era talmente agitata ed euforica che si era precipitata al piano di sotto senza pensare.
In quel momento il suo cervello pensò solo a Naruto e non era riuscito ad associare il rapporto Naruto-partenza.
Lei fremeva nel vederlo e di abbracciarlo, ma quest’ultima azione era impedita dalla presenza di suo cugino.
Lei è sempre stata una ragazza decisa, ma quando c’era lui stranamente la sua voce balbettava e si agitava inutilmente, come se avesse paura di combinare qualcosa e rovinare tutto.
Una volta in camera, prese le sue valige e corse di nuovo al piano inferiore per salutate il padre ed il cugino.
Tante furono le raccomandazioni per il viaggio: guidate piano, non bevete troppo, state attenti, non date confidenza agli estranei.
Ormai Hinata aveva sentito talmente tante volte quelle raccomandazioni che non li ascoltò, al contrario di Naruto, che prese carta e penna per prendere appunti.
Era questo che amava di Naruto.
L’essere sbarazzino, tenendo sempre conto delle piccole cose.
Lo prese per un braccio e lo tirò verso di sé per poter finalmente partire per la bramata vacanza.
Avrebbero intrapreso il viaggio con la macchina di Naruto. Vecchia e non alla moda, ma affidabile per i lunghi viaggi.
Lei adorava quell’auto.
Adorava l’odore di menta che vi era all’interno.
Adorava il peluche a forma di volpe che gli aveva regalato il San Valentino scorso.
Adorava i sedili posteriori.
Arrossì immediatamente a quel pensiero e non potè trattenere un sorriso malizioso, ricambiato da quello innocente di Naruto che non aveva capito a cosa si riferisse la smorfia della sua ragazza.
La strada non era molto trafficata e in un paio d’ore sarebbero arrivati a destinazione.
La vacanza stava per cominciare.

* * *

A casa Hyuga però non c’era quella spensieratezza come nell’unica donna della famiglia.
Neji stava guardando un programma alla televisione riguardante le feste sulla spiaggia, nelle quali purtroppo, avvenivano atti di violenza a causa dello sballo e del troppo alcool.
Divenne teso.
Pensò subito però che non c’era motivo di preoccuparsi, dopotutto Naruto era con lei.
Questo però non fece cessare la sua preoccupazione.
Senza dire parola e senza dare spiegazioni allo zio, sempre in silenzio, fece le valige e decise di partire pure lui verso la stessa destinazione della cugina e del suo ragazzo.
-Non credi che si arrabbierebbe se ti dovesse vedere?-
-Cercherò di non farmi scoprire. Altrimenti mi inventerò una scusa- rispose con tutta tranquillità allo zio, intento ad aprirgli la porta per facilitargli il passaggio.
Il moro aveva già escogitato un piano.
Avrebbe chiamato i suoi compagni di classe, nonché migliori amici Tenten e Rock Lee, li avrebbe conviti ad andare improvvisamente in vacanza con lui e si sarebbe in questo modo creato una perfetta copertura per tenero d’occhio Hinata.
Nell’elaborare il suo “brillante” piano non potè fare a meno di sogghignare e sentirsi più intelligente del solito.
Dopo una mezzora, decise di fermarsi ad una stazione di servizio in modo da poter chiamare i due amici.
< La ragazza non fu molto convita ma alla fine acconsentì, il ragazzo invece non esitò. Avrebbero preso il treno insieme e si sarebbero diretti all’Hotel nominato da Neji.
Non gli spiegò il vero motivo del suo invito, perché sapeva, soprattutto da parte di Tenten, che avrebbero rifiutato per un motivo del genere.
Ancora più compiaciuto dei progressi del suo piano, salì in macchina e si rimise in viaggio.

* * *

Ormai avevano già posato le valige in camera e come dei fulmini indossarono i loro costumi per poter finalmente andare in spiaggia e fare un bel bagno.
Ovviamente era caldissimo e nonostante nell’albergo ci fosse l’aria condizionata, la voglia di rinfrescarsi era elevata.
Non presero nemmeno l’ascensore.
I due innamorati fecero una folle corsa per le scale, giocando a chi arrivasse per primo, sotto lo sguardo perplesso degli altri ospiti dell’ hotel e del personale.
-Speriamo che non ci caccino!- si rivolse Naruto alla ragazza, saltando nel frattempo cinque scalini.
Lei si limitò a ridere, anche se avrebbe voluto dire tante cose in quel momento, che però non riguardavano per niente il fatto di essere cacciati o meno.
Avrebbe tanto voluto dire ciò che sentiva in quel momento che le faceva palpitare forte il cuore.

“Naruto… quando sono con te non posso fare a meno di sorridere…
di guardarti…
di ammirarti…
di Amarti!
Sono così felice di passare questa vacanza con te e niente e nessuno potrà rovinarla!”

