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Autore: sfregiatoefuretto    07/08/2011    4 recensioni
I personaggi come al solito non appartengono a me ma a quel geniaccio della Rowling; questa storia NON infrenge copyright, NON è un plagio, NON è copiate e NON ha fini di lucro! Bè, che dire della ff... penso che vi sorprenderà... abbiamo a che fare con un Harry teso e apprensivo che sta per andare a cercare un Horcrux insieme a Ron ed Hermione, rischiando di non rivedere mai più il suo amato Draco, che gli fa un inusuale regalo prima di lasciarlo andare via... ma che succederà poi? ^^
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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His sweater.


Tears.

-No, Draco, ho detto che non voglio coinvolgerti in questa storia!

Harry era seduto sul letto, le mani che stringevano convulsamente il lenzuolo bianco e la faccia arrossata dalla rabbia. Draco invece era in piedi, a pochi passi da lui, sul viso si leggeva la sua paura e la sua contraddizione.

-Harry, io non... posso lasciartelo fare da solo. Non posso!

Harry sbuffò, passandosi una mano tra i capelli neri: -Non sarò solo! Ci saranno Ron ed Hermione con me, mi proteggeranno mentre cerco l'ultimo Horcrux!

Draco distolse lo sguardo, un'espressione scettica sul viso. Incrociò le braccia al petto.

Ah certo, come se mi fidassi di Lenticchia e della Mezzosangue.

Impiegò tutta la sua anima per non lasciarsi sfuggire quella parola e guardò fuori dalla finestra della piccola aula dentro alla quale si era infilato con Harry. Impassibile, guardò gli schizzi e i lampi di luce che rimbalzavano sui muri del castello, udì le urla, i pianti dei perdenti, le risate dei vincitori, gli incantesimi gridati come un'esile speranza.

Era la Guerra, e non poteva farci niente.

-Ehi... Draco...

Harry si alzò e gli si avvicinò. Draco volse ancora di più la testa verso la finestra. Non voleva che vedesse quella maledetta lacrima che gli stava bagnando la guancia, perché un Malfoy non piange mai. Harry gli prese una mano e lo costrinse a voltarsi. Sorrise dolcemente e gli asciugò la lacrima con un dito.

-Dai... non piangere...

Draco alla fine lo guardò: agganciò i suoi occhi grigi e gonfi di lacrime ai suoni verdi e pieni di una luce tetra, e mormorò: -Non... non sto piangendo...

E poi si aggrappò con le braccia ad Harry, iniziando a singhiozzare. Lo strinse piangendo, per paura che potesse dissolversi o andare via, e mise la sua testa sulla spalla, le lacrime che uscivano contro la sua volontà. Harry gli mise una mano tra i capelli biondi, accarezzandogli la testa, e lo strinse più forte che poteva, cercando di trasmettergli tutto l'amore che provava per lui.

-Mi distrugge vederti così...- mormorò appoggiando le sue labbra sul suo capo e baciandolo dolcemente -per favore, calmati... non succederà nulla.

Draco alzò un attimo il viso bagnato dalle lacrime, gli occhi arrossati, e singhiozzò: -Ho paura, Harry, ho paura di perderti proprio ora che ti ho trovato...

-Non succederà- gli sussurrò Harry, cercando di reprimere le lacrime che volevano uscire dai suoi occhi, persi nell'oscenità della Guerra.

Anche lui aveva paura, una paura immensa. Paura di morire, di veder morire i suoi amici -già troppi ne erano morti per colpa sua, di fallire la missione, di perdere Draco.

Draco.

Il suo peggior nemico, il suo più grande amore.

Aumentò ancor di più la presa, mentre una lacrima gli rigava il volto.

Cazzo, non piangere. Cazzo!

Deglutì rumorosamente, la gola in fiamme, gli occhi lucidi ed un doloroso nodo allo stomaco e, con dolcezza, alzò il viso di Draco: era pallido e sudato, gli occhi erano gonfi e le guance un pozzo scuro di lacrime amare. Tentò di sorridere, ma quello che uscì fuori fu una ridicola espressione indecifrabile. Draco lo guardò boccheggiante, sospirando, poi chiuse quei grandi occhi grigi e posò le sue labbra su quelle di Harry.

