Crossover
Segui la storia  |       
Autore: nick nibbio    08/08/2011    3 recensioni
Nell'eterna lotta tra bene e male è finalmente giunto un eletto in grado di cambiare l'equilibrio tra queste due forze: un giovane ragazzo che, da semplice sognatore, diventerà protagonista e, insieme a molti grandi personaggi dei manga e delle anime, trasformerà il sogno in realtà
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Film, Libri, Videogiochi
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
37. la forza dei sentimeenti

Ciao a tutti e ben ritrovati.
Mi dispiace di non aver postato regolarmente in questi mesi, ma ci sono stati diversi problemi che mi hanno impedito di scrivere regolarmente (un po’ di mare, gli esami all’università, il computer da aggiustare e un lutto).

 

Ora che sono tornato non ho più intenzione di fermarmi, se non per la prima settimana di settembre, ma per il resto cercherò di andare spedito.
Ringrazio chi di voi ha pazientemente aspettato che postassi di nuovo capitolo e ora lo soddisferò con un bel capitolo abbastanza lungo (non so quanto sarà il prossimo, ma cercherò di trattenermi^^).
A questo punto vi auguro buona lettura e spero di avervi ancora più numerosi di prima.

 

 

Dall’altra parte dell’isola, stava avendo luogo lo scontro tra Rock Lee e Ginew: una battaglia di “balletti” {ma, dove le trovo}.
“E TU QUELLA LA CHIAMERESTI POSA DA COMBATTIMENTO?” gridò Ginew disgustato “MANCA DÌ ELEGANZA!”
“COME TI PERMETTI!” gli rispose il ragazzo “QUESTA E’ LA MIGLIORE IN ASSOLUTO!”
“MA FAMMI IL FAVORE!” rispose l’alieno viola “Ora ti faccio vedere io una posa degna di nota” e alzò il ginocchio sinistro seguito dal braccio destro teso verso il cielo, mentre quello sinistro in avanti “Niente male eh?”
“E QUELLA LA CHIAMI POSA?” gridò Rock Lee con gli occhi stralunati “Non ho mai visto nulla di più disgustoso”.
“COSA!” ruggì Ginew “Io sono il miglior ideatore di pose da combattimento”.
“SEI UN AUTENTICO MEDIOCRE” gli urlò contro Rock Lee.
“ADESSO E’ TROPPO! TI FACCIO A PEZZI” e Ginew partì all’attacco.
“ECCOMI!” e anche il ragazzo dalle spesse sopracciglia partì all’attacco.

 

I due si colpirono con tutta forza che avevano in corpo, determinati come non mai, insultandosi per ogni colpo che l’altro assestava.
“FAI SCHIFO!” gridò Ginew.
“TU DÌ PIU’!” gli urlò contro il ragazzo.
Si presero anche a capocciate: una due  tre, quattro volte, poi si fermarono e fecero un giro tenendosi la testa. Si appoggiarono uno all’altro per fermare il mondo che girava e poi, quando si fermò si allontanarono spaventati con un salto e ripresero a combattere con una serie di calci volanti.

 

Si allontanarono di nuovo per recuperare fiato e si fissarono.
“Niente male!” fece Ginew “Il tuo stile di combattimento è davvero interessante”.
“E’ merito dell’ardore della giovinezza che mi rugge dentro”, spiegò il ragazzo “Nemmeno tu sei male, però!”
“E’ merito dell’enorme esperienza che ho alle spalle” spiegò l’alieno viola “E finalmente credo di aver trovato un corpo perfetto per continuare a viverla”.
“Che vuoi dire?” fece Rock Lee.
“Che adesso mi prenderò il tuo corpo” e senza dire altro alzò le mani e concentrò la sua energia.
“Non so che cosa tu voglia fare, MA IO NON SONO DELL’ALTRA SPONDA” gridò il ragazzo imbarazzato e si preparò ad attaccare, ma il suo corpo non rispose “Ehi ma!”
“GINEW SDOPPIAMENTO!” gridò l’altro e una luce partì verso il ragazzo.

 

“AIUTO!” gridò una voce e qualcuno si frappose tra i due e fu investito dal raggio.
“Ma che è successo?” si chiese il ragazzo.
“Rock Lee!” Gridò Kiba e gli apparve al fianco “Tutto bene amico?”
“Kiba, sei tu?” fece il ragazzo.
“Certo che sono io e c’è anche Akamaru” e il cucciolo uscì dall’elmo “Che diavolo stavi combinando? Stavi rischiando di essere colpito da quel tipo strano. Per fortuna che ci sono io”.
“Sei intervenuto a salvarmi?” fece Rock Lee commosso.
“Già: ho lanciato il mio avversario contro il raggio” si vantò tutto il castano.
“Davvero? allora ce né uno di meno” disse il ragazzo.

 

L’avversario di Kiba era Rikoom ed era stato investito in pieno dall’attacco del suo capo e…
“Ma che diavolo è successo?” disse Rikoom e si guardò le mani “AHHHH! SONO DIVENTATO VIOLA!”
I due ragazzi guardarono l’avversario che avevano davanti senza capire.
“RIKOOM” gridò Ginew “CHE CAZZO HAI FATTO!” e il rosso si avvicinò all’alieno viola e gli menò un pugno a martello in testa.
“Capo, che cosa è successo?” disse l’altro mentre si teneva la testa dolorante.
“E ME LO CHIEDI” sbraitò l’altro, “SEI STATO INVESTITO DALLA MIA TECNICA E CI’ SIAMO SCAMBIATI IL CORPO”.
“COSA!” fece l’altro con la bocca spalancata “CHE COSA TREMENDA CHE HO FATTO! Mi perdoni signore, non volevo. Per punizione farò il balletto della vergogna” e cominciò a mettersi in posa.
“NON COL MIO CORPO IDIOTA!” gli gridò Ginew.

 
“Ma che è successo?” fece Rock Lee “Perché stanno litigando in quel modo?”
“Non chiederlo a me!” fece l’Inuzuka confuso, poi annusò l’aria e batte il pugno sulla mano destra “Forse ho capito! Quei due si sono scambiati il corpo: i loro odori si sono invertiti”.
“Scambiati il corpo?” fece il sopraciglione, poi ricordò le parole di Ginew “Ho capito! Ecco cosa voleva dire col prendersi il mio corpo: voleva scambiarlo col suo”.
“E’ una tecnica davvero tremenda, persino più potente del Capovolgimento spirituale di Ino” commentò Kiba “Per fortuna che sono intervenuto in tempo, altrimenti rischiavi di grosso”.
“Hai ragione!” fece Rock Lee con un sospiro “Chiudiamo questa storia prima che Ginew lo rifaccia”.
“Mi hai tolto le parole di bocca amico” disse Kiba con un ghigno “FORZA ALL’ATTACCO!” e i tre si lanciarono contro i due demoni che stavano litigando.

 

Ginew e Rikoom se li trovarono davanti senza accorgersene e, in pochi minuti, furono pestati e sbattuti come due panni dai due ragazzi, mente Akamaru si divertì ad azzannare il loro fondoschiena fino a quando non uscirono le lacrime dai loro occhi.
“E BASTA ADESSO!” gridò Ginew che riuscì ad allontanarsi  con Rikoom in spalla “ADESSO VI’ SISTEMIAMO NOI.  SDOPPIAMENTO” e tornò nel suo corpo.
“Grazie capo” fece un Rikoom dolorante “lei è sempre il migliore”.
“Non sarei un buon leader se non mi prendessi cura dei sottoposti” ricambiò l’alieno viola “Adesso basta giocare, facciamoli a pezzi” e tirò fuori le sue ali.
“Si signore!” rispose il rosso e sfoderò le sue “ADDOSSO!”
“Ora ci divertiamo” fece l’Inuzuka mentre ingoiava un tonico da guerra e ne dette uno al suo cucciolo.
“Sono pronto!” esplose Rock Lee diventando un guerriero selvaggio “IMPETO DELLA GIOVINEZZA!” e lo scontro ricominciò.

 

Fu dura: i due demoni, tornati nei loro rispettivi corpi, si scatenarono e misero i due ragazzi con le spalle al muro.
“Cavolo!” fece Kiba “Questi non scherzano: mi sa che abbiamo esagerato un po’”.
“Niente affatto” ribatté Rock Lee senza battere ciglio “Tipi così poco aggraziati meritano un trattamento peggiore. È il momento di dare il 100%”
“Ancora osi offendere le mie pose?” disse Ginew nervoso “Adesso ti faccio a pezzi per davvero”.
“Vedremo!” ribatté di nuovo il ragazzo e avvicinò le braccia alla testa “Apertura delle otto porte difensive”.
“Cosa!” fece Kiba sgranando gli occhi “Non farlo amico o rischi di brutto”.
“A questo punto è meglio farlo” disse il ragazzo.
“E no!” fece Rikoom teletrasportatosi davanti al ragazzo “Non voglio altre grane da te moccioso. RIKOOM FIAMMATA FINALE!” e spalancò la bocca dalla quale partì un potente raggio rosso.
“ATTENTO!” gridò Kiba e si mise in mezzo e venne colpito in pieno.
“Non ho finito!” fece il rosso senza mostrare un briciolo di pietà “RIKOOM BOMBE” e lanciò una miriade di sfere rosse contro i due ragazzi.
“Non osare mettermi in secondo piano” gli urlò contro Ginew che preparò un suo attacco “GRANDE ESPLOSIONE GINEW” e lanciò il suo attacco.
I due demoni continuarono a bombardare i ragazzi senza sosta per lunghi e interminabili minuti fino a quando non decisero di chiudere.
“Direi che va bene così!” fece Ginew soddisfatto “Un attacco simile li avrà ridotti in poltiglia, inoltre scommetto che quel moccioso dalle sopracciglia spesse non avrà avuto il tempo di usare quella tecnica”.
“Ha ragione signore: le loro energie si sono abbassate e fra poco riceveranno il colpo di grazia” fece Rikoom mentre si leccò le labbra.
“Facciamola finita e andiamo a sistemare gli altri” disse Ginew preparando un Darkos “SPARITE” e lanciò l’attacco.

