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Autore: Benkalas    08/08/2011    1 recensioni
Inizia la crociate dell'uomo che cambierà per sempre il volto di Kanto: Lord Zanivan
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga
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Elanor Anàrion stava scalando la Tarí Ringëril saltando di ramo in ramo con una grazia che solo chi come lei avesse passato metà della sua vita in quel bosco poteva avere.
Erano passati dieci anni da quando era scappata da Pallet e si era persa nel fitto di Bosco Smeraldo;Elanor ricordava quei giorni come se fossero appena trascorsi:passò tre notti a piangere spaventata finchè non le apparve un Butterfree dai colori sgargianti.
Il pokemon la condusse in una radura dove altri Pokemon Coleottero Weedle,Paras e perfino Scyther le avevano preparato un pasto a base di bacche e frutta.
Da quel giorno lei visse insieme a quei pokemon imparandone le abitudini e il linguaggio .
Ben presto Elanor imparò a considerare se stessa come parte integrante di Bosco Smeraldo ma questo non le impedì di rimanere sorpresa quando il bosco le parlò.
Una mattina stava raccogliendo frutti con Gwindor,così si chiamava il Butterfree,quando sentì un grido di dolore.
Pensando che un Pokemon fosse in pericolo corse in direzione delle urla ma quando arrivò scoprì che le urla di dolore non venivano da un Pokemon ma da una vecchia quercia
Un giovane Charmander era stato ferito dalla Velenospina di un Weedle e nel tentativo di colpire il piccolo insetto aveva bruciato i rami della quercia alle sue spalle.
Elanor tolse la spina dalla zampa del Pokemon e dopo avergli dato una bacca lo lasciò libero di andare per la sua strada.
Dopodichè sì dedicò all'albero:chiamò a sè alcuni Pinsir e chiese loro di sollevare quanta + terra possibile con le loro zampe e grazie al Ventargenteo di Gwindor e del suo sciame riuscì a spargere quella terra sui rami soffocando così ogni fiamma.
Da allora Elanor riusciva vedere Bosco Smeraldo con occhi diversi:percepiva ogni forma di vita all'interno del bosco; dai Pigliamosche e i loro Pokemon fino Tarí Ringëril,l'albero che aveva salvato, e gli altri alberi che formavano il bosco; poteva vedere come da quest'ultimi fluisse sempre un energia e come i Pokemon attingessero ad essa quando lanciavano i propri attacchi.
Studiò a lungo Gwindor per capire come utilizzasse questa energia e un giorno,quasi per gioco,provò lei stessa a lanciare un Ventargenteo: il successo che ottenne la portò a studiare tutti gli attacchi dei Pokemon Coleottero tanto che a tutt'oggi sapeva riprodurli tutti alla perfezione.
Elanor era arrivata in cima ma quello che vide la distolse dai suoi ricordi;non era ancora sorto il sole ma il cielo in direzione di Viridian City era straziato da riflessi cremisi:la città stava bruciando!!!
Elanor mandò uno sciame di Beedrill a Viridian a controllare la situazione è lanciò un acuto richiamo a tutti i coleotteri in Bosco Smeraldo
Niente finora faceva pensare che ciò che stava bruciando Viridian City avrebbe dato fuoco anche alla sua foresta ma lei non voleva di certo stare ad aspettarlo.
Elanor non riusciva ancora a volare , ma la sua padronanza di Volo le permise di planare indenne giù dalla quercia.
Quando toccò terra vide un nugolo di Pokemon coleottero che aveva risposto al suo richiamo;dietro di loro una dozzina di ragazzi la fissavano stupiti.
Approfittando della situazione Elenor lanciò uno Charme sui ragazzi per attirare ancor di più l'attenzione su di se, dopodiche iniziò a parlare
"Fratelli Pokemon,amici Pigliamosche:Viridian City sta bruciando!!!!"
Le voci di stupore furono quasi coperte dai brusii spaventati dei coleotteri
"Non so chi abbia dato fuoco alla città ma temo che non si fermerà;con il vostro aiuto potremmo tenere le fiamme lontane da Bosco Smeraldo"
Dal grupposi fece avanti un ragazzo bardato di un armatura da samurai;con la mano sull'elsa della spada fissò Elanor con aria di sfida "Chi sei tu per avanzare richieste di aiuto per Bosco Smeraldo?!?"
