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Autore: Little_Lotte    05/08/2011    12 recensioni
Questa è la prima fan fiction cross over che scrivo, per cui siate clementi.
Mi sono ritrovata a vedere il cartone animato "Anastasia" e dal momento che ultimamente vedo Kurt e Blaine ovunque, ho pensato che sarebbe stato interessante provare a scriverne una versione con loro due come protagonisti.
Cercherò di attenermi molto alla trama del film (salvo alcune necessarie forzature), per cui se troverete delle incongruenze storiche non biasimate me, ma il signor Don Bluth.
Personaggi: Anastasia/Kurt, Dimitri/ Blaine (con ciò non voglio dire che Kurt sia la femmina nella relazione..semplicemente ci vedo più lui a fare il giovane aristocratico) Vlad/Puck, Sophie/Rachel, Pooka/Finn, Bartok/Figgins. Ho voluto lasciare gli altri personaggi invariati, perchè non mi andava di usare Sue come cattiva, dal momento che è un personaggio che adoro e Burt come nonno-imperatore mi sembrava troppo strano.
La nota OOC mi sembra necessaria, soprattutto per Blaine che secondo me ha poco a che vedere con Dimitri dal punto di vista caratteriale.
Enjoy!
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Finn Hudson, Kurt Hummel, Noah Puckerman/Puck, Rachel Berry
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il treno per Parigi era in viaggio già da quasi un 'ora e Kurt, Blaine e Noah erano seduti comodamente nel loro scompartimento.

Blaine guardava fuori dal finetrino con aria sognante, pensando a ciò che si stava lasciando alle spalle e alle meraviglie che il futuro gli avrebbe finalmente riservato; Noah era intento a falsificare i documenti di viaggio, dando di tanto intanto qualche carezza a Finn, seduto proprio di fianco a lui.

Kurt, invece, giocherellava nervosamente col suo ciondolo, sprofondato nel sedile, domandandosi nervosamente se sarebbe riuscito finalmente a ritrovare la sua famiglia e a recupera tutti i ricordi del suo passato.

Noah diede un ultimo sguardo soddisfatto ai suoi capolavori di contraffazione e poi li ripose accuratamente in una valigetta, accarezzando dolcemente Finn sulla pancia e facendogli emettere un piccolo verso di soddisfazione.

<< Dovresti smetterla di giocare con quel ciondolo, e stare dritto! >> ammonì Kurt, laciandogli un' occhiata di disapprovazione << Ricordati che adesso tu sei un granduca! >>

Kurt sbuffò e per ripicca sprofondò ancora di più nel sedile, mentre Blaine accanto a lui ridacchiava, mettendosi una mano davanti alla bocca per non farsi vedere da Noah.

<< E tu che ne sai di come si comporta un granduca? >> domandò Kurt, con fare scettico.

<< Beh, saperlo fa parte del mio mestiere. >> ribattè Puckerman, con il suo solito sorriso sghembo dipinto sul volto.

Kurt fece una smorfia e Blaine stavolta non riuscì a nascondere al suo socio una risata.

Noah sospirò con fare esasperato.

<< Sto solamente cercando di aiutarti, Kurt. >> rispose, guardandolo neglio occhi.

Kurt a quel puntò si tirò su e si sporse leggermente verso il ragazzo.

<< Puckerman, tu pensi davvero che io sia il granduca Konstantin?! >> domandò.

Noah annuì.

<< Ovviamente. >> rispose.

<< Allora piantala di darmi ordini! >> esclamò Kurt irritato, accavallando le gambe e mettendosi a braccia conserte, con il viso imbronciato.

Blaine non riuscì proprio a trattenersi e scoppiò in una risata fragorosa.

Noah sbuffò.

<< Hai davvero un caratteraccio, ragazzino! >> bofonchiò, guardando malissimo Kurt.

<< E dai, Noah..smettila! >> intervenne Blaine << Lascialo in pace! >>

Noah non rispose e si limitò ad osservare Blaine, che aveva decisamente smesso di interessarsi al paesaggio là fuori e stava fissando intensamente Kurt, con un sguardo fin troppo profondo.

Noah scosse la testa con disapprovazione.

<< Kurt, vorresti scusarci un attimo? >> faìece, rivolgendosi al ragazzo con strategica gentilezza << Avrei bisogno di parlare con Blaine in privato. >>

Kurt scrollò le spalle e si alzò, uscendo fuori dallo scompartimento sbuffando.

<< Che diavolo stai facendo? >> domandò Puck in tono severo a Blaine, non appena fu certo che Kurt si fosse allontanato.