Il moro sentì il calore della bocca dell'altro, la lingua che tentava di penetrare le sue labbra, la sua calda mano tra i propri capelli corvini e sentì il fiato mancargli. Il cuore palpitava sul petto di Draco, che si avvinghiò ancora di più a lui incrementando il ritmo di quel bacio, quel lungo bacio che valeva più di mille parole, più di mille addii...

Harry si staccò, le lacrime che lentamente cadevano come piccole perle dai suoi occhi di giada, e sussurrò con voce rotta: -Ti prometto che... starò attento. Non ti lascerò.

Draco sorrise ed annuì, abbracciandolo nuovamente.

In quel momento la porta dell'Aula si aprì e Ron fece capolino sulla soglia. Aveva le guance in fiamme e tentava di non guardare i due fidanzati stretti uno tra le braccia dell'altro. Si schiarì la voce imbarazzato ed esclamò: -Mi... dispiace interrompere un momento così romantico ma... penso che sia ora di andare.

Harry lo guardò freddamente, la mente confusa ed avvolta in uno spesso strato di nebbia. Annuì e guardò un'ultima volta Draco, il cui volto aveva iniziato ad essere nuovamente percorso da lucide lacrime trasparenti, ed ebbe un doloroso spasmo. Non voleva lasciarlo, voleva stare con lui tutta la notte, averlo, assaggiarlo, sentire il suo maledetto profumo inebriargli il cervello, al diavolo la guerra e Voldemort. Ma non poteva!

-Aspetta, Harry- esordì all'improvviso il biondo, assumendo quel tono di voce un po' misterioso che era tipico di lui -prima che tu... vada... ti devo dare una cosa.

Harry lo guardò interrogativo. Draco si asciugò le lacrime velocemente e, con altrettanta rapidità si sfilò il maglione verde e argento che indossava, rimandendo in camicia. Se lo rigirò tra le mani e poi lo diede ad Harry insieme ad un piccolo bacio sulle labbra.

-Tienilo, ti servirà a farti capire che sono lì con te.

Harry sorrise, un sorriso sincero e vero, carico di amore e gratitudine. Come aveva fatto a non accorgersi di quanto quel biondo ragazzo fosse tremendamente dolce e romantico? Come aveva fatto ad odiarlo per sei anni? Annusò il maglione che stringeva convulsamente tra le mani, quel tessuto caldo e vellutato che dava sollievo ai suoi polpastrelli: era intriso dell'aroma un po' dolce e salato di Draco.

Cazzo, che buon profumo... Il suo profumo...

Sveltamente se lo infilò e sentì un piacevole calore, il calore di Draco, scaldargli le membra. Lo guardò a lungo, quasi inghiottendolo con il suo sguardo, poi esclamò: -Ci vediamo presto, amore...

E, mentre una nuova lacrime bagnava la sua guancia arrossata, corse via insieme a Ron.

*

Flames.


Tutto era una macchia infuocata.

Le pareti, il pavimento, gli arazzi sventolanti e le piante, tutto era stato catturato dalla terribile morsa del fuoco. Una densa coltre di fumo nero girava come un ciclone nella stanza, alimentando le fiamme e la paura.

-CHE CAZZO FACCIAMO? SE NON CI SBRIGHIAMO NOI MORIAMO CARBONIZZATI!

L'urlo di Ron si perse dietro il ruggito spaventoso del fuoco. Hermione, che singhiozzava aggrappata al suo ragazzo, si accucciò dietro una piccola pianta appassita e tentò di pronunciare un Acqua Eructo, ma la voce sembrava essere morta nella sua gola, la bacchetta tremante nella mano.

Harry invece era allo stremo delle forze.

Barcollava, la vista ormai divorata dal rosso, la pelle bruciata dal calore e il respiro sempre più difficoltoso a causa del fumo. Non ce la faceva più, aveva un imminente bisogno di ossigeno, di aria fresca, aria pura... aria che non c'era. La mente gli girò pericolosamente mentre tentava di correre verso Ron ed Hermione, senza sapere di preciso dove fossero, le gambe molli che cedevano ad ogni disperato passo.

-R..Ron... He...Hermio...

La sua voce gli apparve lontana, flebile e debole, poi cadde con un gran tonfo a terra.

-HARRY! HARRY, NO!