 

“Che buffoni” disse una voce nuova e l’attacco fu respinto verso l’alto.
“Cosa!” fece Ginew stupito “Chi ha osato”
La nube creata dal bombardamento fu spazzata via da una potente folata interna e rivelò l’impossibile: Kiba e Rock Lee erano indenni e davanti a loro era apparso un misterioso guerriero mascherato con indosso un’armatura che rappresentava il Drago Bianco Occhi Blu.
“Incredibile!” pensò Kiba “E’ apparso un momento prima che quell’attacco rosso ci colpisse e ci ha protetto dagli altri. Chi diavolo è?”
“Che sia un nuovo Sun’s Knight?” si chiese Rock Lee.

 

“E tu chi diavolo sei?” fece Ginew digrignando i denti “Sei per caso uno di quei mocciosi con le armature?”
“Chi sia io non ti riguarda” rispose gelido il guerriero bianco “Ti basti solo sapere che sono davvero molto nervoso. Voi dannati demoni state causando troppi danni in questo posto; dovrei farvi pagare tutti i danni che avete causato, ma dubito che abbiate contanti, quindi mi assicurerò personalmente che spariate dalla faccia del pianeta insieme ai vostri odiosi compagni” poi sii rivolse ai due ragazzi “State a vedere come si getta la spazzatura e prendete appunti”.
“Ehi!” fece Kiba offeso “Guarda che noi…”
“Sta zitto e guarda come si fa” lo interruppe secco il misterioso guerriero.
“AH AH AH!” rise Rikoom “Un nuovo moccioso pronto a ricevere una bella lezione. Ora si che mi diverto. RIKOOM ALL’ATTACCO” e si preparò a lanciarsi contro di lui ma…
“Zitto immondizia” disse l’antro apparsogli davanti e lo colpì con violenza inaudita allo stomaco lasciando tutti senza parole.
Rikoom strabuzzò gli occhi e non riuscì a dire nulla.
“E ora sparisci” e con una sfera bianca, il glaciale guerriero disintegrò Rikoom.
“RIKOOM!” gridò Ginew “MALEDETTO MOCCIOSO” e si lanciò contro il nuovo avversario.
Non ebbe nemmeno il tempo di muoversi che se lo ritrovò davanti con una mano aperta, verso la faccia.
“Va all’inferno!” e un potente raggio bianco colpì in pieno uno stupito Ginew che fu disintegrato senza poter fare nulla.

 

“Assurdo!” fece Rock Lee “Li ha sconfitti in pochi secondi senza esitazioni”.
“Quel tipo è un vero mostro” disse Kiba digrignando i denti.
Il guerriero bianco si teletrasportò davanti a loro e li guardò fisso da dietro la sua maschera: “Un avversario lo si distrugge senza pietà, sia in battaglia sia in un azienda.
Spero che abbiate imparato la lezione mocciosi. Ora scusate, ma ho altre cose da fare, ci si vede” e sparì.
“Che velocità” disse Rock Lee “Non so chi sia, ma è meglio fare attenzione a quando lo rivedremo”.
“Se mi ricapita tra le mani quello, lo faccio a fettine” ringhiò Kiba.

 

 

Shino si fermò un attimo e spostò la sua attenzione verso lo scontro appena conclusosi.
“Di chi era quel chakra?” si chiese l’Aburame “Non l’ho mai sentito prima d’ora. Dopo questa battaglia sarà meglio chiederlo al signor Nick”.
“TI SEI DISTRATTO “ urlò Jeeth e gli lanciò contro una sfera rossa che fu bloccata dalla barriera d’insetti di Shino.
“Mushi King, sai dirmi chi era quel tipo?” chiese Shino al suo spirito senza tenere conto dell’avversario.
“Non lo so” rispose lo spirito “Comunque non è da solo: poco fa ne è apparso un altro e poi è sparito senza lasciar traccia”.
“Un altro?” fece Shino dubbioso “Questo vuole dire che c’è qualcuno dietro le quinte, ma chi sarà mai”.
“EHI MOCCIOSO” sbraitò Jeeth “NON E’ EDUCATO IGNORARE L’AVVERSARIO”.
“Le mie scuse, non volevo” disse calmo il castano “Piuttosto, non sei preoccupato per la sorte dei tuoi compagni?”
“Certo che lo sono. Il capitano Ginew e Rikoom sono miei compagni da una vita e anche Butter e Guldo. Quando avrò finito con te, andrò a vendicare i miei amici una volta per tutte”.
“Mi dispiace ma non posso permetterti di farlo: anch’io devo proteggere i miei amici” disse l’Aburame e fece uscire una quantità sproporzionata d’insetti “Scusami, ma non ho altro tempo da perdere qui”.

“Se è per questo nemmeno io” disse l’alieno rosso tirando fuori le sue ali “ADESSO TI FINIRO’ MOCCIOSO. JEETH COMETA PALLA DI’ FUOCO” e creò un’enorme sfera rossa che cominciò a espandersi come una nebulosa e poi la lanciò.
Shino rimase immobile e creò di nuovo la sua barriera per proteggersi, ma si accorse troppo tardi che la sfera si era chiusa intorno a lui e bruciava tutto quello con cui veniva a contatto.
“Non te l’aspettavi vero?” disse trionfante l’alieno “Grazie ai poteri che ho ricevuto dal sommo Abhadon sono in grado di manipolare i miei attacchi e di renderli incandescenti come il fuoco. Hai perso moccioso”.
“Quello che ha perso sei tu” disse Shino alle sue spalle “Hai colpito solo una copia d’insetti“.
Jeeth si voltò e cercò di allontanarsi per evitare di essere catturato, ma era troppo tardi: gli insetti lo avevano già sommerso “MALEDIZIONE!”
“Non si attacca mai senza prima avere un asso nella manica, non lo sapevi?” disse il ragazzo “Inoltre tendi a lanciarti senza riflettere e naturalmente hai perso Jeeth. I miei insetti detestano il sapore del chakra di voi demoni, quindi adesso ti finirò io” e si avvicinò.
“NON ILLUDERTI! TORNA A ME COMETA DI’ FUOCO” urlò l’alieno rosso, ma non accadde nulla.
“E’ tutto inutile! Con i miei insetti ho assorbito l’attacco” disse Shino a un palmo da lui “Sei finito CORNO DELLO SCARABEO ERCOLE” e colpì in pieno l’avversario che fu spazzato via senza lasciare traccia.
“Eri forte, ma non dubitavi e questo è il peggiore errore che un guerriero possa fare. Addio Jeeth. E adesso vediamo di aiutare gli altri” disse il ragazzo e si diresse in aiuto di Choji.

 

 

L’Akimichi era impegnato ad affrontare il velocissimo Butter che aveva già sfoderato le sue ali e stava continuando a colpirlo con i suoi attacchi rapidi.
“Cavolo!” pensò il ragazzo mentre continuava a proteggersi “Se non faccio qualcosa, rischio di rimetterci le penne”.
“Avanti Choji, reagisci” lo incitò Garuda “Fai vedere a questo pallone gonfiato quanto sai essere forte e veloce”.
“Ma che stai dicendo?” disse il ragazzo “Non riesco nemmeno a vedere i suoi attacchi e dovrei reagire?”
“Non lo vedi perché non sei convinto” rispose il suo spirito “Tira fuori la grinta che hai dentro e sconfiggilo. Dimostra di essere un degno Akimichi”.
“Anche tu ti ci metti?” fece il ragazzo mentre sentiva che stava per cedere.
“Sono legato a te da quando sei nato ragazzo, quindi so cosa hai dentro” rispose Garuda “Avanti battilo come hai fatto con Jirobo e proteggi i tuoi amici”.
“I miei amici?” fece il ragazzo mentre rievocò la missione di recupero di Sasuke.

 
“Adesso mi hai seccato moccioso” disse l’alieno blu “Ti schiaccio come un moscerino” e girò intorno a lui iniziando un bombardamento rapidissimo.
Choji fu investito e alla fine cedette e cadde a terra dolorante. Butter non esitò e lo colpì con un calcio al petto.
“Tsk! Mi aspettavo molto di più da te moccioso” lo schernì Butter “Alla fine mi sei capitato tu. Sei davvero una nullità: ti schiaccerò come una misera mosca e poi farò lo stesso con quei microbi che hai per compagni” e alzò la mano al cielo, pronto a colpirlo con un potente raggio “MUORI PICCOLO CICCIONE!” e calò la mano.