<< Di che stai parlando?! >> replicò Blaine, guardandolo confusamente.

Noah sospirò con fare sconsolato.

<< Blaine, non fingere con me. >> disse, senza smettere di guardarlo negli occhi << Guarda che ho capito tutto. >>

<< Ma tutto cosa?! >> fece Blaine, continuando a non capire << Di che diamine stai parlando?! >>

<< Di Kurt! >> esclamò Noah << Blaine, si vede benissimo che ti piace! >>

Blaine arrossì di colpo e ci mise un bel po' prima di decidersi a rispondere.

<< N.. Non è vero. >> farfugliò dopo qualche secondo di silenzio << Non essere ridicolo, Noah. >>

<< Blaine, credi davvero che io non riconosca quello sguardo?! >>  ribatte l'ebreo, al limite dell' esasperazione << Sul serio, a chi pensi di darla a bere?! >>

<< E tu che ne sai? >> gli disse Blaine, ancora rosso in volto << Quando mai mi hai visto innamorato di qualcuno?! >>

Noah sbuffò e alzò gli occhi al cielo.

<< Ti prego, come se quello sguardo da trota non fosse abbastanza per capirlo! >> esclamò << Blaine, è molto più che ovvio..ed è anche molto, molto sbagliato! >>

Blaine non disse nulla e si morse un labbro.

<< Sai quanto può essere pericolosa una situazione del genere?! >> continuò Noah, in tono estremamente severo << Non puoi affezionarti a lui, Blaine; dire addio diventerebbe troppo difficile! >>

<< Beh, tu ti sei affezionato al cane! >> osservò Blaine, indicando Finn << Non è la stessa cosa?! >>

<< Certo che no! >>  esclamò Noah, alzando ulteriormente il tono della voce << Come puoi anche solo pensare di paragonare un animale ad una persona?! Quando lasceremo Finn e Kurt a Parigi magari potrò essere un po' dispiaciuto per via della separazione, ma non mi ritroverò di certo col cuore spezzato...la fine che rischi di fare tu, invece! >>

Blaine fece una smorfia.

<< Blaine, lavoro e faccende di cuore non devono mai e poi mai essere mescolate! >> proseguì Noah in tono autoritario << Se ti innamori di Kurt le cose andranno a finire molto male per noi, lo capisci o no?! >>

<< Certo che lo capisco, Noah! >> strillò Blaine, alzandosi di scatto << Pensi forse che io sia stupido?! Non sono innamorato di Kurt; forse ne sono attratto, forse un po' mi piace... ma non voglio innamorarmi di lui! Credi che non sappia quanto potrebbe essere difficile?! Credi che non mi renda conto del fatto che innamorarmene significherebbe ritrovarmi col cuore spezzato?! Lo so che non potrò mai averlo e non voglio stare male per  via di tutta questa faccenda. >>

Abbassò lo sguardo e tirò su col naso.

<< Dobbiamo concentrarci sul nostro lavoro, Noah. >>  disse, con un filo di voce << Non andremo da nessuna parte se mi lascerò coinvolgere emotivamente e non intendo rischiare di mandare all'aria il nostro piano. Inoltre, non so neanche se a Kurt piacciano gli uomini o le donne e in ogni caso, un granduca non potrebbe mai sposarsi con nessuno che non sia una donna, perciò non avrebbe comunque alcun senso lasciarmi travolgere  dai sentimenti. >>

Noah rivolse a Blaine uno sguardo tutt'altro che convinto. 

Conosceva il suo amico molto bene ed era certo che non sarebbe stato affatto facile resistere ai suoi sentimenti; Blaine era sulla buona strada per innamorarsi di Kurt, si vedeva molto bene... e Noah sapeva che sarebbe stato tremendamente difficile per lui reprimere quelle sensazioni, che di sicuro si sarebbero fatte sempre più forti nel giro di pochissimo tempo.

<< Noah, dico sul serio. >>  ripetè Blaine, cercando di mostrarsi almeno un minimo convincente << Non manderò tutto all'aria. >>

Noah fece un mezzo sorriso e annuì, tentando di fidarsi almeno in parte delle sue parole.

Blaine sospirò e si rimise a sedere, tornando a guardare fuori dal finestrino.

Sapeva bene anche lui che sarebbe stato estremamente difficile resistere, dal momento che i suoi sentimenti per Kurt si facevano sempre più forti - sebbene si conoscessero da un solo giorno - , ma doveva fare una sforzo.

Non sarebbe servito a niente innamorarsi di Kurt, solamente a fare del male ad entrambi e a rovinare completamente tutti i piani di Noah.