Il moro si sentì sprofondare lentamente in una dimensione oscura, popolata dal rosso del fuoco e dal nero del fumo. La vista gli si annebbiava lentamente, impedendogli di vedere bene i volti preoccupati di Ron ed Hermione che si affacciavano su di lui.

Si sentiva al di fuori del suo stesso corpo, come se stesse guardando la scena dall'alto, dal soffitto annerito, insensibile agli odori, ai dolori, ai tremori, ai pianti. Si vide scuotere con violenza da Ron, si vide colpito da molti incantesimi curativi di Hermione, mentre il fuoco si stringeva sempre di più, sadicamente, attorno alle loro figure stremate.

Vide le lacrime dei suoi amici brillare sulla sua pelle mentre rantolava parole confuse, il petto ormai chiuso in una morsa di agonia insopportabile.

Merlino, che si spengano quelle cazzo di fiamme!

E poi, ci fu un immenso scroscio d'acqua. Questa circondò la stanza con le sue spire spumose, animalesche, creando schizzi potenti e divorando le fiamme e il fumo che sembrarono urlare.

Ma Harry sprofondava sempre più giù, la vista sempre più nera.

-NO!

Quella voce gli penetrò nel cervello con violenza, riuscendo in qualche modo a creare un contatto tra lui e la vita. Si sforzò di aprire gli occhi, ed il suo sguardo si riempì di lui: i capelli biondissimi rischiarati dai bagliori del fuoco che si spegneva, le lacrime che sgorgavano come cascate, la bocca aperta che gridava la sua disperazione.

Draco lo abbracciò piangendo, lo scosse, si mise a cavalcioni su di lui, lo baciò. Harry respirava sempre più lentamente, e quasi non si accorse delle labbra del biondo sulle sue.

-Me l'avevi promesso...- singhiozzava Draco scuotendo la testa -avevi promesso che non mi avresti lasciato!

Ron ed Hermione erano sprofondati in un silenzio pieno di dolore, gli occhi gonfi di pianto. Harry deglutì ed ispirò profondamente, sentendo ogni singola fibra del suo corpo urlare di dolore.

Una calda, piccola lacrima colò dall'occhio sinistro, gocciolando sulla sua guancia. Ed ora il suo cuore, che ormai batteva con fatica, fu dilaniato dal dolore.

L'avrebbe perso, l'avrebbe perso per sempre.

Non aveva mantenuto la sua promessa.

-D...D...Dra..a..co...

Quella singola parola gli costò una fatica inimmaginabile, tanto che poi iniziò a tossire così forte da farsi sanguinare le tonsille. Il biondo singhiozzò più forte ed urlò, avvicinado il suo viso a quello di Harry. Il moro gli prese le mani, mentre sentiva la vita sfuggire diabolicamente dal suo corpo.

Un attimo solo...

-Scu... scusa..a...mi... Ti a...

E poi Harry chiuse gli occhi per sempre, indosso ancora il maglione intriso dell'odore di Draco.

 

Fine.


ANGOLO AUTORE ^^
La faccio breve perché sono le 3:16 di mattina e non ho molta moglia di scrivere, scusate... allora, questa è la prima Drarry che pubblico su EFP, quindi siate clementi please! ;) Per quanto riguarda l'ispirazione, mi è venuta qualche giorno fa ascoltando una canzone di quei figoni degli Hedley, Sweater Song (ascoltatela, è mooolto romantica ^^) e mi sono messo a scrivere. L'ho conclusa solo oggi, pochi minuti fa (infatti verso la fine potrebbero esserci errori, ed il mio stile potrebbe essere troppo frettoloso a causa della stanchezza xD) perché ieri sono stato impegnato a sbavare su quel fico di Maxxie Oliver, un personaggio gay della prima e seconda stagione di Skins, serie andata in onda a partire dal 2007 (è un fico assurdo, a chi interessasse l'attore è Mitch Hewer, anche se devo dire che dal 2007 a oggi si è rovinato... infatti vi consiglio di guardarlo nella versione del 2007 *sbav*)... comunque ora l'ho postata e spero la commentiate e la mettiate tra i preferiti, o che almeno vi piaccia.
Un grazie enorme e tanti baci a tutti!
SfregiatoeFuretto.

  
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