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Autore: xstaystrongandsmile    08/08/2011    5 recensioni
Alice
Solo lei, la protagonista.
Alice?
Ragazza strana, con un passato difficile.
La sua vita è stata condizionata da avvenimenti passati che nella sua vita presente l'hanno fatta diventare una stronza.
I sentimenti? Per lei sono inutili perdite di tempo. Non si lascia mai trasportare dalle emozioni.
Solo cosa la emoziona, la danza.
Non smetterebbe mai di ballare, mai.
La danza è tutta la vita di Alice.
E poi, una sera, incontra Lui.
Bello, per carità. Ma famoso.
Cantante canadese. Perseguitato dalle fan.
Passato difficile anche per lui, ma grazie a tre parole 'magiche' ora è chi è.
Justin.
Quante possibilità ci sono che succeda qualcosa tra questi due ragazzi?
Riuscirà Justin a rompere il muro di Alice?
E Alice, combatterà contro tutta la fama?
Spero che questa Storia ti appassioni.
Benvenuti in questa parte di me,
Alice.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Author's notes;
Beh, ecco la fine di tutto.
Questa storia è nata in un pomeriggio, con una canzone, questa.
Ed è passata tramite il concerto, una litigata con la mia migliore amica, la nascita di una nuova amicizia e la fine di un'altra, dopo due anni e mezzo.
E' andata così.

E' stato davvero bello scrivere per voi.
Grazie per le recensioni, le visite e voi.
Grazie mille, grazie di tutto.
Di ogni singola cosa e di ogni singola parola.

Spero che questa storia vi sia piaciuta.

Enjoy,
Alice.

Ps- mi piacerebbe taaanto sapere che pensate.
stay strong.

“… but everything we have, is stuck in the moment, with you.”
Alice’s Pov
“Ma sì, non devo pensarci. Oggi è Natale, quello che è successo ieri sera me lo sono sognato. Il tacchino alla salsa di Diane deve avermi dato alla testa.” Penso annuendo.
Sbadiglio e mi alzo per scostare le tende.
Sole. Sole che illumina. Sole che riscalda. Sole che fa stare bene e fa sorridere. Sole che mi fa chiudere gli occhi amabilmente.
Apro la finestra mentre canticchio, stupendo me stessa, Stuck in The Moment.
- I wish we had another time, I wish we had another place… -
- ... now Romeo and Juliet, bet they never felt the way we felt… - mi accorgo subito che non è la mia voce a continuare la strofa.
Guardo sotto e il ragazzo se ne sta seduto sotto un albero, appoggiato al tronco, strimpellando qualche accordo alla sua chitarra e con gli occhiali da sole.
Rimango zitta in ascolto di quella voce che mi sveglia come l’acqua gelata.
 
Justin’s Pov
Che poi cantare le canzoni d'amore per lei, so benissimo che non serve a niente.
Però c'è qualcosa nei suoi occhi questa mattina che mi dice che è diversa, succederà qualcosa, me lo sento.
Lo dice il mio cuore,e lo vedo negli occhi suoi.
- Buongiorno piccola – le dico sorridendole e guardandola dall’alto. Devo sembrare come sempre, come se facessi sempre così, e non che mi sono svegliato un’ora prima del solito solo per vederla appena sveglia.
- Buongiorno – dice lei. È così assurdamente perfetta, possibile che esista davvero qualcuno di simile?
La luce le filtra tra i lunghi capelli biondi e l’aria è impregnata del suo dolce profumo.
- Siamo già sveglie? –
- Il sole, sai. – guarda verso il signor Sole e gli sorride – Mi mette di buon umore. –
Appoggio la chitarra a terra e mi alzo. Sono sotto il suo balcone, come Romeo e Juliet.
Lei è la mia Juliet. Il sole che la mattina sorge e la luna che rischiara la sera. È lei, le mie stelle, il mio cielo. Nei suoi occhi si trova la mia terra, e nelle sue labbra il mio paradiso…
Devo essermi fumato qualcosa di grosso senza accorgermene.
- Ti va di fare una passeggiata? – propongo, ho bisogno di stare con lei, da soli.
- Così? – si indica sdegnata ma secondo me potrebbe benissimo uscire così. – Arrivo. Un minuto e sono pronta. – esclama poi con un sorriso e scappa dentro la sua stanza.
 