 

“AAHHH!” gridò il ragazzo e fece esplodere la sua energia sbalzando via l’avversario.
“Ehi! che pensi di fare”disse Butter seccato, ma vide un fenomeno strano.
Reagendo alle parole del suo spirito, Choji aveva nuovamente sbloccato il potere segreto del suo clan, ma questa volta senza usare i tonici segreti: sulla sua schiena erano spuntate delle ali di farfalla e il suo grasso si era considerevolmente ridotto.
“Ehi, che cavolo hai fatto!” disse l’alieno scioccato.
“Ho reagito alla tua provocazione” rispose il ragazzo e si teletrasportò davanti a lui colpendolo allo stomaco.
“ARGH!” fece l’alieno incredulo.
“Questo è per avermi chiamato ciccione” disse il ragazzo e poi ne assestò un altro che schiantò Butter a dieci metri di distanza “Questo invece è per aver offeso i miei amici. Nessuno offende coloro che mi hanno reso quello che sono e dato fiducia”.
“Dannato moccioso” ringhiò Butter che si rimise in piedi e con rapidità inaudita assestò un potente calcio al ragazzo, ma con sua enorme sorpresa, vide che era stato parato con due dita “Assurdo!”.
“Mentre questo è per chiudere le danze” disse il ragazzo avvolgendo il pugno destro di energia che cominciò a produrre scintille “E’ stato un piacere. LITTLE BOY!” e colpì l’avversario generando una potente onda d’urto che lo spazzò via. {se questo è il Little, cosa potrebbe fare il Big Boy?}
“Ho vinto!” disse il ragazzo e cadde in ginocchio ansimante.
“Ottimo lavoro, sapevo che ce l’avresti fatta” disse il suo spirito.
“Grazie!” disse semplicemente l’Akimichi mentre tornò normale.
“CHOJI!” gridò Shino appena arrivato.
Quando fu vicino, vide che tutto si era concluso e tirò un respiro di sollievo: “Meno male! Credevo non ce l’avresti fatta”.
“E invece ho vinto io” rispose il ragazzo facendo il segno di vittoria.
“Ottimo lavoro” disse l’Aburame “Adesso è meglio andare ad aiutare gli altri. Andiamo”.
“Si!” disse il ragazzo e, dopo aver ingoiato un tonico da guerra, si alzò e seguì l’amico.

 

 

Syrus fu schiantato contro un albero e si rialzò tenendosi il braccio dolorante.
“Cavolo!” pensò.
“Uh Uh Uh!” rise Freezer avvicinandosi a lui con molta calma “Sai, mi aspettavo di più da te e invece sono profondamente deluso.
Sei davvero patetico moccioso”.
“Evita di farmi tutti questi complimenti” disse il ragazzo mentre a fatica si rialzò in piedi “o potresti ricrederti”.
“Sei solo bravo a parlare, ma con le parole non si vince” disse l’alieno alzando un dito “Sparisci!” e lanciò un raggio contro di lui, ma il Truesdale minore riuscì a evitarlo e ad allontanarsi.
L’alieno non si scompose e, con un passo rapido, si portò dietro di lui e lo afferrò con la coda.
“ARGH!!”fece il ragazzo mentre sentiva le ossa scricchiolare pericolosamente.
“Che misero bamboccio. Ed io che speravo di divertirmi di più” e Freezer continuò a stringere “Credo che dopo averti ucciso, cercherò tuo fratello e gli consegnerò la tua testolina vuota e senza vita. Sono sicuro che lui mi darà una maggiore soddisfazione”.
“Adesso basta” disse il ragazzo con un filo di voce.
“Come scusa? Non ti sento?” e avvicinò l’orecchio “Puoi ripetere? Non riesco a sentire bene, forse dipende dal tuo collo che sta per rompersi”.
“BASTAAA!” ruggì il ragazzo e la sua energia esplose strappando la coda all’alieno che, colto alla sprovvista, fu costretto ad allontanarsi.    

 

“Hai fatto il passo più lungo della gamba” ringhiò il Truesdale minore mentre divenne un guerriero selvaggio “Non solo hai offeso me, ma hai osato citare mio fratello ed è una cosa che non sopporto proprio. Ti farò a pezzi molto lentamente” dalle sue mani uscirono degli artigli, tre a mano e si mise in posizione. 
“Divertente!” disse Freezer dopo lo stupore iniziale “Vorresti farmi a pezzi? NON FARMI RIDERE AHHHH!” e fece ricrescere la coda mozzata, dopodiché tirò fuori le sue ali e raggiunse in un istante il pieno potere gonfiando le spalle  “Sono lieto di presentarti il Grande Freezer al 100%”.
“Non noto grandi differenze” disse Syrus con un ghigno “tranne che adesso hai tre angurie invece di una!”
“Angurie?” fece l’alieno con la faccia stranita.
“Certo!” disse il ragazzo e si spiegò meglio “La tua testa è grande quanto un’anguria matura o dovrei dire come un uovo di struzzo: ora ne hai tre”. {nessuno ha mai avuto quest’impressione la prima volta che l’ha visto?}
L’alieno bianco abbassò la testa e strinse i denti e poi esplose: “ADESSO TI FACCIO VEDERE IO!” e si lanciò all’attacco.
“SONO A TUA DISPOSIZIONE!” urlò Syrus e si lanciò anche lui.

 

Il micidiale demone sferrò un pugno verso il ragazzo, ma un attimo prima di colpirlo, quest’ultimo sparì.
“Cosa!” fece Freezer.
“Sono qui!” e Syrus lo colpì con un calcio allo stomaco che fece indietreggiare l’avversario.
“Piccolo moccioso!” ringhiò l’altro e lo colpì con un calcio rovesciato che fu prontamente parato e l’alieno sentì un forte dolore “AHI!” e si allontanò.
“C’è una cosa che devi sapere su d ime” disse Syrus rimanendo immobile “Quando divento così, il mio scheletro si ricopre automaticamente di un metallo indistruttibile noto col nome di adamantio: questo mi rende molto più duro”.
“Tsk!” fece l’alieno “Piccolo moccioso: sei un Wolverine da bambino ed io odio quel dannato animale!”
“Non so chi sia questo Wolverine ma credo che mi sia molto simpatico” disse il ragazzo e puntò alla testa di Freezer, ma questo non rimase fermo ed evitò di essere decapitato dagli artigli del ragazzo e poi iniziò uno scontro molto rapido.    

 

I due si confrontarono alla velocità della luce senza darsi tregua, fino a quando non si allontanarono per prendere fiato.
Entrambi avevano qualche ferita leggera, ma queste si richiusero in un istante.
“A quanto sembra abbiamo entrambi la rigenerazione rapida eh?” fece l’alieno bianco “di questo passo andremo avanti all’infinito”.
“Che c’è? Hai un treno da prendere?” fece Syrus con tono di sfida “Se vuoi possiamo chiuderla subito”.
“Mi hai tolto le parole di bocca” ghignò Freezer e alzò un dito da cui si formò una piccola sfera “e chiuderò con una bellissima esplosione che coinvolgerà tutto il pianeta”.
“Che hai detto?” fece il ragazzo colto alla sprovvista.
La sfera si ampliò all’improvviso raggiungendo un diametro di oltre 500 metri: “Sparirete tutti in un istante” rise l’alieno.
“Aspetta!” fece Syrus “Così rischi di coinvolgere anche i tuoi compagni e tuo fratello”.
“Sai quanto me ne importi: per me possono anche crepare, NON ME NE IMPORTA NULLA DI’ LORO” e, senza aggiungere altro, lanciò la sfera.

 

Il ragazzo si trovò con le spalle al muro: non era capace di bloccare un simile attacco, ma doveva fare qualcosa o tutto il pianeta sarebbe scomparso nel nulla.
“VAI ANNULLA ATTACCO!” gridò una voce femminile e la sfera fu bloccata e annullata.
“CHE COSA!” fece stupito Freezer “Chi ha osato!”
“Io!” e apparve una ragazza mascherata con indosso l’armatura della Giovane Maga Nera.
“Quella è…” fece Syrus con le palpitazioni “LA GIOVANE MAGA NERA! UN SOGNO CHE SI AVVERA!”
La ragazza si voltò verso Syrus e lo guardò stupita: “Un sogno che si avvera hai detto?”
“CERTO!” e il giovane Truesdale le girò intorno come un cagnolino “Io ti adoro e sapere che sei venuta a salvarmi mi riempie di gioia”.
Guarda che io non sono la Giovane Maga Nera, ne indosso solo l’armatura” disse la ragazza leggermente imbarazzata.
“Anche se è così sono felicissimo. Esiste un Sun’s Knight che è legato al suo spirito che bello!” esultò il ragazzo.
“Ecco io…” cercò di spiegare la ragazza, ma capì che le parole erano inutili con un fan del suo spirito e si limitò a sorridergli.