E Blaine non poteva permettere che niente di tutto ciò accadesse.
 

*

Nel frattempo, nel suo antro infernale, Rasputin stava preparando il suo attacco.

Grazie al suo magico reliquiario era in grado di seguire Kurt in tutti i suoi spostamenti e sapeva bene che in quel preciso istante stava viaggiando comodamente su di un treno che lo avrebbe condotto a Parigi.

Solo che a Parigi non ci sarebbe mai arrivato.

Rasputin scoppiò in una risata sonora, che fece letterlamente gelare il sangue al piccolo Figgins, il quale ancora  non sembrava essere del tutto in confidenza con l'idea di vendetta di Rasputin;  a lui non importava molto che Konstantin fosse ancora vivo, infondo che cosa avrebbe mai potuto fare un ragazzino contro i poteri immensi del suo padrone?!

Ma la sete di vendetta di Rasputin era talmente grande da non lasciare alcuno spazio a dubbi o ripensamenti; doveva uccidere Konstantin, a tutti i costi.

E doveva farlo il più velocemente possibile.

Rasputin issò in aria il suo reliquario e un gruppo di piccoli e ferocissimi spiritelli evanescenti schizzarono fuori , presentandosi al cospetto del loro padrone; il loro compito era trovare Konstantin, raggiungere il treno e fare in modo che la sua corsa venisse interrotta.

Non importava in che modo, l'importante era che, alla fine, di Konstantin non rimanesse più alcuna traccia.
 

*
 
<< Posso entrare? >>

Blaine si voltò di scatto, distogliendo l'attenzione dal libro che stava leggendo.

<< Kurt, ma certo! >> esclamò il moro, accogliendo con un enorme sorriso l'ingresso del ragazzo << Io e Noah abbiamo finito di parlare già da un po', lui ora è andato a fare due passi. >>

Kurt richiuse lo scompartimento alle sue spalle e si mise a sedere di fianco a Blaine, volgendo lo sguardo verso di lui.

<< Non ne sentirai la mancanza? >> domandò.

<< Di chi, di Puckerman?! >> rispose ridacchiando << Credo di poter sopravvivere anche senza di lui! >>

<< Ma, no! >>  esclamò Kurt, ridendo a sua volta << Parlavo della Russia. >>

Il volto di Blaine si adombrò.

<< No. >> rispose quasi in sussurro << Non credo proprio. >>

<< Beh, ma era casa tua. >> insistette Kurt << Non ne sentirai neanche un po' di nostalgia? >>

Blaine lo guardò e sorrise mestamente.

<< Diciamo che in Russia non mi sono successe cose molto piacevoli. >> disse << A dire il vero da quando  ci  vivo le cose hanno iniziato ad andarmi parecchio male! >>

<< Oh. >> 

Kurt abbassò lo sguardo con imbarazzo.

<< Mi dispiace. >> mormorò, in tono sinceramente dispiaciuto.

Blaine sorrise nuovamente.

<< Mi chiedo come fosse la mia vita prima di andare a vivere in Russia, quando stavo in Inghilterra. >> proseguì, con un tono di voce un po' meno triste << Ero così piccolo che non ricordo neanche perchè e quando ci trasferimmo! Di certo comunque non poteva essere terrbile come in Russia. >>

Kurt lo guardò con aria piuttosto incuriosita.

<< Non capisco. >> disse << Perchè ce l'hai così tanto con la Russia?! >>

Blaine sospirò tristemente.

<< Kurt, non è facile vivere in Russia per quelli come me. >> rispose, guardandolo intensamente negli occhi << Le leggi non sono dalla nostra parte e il più delle volte si rischia di fare davvero una brutta fine. >>

<< Quelli come te?! >> ripetè Kurt, assumendo un'espressione interrogativa.

Blaine si morse un labbro.

<< Gli omosessuali, Kurt. >> rispose << Persone che si innamorano di altre persone del loro stesso sesso. >>

Kurt sussultò ed un enorme nodo gli si formò in gola.

Blaine era come lui.

Per tutta la vita Kurt aveva creduto che ci fosse qualcosa di sbagliato nell'essere così diverso da tutti gli altri e, sebbene le parole di Blaine gliene avessero dato conferma, il fatto che anche lui fosse così, in un certo senso alleggeriva quel peso.

Era incredibile l'effetto che Blaine aveva su di lui; si conoscevano da poche ore, eppure Kurt continuava ad avvertire una strana sensazione di familiarità quando era con lui, come se qualcosa di molto forte e molto profondo li tenesse legati l'uno all'altro.