"Io sono Elanor Anàrion signora e guardiana di Bosco Smeraldo"
Elanor dovettere ammettere a se stessa che la risposta era alquanto presuntuosa visto che nessuno l'aveva mai investita di tale carica ma Bosco Smeraldo era stata la sua casa per dieci lunghi anni e non avrebbe permesso a quel ragazzino arrogante di impedirle di difenderlo
Il samurai però non si lasciò impressionere dalle parole di Elanor ed estraendo la spada la puntò verso la ragazza
"Dimostra di essere ciò che dici:io sono il più forte dei Pigliamosche se mi batterai ti riconosceremo come nostra Johtaja e lotteremo al tuo fianco
Elanor non conosceva quel termine "Johtaja" ma dal tono del ragazzo intuì che il titolo indicasse una posizione di comando
"E sia" rispose "ma tu sei in armatura lascia che io colmi questa differenza"
Ancora una volta la lingua di Elanor era stata più veloce della sua mente ed ora doveva pensare ad un modo per realizzare ciò che aveva appena affermato; il primo pensiero andò ai suoi pokemon coleottero:da loro aveva imparato l'attacco Rafforzatore ma dubitava che avrebbe potuto tener testa alla spada del Samurai
Il suo sguardo vagò per la radura alla ricerca di qualcosa che la potesse aiutare finchè noto un ceppo da cui si stava staccando un pezzo di corteccia ed ebbe un illuminazione;era la prima volta che indirizzava l'energia dei boschi su qualcosa ma poteva funzionare
Elanor lasciò che l'energia fluisse in lei mentre si sforzava di visualizzare nella sua mente un armatura; nel mentrè inizio a impastare quell'energia per lanciare Rafforzatore sul tronco il quale,una volta colpito si illumino di un luce verde.
I fasci di luce iniziarono a staccare pezzi di corteccia dal tronco adagiandoli sul corpo formando infine una corazza a piastre
"Non basterà qualche trucchetto a fare di te una Johtaja;combatti ora: Pinsir scelgo te!!!!"
Lo sguardo di Elanor si accese di ira,quel ragazzo stava iniziando davvero a seccarla.
Da bambina aveva assistito a scontri fra allenatori e lei stessa ne aveva fatti un paio ma non avrebbe ottenuto molto in questo modo.......doveva colpire direttamente l'allenatore o avrebbe solo perso tempo.
La sua mente vagò a prima del suo ingresso a Bosco Smeraldo: lei e i suoi fratelli giocavano spesso con l'arco del padre cercando di colpire barattoli sul muretto che delimitava il loro giardino; con quell'immagine della mente Elanor cercò di ricordare la forma del suo arco e le sensazioni che provava nel'impugnarlo e tenderlo.
L'energia che ancora sfrigolava fra le mani si modellò seguendo i suoi ricordi, lei prese parte di quell'energia e si preparò a lanciare un Missispillo dando all'energia rimasta la forma di una freccia.
"Il tuo Pokemon sa difendere se stesso ma può difendere te?!?"
Senza lasciare al giovane Samurai il tempo di rispondere scoccò il Mississpillo; il dardo si divise in tre: una colpi il Pinsir e le atre due tranciarono di netto le fibbie dell'armatura lasciando scoperto il torace del ragazzo.
Galvanizzata Elanor liberò l'energia che formava il suo arco per lanciare un'attacco DanzaSpada. Aveva visto utilizzare più volte dagli Scyther ma era la prima volta che lo utilizzava quella mossa così modellò l'energia residua in due lame e si lasciò trasportare dall'attacco
Il samurai provò a parare i furiosi attacchi della ragazza ma lui era impacciato nei movimenti dall'armatura e lei era troppo veloce e ben presto il ragazzo si ritrovò con la verde lama di energia alla gola.
"Ti basta come dimostrazione,Samurai?!?"
"Sì"rispose il ragazzo degluttendo a vuoto"tu sei Johtaja di Bosco Smeraldo"
Elanor dissolse le lame e si concesse un lungo sospirò di sollievo,aveva vinto la sua prima battaglia ma aveva bisogno dell'aiuto di quei ragazzi se voleva sperare di vincere le prossime.
Così allungo la mano verso il samurai e lo aiutò ad alzarsi poi le poggiò le mani sulle spalle e guardandolo con aria solenne gli disse "Da oggi tu e tuoi amici non sarete più dei semplici Pigliamosche ma Druidi:voi vi prenderete cura di Bosco Smeraldo come Bosco Smeraldo si prenderà cura di voi"
con il sorriso sulle labbra il ragazzo rispose"Sì mia Johtaja"
Contraccambiando il suo sorriso Elanor invitò il samurai e i suoi amici a ristorarsi;stava per congedare i Pokemon coleottero quando due macchie scure oscurarono il cielo seguiti da uno stormo di Fearow.
La ragazza non seppe riconoscere quella due figure ma qualcosa in loro la lascio scossa;non avrebbe saputo dire che cosa ma in loro percepiva qualcosa di sbagliato
Il samurai la distolse dai suoi pensieri "Qualcosa non va, Johtaja?!?"
"No, sono solo un pò stanca" rispose Elanor augurandosi che quella fosse la risposta giusta"vieni andiamo a mangiare qualcosa"
  
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