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Autore: Vals Fanwriter    08/08/2011    6 recensioni
I suoi vestiti verde-argento erano sporchi di terra e lui era coperto di filetti d’erba, che gli regalavano il loro profumo.
SESTA classificata al "New Generation Contest" di June_ .
[Rose/Scorpius]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Nick: TITTIVALECHAN91.
Titolo: The scent of you.
Avvertenze: One-shot, Raiting Verde.
Genere: Romantico, Commedia.
Personaggi: Rose/Scorpius
Prompt: Erba, Rosa rossa.
NdA:
 La fanfiction è stato un colpo di genio. Appena ho letto i prompt, ho avuto un’illuminazione. Ovviamente non sono per niente una professionista, quindi ciò che per me è favoloso per altri potrebbe essere banale. Perciò lascio a chi leggerà il giudizio. Grazie a chi perderà un po’ del suo tempo a darmi una sua opinione.

 

The scent of you

 

Maledetto il giorno in cui il professor Lumacorno ci diede come compito in classe la preparazione di una delle pozioni più difficili del suo repertorio. Lo conoscevamo ormai da anni. Lui si divertiva nell’assegnarci i compiti più strambi e la preparazione dell’Amortentia, ahimé, rientrava in essi. Non mi allarmai più di tanto per la ovvia difficoltà che imponeva quella pozione, a differenza di mio cugino Albus, bensì di quello che poteva venir fuori da essa, per la magia che essa poteva sprigionare, se capite a cosa alludo. E forse la mia paura più grande si avverò semplicemente per uno strano scherzo del destino, perché quest’ultimo voleva mettermi in ridicolo, o perché voleva darmi finalmente la possibilità di crescere e di essere franca con me stessa.

Nulla di personale, ma la mattina della consegna ce l’avevo col mondo. Avevo più volte risposto freddamente a mio cugino, che voleva a tutti i costi sapere di cosa profumasse la mia pozione, dopo essersi vantato, per tutta la durata della colazione, di aver ottenuto un invitante odore di cioccolata al latte. Non riuscendo a procurarsi nessuna informazione sul mio segretissimo capolavoro, si era alzato sbuffando, con l’intenzione di dirigersi dal suo migliore amico e mio peggior nemico, Scorpius Hyperion Malfoy, pensando forse di avere più fortuna nel ficcare il naso nelle pozioni altrui. Fatto sta, che me ne liberai fortunatamente.

Non andò per niente meglio, quando, una volta in classe, il professor Lumacorno decise di chiamarci uno per uno ad esporre quel che era ciò che amavamo. Le mie mani persero non so quanti liquidi nel sudare freddo, mentre attendevo il mio nome. Ringraziai il cielo e mio padre, per essere l’ultima dell’elenco e, di conseguenza, per poter farmi due risate nel sentire prima l’elaborato del mio peggior nemico.

“Ci illustri il risultato del suo lavoro, signor Malfoy”, lo incoraggiò il professore, dopo averlo chiamato.

Lui, perfino più nervoso di me, con la boccetta tra le mani tremanti, sussurrò: “Sento profumo di rosa… Di rosa rossa”.

Mi dissi che era uno stupido. Il profumo non cambia a seconda del colore della rosa! Anche se…

“Weasley Rose, la promessa di questa scuola. Venga!”.

Mi riscossi dai miei pensieri, mentre il sorriso a trecentosessantacinque denti del Lumacone, come lo chiamava James, mi invitava ad alzarmi. Una volta raggiunta la scrivania, piena di fiale lasciate lì dagli studenti che mi avevano preceduta, stappai la mia con un gesto che definii teatrale e tentai di far uscire le parole dalla mia bocca.

“Io sento… odore di erba appena tagliata, professore”, dissi incantata, ricordando quel caldo giorno di primavera.

