È una fresca sera di inizio agosto. La casa tace, tutti dormono e io esco in balcone.
Mi appoggio alla ringhiera e accendo una sigaretta.
Vedo il fumo che corre via, come i miei pensieri.
Mi appoggio alla ringhiera e accendo una sigaretta.
Vedo il fumo che corre via, come i miei pensieri.
Primo tiro di sigaretta.
E penso ai miei genitori, a quanto spesso non riusciamo a capirci. A quanto io non capisco i loro bisogni di persone adulte e loro non capiscano i miei di diciottenne.
Secondo tiro di sigaretta.
E penso a quel ragazzo, che dopo un anno e mezzo che ci siamo lasciati continua a farmi battere forte il cuore, solo a parlarmi.
Terzo tiro di sigaretta.
E penso a quel bacio che ho dato proprio a quel ragazzo ieri sera. Bacio che mi ha fatto tornare indietro di due anni.
Quarto tiro di sigaretta.
E penso a quell’altro ragazzo, che mi ha fatto passare un giorno in paradiso. E tre mesi all’inferno.
Quinto tiro di sigaretta.
E penso alle mie amiche, che durante le vacanze sento molto raramente. Ma che comunque sia sono le migliori amiche che possa desiderare.
Sesto tiro di sigaretta.
E penso alla mia migliore amica di una vita, che sta male per un ragazzo. E io sto male con lei.
Settimo tiro di sigaretta.
E penso a ieri sera, penso a quanto alcol ho intromesso nel mio corpo e quanto ne devo ancora smaltire.
Ottavo tiro di sigaretta.
E penso che l’altro ieri ho rischiato di rimanere investita da una macchina che sfrecciava a cento all’ora in un centro abitato.
Faccio l’ultimo tiro e poi prendo la sigaretta tra il pollice e il medio e la lancio lontano.
E se ne va via, come il fumo e come i miei pensieri.
E se ne va via, come il fumo e come i miei pensieri.
Mi tocco la guancia e sento una lacrima solitaria scivolare giù, per perdersi poi nell’aria.
Fumare fa male...ai pensieri!