 
“Scusate se interrompo la scena” fece Freezer col tic nervoso “ma non tollero che qualcuno mi rovini i piani in questo modo. Vi distruggerò entrambi” e scagliò un raggio contro la ragazza, ma Syrus si frappose e deviò il colpo.
“Non ti permetterò di sfiorarla nemmeno con un dito” disse il ragazzo carico come non mai “Adesso chiudiamo la partita” e si lanciò all’attacco.
“ADESSO MI’ HAI STUFATO” tuonò l’alieno e rispose all’attacco.
Syrus si abbassò e lo colpì con un calcio alto e, senza fermarsi assestò un poderoso pugno in quell’odiosa faccia a forma d’anguria.
Freezer cercò di reagire, ma i suoi attacchi furono bloccati da due rapide artigliate alle articolazioni e ricevette una bella testata in pieno petto.

 
“Come diavolo fai ad essere diventato così forte” ringhiò l’alieno che sentiva ogni osso scricchiolare “Nessuno era mai riuscito a farmi ballare le ossa in questo modo”.
“Mi chiedi come faccio?” e Syrus alzò la testa e, incredibilmente, stava sorridendo allegramente “Ho incontrato la diva dei miei sogni e non posso perdere davanti a lei. Ti ringrazio infinitamente per avermi sfidato amico a tre angurie, ma adesso è il momento di chiudere”.
“NON MONTARTI LA TESTA MOCCIOSO” ruggì l’alieno furioso da tutta quella baldanza e tirò fuori la sua letale lama laser.
Syrus si allontanò, ma notò che quella lama lo stava inseguendo.
“PRENDITI ANCHE QUESTA” e freezer ne lanciò una seconda verso il Truesdale minore.
“Il ragazzo è in difficoltà” pensò la ragazza mascherata ma quando vide quello che era successo restò senza parole.

 
Senza pensarci due volte, Syrus aveva sfoderato gli artigli e tagliato di netto le due lame rosse.
“Che cosa?” fece uno stupito Freezer “Come diavolo ha fatto!”

“QUESA E’ LA FORZA DELL’AMORE” urlò Syrus e si lanciò verso l’alieno “E adesso chiudiamo in bellezza. BEAST RAIN” e gli artigli furono ricoperti dall’elettricità e si mossero velocissimi.
“NON FARE IL GRADASSO MOCCIOSO!” ruggì Freezer e si lanciò anche lui all’attacco circondato da una sfera rossa.
Ci fu una luce e un forte boato che invase l’area circostante.
“SYRUS!” gridò la ragazza preoccupata.
Quando il bagliore si estinse, i due avversari erano immobili uno dietro l’altro e non si capì chi avesse vinto.
Dopo un istante, Freezer fu circondato da un colpo energetico e, dopo aver lanciato un urlo, fu disintegrato.
“EVVAI! HO VINTO” esplose  Syrus e corse dal la ragazza mascherata con un sorriso.
“Sei stato davvero in gamba” disse lei con un sorriso “Meriti un premio” e gli dette un bacio alla guancia.
Per Syrus quello fu il paradiso: si sentiva carico e pronto a esplodere.
“Devi scusarmi, piccolo Syrus, ma adesso devo andare. Se il destino vorrà, ci rivedremo. A presto” e sparì.
“Spero che sia molto presto” fece il ragazzo sognate “Mi sento incredibilmente fortunato: ho incontrato la Giovane Maga Nera  e ho avuto un bacio da lei. Quando gli altri lo sapranno, moriranno d’invidia. Chissà s Tomoyo…” si bloccò e tornò con i piedi per terra “Già! Anche lei è davvero dolce. Ok diamo del nostro meglio” e lasciando il pensiero in sospeso, corse verso gli altri scontri.    

 

 

 

Cooler allontanò Alexis con un colpo di coda e guardò nella direzione in cui era scomparso il fratello.
“Quell’idiota ha commesso una leggerezza” fece freddamente “e di conseguenza si è fatto distruggere da una pulce”.
“Syrus non è una pulce” intervenne Alexis “anzi: è uno dei migliori del gruppo”.
“Uno dei migliori dici?” fece l’alieno viola e bianco “E’ forte come te oppure ho scelto di affrontare un moscerino insignificante”.
“Attento a come parli amico” disse la ragazza leggermente offesa “Non lo sai che le ragazze si trattano con maggior gentilezza? E poi parli con quella che ha schiacciato Titan della sesta”.
“Titan hai detto? Allora non vali niente”.
“Come scusa?”
“Quell’idiota di Titan non è nato combattente. All’inizio della sua misera esistenza era solo un misero umano che si serviva di semplici illusioni per ingannare le sue vittime.
Una volta che è diventato in demone, ha cominciato a darsi manie di grandezza, ma uno scarafaggio resta uno scarafaggio.
Ti vanti di aver battuto una simile nullità? Allora non vali nulla”.
“Manchi di tatto sai?” fece la bionda innervosita.
“Tatto?” disse Cooler freddo “Quelli come me non hanno nulla del genere: sono solo delle inutili fesserie che non hanno alcun valore.  Mi schifano oltre il limite: il potere non ha bisogno di sentimenti”.
“Mi hai davvero seccato amico!” tagliò corto Alexis “Ti dimostrerò la forza dei sentimenti” e attivò il suo potere tirando fuori le sue ali blu mare.
“Vediamo se ci riesci” e l’alieno si trasformò assumendo la quarta trasformazione (la testa fu ricoperta da un elmetto cranico con corna, il corpo s’ingrandì e il viso fu coperto da una sorta di visiera) e poi tirò fuori le sue ali.
“ARRIVO!” e la ragazza si lanciò all’attacco e Cooler non fu da meno.

 

I due si scambiarono colpi a rapida velocità senza però riuscire a penetrare le difese dell’altro.
Alexis cercò di colpire Cooler con un calcio in rovesciata, ma l’alieno schivò e si teletrasportò sopra di lei scagliandosi in picchiata con le mani chiuse, ma l’attacco fu schivato.
Alexis si spinse lontano cercando una soluzione *E’ forte! Anzi credo che non abbia ancora tirato fuori il massimo potere, mentre io…* i suoi pensieri furono interrotti da uno spettacolo sconvolgente: Cooler aveva creato un enorme sfera e l’aveva appena lanciata verso di lei.
Alexis usò lo scudo per deviare l’attacco verso l’alto, ma il contraccolpo la spinse via facendola finire in mare.
“Patetico!” fece Cooler librandosi in volo sulla superficie “Quella mocciosa non vale davvero niente!”

 

“Che potenza!” pensò la ragazza mentre affondò verso “Non ho niente per sconfiggerlo, mentre lui sta solo giocando con me!”
“Alexis non ti arrendere!” disse Ceres “Non è ancora finita!”
“Signor Ceres! Come posso battere un essere simile?” chiese la ragazza.
“Rifletti: sei nel tuo elemento naturale Alexis! L’acqua è l’elemento a cui siamo entrambi legati: usala”.
“Usarla?” fece stupita la ragazza “Come faccio? Non so da dove cominciare”.
“Allontana il dubbio e credi in te stessa” rispose lo spirito “Se il tuo cuore è forte, anche io lo sarò e nessuno potrà fermarti. Ricorda: la mia forza deriva dal tuo cuore e si abbatte contro il tuo avversario come un gigantesco tsunami. Forza Alexis, scatena i tuoi sentimenti”.
“I miei sentimenti… come un enorme tsunami” pensò la ragazza quasi ipnotizzata, poi i suoi occhi recuperarono la luce “Avanti ce la posso fare”.

 

“Mi sono stancato di aspettare” disse Cooler “Finiamo questa buffonata” e alzò la mano verso il mare.
Di botto il mare cominciò a ribollire e poi enormi colonne d’acqua si alzarono verso l’alto.
“Che cosa!” fece Cooler.
“DRAGO D’ACQUA!” gridò Alexis e un’enorme massa d’acqua con le sembianze di un drago si abbatté sull’alieno.
“Stupida mocciosa!” ringhiò l’alieno “Pensi davvero che un po’ d’acqua possa farmi paura?”
“Non un po’ d’acqua” disse la ragazza mentre stava riemergendo dal mare “MA TUTTA QUELLA DEL PIANETA”.
“Che cosa?” fece Cooler senza fiato nel vedere la scena.
Alexis era riemersa e mostrava un nuovo aspetto: i suoi capelli, da biondi, si erano tinti di un leggero azzurro acqua e i suoi occhi sembravano rispecchiare l’immensità del mare stesso, senza considerare che era avvolta da una misteriosa energia azzurra.
“Sto arrivando” disse la ragazza e alzò la mano sinistra. L’acqua rispose al suo comando e si alzò tutta insieme diventando una creatura enorme.
“Un Leviatano!” fece l’alieno incredulo, ma cercò di riprendersi “Che cosa speri di fare?”
“Non è ovvio? Sconfiggerti!” rispose la ragazza.
“Prego fatti avanti” disse Cooler recuperando la sua aria gelida “Ma se mi mancherai, colpirai l’isola”.
“Perché non ti volti?” sorrise la ragazza.
Cooler inclinò leggermente il capo per vedere dietro di se e rimase senza parole: un muro d’acqua si era alzato alle sue spalle come barriera protettiva per l’accademia.
“Non può essere” fece l’alieno “Non puoi essere arrivata a questi livelli in così poco tempo. È impossibile!”
“Anch’io lo pensavo” disse la ragazza mentre la creatura continuava a crescere “ma poi ho ricordato due cose importanti: la prima è che sono sempre stata una brillante studentessa in tutto”.
“E la seconda?” fece Cooler mentre cercava una soluzione.
“Che se il cuore è forte e credo sempre in me stessa, NON C’E’ NULLA D’IMPOSSIBILE” rispose la ragazza con tutta se stessa.
“Credere in te stessa!” fece l’alieno col tic “NON DIRE SIMILI SCIOCCHEZZE” ed esplose di collera “E IO CHE CREDEVO CHISSA’ CHE COSA! ORA SI CHE MI’ SONO INCAZZATO!”
“Lo credi davvero così stupido?” disse la ragazza.
“NON  FARMELO RIPETERE” ruggì l’alieno “I SENTIMENTI E IL CUORE NON SERVONO A NULLA! SOLO IL POTERE E’ CIO’ CHE CONTA!” e fece vibrare l’aria intorno a lui.
“ORA VEDRAI QUANTO TI SBAGLI” e lanciò il suo attacco “WORLD PROTECTOR GREAT LEVIATHAN”.
“SPARISCI DALLA MIA VISTA!” e creata un’enorme sfera arancio scuro la lanciò contro la ragazza.

