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Autore: saraanastacia    05/08/2011    2 recensioni
Solo 30 giorni, 30 giorni per cambiare una vita totalmente e per spegnerne un’altra.
Il tutore che sono obbligata a portare costantemente mi sta veramente facilitando le giornate ma è anche un pesante fardello da sostenere.
È come un marchio, riporta alla mente di tutti l’incidente e la perdita che ne è conseguita.
...Quando perdi un fratello è come perdere una parte di te, hai la netta sensazione che qualcosa si sia staccato come un arto amputato.
Genere: Dark, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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a primo impatto
Sono esaurita completamente, mi devo fermare.
Maki mi porge gentilmente una bottiglia d’acqua e un asciugamano.
Sembra una madre  certe volte, con i suoi modi di fare affettuosi e premurosi riesce sempre a farti sentire protetta dal mondo.
Venire in palestra mi fa sempre male, mi ricorda incredibilmente lui.
 Fisso lo sguardo su un pallone da basket e mi viene da piangere ma trattengo queste emozioni e sentimenti come qualcosa di raro e prezioso.
“vuoi fare due tiri?” la voce di Maki rimbomba in paleastra.
Tutto quello che so, lo devo esclusivamente a mio fratello era una grandissima promessa del basket.
Io ho moltissimo talento quanto lui solo che abbiamo intrapreso strade completamente diverse, tutta la parte tecnica la conosco grazie a lui.
Sono sempre stata nettamente superiore per questo non ho scelto la sua stessa strada sarebbe stato un gioco al massacro conoscendo i nostri caratteri competitivi e orgogliosi.
E poi c’è sempre stato un grosso problema: i nostri genitori, mio padre teneva per mio fratello e mia madre invece faceva sempre il tifo serrato per me questo aumentava in maniera smisurata la competitività.
“si” rispondo in un soffio.
Sentire di nuovo il materiale ruvido della palla fra le mie dita mi da una scarica di adrenalina immediata, mi posiziono a metà campo palleggiando tranquilla , guardo in direzione del canestro e mi isolo dal resto del mondo, non sento più nulla ora ci sono solo io e la palla.
Tiro da metà campo e come prevedevo la palla entra nel canestro in maniera perfetta senza toccare nemmeno il bordo di ferro, si sente il frusciare della retina al passare della palla e dopo i tonfi pesanti dei rimbalzi causati dalla sfera arancione.
“ancora” dico a Maki senza nemmeno voltarmi nella sua direzione.
Non so quanti tiri eseguo di fila ma all’improvviso qualcosa cambia perché il pallone colpisce il tabellone prima di entrare nel canestro.
È la mia migliore amica che mi sta chiamando da un p’ò di tempo, mi giro scocciata.
“cosa c’è ?” il mio tono è gelido come sempre.
“scusa è colpa mia, non volevo interromperti” guardo di sbieco quel ragazzo altissimo, mi supera di 20 cm abbondati.
Lo squadro con faccia severa senza minimamente rispondergli.
È bello, molto bello dal fisico sicuramente un giocatore di basket,con i capelli più assurdi che io abbia mai visto.
“tiri veramente molto bene, peccato la tua totale immobilità”
Guardo maki che trattiene il respiro a quella frase, poi guardo quel ragazzo dal viso candido.
Mi avvicino fino ad essere ad una decina di centimetri da lui, chinandomi con estrema attenzione sollevo i pantaloni della tuta fino ad esporre totalmente l’impalcatura che sostiene il mio povero ginocchio.
“sfido chiunque a muoversi e giocare a basket con una protesi totale del ginocchio e un crociato anteriore completamente ricostruito”dico senza nessuna inflessione nella voce.
Nella palestra è calato un silenzio irreale lui continua a guardare il mio ginocchi però mi sorprendo quando nei suoi occhi non leggo compassione.
Mi sistemo i pantaloni della tuta e lo supero senza degnarlo di uno sguardo.
“andiamo Maki sono stanca morta” mi porge la stampella e ci avviamo verso casa, lasciando dietro di noi quel ragazzo meraviglioso.
“sai vero che non dovresti correre di mattina anzi non dovresti correre proprio” mi rimprovera la mia migliore amica.
“lo so, infatti con oggi basta”dico rassegnata sapevo che era troppo presto ma ho voluto comunque provare questa mattina.
Ho provato qualcosa di strano quando mi ha guardato con quegli occhi tanto profondi e infinitamente dolci,mi ha colpito.
Casa mia è immersa nell’oscurità come sempre, saltellando su un piede salgo lo scale e mi butto sul letto abbandonandomi al mondo sei sogni.
Solitamente non sogno nulla, ogni tanto ho qualche incubo ma niente di sconvolgente,dormire mi impedisce di pensare.
Oggi sono relativamente contenta ho toccato il pallone dopo un mese, pensavo di non poterlo più fare, ma qualcosa di inspiegabile dentro di me si è mosso, forse molto più semplicemente era la nostalgia.
In qualche modo penso sempre a mio fratello, credo sia inevitabile, è strano perché lui è sempre presente in qualche angolo remoto della mente e spunta all’improvviso, facendomi sobbalzare il cuore.
Non lo dimenticherei per qualsiasi cosa al mondo, non potrei mai farlo.
Litigavamo in continuazione eravamo in continuo conflitto, ogni scusa era buona per azzuffarsi e per fare a botte i nostri genitori alla fine si arresero lasciandoci al nostro destino.
 
 
 
 
Ciao a tutti,
cosa ne pensate?Aspetto impaziente i vostri commenti!!!
Baci, e buone vacanze a tutti!!!
  
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