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Autore: Maria_Black    08/08/2011    1 recensioni
Un viaggio a L.A. di due sorella cambierà la vita ad entrambe. Una riuscirà ad avere ciò che ha sempre sognato, l'altra incontrerà il suo idolo, Taylor Lautner e diventeranno amici...o forse qualcosa di più? Se vi ho incuriosito, leggete questa FF. E vi prego recensite, recensite, recensite!!!!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Taylor Lautner, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4- Viaggio a Vancouver
 
Quando mia sorella tornò dal set, il primo giorno di lavoro, la tempestai di domande, quasi tutte basate ovviamente su Taylor Lautner. Mia sorella mi diceva che erano persone normali, come noi, solo che erano famose ( dici niente! ). Erano ragazzi come noi che si volevano divertire, ed erano pure simpatici. La settimana successiva la passai, cercando di acquisire informazioni da mia sorella, che pazientemente mi assecondava, tranne sul film, che era top secret. Mi raccontava del fatto che gli era simpatica e che passava con loro molto tempo. Dopo una settimana, il set si spostò a Vancouver. Io sarei rimasta a casa di mia zia, mentre lei sarebbe andata lì, per lavoro. Pensai di andare anch’io, ma avrei dovuto trovarmi un albergo, e non mi avrebbero dato una camera in quello di mia sorella, perché mi avrebbero presa per una fan, e perché avevano prenotato tutto l’albergo per loro, per non essere scocciati almeno quando ritornavano da lavoro. Così mi arresi all’idea di tre settimane senza mia sorella, da sola, a casa di mia zia. Il giorno della partenza, raccomandai a mia sorella di chiamarmi ogni sera, perché volevo sapere comunque tutto di tutti. Lo stesso giorno della partenza, di sera, mentre guardavo la TV da sola, perché mia zia era ad una cena di lavoro, il mio cellulare squillò. Non era un numero che conoscevo. Risposi.
< Pronto? >
< Ehi, Angela, sono io, Mary! Senti, ho dimenticato il cellulare in camera mia e… > non la feci finire.
< Scusa, e tu con che cosa stai chiamando??? >
< Col cellulare di… posso dire che è il tuo cellulare? > chiese in americano a qualcuno affianco a lei < ok… di Kellan Lutz. > Cosa?!
< Wow! E tu me lo dici così?! > urlai, sorpresa. Sentii ridere dall’altra parte del telefono, la mia reazione non era stata delle migliori. Sicuramente ai loro occhi ero sembrata la solita fan scatenata, perché sicuramente ora erano tutti lì, accanto a mia sorella. Cercai di rimediare per non far fare brutta figura a mia sorella con loro < Comunque dov’è il tuo cellulare e perché mi hai chiamato? > era chiaro che non aveva chiamato per gesto di cortesia.
< È in camera mia, sulla scrivania. E ti ho chiamato per chiederti se puoi venire qui a Vancouver a portarmelo… > mi chiese abbassando sempre di più la voce.
< Cosa?! >  urlai. Credo che mia sorella si stesse facendo piccola piccola, dall’altra parte del telefono.. Altra ondata di risate, solo maschili stavolta. Angela, contieniti. È l’occasione di tua sorella. Contieniti! < Ok. Arrivo. Prendo il primo volo disponibile. Ma lo faccio solo perché ti voglio tanto bene! >
< Davvero?! > mi chiese mia sorella dall’altro lato del telefono < Oh, grazie Angela. Ti voglio un mondo di bene, grazie, grazie, grazie. >
< Prego. Ora vado. Devo organizzarmi. Ci sentiamo domani. Posso chiamare a questo numero? > sentii mia sorella mormorare in americano a qualcuno accanto a lei, che doveva essere Kellan Lutz, poi infine mi diede l’ok. Chiusi la telefonata e mi diressi verso il mio portatile e prenotai un biglietto per il volo del giorno dopo alle dieci. Sarei arrivata a Vancouver in giornata. Feci il borsone, presi il telefono di mia sorella e lo misi nella mia tracolla per non dimenticarlo, poi andai a dormire. Il giorno dopo, riferii tutto a mia zia, che commentò con un “tua sorella ha la testa tra le nuvole!” e io condivisi quell’opinione.
Presi il borsone e mi diressi all’aeroporto. Il viaggio fu molto stancante. Arrivata lì, chiamai al numero di Kellan Lutz. Mi rispose, con mio dispiacere, mia sorella.
