hello little girl
Continuo
a guardarti, a salutarti, a flirtare con te. E non smetterò mai di farlo, lo
sai, vero, Evans? Non fin quando tu mi dirai di sì. Sirius
sostiene che io sia troppo orgoglioso, Remus mi dice
che sono decisamente la persona più testarda che lui conosca. La verità è che
tu mi intrighi. Mi intrighi, sì. Sei sempre lì, presa dai tuoi libri, persa nel
tuo personale piccolo mondo, mentre quello di tutti gli altri viaggia a ritmi
velocissimi e a malapena si accorge che tu esisti. E’ un peccato, sai, che
nessuno si accorga di te, di quanto tu sia brillante, di quanto i tuoi capelli rossi
come il fuoco si illuminino in modo così dannatamente seducente quando il sole
al tramonto li sfiora con la sua luce. Ma
non lo vedi, l’effetto che mi fai? Sto
perdendo la testa per te. Potrei passare delle ore ad osservarti, a chiedermi
quali pensieri attraversino quella tua testa dura e coraggiosa, senza stancarmi
mai di sorridere ogni volta che quella buffa quanto adorabile ruga di
concentrazione compare al centro della tua fronte. I tuoi pensieri sono di
certo molto profondi, non sei una tipa che perde tempo dietro a cose futili.
Sei una tosta tu, Evans, non sei come le altre, non basta un mazzo di fiori, o
un sorriso al momento giusto, per conquistarti. Mi piacerebbe da morire che
fossero diretti a me, quei pensieri, ma non sono così illuso da pensare che tu
possa fantasticare su di noi, e sull’amore. No, tu sei troppo impegnata a
crescere, a diventare una donna vera, per concentrarti su cose come l’amore.
Quello del bambinone è il mio ruolo, Evans, non scherziamo. Io sono quello che fa
di tutto per farsi notare, per poter stare costantemente al centro dell’attenzione,
al centro della tua attenzione. Tu,
invece, sei quella a cui non importa nulla di ciò che pensano gli altri, tu sei
quella che certe volte mi spezza il cuore, quella che mi ignora, anche se sono
costantemente lì davanti a lei. Alle volte penso che tu non mi veda davvero,
Lily. O, meglio, che tu non veda il vero me. Eppure io non smetterò mai di
provare a far breccia nel muro che mi hai costruito davanti, che mi impedisce
di avvicinarmi a te. Perché, Evans, tu sei quella con i piedi per terra, ed io sono
l’eterno sognatore. E’ per questo che tu continuerai a rifiutare i miei inviti,
e io continuerò a porgerteli. Perché, in fondo al cuore, non smetterò mai di sperare
che un giorno o l’altro tu punterai i tuoi meravigliosi occhi dentro i miei, mi
sorriderai, in quel tuo modo così bello che avrebbe il potere di rischiarare
qualsiasi giornata, e mi dirai: “Sono tua, sono la tua piccola”.