 

I due attacchi si scontrarono uno contro l’altro: l’acqua sembrò cedere di fronte all’incredibile potenza che Cooler aveva tirato fuori.
“AH! hai visto?” disse l’alieno trionfante “Nemmeno tutta l’acqua del pianeta può nulla contro il mio potere”.
“Scusa! Ho detto una piccola bugia” sorrise Alexis “Quello che ti ho lanciato contro è solo un mezzo oceano”.
“Che cosa!” fece Cooler col tic.
“Questo è il mio vero attacco” e si lanciò contro di lui con la spada in pugno e carica di energia.
“Illusa! Speri che una spada possa fare qualcosa contro di me?” e incrementò il potere della sua sfera.
“Ora vedrai!” e calò la lama verso la sfera che, al solo contatto, si dissolse.
“COSA!” urlò Cooler.
“Questa è la vera forza” disse la ragazza lanciandosi verso di lui “Distruzione dei demoni! RYUJIN (traduzione Lama del Re Dragone)”.
L’attacco fu calato e la ragazza alle spalle dell’alieno tornò normale.
“N-Non ci posso credere!” fece Cooler con gli occhi sgranati “S-Sono stato b-battuto d-da una donna. Anch’io ho c-commesso una l-l-leggerezza” e si liquefò.
“Te l’avevo detto!” fece la ragazza mentre si alzò raggiante “Il cuore vince sempre!”.        

 

 

La piccola Kinomoto volò inseguita da Ryu Sheron che lanciava ripetutamente sfere d’aria compressa.
“Non riesco a rispondere ai suoi attacchi” pensò la ragazzina “Come faccio?”
“Allora? È tutto qui quello che sai fare?” la schernì il drago simile a una donna “Sai mi aspettavo di più! Non è che non hai più il coraggio di combattere dopo che le hai prese da quell’idiota Vito?”
“Questo non c’entra niente” fece la piccola Kinomoto mentre continuava a schivare.
“A no?” fece Ryu Sheron aumentando la velocità “FAMMI IL FAVORE, RAGAZZINA!”
Sakura fu investita in pieno dall’attacco e fu spinta verso il mare. Riemerse boccheggiando e prendendo lunghi respiri.
“Divertente” sorrise l’avversario e cominciò a ridere di gusto.
“Mi sta prendendo in giro da troppo tempo” pensò la piccola Kinomoto poi rifletté su pochi minuti prima “Ho più volte tentato di attaccarla frontalmente ma, ogni volta, una strana barriera mi spingeva via. Inoltre gli attacchi di energia non hanno effetto su di lei e dubito che le mie carte possano avere qualche effetto su di lei. Che cosa posso fare? Shaoran, Tomoyo fratelloni Naruto e Jaden, dove siete?”
“Sakura, perché invochi i loro nomi?” la riprese Windom “Anche loro stanno combattendo e ce la stanno mettendo tutta e tu non devi essere da meno”.
“E’ vero, ma io non so che fare!” rispose la ragazzina.

 

“Beh, non attacchi?” fece Ryu Sheron “Allora ci penserò io” unì indici, mignoli e pollici “TURBINE DEL MARE IN TEMPESTA!” e lanciò l’attacco.
Sakura vide l’attacco e si spostò in aria per schivarlo.
Per un istante, il tempo sembrò fermarsi e la piccola Kinomoto vide l’avversario mentre attaccava.
“Eh?” vide qualcosa d’incredibile: l’avversario ruotava su se stesso come fosse una trottola.
Il tempo tornò a girare normalmente e fu spinta via procurandosi alcuni graffi.

 

“Allora è questo il suo segreto!” pensò la ragazza “Come ho fatto a non accorgermene prima?”
“Perché dubitavi, piccola mia” rispose il suo spirito “Hai visto il suo movimento perché, in quel momento, l’istinto di sopravvivenza ha avuto la meglio sul dubbio. Non devi lasciarti intimorire o perdi in partenza”.
“E’ vero signor Windom, ha assolutamente ragione. Non devo dubitare troppo” rispose lei poi si rivolse all’avversario “Finalmente ho capito. Ruoti su te stessa come una trottola vero?”
“Uh Uh Uh! Complimenti hai capito la mia tecnica” disse il drago poi il suo volto di donna sparì e mostrò un aspetto mostruoso: un drago blu alato grande quanto una persona “Faccio girare il mio corpo creando una barriera protettiva”.
“Quindi sarebbe questo il tuo vero aspetto” fece la ragazza stupita.
“Già!” rispose il drago e poi tornò alle sembianze femminili “E’ stato il mio premio. Sai sei la seconda persona a capire la mia tecnica e adesso ti distruggerò come si deve. TURBINE DEL MARE IN TEMPESTA, MASSIMA POTENZA”.
“Questa volta non funzionerà” disse Sakura ed estrasse due delle sue carte “CARTA DEL VENTO E DEL FUOCO COMBINATEVI INSIEME” le due carte ubbidirono e si lanciarono come un enorme tornado infuocato verso Ryu Sheron che ne fu travolta.

 
“Piccola mocciosa, questa me la paghi cara” ringhiò il drago quando uscì dall’attacco con diverse ustioni sul corpo.
“CARTA DELLA FORZA” e Sakura si lanciò verso  l’avversario.
“Non credere di potermi battere così facilmente” fece il drago rimanendo fermo, ma fu colpito con inaudita violenza e schiantato contro uno scoglio “ARGH!”
“Pensavi davvero che ti avrei attaccato frontalmente senza prendere una valida contromisura?” disse Sakura “E non ho finito qui!” attivò le sue ali e si lanciò contro l’avversario, colpendolo di nuovo.
“Accidenti!” fece il drago mentre si allontanò “Anche tu hai capito come usare la mia tecnica. Davvero niente male” disse poi con un sorriso.
“Non è poi così difficile da capire” disse la ragazzina “Basta solo fare come te e il gioco è fatto. ARRIVO!” e si lanciò all’attacco.
“NON ILLUDERTI! NON RIUSCIRAI A TENERMI TESTA A LUNGO” e anche Ryu Sheron si lanciò all’attacco.

 

Le due donne si scontrarono a lungo senza che nessuna riuscisse a prevalere sull’altra, quando Ryu Sheron decise di finirla.
“Sei davvero forte, ma adesso basta giocare. Vediamo se riesci a stare dietro alla mia VELOCITA’” e aumentò bruscamente la rotazione spazzando via tutto quello aveva intorno, Sakura compresa “E ora finiamola. TORNADO NERO SPRIGIONA LA TUA FORZA”.
Si formò un grande tornado con tratti neri che travolse la piccola Kinomoto impedendole di muoversi.
“Accidenti non riesco a muovermi” fece la ragazza mentre vide che il tornado cominciava a far evaporare tutto quello che la circondava e stava anche cominciando con lei.
“Questa è una versione ancora più potente del mio attacco migliore” spiegò Ryu Sheron raggiante “Quando sono diventata demone il sommo Abhadon mi ha fatto dono del Vento Nero: un potere in grado di corrodere qualsiasi cosa con cui venga a contatto. Sii onorata nel sapere che sei la prima vittima di questo mio nuovo attacco”.

 

“Non riesco a fare nulla!” pensò Sakura “E’ davvero tutto qui quello che posso fare?”
“Sakura non lasciarti prendere dallo sconforto” disse Windom “Tu sei più forte di quanto credi: devi solo credere in te stessa. Guarda nel tuo cuore: tu sai che è così”.
“Signor Windom io…”
“Non dubitare. Ricordi quello che hai detto quando hai attivato il tuo potere la prima volta? Lasciati invadere da quelle parole e mostra a quest’essere che inganna gli altri chi è la vera padrona del vento”.
“La vera padrona del vento?” fece la piccola Kinomoto.
 “Io sono lo spirito protettore del vento e della verità e, il giorno della tua nascita, ho scelto te come padrona. Avanti Sakura, mostrami che la mia scelta è giusta”.
“Credere in se stessi! Vento! Verità!” fece Sakura come se fosse in coma, poi sorrise dolcemente “E’ vero! È questo che quello che devo fare. Carta della Speranza, dammi il tuo aiuto”.
Sakura fu avvolta dall’energia della sua carta e, pochi istanti dopo, un vento ancora più forte di quello del drago spinse via Ryu Sheron.
“Che cosa sta succedendo!” fece Ryu comprendoni il volto “DA DOVE DIAVOLO ARRIVA QUESTO…. Vento?” rimase scioccata/a da quello che vide.