Blaine lo guardò con un 'espressione piuttosto malinconica sul volto.

<< Adesso che lo sai, inizierai ad aver paura di me? >> domanda << In genere quando la gente lo scopre reagisce sempre nello stesso modo: si spaventa e inizia a darmi del "mostro" o del
"deviato". >>

Kurt abbassò lo sguardo.

Non aveva idea di quanto potesse essere difficile vivere in Russia da omosessuali; abitare in quell'orfanotrofio era stato un vero e proprio inferno, ma per lo meno gli aveva risparmiato tutto quello che invece sembrava aver dovuto sopportare Blaine in tutti questi anni.

Di certo, a giudicare dalla sua espressione e dal suo tono di voce, doveva aver sofferto davvero molto.

<< Non..non farò niente di tutto ciò, Blaine. >> rispose Kurt a mezza voce << Io...beh, anche io sono...come te. >>

Blaine strabuzzò gli occhi.

<< Cosa?! Dici davvero?! >> domandò, letteralmente spiazzato da quella rivelazione.

Kurt annuì silenziosamente.

<< Si. >> rispose poi, guardandolo nuovamente negli occhi << L'ho scoperto in orfanotrofio, ma non l'ho mai detto a nessuno; mi sembrava una cosa talmente strana, anormale...ero così diverso da tutti gli altri! Non volevo che si sapesse in giro. >>

Blaine si morse un labbro.

<< Kurt, io non penso che sia una cosa sbagliata. >> disse mestamente << Personalmente credo che non siamo noi a scegliere di chi ci innamoriamo, succede e basta! Il problema però è che ci sono troppe persone che non la pensano in questo modo e soprattutto in Russia le leggi sono davvero severe per le persone come noi.  Per questo non vedo l'ora di andare in Francia. >>

<< Laggiù le cose sono diverse? >> domandò Kurt incuriosito.

Blaine si lasciò finalmente sfuggire un sorriso.

<< Beh, non che ci amino alla follia! >>  rispose il moro  << Ma tutte le punizioni contro l'omosessualità sono state abolite e almeno non si rischia più di finire in galera. >>

Kurt rimase in silenzio, non sapendo bene che cosa dire.

Temeva che qualunque cosa sarebbe stata sbagliata o fin troppo inopportuna e se c'era una cosa che non voleva fare era ferire i sentimenti di Blaine, in nessun modo.

Perchè quel ragazzo gli piaceva, moltissimo; e sebbene fossero colme di tristezza, le sue parole avevano acceso in lui un piccolo barlume di speranza.

Perchè se davvero a Blaine piacevano i ragazzi, forse esisteva una benchè minima possibilità che, un giorno, gli sarebbe piaciuto anche Kurt.

<< Kurt, mi dispiace di averti raccontato tutte queste cose. >> gli disse Blaine, guardandolo con aria colpevole << Mi rendo conto solamente ora che devo averti spaventato a morte...giuro che non era mia intenzione!  >>

Kurt sorrise.

<< Non preoccuparti. >> gli rispose dolcemente << Mi hai detto semplicemente la verità, non devi certo sentirti in colpa per questo! E poi stiamo andando in Francia, no?! Laggiù nessuno ci potrà fare del male. >>

Blaine sorrise maggiormente e guardò Kurt con espressione adorante.

Sapeva di avere già perso in partenza la sua battaglia con sè stesso.

Si era ripromesso e aveva promesso a Puckerman che non si sarebbe lasciato coinvolgere emotivamente, che sarebbe stato in grado di tenere separati lavoro e faccende private e che mai e poi mai avrebbe permesso a Kurt di fargli perdere la testa.

Ma era del tutto inutile.

Kurt aveva inziato a fargli perdere la testa sin dal primo istante in cui l'aveva visto e per quanti sforzi Blaine potesse fare, non sarebbe mai stato capace di resisterli.

Kurt lo aveva come ipnotizzato, Blaine era completamente perso.

Aveva capito che doveva semplicemente smetterla di lottare e arrendersi al fatto che, prima o poi, avrebbe finito davvero con l'innamorarsene; si conosceva fin troppo bene, sapeva che era solamente questione di tempo, soprattutto adesso che aveva scoperto che anche Kurt era omosessuale come lui.

Sapeva anche che sarebbe stata dura, aveva già accettato il fatto che non sarebbe mai stato possibile stare con Kurt, soprattutto se alla fine il piano fosse andato in porto! I principi non si sposano con quelli come lui.