 

            L’ansia più assoluta mi prese quel pomeriggio in cui iniziai la preparazione di quella dannatissima Amortentia. Soltanto Salazar sapeva quanto fossi nervoso e quali istinti omicidi avessi nei confronti del mio insegnante di pozioni. Sperai ardentemente, per tutta la preparazione di quell’intruglio, che non venisse fuori quello che pensavo, ma purtroppo ero fregato. A salvarmi forse sarebbe stato il fatto che ognuno poteva sentire un odore diverso, oppure che il professore non si sarebbe messo ad esaminare tutti i suoi allievi per sapere cosa sentissero. Ma quanto ero cretino!

La mattina della consegna ero già esasperato di mio, non serviva di certo un Albus Severus Potter che si vantasse del favoloso odore della cioccolata al latte. Lo fanculizzai in meno di due secondi e lui borbottò qualcosa come: “Ma che hanno tutti oggi?”.

Dopo essermi ingozzato di uova e bacon per calmare i miei nervi, mi diressi a passo più che sostenuto nei sotterranei, dove si svolgeva la lezione del mio attuale professore preferito. Quasi subito mi maledissi per non essermi inventato una scusa qualsiasi, una malattia improvvisa, una gamba rotta, per non presentarmi lì. Il professore aveva deciso di chiamarci uno per uno alla cattedra e devo dire che fu abbastanza veloce ad arrivare al mio nome.

“Ci illustri il risultato del suo lavoro, signor Malfoy”, mi incoraggiò lui.

Boccheggiai per qualche secondo, prima di proferire parola. Fissai il suo sorriso smagliante e deglutii. “Sento profumo di rosa… Di rosa rossa”, sussurrai, dopodiché emisi un forte respiro, come per liberarmi di un peso, mentre Lumacorno si complimentava con me per il colore vivace della mia Amortentia.

Subito dopo mi andai a sedere e fu il turno di quella rompiballe della Weasley. In quel momento però non ero in vena di insultarla, di pensare a quanto fosse petulante, perfettina e suscettibile, seppure esclusivamente nella mia testa. Ripensai solo al profumo della mia Amortentia e inevitabilmente mi persi nei ricordi di quel caldo giorno di primavera.

 

Ero seduta in riva al Lago Nero.

Ero a cavallo della mia scopa.

La mia mente era tutta per Wordsworth e il suo Daffodils.

In quel momento, pensavo soltanto all’ebrezza del volo.

Il rumore tipico di un Bolide da Quidditch, mi distrasse e mi costrinse ad alzare gli occhi al cielo.

Il rumore tipico di un Bolide da Quidditch, mi indusse a voltarmi. Scansai la palla per un pelo, ma persi il controllo della scopa. Precipitavo.

Qualcosa precipitava.

Tentai di ristabilirmi o perlomeno di fare un atterraggio decente, ma non ebbi il risultato che volevo.

Stava per venirmi addosso e non riuscivo a muovermi. Chiusi gli occhi.

Chiusi gli occhi e, quando li riaprii, il mio naso era a due centimetri dal suo collo.

Un peso morto mi stava sopra, ma non sentivo dolore. Sbattei le palpebre un paio di volte.

Lei profumava di rosa.

I suoi vestiti verde-argento erano sporchi di terra e lui era coperto di filetti d’erba, che gli regalavano il loro profumo.

Ovviamente quando scoprii che si trattava di Rose Weasley, volarono insulti a non finire.

Naturalmente quando mi resi conto che quello era Scorpius Malfoy, lo obbligai ad alzarsi a suon di pugni.

 

Era per questo motivo che se lui si fosse anche solo ricordato minimamente del profumo di erba appena tagliata che quel giorno ci aveva avvolti a causa del suo ruzzolone, io sarei stata rovinata.

 

            Non c’era giustificazione più plausibile per voler nascondere quello che amavo sentire e, se a lei fosse venuto in mente, per caso, che quel giorno si era spruzzata il profumo di rosa rossa, che Albus Potter le aveva regalato il Natale precedente, io sarei stato rovinato per il resto della mia vita.

 

FINE

   
 
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