 
La piccola Kinomoto, proprio come Alexis, aveva subito un cambiamento fisico: i suoi occhi erano di un verde brillante e anche i suoi capelli si erano tinti di quel colore ed erano cresciuti fino ad arrivarle alle cosce e la sua armatura brillava di luce propria.
“Che diavolo è successo!” fece Ryu “Fino a un attimo fa, sembrava spacciata, ma adesso sembra un’altra persona. Cosa diavolo nascondono questi ragazzini dentro di loro!”

 

“Mi dispiace, ma devo sconfiggerti” disse Sakura con voce angelica e alzò la mano sinistra al cielo “e lo farò con una nuova carta”.
“Una nuova carta?” fece confuso il drago malvagio “NON PRENDERMI IN GIRO! URAGANO NERO” e lanciò un nuovo attacco, ma a contatto con la ragazzina si estinse come se nulla fosse “COSA!”
“Questa nuova carta la chiamerò Convergenza Magica!” disse Sakura come se nulla fosse accaduto “E sarà in grado di richiamare unire insieme qualsiasi cosa, anche ciò che 
sembra incompatibile per natura” si formarono tre cerchi di diverso colore: azzurro, verde e rosso. Questi si unirono insieme e divennero un tutt’uno formando la nuova carta.
“Che hai in mente di fare ora!” disse Ryu Sheron.
“Voi venti, che soffiate in questo mondo, vi prego: riunitevi qui e aiutatemi a sconfiggere il male” invocò Sakura.
“Stai invocando tutti i venti di questo pianeta?” fece stupito il drago “Non scherzare, una cosa del genere è impossibile!”

“Impossibile dici?” ripeté la piccola Kinomoto con un dolce sorriso che spiazzò l’avversario “Questa parola non esiste”.
Poco dopo il cielo cominciò a oscurarsi e, come per magia, le nuvole scesero verso Sakura e l’avvolsero in un caldo abbraccio.
“Ryu Sheron. Ho una domanda da farti! Perché ti sei unito ad Abhadon”.
“Perché mi chiedi?” fece stupito il drago, poi sorrise ambiguamente “Perché ho un desiderio da realizzare. Il sommo Abhadon ci ha riuniti, perché ognuno di noi vuole qualcosa: lui ci ha promesso di realizzarlo, in cambio della nostra anima”.
“Sei diventato un demone, per esaudire un tuo desiderio? E quale sarebbe, se non chiedo troppo?” domandò Sakura.
“Io sono nato o nata a causa di un altro desiderio, anzi di una bambinata” rispose Ryu “Non ho mai mandato giù questa cosa e ciò che desidero di più è far sparire dalla faccia di questo mondo coloro che l’hanno fatto. Ecco cosa voglio”.
“E hai rinunciato alla tua anima per questo desiderio?” chiese di nuovo Sakura.
“A dire il vero, non ho mai avuto un anima” rispose Ryu “Io sono un drago malvagio, sono un concentrato di pura energia negativa che ha raggiunto il suo culmine ed è diventata una coscienza libera e distruttrice. Anche Lì Sheron e gli altri draghi malvagi sono così.
L’unico di noi che sembra essere diverso è il drago Suu Sheron: ha scelto di stare dalla vostra parte e di unirsi a un altro gruppo di guerrieri di un'altra dimensione. La cosa è davvero inspiegabile per noi”.
“Lui l’ha capito!” disse Sakura.
“Capito?” fece Ryu Sheron stupito “Che cosa vuoi dire?”
“Questo Suu Sheron ha capito che c’è sempre una scelta” spiegò Sakura “Non ha importanza come si viene al mondo: abbiamo sempre la possibilità di scegliere e questo determina ciò che siamo.” poi tese la mano in avanti “Anche tu puoi farlo, non è mai troppo tardi per cambiare idea”.
“Cambiare idea?” fece Ryu Sheron e abbassò il volto. “Eheh! AH AH AH!” scoppiò in una fragorosa risata e poi guardò Sakura in cagnesco “NON PRENDERMI IN GIRO! IO NON HO INTENZIONE DI’ CAMBIARE IDEA. CIO’ CHE VOGLIO E’ DITRUGGERE TUTTO E NULLA POTRA’ FARMI DESIDERARE DIVRSAMENTE” e preparò il suo vento nero.
“Ne sei convinto?” chiese Sakura “Lo credi dal profondo del tuo cuore?”
“NON FARMI RIPETERE CIO’ CHE HO DETTO” tuonò Ryu Sheron seccato dalle parole della piccola Kinomoto “E ADESSO SPARISCI! VENTO NERO MASSIMA POTENZA”.
“Inganni solo te stesso” disse Sakura mente il vento intorno a lei divenne dorato “VENTO DELLA SPERANZA!” e lanciò il suo attacco.

 

I due potenti turbini si scontrarono, ma era fin troppo evidente che quello di Sakura era superiore e, alla fine trionfò e Ryu Sheron fu spazzato via, ma non distrutto.
Ormai senza più forze, il drago cadde in mare e tornò alle sue mostruose sembianze.
Sakura gli si avvicinò e s’inginocchiò davanti a lui.
“Vuoi vedermi morire, ragazzina?” fece il drago ormai morente “Sei davvero spietata”.
“Che hai capito!” disse Sakura con un dolce sorriso “Voglio aiutarti a realizzare il tuo vero desiderio”.
“Il mio vero desiderio?” fece Ryu Sheron “Te l’ho detto il mio desiderio e tu non lo puoi cambiare”.
“Non è vero!” disse Sakura “Quello è solo un inganno di cui ti sei auto convinto. il tuo vero desiderio è un altro: lo hai sempre nascosto agli altri e a te stesso, ma io l’ho visto ed è tutt’altro che malvagio e distruttivo”.
“Davvero?” chiese il drago “E quale sarebbe?”
“Tu lo sai meglio di me!” e gli accarezzò il muso.
Quel gesto penetrò nel profondo del cuore del drago: una parte che non aveva mai creduto di avere e lì vide il suo desiderio.
“Che sia vero?” chiese alla fine Ryu Sheron “Desidero realmente questo?”
Sakura si limitò a sorridergli.
“Buffo!” disse il drago “Ciò che volevo era davvero scegliere un’altra vita e un altro scopo ed è stata una ragazzina a farmelo capire.
Suu Sheron, ora capisco cosa ti ha spinto a lasciarci” il suo corpo cominciò a dissolversi “Sembra proprio che per me sia finita, non tornerò più in vita. Almeno sono contento: ho capito cosa volevo davvero. Grazie infinite Sakura Kinomoto, padrona del vento: grazie per avermi mostrato la verità”.
Dalle guance della ragazzina scesero due lacrime che bagnarono il viso del drago, illuminandolo.
“Cos’è questo calore?” chiese lui “E’ così bello” e s’illuminò diventando una nuova carta di Sakura: l’immagine era quella della forma umana del drago con gli occhi chiusi, sul basso c’era la parola “THE TRUTH: VERITA’”.
“La verità è sempre dentro il nostro cuore. Per alcuni sembra irraggiungibile, ma è solo un’illusione: essa è sempre davanti a noi” disse Sakura con un dolce sorriso “Benvenuto in una nuova famiglia Ryu Sheron”.

 

 

San Sheron si fermò e fece il conto dei compagni caduti.
“Tsk!” fece schifato “Nove! Quegli idioti si sono fatti battere come dei pivellini da dei mocciosi. Fossi stato al loro posto non ci avrei impiegato un secondo a schiacciarli”
“Secondo me parli troppo” disse Hinata, mentre avanzava già trasformata e anche lei con un dolce sorriso “Non hai nemmeno idea di cosa sono capaci i miei amici”.
“Tutte stupidaggini!” tagliò corto il drago del ghiaccio “Voi umani dite che il cuore e altre buffonate simili ti rendono un leone. Ciò che conta davvero è vincere, signorina: non ha importanza in che modo è questa l’unica regola”.
“Non c’è proprio modo di farti cambiare vedute?” disse la ragazza mettendosi in posizione.
“Smettila di parlare mocciosa; non ho tempo da perdere con inutili lagne” ringhiò San “Vediamo di chiudere questa buffonata al più presto, così rimedierò agli errori di quegli idioti che hanno il fegato di chiamarsi demoni” e aumentò la sua energia cominciando a congelare tutto quello che gli era intorno.  
“Ha ricoperto il terreno di uno spesso strato di ghiaccio” pensò Hinata mentre si alzò leggermente da terra “E’ uno specialista dell’arte del ghiaccio. Anche se c’è qualcosa che non mi torna: non lo crea semplicemente impastando il chakra”.
“Che c’è mocciosa? Il mio potere ti ha lasciato senza parole?” la schernì il drago.
“Per così poco!” rispose lei prontamente “Se non sai fare di meglio, ti dico subito che hai perso!”
“DAVVERO SPIRITOSA!” ruggì San Sheron e si lanciò all’attacco.

