Dedicata a TheGentle95
 

Cielo
 

“Quando guardo il cielo cerco te
Distrattamente guardo il cielo e cerco te
E scioccamente mi sollevo... su con te
Su con te”
By Per fare a meno di te, Giorgia.
 
Caspian non aveva gli occhi blu, né i lunghi capelli dorati; eppure, ogni volta che lo sguardo turchino di Susan si poggiava sul cielo, non poteva non rivolgere un pensiero a quel ragazzo dai luminosi occhi color cioccolato e dall’ ammaliante sorriso.
Quel giorno, sedeva in una carrozza, la schiena dritta, i lunghi capelli corvini che le scendevano in eleganti onde sulla schiena, e il sorriso fiero dipinto sulle labbra.
Chiuse gli occhi, e le parve di sentire la morbida voce di Caspian.
<< Com’è Londra? >>, le aveva chiesto un giorno a Narnia.
Nella mente di Susan si riprodusse il sonoro scoppiettio di un fuocherello all’aria aperta: probabilmente, nel momento in cui Caspian le aveva parlato, stava attizzando un discreto falò in mezzo al bosco con un rametto rinsecchito.
Nonostante ci mise tutto il suo impegno, Susan non riuscì a ricordare cosa rispose di preciso al ragazzo. Senza dubbio, le era rimasta impressa nella mente l’espressione paziente del giovane, che uno sguardo rivolto al prato ombroso e uno di nascosto al viso pallido di Susan, si limitava ad attendere una qualsiasi risposta.
Ai tempi, Susan non sapeva che, tra una nuvola e l’altra, il grigio cielo di Londra conservava un posticino anche per il viso allegro di Caspian.
<< E’ bella la mia Londra >>, soffiò dischiudendo appena le labbra.
I cavalli nitrirono, segno che la carrozza era arrivata a destinazione. Susan scese dall’abitacolo, aiutata dal cocchiere che le tendeva la mano color cioccolato.
Un ultimo pensiero fu rivolto al cielo, che quel mattino aveva perso un po’ del suo grigiore.