Alice’s Pov
Ma questa, sono davvero io? Cioè, Alice Nadya Bower questa ragazza allo specchio? Con un filo di trucco e un sorriso che le va da una parte all’altra del viso?
Mi faccio una linguaccia.
Sì, sono io. E sono stranamente agitate per un’uscita.
Apro la porta e mi dirigo verso il giardino, dove qualcuno ancora più bello di un Angelo mi sta aspettando.
- Vogliamo andare? –
- Prima le signore. – fa un leggero inchino e mi lascia lo spazio sul vialetto. Mi metto indosso la maschera da signora ottocentesca snob. Ride guardando la mia faccia ed io rido trasportata da lui, mi prende la mano e passeggiamo per le vie di Stantford.
Mi spiega con calma un bel po’ di cose. Ridiamo, facciamo commenti, scherziamo, raccontiamo, come se non fosse successo nulla.
- Perché non mi guardi negli occhi? – chiede ad un certo punto fermandosi.
Cazzo, se ne è accorto.
Non lo so nemmeno io perché. O almeno lo so, ma non glielo direi mai.
- Ho la guancia che scotta da ieri sera, ma solo una e in un punto preciso, come se ci si fosse stato appoggiato qualcosa che è più caldo del Sole. – cambio discorso inquadrandolo su qualcosa che mi sta succedendo. Justin fa qualcosa di strano e appoggia le sue labbra sulla mia guancia, nel punto dove scotta. Combacia perfettamente con il punto.
- Risolto il mistero, ora per piacere spiegami perché non mi mostri i tuoi occhi. C’è qualcosa che mi stai nascondendo? –
- Il sole. – rispondo mentendo, mi fa spostare un po’ più al lato
- Ora? – chiede insistente – Cosa mi nascondi Ali? – mi alza lo sguardo e mi arrendo ai suoi occhi.
 
Justin’s Pov
Ci vedo dentro tutto. Tutto ciò che una persona è capace di sopportare. Paura, felicità, gioia, dolore, ansia,attesa. Mi fa strano vedere tutto questo negli occhi di una ragazza della mia età. Di solito tutto questo lo vedo negli occhi dei miei nonni, che hanno esperienza, ma Alice non è come me, ha vissuto cose che io posso solo immaginare, la abbraccio istintivamente e un po’ Alice si irrigidisce, poi si stacca dall’abbraccio e ricomincia a camminare senza di me, come se quello che è successo le avesse tolto una coperta.
Si sente più visibile, più toccabile, più alla portata di tutti, non più dietro una muraglia.
È caduto il silenzio.
Resisto fino a che non ci troviamo davanti alle aiuole del parco dove venivo a giocare con Ryan, Chris e Chaz quand’ero bambino. C’è una bellissima rosa rossa solitaria cresciuta in mezzo alle altre piantine più basse. Lì, in piedi, retta e fiera, contro tutte le previsioni che potesse nascere.
Mi avvicino per raccoglierla e anche se mi pungo, la raccolgo e la do in dono ad Alice, che si apre in un sorriso naturale e mi guarda, ora ha gli occhi più chiari, come il cielo d’estate.
 