 

La giovane Hyuga schivò il suo attacco e contrattaccò, ma il drago, con un rapido movimento, creò uno scudo di ghiaccio.
“Illusa, pensi davvero di potermi colpire?” fece ghignante il drago.
“Uno come te lo batto in cinque secondi” rispose la ragazza.
 “Questa l’ho già sentita” rise San Sheron “Vediamo se ci riesci: conto io!”
La ragazza non dette peso alla provocazione e, avvolgendosi di energia rossa colpì il drago in pieno petto scagliandolo a terra.

 

“Uno!” fece il drago.
Hinata gli fu addosso e lo colpì con un calcio, scagliandolo in alto.
“Due!” fece il drago.
La ragazza lo colpì con il “pugno gentile” e lo scaraventò proprio verso l’ingresso dell’accademia.
“E con questo siamo a tre” disse il drago con grugnito, poi alzò leggermente lo sguardo e sorrise malignamente.
“Sto arrivando per il colpo di grazia” disse la ragazza lanciandosi all’attacco col braccio avvolto dalle fiamme.
“AAHHH!” gridò una voce.
Hinata si fermò appena in tempo: con la coda nell’occhio aveva visto il drago farsi scudo con qualcuno.

Quando la polvere alzata dallo schianto si diradò, Hinata poté vedere che San Sheron teneva per il collo la piccola Blair.
“BLAIR!” fece Hinata scioccata.
“I famosi cinque secondi sono passati ed io sono ancora qui mi sembra” ghignò il drago.
“Così non è leale” disse Hinata trattenendo la rabbia “Non ci si fa scudo con una persona innocente”.
“Oh, io non faccio caso a queste cose” disse semplicemente il drago “Ciò che conta per me è vincere, tutto qua” e accarezzò il viso della ragazza.
“Ti prego aiutami” fece Blair terrorizzata.
“Che bella voce” rise il drago e alzando la mano ricoperta da artigli di ghiaccio “sarebbe un peccato che si spegnesse così giovane, vero?”
“Lasciala andare, lei non c’entra nulla” fece Hinata stringendo i pugni.
“Te l’ho detto: vincere è quello che conta” dagli occhi del drago partì un raggio azzurro che investì in pieno la ragazza e, dopo un istante, la congelò fino alla testa.
“Che cosa!” fece Hinata.
“Eh Eh Eh!” rise freddamente il drago “Ecco a voi una bella statua, pronta per essere mandata a allo sfascio. Ho deciso di lasciarti la testa libera per togliermi la soddisfazione di vedere la tua faccia prima di sparire”.
“Sei un vigliacco” disse Hinata, mentre cercava di liberarsi.
“Cominci a darmi sui nervi ragazzina” disse il drago e alzò il braccio sinistro da cui cominciò a formarsi un raggio energetico “Sparisci!”
“MIAO!” e faraone, il gattone mascotte dello Slifer rosso, calò i suoi artigli sul drago colpendolo a un occhio.
“ARGH!” fece il drago perdendo la presa su Blair “Dannata palla di pelo! Come fa un misero gatto ad avermi graffiato!”
“A questo rispondo io nya!” disse una voce all’interno del gattone e una piccola sfera dorata uscì dalla sua bocca “E’ merito mio se Faraone può ferirti nya”.
“Una lucciola?” fece stupito San Sheron.
“Veramente sono uno spirito” lo corresse “Sono ciò che resta del professor Banner, molto piacere nya”.
“Ed io sono uno che non se la cava male a domare gli animali” e una frusta bloccò il braccio sinistro del drago.
“Chi ha osato!” fece San Sheron.
“Mi chiamo Jim Crocodile Dundee, molto piacere” e il duellante australiano si fece vedere “Per fortuna che passavo da queste parti”.

 

“Peccato che tu sia solo una misera pulce” disse San Sheron “NON EE’ UN PROBLEMA SCHIACCIARTI” e tirò il braccio verso di sé insieme a Jim.
“Cazzo!” si lasciò scappare il ragazzo.
“Hai dannatamente ragione” ghignò San Sheron con gli artigli chiusi “Sparisci insetto”.
“FLAME ARROW!” gridò Hinata e il drago fu colpito in pieno.
“COSA!” fece il drago incredulo.

 

“Hai commesso un grave errore!” disse Hinata mentre si avvicinava “Hai dimenticato che sono la custode di Rayearth, lo spirito del fuoco e la sua forza è proporzionale a quella del 
mio cuore; inoltre sei il primo che mi ha davvero fatto arrabbiare oltre ogni limite”.
“Assurdo! Il mio blocco di ghiaccio è indistruttibile!” esclamò San Sheron “Nessuno è mai riuscito a liberarsene” {davvero? A me non risulta}
“Questa volta non avrò riguardi” disse Hinata mentre il potere di Rayearth la ricopriva come una seconda pelle, rendendola luminosa come un sole “Ti distruggerò completamente!”
“Hinata!” fece Jim stupito “Sei davvero Hinata?”
“Jim, prendi Blair e mettiti al riparo” disse Hinata mentre lo sorpassò “Qui fra poco farà molto caldo”.

 
“Ehi aspetta!” disse San Sheron supplicante “Non è necessario che... ARGH!” la sua spalla fu solo sfiorata e si bruciò.
“Hai parlato anche troppo” disse Hinata stringendo la spalla dell’avversario e lanciandolo all’indietro, portandolo all’esterno dell’accademia “ORA BASTA PAROLE”.
San Sheron finì di faccia contro un albero, non ebbe nemmeno il tempo di rialzarsi  che si ritrovò la ragazza di fronte.
“A-Aspetta un attimo” piagnucolò il drago, sperando di prendere tempo “Possiamo parlarne”.
“Hai parlato anche troppo” disse Hinata “e le tue labbra di codardo non hanno più nulla da dire. HEART EXPLOSION” e colpì il drago.
Si generò una potente esplosione di fiamme e il drago ne fu investito in pieno, sparendo definitivamente.

 

“HINATA!” gridò Jim venendole incontro con Blair sulle spalle.
“State bene?” chiese la ragazza, voltandosi verso di loro.
“Noi si, ma tu? Cosa ti è successo?”
“E’ un po’ difficile da spiegare, adesso” rispose lei “Ora scusami, ma devo andare ad aiutare i mie compagni. Trovati un posto sicuro e mettiti al riparo. Ci vediamo dopo” e corse via.
“Chi se lo sarebbe mai aspettato che quella ragazza fosse così forte” disse Jim “E io che pensavo fosse molto timida. Le apparenze ingannano”.

 

 

“REGNO VENDICATIVO” gridò Aster e lanciò il suo attacco.
“FIAMMATA STRIDENTE” e anche Zane lanciò il suo attacco.
C-13, creò una barriera e annullò l’attacco.
“Tsk!” fece Zane “Comincio a innervosirmi: gli altri hanno quasi finito e, noi, che siamo in due, stiamo faticando a sconfiggere questo tipo”.
“Sembra essersi preparato proprio per questo” disse Aster “La cosa comincia ad andare troppo sulle lunghe”.
C-13 osservò i suoi avversari senza dire nulla: alzò un braccio e sparò una raffica di raggi di energia contro i due che schivarono.
“Ancora con questa roba” fece Aster “E’ una strada a senso unico per caso? È da un’ora che ripete sempre quest’attacco. Che diavolo avrà…. ZANE STA ATTENTO”
Il Truesdale maggiore si voltò di scatto e vide l’androide dietro di lui con un raggio in mano.
“Tu sei il primo, Zane Truesdale!” disse il cyborg.
“Non così in fretta” disse una voce e, poco dopo, qualcuno colpì C-13 con un calcio, allontanandolo da Zane.
“Tsk! Vieni ancora a togliermi l’avversario, Itachi?” disse Zane con una smorfia.

 

Ebbene si: il salvatore di Zane, altri non era che Itachi stesso e lo guardò con un sorriso di sfida.
“Dalla tua faccia deduco che non sei contento di vedermi, vero Zane?” disse Itachi.
“Avrei preferito mille volte essere colpito che essere salvato da te” rispose Zane.

 
“Accidenti, quanti complimenti che vi date ragazzi” rise Kisame a pochi metri da loro “Si vede proprio che siete grandi amiconi”.
“Sta zitto!” risposero i due in coro.
“Voi due siete quei tipi dell’altra volta” disse Aster avvicinandosi “Che cosa siete venuti a fare qui?”
“Non chiederlo a me, io ho solo seguito Itachi” rispose lo spadaccino “Comunque, poiché ci siamo, vi aiutiamo a schiacciare questo tipo, che ne dite?”
“Nessuno vi ha chiesto niente puffo mal uscito” disse Zane senza guardarlo “A questo tipo ci penso da solo”.
“Puffo mal uscito?” ripeté Kisame col tic “Quante…”.
“Finiscila Kisame” ordinò l’Uchiha maggiore “A questo ci penso io”.
“Finalmente i bersagli sono tutti riuniti” disse C-13 “La vera battaglia comincia ora”.