Hinata aveva la testa tra le nuvole e non si accorse di aver seminato Naruto.
Era già nella hall dell’albergo ma lei continuava a correre, fino a quando non sbattè contro qualcosa.
Cadde a terra, facendola ritornare nel mondo reale.
Alzò lo sguardo e vide un ragazzo dalla pelle pallida, con capelli neri corvini e occhi dello stesso colore che la guardavano basito.
-Ciao Hinata! Non vedevi l’ora di vedermi, dimmi la verità!-
-Se ti avessi voluto vedere andavo al parco.. Sasuke!-
Il ragazzo aiutò la ragazza al alzarsi che non fece in tempo a ritrovare l’equilibrio che una figura dai capelli rosa gli saltò addosso, aggrappandosi al suo collo e dondole un bacio sulla fronte.
-Hinata pure tu qui? Che bello! Sei venuta con Naruto vero?-
-Ah Sakura… si… sono venuta con lui. E’ solo rimasto indietro.-
Non fece in tempo a finire la frase che il ragazzo biondo arrivò.
-Accidenti Hina-chan, quando ti ci metti sei davvero veloce!-
-Ih ih… sei te che sei lento…-
-Hinata te lo sei proprio scelto benne il ragazzo… ah ah ah!-
Naruto guardò il ragazzo che aveva appena formulato la frase.
Lo guardò negli occhi.
Si trapassarono con lo sguardo.
Sasuke pensò di averlo fatto arrabbiare, ma con sorpresa se lo ritrovò aggrappato ad un braccio, tutto allegro e pimpante.
-Sasuke-kun sono felice che ci sia anche tu!-
-Già è stato proprio bello incontrarci… adesso possiamo fare benissimo delle uscite a quattro! Non sei d’accordo Hinata?-
-Ehm si… come no!- rispose a Sakura con tono alquanto scocciato.
Lei avrebbe voluto passare l’intera settimana solo con Naruto. Ogni tanto anche in compagnia sarebbe stato divertente, ma per la maggior parte del tempo avrebbe preferito passarla con il suo amato.
Sospirò sconfitta.
Non voleva vederla negativamente, si sarebbe comunque divertita.
O almeno lo sperava.

* * *

Neji era già arrivato all’hotel.
Una volta assicuratosi che la cugina non fosse nei paraggi, scese dalla macchina, andò alla reception e prenotò una doppia e una singola.
Era molto fortunato ad aver trovato delle camere libere in quel periodo estivo, anche se queste erano le più economiche.
Tornò all’entrata dell’Hotel e si sedette su una panchina all’ombra di un albero.
Si alzò una leggera brezza che rinfrescò immediatamente il ragazzo.
Era rilassato.
Ogni problema sembrava fosse volato via.
Un taxi si fermò proprio davanti a lui, dal quale scesero i suoi due compagni.
Lo videro immediatamente e lui gli fece un cenno di saluto.
-Ok Neji… ci proponi così su due piedi una vacanza… tu, che non hai mai organizzato niente… sei già arrivato prima di noi nonostante la tua lentezza nel guidare… e soprattutto è una vacanza al mare, tu, che adori la montagna. Cosa c’è sotto?-
-Ma niente- rispose tranquillo alla ragazza, la quale era sempre più sospettosa- avevo solo voglia di cambiare aria insieme ai miei adorati amiconi!-
-Aggiungerei una cosa- continuò lei- da quando ci chiami amiconi?-
-Come sei noiosa Ten-chan. E’ stato gentilissimo Neji ad invitarci!-
-Non lo difendere Lee, c’è qualcosa sotto e se non sputa il rospo io me ne vado!-
-Ma non c’è niente! E’ come ha detto Lee, ho solo voglia di essere gentile!-
Teneten lo guardò in cagnesco e ciò portò Neji a confessare. L’ultima volta che lo guardò così si era procurato un bel dolore acuto nelle parti basse.
La ragazza incrociò le braccia.
Neji e Lee deglutirono lentamente.
Era lei che dettava legge e se qualcosa non fosse andato per il suo verso erano guai.
Alzò il sopracciglio e mosse le labbra per cominciare a parlare.
-Una sorta di spionaggio…-
-Tenten capiscimi… è per una giusta causa!-
-Sta tranquillo Neji… ho capito…-
Tenten si girò in direzione del mare.
Alzò un pugno verso il cielo.
-Che l’operazione “Proteggere l’adorabile cugina di Neji” abbia inizio!-
I due ragazzi rimase basiti, ma erano comunque contenti.