Ma come aveva detto poco prima a Kurt, non si può scegliere di chi ci si innamora, succede e basta! E Blaine era abbastanza sicuro del fatto che avrebbe finito coll'innamorarsi di Kurt, per poi ritrovarsi col cuore in mille pezzi.

Ma andava bene, tutto sommato avrebbe potuto sopportare una cosa del genere, non sarebbe stata certo la prima volta.

Purchè Kurt fosse riuscito ad essere finalmente felice.

Era solo questo che contava per lui e se alla fine di tutta quell' avventura Blaine fosse riuscito a vedere quel meraviglioso sorriso sul volto di Kurt, allora sarebbe abbastanza da renderlo del tutto sereno e in pace con sè stesso.

<< Blaine, tutto apposto? >>

La voce melodiosa di Kurt riportò nuovamente Blaine alla realtà.

<< Oh..si, certo! >> rispose il riccio, leggermente imbarazzato << Stavo solo...pensando. >>

Kurt rise e Blaine arrossì.

<< Sono felice di averti detto la verità su di me. >> disse Kurt, rivolgendo a Blaine un dolcissimo sorriso << E' importante per me sapere che non sono da solo in questa folle avventura. >>

Blaine gli restituì il sorriso.

<< Ti starò vicino, Kurt. >> disse, posando istintivamente una mano sulla sua << Te lo prometto. >>

Kurt deglutì e abbassò timidamente lo sguardo.

Blaine stava quasi per aggiungere dell'altro, ma venne interrotto da Noah, che piombò all'improvviso nello scompartimento, col fiatone ed uno sguardo notevolmente preoccupato.

<< Noah, che succede? >> domandò Blaine con fare apprensivo << Che è quella faccia?! >>

Noah guardò il suo amico con aria colpevole.

<< Ecco, Blaine.. >> balbettò << Direi che abbiamo qualche problema con i documenti di viaggio? >>

Kurt lanciò a Blaine uno sguardo colpo di preoccupazione, mentre questi si alzò e si diresse verso Noah con fare minaccioso.

<< Noah, stai scherzando?! >>  esclamò Blaine rabbiosamente << Avevi detto che era tutto apposto! >>

<< Si, lo credevo anche io! >> ribattè Noah, facendo una risatina nervosa << Ma a quanto pare mi sbagliavo! Sai, a quanto pare anche il visto deve essere rosso...e invece il nostro è blu! Ma se ci pensi è quasi divertente, non trovi? >>

Kurt rimase letteralmente senza parole, mentre Blaine si sforzava in tutti i modi di non prendere a sberle Noah.

<< Che cose ci trovi di divertente, razza di idiota?! >> sbraitò il moro, serrando i pugni con tutte le sue forze << Ti rendi conto che siamo in un mare di guai?! >>

Noah non rispose, consapevole del fatto che qualunque cosa avesse detto non avrebbe fatto altro che aggravare la sua situazione.

<< Ch..che cosa facciamo adesso?! >> domandò Kurt, letteralmente in preda al panico.

Blaine sospirò.

<< Dobbiamo andare nella carrozza bagagli. >> rispose << E' molto improbabile che laggiù qualcuno ci trovi, non dovemmo avere problemi a nasconderci. >>

<< Si, ma non possiamo restare lì per tutto il viaggio! >> obiettò Noah.

Blaine gli lanciò uno sguardo omicida.

<< Di certo la colpa non è mia. >> disse a denti stretti.

Noah non osò controbattere e recuperò in silenzio tutti i bagagli.

<< Blaine e se qualcosa dovesse andare storto?! >> domandò Kurt con fare tremendamente ansioso, avvicinandosi al ragazzo.

Blaine lo guardò intensamente negli occhi, cercando di rassicurarlo.

<< Andrà tutto bene, Kurt. >> disse << Te lo prometto. >>

Lo prese per mano e insieme a Puckerman si diressero verso la carrozza bagagli, seguiti poco dopo da Finn, che in quel momento guardava curiosamente fuori dal finestrino.

Se solo avessero fatto un po' più di attenzione, avrebbero sicuramente notato uno strano fascio di luce verde là fuori, che piano piano si avvicinana al treno, fino ad avvolgerlo completamente.

 
*
 

La carrozza bagagli era enorme, ma incredibilmente fredda, umida e sporca, tutte qualità che Kurt detestava con tutto il cuore.