Alice’s Pov
- Brava Jazmyn! – esclamo battendo le mani davanti al viso della piccola bambina che ride allegra e felice. Abbiamo appena finito di pranzare e per far passare un pomeriggio soli i grandi, io e Justin ci siamo offerti di fare da babysitter.
- Ora Bobo fa cavallo! – grida indicando Justin che le sorride e se la appoggia sulle ginocchia, iniziando a farla sbattere su e giù e provocando in Jazmyn delle risate singhiozzate.
- Basta basta! – grida quando non vuole più giocare con lui, ma con me.
- Che facciamo principessa? – mi porge una Barbie e porge un Ken a Justin
- Giochiamo con le Barbie! – esclama e apre la casa delle bambole facendo cadere tutti gli accessori – Alice è la principessa in pericolo e Justin la va a salvare! – Justin organizza la scena in poco tempo. Prende il cavallo e ci fa salire il Ken, io faccio arrampicare la Barbie in cima al tetto e inizio a gridare in falsetto
- Aiuto! Aiuto! Qualcuno mi salvi! Un drago cattivissimo mi sta tenendo prigioniera! – Jazmyn fa un verso che dovrebbe essere il drago – Aiuto! Aiuto! Aiuto! –
- Arrivo io a salvarti principessa! – grida facendo prendere la rincorsa al cavaliere dalla cima del divano. Con impeto scende giù e affronta la difficoltà della foresta dei vestiti e poi l’arida terra degli utensili da cucina, fino ad arrivare ai piedi del castello. Smonta da cavallo e raggiunge la principessa.
- Grazie mio eroe! – esclama la principessa
- Dovere principessa. Ora mi concede di fare una cosa? –
- Ovvio che sì. – avvicina i due pupi fino a toccarsi con i visi poi si avvicina lui al mio e mi si butta sopra, sorretto dalle braccia. – Scemo. – gli dico – Ora levati, che la principessa s’è stufata. –
- E se non volessi levarmi? – dice per sfidarmi
- C’è il drago che ti assale! – esclama Jazmyn sorprendendolo alle spalle e montandogli sulla schiena, Justin rotola di lato e inizia a fare il solletico a sua sorella, mentre mi rimetto seduta e stacco i due pupi.
“Stupida principessa che ti fai ingannare.” Ammonisco la Barbie bionda
“E tu sei un cattivo principe che la fai impazzire.” Dico al Ken e li metto dentro la scatola dei giocattoli di Jazmyn.
La risata della bambina risuona nell'aria come delle campanelle,e unita a quella del fratello, più profonda, creano un'armonia mista tra suoni e amore, che inizia ad aleggiare nella stanza, come un dolce profumo.
- Jazmyn! - la voce di Selena che proviene dal corridoio, i due fratelli smettono di ridere, intanto la ragazza entra nella stanza dei giochi. - Jazmyn,  andiamo a giocare con la neve? -
- Neve?! - esclama Jazmyn, le si illuminano gli occhi e un sorrisone le compare sul volto. Selena annuisce e sparisce nel corridoio, seguita a ruota dalla bambina.
- Voglio vedere la reazione di Jazmyn – sussurro Justin rimane seduto a terra. Appena la piccola mette il naso fuori si iniziano a sentire dei gridolini eccitati, e Jazmyn corre in mezzo al viale di casa Dale, seguita da Selena, Pattie, Diane e Bruce, tutti sorridenti e ridenti.
Non resisto ed esco anch’io.
Jazmyn mi vede e mi salta addosso, facendomi cadere sulla neve morbida e bianca. Scoppio a ridere come una cretina e muovo le braccia e le gambe su e giù.
Incontro lo sguardo di Justin sulla porta, quegli occhi castani mi fanno scoppiare il cuore, e sorrido come quando sto con lui.
Mi viene tirata una palla di neve in pieno viso e capisco che l’autore del gesto è Justin che è scoppiato e ridere. Gliene tiro una indietro e comincia una epica battaglia a palle di neve, dove si aggiungono Selena, Chaz e Chris.
- Posso morire felice! – grido buttandomi a terra, ridendo.
- No, non devi morire. – sussurra al mio orecchio, non mi ero accorta che mi fosse così vicino. Il mio cuore inizia a battere.
- E perché? Meglio morire felici, che vivere una vita triste. –
- Sì, ma non devi morire. –
- Perché? –
- Perché a me tu servi. E perché mi rendi felice. –
Il cuore perde un colpo. Ho i brividi anche se sono sprofondata nella neve. Mi giro per guardarlo e incontro i suoi occhi che mi fissano, ci sorridiamo.
 
Cosa vedo nei suoi occhi?
Vedo tutto ciò che altri non possono vedere.
Ci vedo lui, i suoi, la sua musica, il suo cuore, la sua storia e ci vedo anche un po’ di me.
La me che è con lui, che solo lui può conoscere, che solo lui è riuscito a estrapolare.
 
“Che parolona.”
Gli ridacchio in faccia e lui fa una faccia strana.
- Cosa c’è di tanto divertente? – chiede curioso, gli faccio gesto di “nulla di importante” e mi alzo in piedi.
 