* * *

L’umore di Hinata non era mai stato così nero.
Stava facendo una lunga passeggiata in riva al mare, con il fruscio delle onde, i bambini che facevano i castelli di sabbia ma c’era un piccolo particolare che diversificava drasticamente la sua prospettiva di “vacanza romantica”.
La sua mano era strinta amorevolmente da Sakura, al cui fianco vi era Sasuke, e solo dopo Sasuke c’era il suo amato Naruto.
Erano agli estremi opposti.
Sospirò ancora più sconfitta del solito, soprattutto per il fatto che da quando erano in spiaggia il suo ragazzo non aveva fatto altro che parlare con il suo amico anziché con lei.
Avrebbe tanto voluto prendere entrambi e sotterrarli sotto la sabbia.
Il suo umore, purtroppo, era destinato a non migliorare.
Una presenza familiare l’assaliva già da qualche minuto.
Diverse volte si voltò di scatto per vedere chi la stesse seguendo, ma niente.
-Hina-chan, tutto bene?- le chiese la ragazza dai capelli rosa.
-Si si, tranquilla Sakura, mi sento solo osservata tutto qui!-
-Siamo in spiaggia, è normale che la gente ti guardi… sei così sexy…-
-Ah Sakura ma che dici!- arrossì violentemente al complimento della ragazza, la quale aveva iniziato a ridere.
Hinata si girò per l’ultima volta.
Fu fatale.
I suoi occhi azzurri chiarissimi e cristallini quasi da sembrare bianchi, incrociarono due occhi gemelli.
Si bloccò di colpo, facendo fare altrettanto ai suoi amici, incuriositi dalla sua azione.
Con passo a dir poco femminile si avviò verso il proprietario di quegli occhi, il quale cercava una via di fuga tra la folla, ma non fece in tempo perché lo prese per un braccio e lo strattonò verso di sé.
-Neji!- urlò furiosa- cosa accidenti ci fai qui!-
-Oh ciao cuginetta! Ero qui per caso…-
-Non mentire! E’ stato mio padre a mandarti qui vero?-
-No no, lo zio non centra…-
Ci fu un attimo di silenzio, attimo in cui spuntarono fuori anche Tenten e Lee in completo imbarazzo.
-Ciao ragazzi… ma… allora sei venuto in vacanza con loro?-
-Ah.. ehm… si, sono venuto con loro! Tenten ha voluto improvvisare una vacanza all’ultimo minuto quindi…-
-Ma veramente io…- Neji la fulminò con lo sguardo zittendola.
Sapeva che dopo l’avrebbe pagata cara, ma non poteva rischiare di far saltare la copertura.
Accorsero nel gruppo Naruto, Sakura e Sasuke, contenti di vedere i loro amici.
-Ragazzi che bello anche voi qui!- disse entusiasta Sakura.
Iniziarono allegramente a parlare del più e del meno, fino a quando decisero di tornare in albergo nelle proprie camere per riposarsi un po’.
Hinata non aveva più un morale.
Per tutta la settimana la comitiva, senza aver ovviamente chiesto un suo parere, aveva organizzato itinerari e eventi per tutta la settimana.
Non avrebbe mai avuto il tempo di stare da sola con Naruto.
Il ragazzo era sdraiato sul letto.
Portava solo dei pantaloncini corti, rimanendo con il petto scoperto.
La ragazza nel vederlo arrossì anche se per tutto il giorno era stato in costume.
Gli si sdraiò accanto e mise una mano sul suo petto.
Naruto la guardò ed iniziò ad accarezzarle i capelli.
-Cos’hai Hina-chan?-
-Niente, è solo che speravo di stare solo con te…-
-Se vuoi diciamo agli altri che noi andiamo per conto nostro!-
-No ci rimarrebbero male…-
Hinata si girò e guardò il soffitto e chiuse gli occhi.

“Accidenti…doveva essere una vacanza “NaruHina” con i fiocchi invece…
se tutto il giorno siamo con gli altri quand’è che posso avere un po’ di intimità con lui…”

Spalancò gli occhi.
Con una mossa furtiva, si mise a cavalcioni del suo amato facendolo sobbalzare per questa mossa inaspettata.
-Ehm… Hinata…-
-Sai Naruto-kun… penso che amerò comunque questa vacanza estiva!-
-E come mai questo cambiamento di idea?-
-Bhè… non esiste solo il giorno…-
E dopo questa frase, il ragazzo allungò il braccio verso la lampada per spegnere la luce.

FINE


Angolino Autrice: Ciao! Di solito non scrivo storie d’amore, infatti in questa non è che ce ne sia moltissimo, anzi, la povera Hinata è quasi totalmente messa da parte. Solo alla fine riesca a riscattarsi.. eh eh eh…. xD
Molte cose non sono chiare nemmeno a me. No scherzo, però ho voluto mettere alcuni particolari anche se non sono spiegati.
Per esempio quando viene narrato che Hinata ha salvato la vita a Naruto allude a quando l’ha difeso da Pain nel manga, anche se questo essendo un Alternative Universe sicuramente l’ha salvato in altre maniere (da una macchina che lo stata per investire, una caduta da un precipizio o da un assalto di bovini… a voi la fantasia).
Spero che non sia stata un fiasco questa fanfiction.
Vi ringrazio ancora e a presto!!
Ciao ciao!!!! ^^
   
 
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