< Ciao, Angela! Noi ti aspettiamo davanti all’entrata. Vieni! > e chiuse la chiamata. Io non spiccicai neanche parola. Mi diressi come aveva detto lei verso l’entrata e trovai mia sorella, con accanto Kellan Lutz, col cappuccio alzato e degli occhiali come travestimento per non farsi riconoscere, e Ashley Greene che aveva un foulard e degli occhiali da sole. Mi avvicinai a loro e mi tuffai tra le braccia di mia sorella, cercando di ignorare gli altri due.
< Ciao, grazie Angela!!!! > e sciolsi l’abbraccio.
< Prego! Zia ha commentato dicendo che hai la testa tra le nuvole. Ed è vero!!! > e ci mettemmo a ridere. Parlavamo in italiano, quindi né Kellan né Ashley capirono cosa stavamo dicendo. Presi il suo cellulare dalla mia tracolla e glielo porsi. Lei, teatralmente, lo baciò e lo coccolò come fosse un bambino. Io, Kellan e Ashley scoppiammo a ridere.
< Ok. >  disse infine mia sorella < Kellan, Ashley vi presento mia sorella Angela. > e mi indicò, parlando in americano. < Angela ti presento Kellan e Ashley > i due sorrisero e io ricambiai.
< Bene, andiamo? > disse Kellan. Io, Mary e Ashley annuimmo. Entrammo in un’auto e ci dirigemmo verso la periferia. Dopo un po’ notai che non stavamo andando in albergo, ma sul set.
< Mary?! > tutti si girarono per guardarmi e pensai che fosse meglio parlare in italiano per nascondere ai due attori la nostra conversazione. Bene, avevo trovato un modo per parlare con mia sorella senza che tutti sapessero cosa dicevamo. Poteva tornare utile… < Ma stiamo andando sul set? > lei annuì. < E io? >
< Entri con noi. Tutti ti vogliono conoscere! Ho parlato molto di te! > e mi fece l’occhiolino. Io, presa dall’imbarazzo, diventai tutta rossa. Il pensiero che Taylor sapesse chi ero mi metteva in imbarazzo, molto imbarazzo. Quando scendemmo dall’auto ci dirigemmo verso l’edificio e entrammo. Kellan e Ashley si tolsero il travestimento e ci avvicinammo a tutti gli altri attori del cast. Ne notai uno in particolare. Taylor Lautner. Dal vivo era molto più bello che in foto. La sua pelle risultava molto più naturale e bronzea. I suoi occhi erano ipnotizzanti e i suoi capelli sembravano seta. Senza che me ne accorgessi, eravamo arrivati. Tutti mi guardavano sorridendo, ma un sorriso si differenziava dagli altri per l’energia che emanava.
< Ragazzi, > disse mia sorella < vi presento Angela! > io sorrisi e accennai un ciao. Poi mi voltai guardando mia sorella negli occhi e in italiano, ovviamente per nascondere agli altri la nostra discussione, le parlai.
< Mi vuoi far morire?! > le chiesi in tono sarcastico. Tutti ci guardavano, ma sapevo che non capivano ciò che stavo dicendo.
< Forse… > sorrise lei, maliziosa.
< Ah….è così che mi ripaghi?! >
< Sì > e mostrò un sorriso abbagliante. Poi, come se niente fosse, se ne andò, lasciandomi lì, come una deficiente.
< Allora, > esordì Robert < com’è andato il viaggio? >
< Stressante. Molto. > e mi sedetti con indifferenza su una delle poltroncine. < E inaspettato. Mia sorella dimentica spesso le cose in giro, ma non pensavo fosse arrivata ad esser così preoccupante, la cosa! > e tutti scoppiarono in una sonora risata. Io ne individuai una e risi anch’io. La risata di Taylor era stupenda, e contagiosa.
< Per quanto rimarrai? > mi chiese Kristen.
< Non lo so > e feci spallucce.
< Visto che ci sei perché non rimani con tua sorella, qui? > quella proposta mi spiazzò. Non tanto per la proposta in sé per sè, ma per chi l’aveva fatta. Taylor. Forse voleva essere gentile, sicuramente non pensava al fatto che mi avrebbe visto per altre tre settimane. Anzi, tu saresti rimasta in albergo!!!  
< Potrai venire sul set, almeno ci vedrai fare il nostro lavoro! > disse Ashley su di giri, al pensiero della mia permanenza.
< Bella idea, Tay! >  disse mia sorella, avvicinandosi. Aveva sentito la nostra discussione. Poi voltò a guardarmi. < Allora? Che ne dici? >
< Ok > mi arresi. Anche se ero felice all’idea di vederli lavorare. Su tutti i presenti comparve un sorriso. < Ma qui si lavora o si fa salotto?! > chiesi a mia sorella e agli altri. Tutti scoppiarono in una sonora risata e io cercai di godermi l’ascolto della risata di Taylor.


Ciao a tutti! Questo è il nuovo capitolo della mia ff...spero vi piaccia! Vi prego, RECENSITEEEEEEEE!!!!!!!!!!!! Un bacio! <3
Maria

 
   
 
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