E va bene, la sottoscritta ha deciso
di sperimentare con Finn.
Finn è amore. Ci fu un periodo in cui lo detestavo, ma il mio era già un odio
pieno d’amore. <3
Le flash che vi proporrò qui di
seguito non hanno e non vogliono avere senso. Sono spezzoni di vita, mettiamola
così. Spezzoni di vita inventata, ovviamente. Nulla (o almeno credo…) di ciò che ho scritto è mai successo. E (forse) Finn non è davvero così citrullo. Ma i citrulli sono amore,
Finn è amore, Finn è un
citrullo (sillogismi a caso).
Se credete che le seguenti flash
possano insultare il vostro Finn, non leggete. Tanto
non è vero che lo insultano, pfui, figuriamoci,
Hudson è nella top 3 dei miei personaggi preferiti, quindi <3
E boh, il nome di questa raccolta è
ispirato ad “According to
Jim”, che sarebbe “La vita secondo Jim”, la serie tv. O almeno, spero di non
ricordarmi male, ma credo si chiami proprio According
to Jim. E comunque, troverete i proverbi e i modi di
dire più popolari interpretati dal nostro caro e dolcissimo quarterback. Visto
che in “Delirious” è piaciuto Finn
che getta letteralmente la spugna e assaggia l’erba del vicino per assicurarsi
che sia migliore della sua, ho voluto proseguire su questa linea d’onda. :D
I proverbi non li metterò all’inizio,
perché è più divertente indovinare il proverbio man mano che si legge :) (tanto
c’è scritto alla fine).
Ho finito l’introduzione, adesso
posso anche grattarmi il piede con tanto amore <3
Finn non mi
appartiene –magari-, ma è proprietà di Ryan Murphy e di Rachel Berry.
According to
Finn
-
Special guest: Puck.
Il padre di Finn aveva sempre amato la campagna. Per questo aveva comprato una mezza catapecchia in mezzo ai frutteti e, nel caso fosse morto, l’avrebbe lasciata in eredità a Finn. Adesso, questo non sapeva di che farsene di quella baracca sperduta, ma ogni tanto, per tener vivo il ricordo del padre, si metteva d’accordo con Puck –anche lui aveva la casa in campagna- e andava a fare una scampagnata con la madre. Kurt, da quando era entrato a far parte della sua famiglia, aveva detto categoricamente che no, lui non sarebbe andato a immergersi negli insetti e nelle cacche di mucca.
Perciò, ecco arrivato un nuovo weekend in campagna, ed ecco il padre di Puck che ci provava con Carole. Noah fece a Finn l’occhiolino sghignazzando, lui lo ignorò.
-Per quanto tempo restate, questa volta?- disse il padre di Puck col sorrisetto identico a quello del figlio.
-Tre giorni. Andiamo via dopodomani verso sera.- rispose Carole, un po’ in imbarazzo.
-Ma guarda. Proprio dopodomani mattina una delle mie galline dovrebbe fare le uova. Ti vanno delle uova?-
La madre di Finn sorrise e arrossì, poi diede un’occhiata a suo figlio, che aveva già adottato uno sguardo confuso.
-Volentieri.- rispose.
-Bene, allora domani ti porterò la gallina, d’accordo?-
-Grazie.-
*
Puck si svegliò di soprassalto nel cuore della notte quando sentì dei soffici passi provenire da sotto la sua finestra. Si drizzò a sedere, poi si mise in piedi e uscì di casa: un’ombra sospetta era appena sgusciata via da sotto la finestra ed era entrata nel pollaio. Puck prese un rastrello bello pesante e se lo mise in spalla, poi afferrò la torcia elettrica che aveva appeso sul muro e si infilò senza paura nel pollaio.
-Fermo là!- urlò dopo aver acceso la torcia. E subito adottò uno sguardo incredulo quando notò un Finn accigliato e accovacciato su una delle sue galline.
-Che…che diavolo stai facendo, Hudson?!- e lo chiese con un tono di voce che pretendeva spiegazioni immediate.
-Sto aspettando l’uovo.- rispose quello, lo sguardo fisso sulla gallina.
-Stai aspettando…cosa?!-
-Meglio l’uovo oggi che la gallina domani, mia mamma me lo dice sempre.- asserì Finn ancora concentrato, e Puck per poco non perse la mandibola.
§
Nonsense, e va bene. Ne ho altre 4 o 5 pronte, le posterò in questi
giorni. Si accettano proverbi o modi di dire strani nelle recensioni –sempre se
ci saranno-. Grazie di aver letto ^^
Mirokia