<< Che razza di postaccio! >>  bubbolò l'orfano << Non posso credere che dobbiamo fare tutto il vaggio fino a Parigi qua dentro. >>

<< Ehi, principino..datti una calmata! >> ribattè Noah infastidito << Non cominciare subito a fare lo schizzinoso. >>

<< Tu stai zitto, Noah! >> intervenne immediatamente Blaine << Ti ricordo che è solamente colpa tua se ci troviamo in questa situazione! >>

Noah fece una smorfia e si accasciò a terra, mettendo su una specie di broncio.

Finn si guardò nervosamente intorno e si mise a ringhiare.

<< Ehi, che ti prende Finn?! >> domandò Kurt, guardando il suo cagnolino che si faceva sempre più nervoso.

Finn si mise ad abbaiare e a saltellare freneticamente; era come se avesse percepito qualcosa, qualcosa di molto brutto e stesse cercando di avvertire il suo padrone.

Proprio in quel momento si sentì un enorme boato e un forte scossone e i tre ruzzolarono a terra.

<< Che sta succedendo?! >> strillò Blaine, tentando di rialzarsi in piedi.

Noah si voltò e si trovò dinnanzi uno spettacolo a dir poco raccapricciante: la carrozza si era staccata dal resto del treno, che si stava allontanando sempre di più da loro, lasciandoli completamente soli in balia del nulla.

<< Ragazzi, ho come la sensazione che stia succedendo qualcosa di molto grave! >> esclamò Noah, piuttosto ovviamente << Il treno si sta allontanando! >>

<< Cosa?! >>

Blaine e Kurt cercavano di rialzarsi, operazione piuttosto difficoltosa, a causa di tutti i bagagli che non facevano che muoversi in qua e là per la carrozza, finendo molto spesso addosso a loro, intanto che Noah andava ad affacciarsi dalla parte opposta, per vedere che cosa stesse succedendo alla locomotiva.

Ma forse sarebbe stato meglio non farlo.

<< Ehm... Blaine... >> disse, cercando di non diffondere eccessivamente il panico fra i suoi compagni << Credo che ci siano seriamente nel problemi! Ci sono pezzi di carbone che volano ovunque, la locomotiva sembra dare in escandescenze! >>

<< Cosa?! >>

Blaine e Kurt riuscirono finalmente ad alzarsi e il moro andò ad aprire la porta che separava la carrozza in cui si trovavano dal resto della locomotiva.

<< Che cosa stai facendo?! >> domandò Kurt, con fare estremamente apprensivo << Non puoi andare lì, è troppo pericoloso! >>

<< Devo scoprire che diamine sta succedendo! >> rispose Blaine, saltando sull'altra carrozza e arrampicandosi in cima << Aspettatemi qui, vado a controllare. >>

Con non poche difficoltà riuscì a raggiungere la sal macchine e si ritrovò completamente spiazzato nel vedere che non c'era nessuno alla guida del treno e che la caldaia era lì lì per esplodere.

Si parò il viso con le braccia, mentre tante piccole scintille schizzavano in ogni direzione dalla caldaia e prima che potesse scoppiare del tutto, corse di nuovo dai suoi compagni, non riuscendo comunque ad evitare qualche scottatura sul volto.

<< Stiamo andando troppo veloci! >> esclamò Noah, non appena Blaine fece ritorno.

Kurt gli si avvicinò e posò gentilmente una mano sul suo viso, in prossimità delle sue bruciature.

<< Blaine, santo cielo... >> mormorò << Va tutto bene?! >>

Blaine annuì, poggiando una mano sulla spalla del ragazzo e facendogli segno di non preoccuparsi.

<< Non c'è nessuno alla guida del treno. >> informò << Temo che dovremo saltare giù. >>

Kurt lo guardò con un' espressione di terrore sul volto.

<< S.. saltare?! >> balbettò.

Blaine aprì la porta scorrevole della carrozza e non appena si sporsero leggermente per guardare fuori, si resero tutti immediatamente conto che quell'idea di non era decisamente la migliore:  di fronte a loro c'era un'enorme distesa di neve, il treno andava troppo veloce e i binari si trovavano troppo in alto rispetto a terra.

Saltare sarebbe stato un vero e proprio suicidio.

<< Dopo di te, amico! >> gli disse Noah, invitandolo con un gesto della mano.

Blaine si guardò intorno nervosamente.

<< Allora non ci resta altra scelta che staccare la carrozza. >> comunicò, correndo di nuovo dentro e dirigendosi poi verso l'altra estremità della carrozza.

Ancora una volta non si accorsero di quello strano fascio di luce proveniente da sotto il treno e di quel gruppetto di strane creature verdi, molto simili a dei folletti, che raggiunsero in volo le catene che tenevano collegate le due estremità del treno, fondendole a tal punto da rendere impossibile qualsiasi tentativo di romperle.