Justin’s Pov
- Giuro che dopo questa mangiata sto bene per una settimana. –
- Sì, e domani dopo pranzo dirà la stessa identica cosa. – commenta Chris. Ridiamo.
- Sarà, ma oggi le cose mi sono sembrate le più buone di sempre. – abbraccio mia nonna – Grazie nonna! –
- Ci credo, c’è Alice. – aggiunge Chaz, Ali ride e dà una piccola botta sulla spalla di Chaz.
- Ora smettetela ragazzi – dice mamma – Date una mano a preparare. – in un nanosecondo la sala si svuota e rimangono solo mamma, nonna e Ali, che si offre di dare una mano. Tutte e tre poi si dirigono in cucina a lavare i piatti.
- Proprio non vuoi ammetterlo, eh? – Chris entra nella mia mente, distraendomi dalla meraviglia in cucina.
- Cosa? -
- Che ti piace. –
- I ragazzi sono troppo orgogliosi per ammetterlo. – dichiara Caitlin, trovandosi d’accordo con Selena, che annuisce, convinta.
- Già. –
- Tzè, senti chi parla. – Chris guarda Caitlin – Voi due, prima di mettervi insieme, c’è n’è voluto di tempo. Caitlin, tu non avresti mai fatto il primo passo e se non fosse stato per Justin, tra voi due non sarebbe mai nato niente. –
- E ti ricordi che razza di bacio vi siete dati, Bieb? Tutto storto e davanti al cavallo. – dice Chaz, io e Caitlin ci guardiamo e ci sorridiamo.
Certo che mi ricordo. Il mio primo bacio. Con Caitlin.
- Chi è che bacia chi? – esordisce Ali entrando nella conversazione
- Il tuo Justin, Ali, ha baciato per la prima volta Caitlin. – le risponde Selena, invito Ali a sedersi accanto a me, e la ragazza accetta volentieri, le prendo la mano, Ali la stringe e ci sono le scintille.
Si raccontano per un po’ degli aneddoti, poi lasciano me e Alice da soli, con la scusa di andare a vedere un film “che sicuramente a me e a lei non piacerebbe.”
- Che scusa banale – commenta Ali sorridendo. Si alza in piedi e va alla finestra, prende la cioccolata calda che nonna ha preparato e volge lo sguardo verso fuori, dove la neve cade. – Justin? –
- Sì? –
- Senti qualcosa? – aguzzo l’orecchio
- No. – mi fa cenno di avvicinarmi a lei, e ubbidisco. Poi appoggia la mia mano sul suo petto. C’è un rumore, tonfo e velocissimo. Il suo cuore.
- Il tuo cuore. Batte velocissimo. –
- Ecco ora hai sentito. Capita tutte le volte che tu sei nelle vicinanze. Non so più che fare. –
- Senti qua. – le dico e le appoggio la mano sul cuore. – Anche il mio fa sempre così. –
- Secondo te siamo gravi? Cioè, siamo malati? –
- Se la felicità è una malattia, allora sì, siamo gravi entrambi. – Alice guarda fuori, si morde un labbro, come se volesse aggiungere qualcos’altro ma quell’altra parte di lei glielo impedisce.
 
Alice’s Pov
Lo ammetto, Justin, vorrei baciarti. Ora, ora che siamo soli, ora che le nostre labbra sanno di cioccolato, ora che è tutto perfetto.
Mi guardi, ma io non ti guardo. Perché?
 
Alice and Justin’s Pov
E poi, improvvisamente.
Perché non ne possiamo più.
Appoggia le sue labbra sulle mie.
Ed è… cazzo, è perfetto.
Come se le nostre labbra fossero state fatte per essere unite.
Il mondo gira nel modo giusto, ora, le cose sono giuste, i gesti, le sensazioni, ora sono azzeccati.
I nostri cuori che battono all’unisono. Le nostre mani che si cercano. Le nostre labbra che si desiderano.
Scoppiamo di desiderio, ed ora lo stiamo riempiendo, stiamo esaudendo un desiderio tenuto a bada da troppo tempo.
 
“… but everything we have, is stuck in the moment, with you.”
  
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