Tomo fece il provino e dopo due settimane....

“Chi è?”

“Tomo!” aprii la porta entusiasta ma Tomo non sembrava contento. Non ce l'aveva fatta?? Non potevo crederci!

“Tomo?? Avanti non mi prendere in giro!” alzò lo sguardo, allargò le braccia, mi abbracciò, mi alzò da terra e cominciò a saltare.

“Stai abbracciando il nuovo chitarrista dei 30 Seconds To Mars!!!!!!” ce l'aveva fatta e io ero felicissima!

“Sei la prima a cui lo dico!” il mio migliore amico Tomo... Non si smentiva mai. Era davvero un amore di ragazzo!

“Al provino eravamo 200 e loro hanno scelto me! Cacchio quanto sono felice!”

“Sono felice anche io!!!” eravamo ancora abbracciati sulla soglia di casa.

“E ti dirò di più!” disse guardandomi.

“Cosa? Cosa???” non stavo più nella pelle.

“Il 3 febbraio farò la mia prima apparizione come chitarrista della band al “Late late Show with Craig Kilborn”!!!!”

Cavolo il mio amico Tomo stava realizzando il suo più grande sogno e io non potevo che essere felice insieme a lui!

“Cazzo Tomo... Non ho parole! Sono felicissima!!!!!!!”

“I ragazzi stanno per tornare in città... Non vai all'aereoporto? Se vuoi vengo con te..” era finito il periodo di riflessione. Quei mesi erano volati e ora dovevo fare i conti con il mio cuore

“Alex... Devi seguire quello che ti dice il cuore e non la testa...”

“Tomo è difficile...”

“Lo so.. Fai così.. Vai all'aereoporto e deciderai di impatto lì, quando li avrai tutti e due davanti, tu correrai verso colui che il tuo cuore si è preso la briga di scegliere...”

L'idea di Tomo non mi dispiaceva anche se avevo troppa paura di rimanere immobile davanti a loro. Senza fare un passo o un minimo movimento.

“Ci sto.. Ma tu abbracciami prima.. Altrimenti non ce la faccio!” Tomo mi abbracciò teneramente e poi mi spinse fuori dalla porta.

“Corri!” mi disse dandomi un bacio sulla fronte.

Scesi le scale a quattro a quattro, mi catapultai dentro la macchina e andai via... Destinazione aereoporto!

Casa mia non distava molto dall'aereoporto ma quel giorno il viaggio sembrò più lungo.

In quel lasso di tempo pensai alla prima volta che vidi Jared. Subito fui colpita dalla sincerità dei suoi occhi che poi così sinceri non erano, o almeno non erano stati.

Pensai alla sera in cui conobbi Shannon. Sentii, sin dal primo istante, che qualcosa mi legava a lui.

Nella mia mente gli occhi e gli sguardi dei due uomini che amavo più di qualsiasi cosa si sovrapponevano.

Jared con la sua risata angelica. Shannon e la sua irresistibile malizia.

Le parole di Jared, la lettera, il bacio.... Pensai a quel bacio e trasalii. Cominciavo a sentire caldo, e più mi avvicinavo a destinazione più il mio cuore tentava di uscire fuori dal petto.

“Mi fido di te...” gli sussurrai.

Arrivai all'aereoporto più ansiosa che mai. Cercai un posteggio e appena ne trovai uno subito posteggiai e scappai verso l'entrata. Andai a controllare il tabellone degli arrivi, vidi il loro volo e subito corsi via.

Ero arrivata e non riuscivo a non guardare quelle porte. Da lì a poco sarebbero entrati.

Shannon e Jared avrebbero varcato quelle dannate porte e io avrei fatto la mia scelta. Il cuore andava a mille e non riuscivo a respirare. Fino a quando non entrarono.

Eccoli lì, belli come non mai, così disinvolti che non sembravano per niente dei personaggi famosi. Shannon portava il suo borsone dietro la schiena, mentre Jared trascinava un trolley. Erano stanchi e si capiva anche da lontano. Si avvicinavano, ma ancora non mi avevano vista.

Cominciai a farmi spazio tra le persone chiedendo permesso. Ad un certo punto mi trovai davanti a tutti. Da sola.

“Ora sbrigatela tu...” dissi al mio cuore. Respiravo a malapena e se avessi continuato in quel modo sarei svenuta. Tutti e due si avvicinavano e finalmente mi videro.

Fu lì, in quel millesimo di secondo che il mio cuore fece la sua scelta. Quando vide il suo sorriso, splendente e sincero. Anche i suoi occhi sembravano sorridere.

“Devo andare da lui?” chiesi al mio cuore. Lo guardai avvicinarsi e il mio cuore cominciò a battere ancora più forte. Sorrisi.

Ringraziai il mio cuore a bassa voce e corsi verso l'uomo che amavo.