<< Noah, dammi un martello..un'ascia..qualunque cosa! >> strillò Blaine, dal momento che a mani nude era  impossibile staccare quelle catene.

Noah provò con un martello, ma il metallo era fin troppo resistente, Blaine non riuscì neanche a scalfirlo.

<< Andiamo, deve esserci qualcosa di più grosso e resistente! >> esclamò Blaine con disappunto, mentre il martello veniva definitivamente spezzato dalle catene.

In quel momento, all'interno della carrozza, un'enorme scatola attirò l'attenzione di Finn, che si mise ad abbaiare e a saltellare intorno a Kurt.

Il ragazzo si avvicinò per leggere meglio la scritta che ci si trovava sospra.

"Esplosivi".

Un ghignetto compiaciuto comparve sul suo volto.

Afferrò  uno dei candelotti che si trovava all' interno della scatola e dopo essere riuscito ad accenderlo, corse fuori e lo porse a Blaine.

<< Prova con questo! >> disse Kurt, con aria estremamente soddisfatta.

Blaine guardò prima il candelotto e poi Kurt.

<< Geniale! >> esclamò con approvazione.

Posizionò l'esplosivo proprio nel bel mezzo delle due catene e poi ritornò dentro alla carrozza assieme ai ragazzi, rifugiandosi dietro ad una serie di enormi scatoloni, per proteggersi dall' imminente esplosione.

<< Certo che ne hai imparate di cose in quell'orfanotrofio! >> osservò divertito il moro, mettendo un braccio attorno alle spalle di Kurt e facendolo arrossire.

L'esplosione non tardò ad arrivare e i tre abbassarono la testa istintivamente, chiudendo gli occhi.

Quando li riaprirono, ritrovarono la carrozza praticamente divisa a metà, che continuava a correre lungo le rotaie ad una velocità supersonica.

Noah provò a tirare il freno, ma questo era bloccato e non era assolutamente possibile riuscire a fermare quella terribile corsa.

<< Blaine, è tutto bloccato! >> urlò Noah, sempre più in preda al panico << Che facciamo?! >>

Blaine si guardò intorno.

<< Beh, non abbiamo ostacoli di fronte a noi! >> osservò, spalancando le braccia << Prima o poi ci fermeremo! >>

Un enorme scossone li fece cadere nuovamente a terra, mentre in lontananza un ennesimo fascio di luce verde illuminò il cielo e fece crollare completamente il ponte sul quale il treno avrebbe dovuto passare per andare dall'altra parte.

I tre si rialzarono e non appena videro quello spettacolo di macerie, non riuscirono a trattenere un urlo di terrore.

<< St.. stavi dicendo, Blaine?! >> balbettò Kurt, stringendo forte alle sue spalle.

La carrozza andava sempre più veloce e se non avessero trovato in fretta una soluzione sarebbero precipitati nel vuoto, andando incontro a morte certa.

Blaine ebbe all'improvviso un'illuminazione e corse ad afferrare una catena che si trovava per terra, alla cui cima era fissato un enorme gancio.

<< Noah, dammi una mano con questa! >> ordinò, afferrando l'enorme ammasso di ferraglia e trascinandola con sè fuori dalla carrozza, attaccandola proprio al di sotto del treno.

Noah inciampò nei suoi stessi piedi e cadde dentro ad un enorme scatolone, emettendo una specie di grugnito.

Kurt lo guardò con aria sconsolata e afferrò l'altra estremità della catena, avviandosi verso Blaine.

<< Passami la catena! >> urlò Blaine, che si teneva aggrappato al treno ed era talmente vicino alle rotaie che avrebbe potuto toccarle con una mano.

Kurt obbedì all'ordine.

<< Kurt, che fai qui?! >> gli disse Blaine, afferrando la catena << E' troppo pericoloso per te! >>

<< Beh, Noah ha avuto un contrattempo! >> rispose Kurt, facendo una smorfia.

Blaine emise un gemito e riuscì finalmente a sistemare la catena attorno al treno, stringendola con forza, nella speranza che il suo piano avesse anche solo una minima possibilità di funzionare.

Per un pelo non cadde di sotto e dovette stringere forte la mano di Kurt per evitare che ciò accadesse.

Kurt lo afferrò saldamente per un braccio e lo tirò su, avvicinandolo a sè con forza e ritrovandosi col viso a pochi millimetri di distanza dal suo.

Trattennero tutti e due il fiato per qualche secondo, poi Blaine spinse Kurt di nuovo all'interno della carrozza, che era decisamente un posto molto più sicuro.

<< Va tutto bene? >> domandò.

Kurt fece segno di sì con la testa, mentre Finn gli si gettò fra le braccia e lo leccò sulla guancia.

La carrozza andava sempre più veloce e si avvicinava sempre di più al burrone; non c'era molto tempo da perdere.

Blaine spinse giù con forza il resto della catena, il cui gancio afferrò le rotaie e riuscì in qualche modo a rallentare la corsa del treno.

Kurt aiutò Noah a rialzarsi e a raccogliere tutti i loro bagagli, per poi raggiungere Blaine che si sporgeva dalla carrozza.

I tre si guardarono.

<< Pronti?! >> domandò Blaine, afferrando saldamente la mano di Kurt, mentre Noah teneva Finn in braccio.

Gli altri due annuirono e senza pensarci troppo su si gettarono nella neve fredda, che attutì la caduta, mentre il treno correva verso il burrone e lentamente sprofondava nel vuoto.

Noah affondò il viso nella neve gelata mentre Finn, unico che sembrava aver trovato divertente quel salto, gli saltellava allegramente intorno.

Blaine si rialzò per primo e aiutò anche Kurt a tirarsi su, che perse l'equilibrio e cadde letteralmente fra le sue braccia.

I due rimasero a guardarsi in silenzio per qualche istante, per poi distogliere lo sguardo imbrarazzati.

Blaine fece un mezzo sorriso.

<< Ecco perchè ho sempre odiato viaggiare con i treni! >>
 

*
 
Dal suo antro infernale, Rasputin aveva assistito a tutta la scena, grazie al potere del suo antico reliquiario e  vedere Kurt e i suoi amici sani e salvi dopo l'attacco dei suoi spiritelli gli aveva causato una vera e propria crisi isterica.

<< Non è possibile!!! >> strillò, stringendosì il collo così tanto forte da allungarselo di almeno una ventina di centimetri << Sono riusciti a farselo scappare!! >>

Sbattè ripetutamente la testa contro una pietra, fino a fare uscire completamente il suo cranio e farlo rotolare a terra.

Figgins sospirò con fare sconsolato e corse a recuperare il teschio del padrone.

<< Padrone, cerchi di calmarsi! >> esclamò, rimettendo a posto il cranio a Rasputin << Guardi che alla sua età non la fa mica bene agitarsi così tanto! Pensi alle sue coronarie, vuole farsi venire un infarto?! Beh, in effetti lei è già morto, quindi forse non deve neanche preoccuparsene così tanto... >>

Rasputin emise una specie di rantolo e poi riprese a respirare regolarmente.

<< Sa, forse dovremmo lasciar perdere con tutta questa storia della vendetta. >> commentò Figgins, avvicinandosi al reliquiario << Questo coso poi mi sembra davvero difettoso, perchè non lo butta via?! >>

Rasputin lanciò uno sguardo omicida al pipistrello e afferrò il reliquiario, portandoselo al patto.

<< Stai lontano da questo, Figgins! >> lo ammonì << Questo è il dono delle forze del male, è la chiave dei miei poteri...ho venduto la mia anima per questo! >>

Prese il povero Figgins e lo gettò a terra, facendolo ruzzolare per diversi metri.

Non appena si fermò, il volatile fece una smorfia e guardò il suo padrone di traverso.

<< Beh, allora che pensa di fare?! >>  domandò con fare scettico << Mi sembra che il piano "Facciamo fuori Konstantin" sia saltato in aria..letteralmente! >>

Rasputin guardò il suo reliquario e sul suol volto comparve un sadicissimo sorriso.

<< Oh, non temere Figgins. >> disse a denti stretti << Non hai la minima idea di quante risorse abbiano le forze del male. >>





N.D.A: Allora, questo capitolo si è fatto attendere molto, sia per il fatto che le mie vacanze mi tengono impenatissima, sia perchè non sapevo assolutamente come descrivere la scena del
treno! 
Non sono assolutamente soddisfatta di quello che ho scritto, ma non avrei assolutamente potuto fare di meglio..per cui, vi chiedo immensamente perdono!!

Riguardo alla questione dell'omosessualità..so per certo che in Francia nel 1927 non era più un reato, ho controllato...ma mi pare che in Russia le cose forse non fossero esattamente come le ho descritte nella storia; sappiate comunque che non è un errore, ma una mia scelta per far quadrare la vicenda.

Per i prossimi aggiornamenti...NON NE HO IDEA!! XD
  
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