 

I quattro si voltarono verso di lui confusi.
“Che vuoi dire?” chiese Aster.
“Sapevo che Itachi Uchiha e Kisame Hoshigaki sarebbero venuti qui” disse il cyborg demoniaco “Il mio obbiettivo è distruggervi tutti e quattro e togliere delle valide guide al gruppo dei Sun’s Knights. Ora che siete tutti presenti, posso combattere sul serio” dalle sue spalle uscirono le ali e il suo corpo s’irrobustì considerevolmente.
“E così stavi solo aspettando eh?” ghignò Zane “Potevi dircelo subito, così avremmo fatto un po’ di salotto, ma poco male il mio riscaldamento è finito. Sarò io a distruggerti da solo”.
“Ti dai troppe arie Zane” lo riprese Itachi “Scommetto che non sei riuscito a colpirlo nemmeno una volta, mentre il sottoscritto lo ha fatto appena è arrivato”.
“Che c’è? Hai fretta di venire preso a calci?”
I due si sfidarono con lo sguardo per interminabili secondi con le loro abilità oculari attive.

 

“Per voi è finita. Sparite!” e lanciò un Darkos contro il gruppo.
Kisame alzò la sua pelle di squalo e assorbì il colpo, ma la spada cominciò a fare i capricci.
“Oh! A quanto sembra la mia spada non apprezza questo chakra, ma non posso darle torto.
I demoni hanno davvero un chakra orrendo” sentenziò lo spadaccino.“E anche un pessimo alito” scherzò Aster “ma vanno comunque sconfitti, o non te ne liberi più. Che dici pesciolino, lo facciamo a pezzi”.
“Perché no! Così la finiamo con questa storia a ce ne torniamo per i fatti nostri” ghignò lo spadaccino.
“Un momento!” dissero Zane e Itachi “Voi restatene fuori. A lui ci pensiamo noi”.
“Andiamo Itachi non mi puoi togliere questa soddisfazione!” si lamentò lo spadaccino, ma lo sguardo dei due era irremovibile “Ok! Ok! Fate pure”.

“Ma evitate di cacciarvi nei casini” disse Aster rassegnato “Noi andiamo a dare una mano agli altri. Ci vediamo dopo” e seguito dallo spadaccino si diresse verso uno dei variscontri.
“Voi non andate da nessuna parte” fece il cyborg teletrasportatosi davanti a loro “Morirete qui!”
“AMATERASU!” fecero i due rivali e il cyborg fu costretto ad allontanarsi.
“Strada libera, si va!” e l’Hoshigaki partì verso l’isola.
“Buona fortuna” disse Aster ai due e andò anche lui.  

 

“Dannazione!” fece C-13 “Detesto deludere le aspettative del mio generale in questo modo, ma sono ancora in tempo per rifarmi. Adesso vi distruggerò e poi sarà il turno dei vostri compagni”.
“Ehi Uchiha!” disse Zane a Itachi senza ascoltare l’avversario “Che ne dici di fare una gara? Chi lo distrugge per primo è il migliore, ci stai?”
“Mi hai tolto le parole di bocca” disse l’Uchiha maggiore.
“Sparite mocciosi” disse il cyborg offeso e lanciò un raggio rosso ad alta velocità.
I due schivarono l’attacco con non curanza e si teletrasportarono davanti a lui.
“Che velocità!” pensò il cyborg.
“Arte del fuoco: TECNICA DELLA PALLA DI’ FUOCO SUPREMA” e Itachi lanciò la tecnica marchio di fabbrica del suo clan.
“Arte del fulmine: TECNICA DELLA PALLA ELETTRICA SUPREMA” e anche Zane lanciò il suo attacco.
C-13 non rimase fermo: si teletrasportò sopra di loro e preparò una sfera rossa avvolta nella sua proiezione. “Assaggiate questa” e lanciò il suo attacco.
“Patetico!” dissero i due e attivarono Sharingan e Nyugan Ipnotico.
“La vostra fine è segnata” disse C-13 convinto e la sfera esplose a poca distanza da loro.

 

“Anche se sembra piccola, la mia sfera è capace di distruggere metà del pianeta” disse soddisfatto “Ora sarà meglio pensare agli altri due” e s apprestò ad andare.
Un’enorme mano rossa uscì dal fumo e lo afferrò.
“Che cosa!” fece stupito il cyborg.
“Hai detto che quest’attacco può spazzare via metà del pianeta vero?” disse la voce di Itachi “Allora perché non ha spazzato via questo?”.
Quando il fumo creato dall’esplosione si diradò, C-13 poté vedere ciò che lo aveva preso: il Susano’o dell’Uchiha maggiore e anche Zane aveva attivato il suo.
“Assurdo!” fece C-13.
“Cosa c’è di assurdo?” chiese divertito il Truesdale “Forse credevi di averci sconfitto con così poco, oppure non sapevi che possiamo usare questa tecnica? INGENUO!” tirò fuori lo scudo che gli aveva dato Yaphisan “Assaggia questo. ATTACCO DEL LUPO” e la tempesta di lupi si abbatté sul cyborg che ne uscì con diverse ammaccature.
“Hai la pelle dura a quanto sembra” commentò Itachi “ma quanto sarai in grado di resistere allo stritolamento del mio Susano’o?” e l’enorme mano aumentò la presa su C-13.
“Non illudetevi che ci voglia così poco a fermarmi!” ringhiò il cyborg e fece esplodere la sua energia riuscendo a liberarsi poi si lanciò verso i due “MORIRETE NEL PEGGIORE DEI MODI”.
“Stavo pensando la stessa cosa per te” disse Itachi.
“Ed io non sono da meno” rise Zane.

 

“TSUKUYOMI!” dissero nello stesso momento.
“Che cosa!” e il Cyborg si trovò imprigionato da catene che uscivano da un cielo rosso e giallo.
“A quanto sembra le nostre due illusioni si sono unite in una” fece Zane.
“E’ vero, sembra che l’abbiamo lanciata nello stesso istante” rispose Itachi “Allora vediamo quale delle due riuscirà a piegare questo buffone”.
“Non illudetevi, non vi dirò nulla” dichiarò il cyborg mentre cercava di liberarsi “e quando sarò libero da questa porcheria, vi farò a pezzi”.
“Vediamo se ci riesci!” dissero i due con voce fredda e cielo e terra si riempirono di lame.
“Ora verrai trapassato da queste lame per due settimane e poi vedremo se farai così tanto lo spaccone” disse Itachi e la tortura ebbe inizio.

 

L’illusione si sciolse e C-13, privo di forze, precipitò in mare.
“Non ci posso credere…” pensò il cyborg mentre riaffiorò in superficie “Sono stato battuto da dei ragazzini che giocano con le illusioni. Che vergogna tremenda” e, a fatica, alzò lo sguardo verso di loro.

 
“Abbiamo ottenuto le informazioni che volevamo, ora posso distruggerlo” disse Zane allungando una mano.
“Non credere che te lo lascerò fare” disse Itachi “Il colpo di grazia è mio”.
“Non se ne parla” disse Zane.
“Allora facciamo così: attacchiamolo insieme, chi lo distrugge per primo vince. Che te ne pare?”
“Mi gusta!” rispose Zane poi si rivolse a C-13 “Niente di personale, ma sei il premio per la mia vittoria” {che gusti!}.
“Questo è da vedere” disse Itachi materializzando la spada del suo Susano’o e caricandola col suo chakra.
“Ne ho la certezza assoluta!” disse risoluto Zane e anche lui materializzò la spada del suo Susano’o caricata col suo chakra.

 

“GRRR!” ruggì C-13 e si lanciò all’attacco “ADESSO MI’ AVETE DAVVERO SECCATO!”
“Che gentile” dissero i due rivali “VIENI PROPRIO INCONTRO ALLA TUA FINE” e anche loro si lanciarono all’attacco.
Ci fu uno squarcio rosso e azzurro e poco dopo i due atterrarono sulla superficie cristallina del mare, mentre il cyborg fu tagliato in due e disintegrato.
“Tsk! Un altro pareggio” fece seccato Zane.
“Quel tipo non valeva proprio nulla” disse Itachi disgustato.
 “A quanto sembra, dovremo pensare a un altro modo per vedere chi di noi due è il migliore” disse Zane guardando fisso l’Uchiha.
“Così sembra” rispose l’altro “Vorrà dire che ti batterò nella maniera tradizionale”.
“Sempre se ci riesci” rispose Zane e i due si lanciarono l’uno contro l’altro dando inizio a un nuovo duello. 

 

 

 

 

A diversi kilometri di distanza dall’isola, Nick e Lì Sheron si scambiarono una rapidissima serie di pugni senza che nessuno riuscisse ad andare a segno {immaginate uno scontro di Ken il guerriero e ci siete molto vicino}
Nick si allontanò dal drago tenendo stretti i pugni insanguinati a causa degli artigli che Lì Sheron aveva sulle nocche delle mani.
“Ti vedo messo male Nick” rise il drago malvagio “Non è che non riesci più a continuare?”
“Per taglietti come questi? Fammi il favore” rispose a tono il Sun’s Warrior “Piuttosto, non sei preoccupato per come stanno andando i tuoi compari contro i miei ragazzi?”
“Tsk! Quegli idioti hanno commesso fin troppe leggerezze, senza contare che stai giocando sporco”.
“Sporco?” fece Nick quasi indispettito “Parla quello che in un’altra dimensione e un altro tempo ha attaccato alle spalle un suo compagno e ha peccato di superbia sottovalutando un guerriero accecato”.

“Hai davvero una bella faccia tosta, moccioso” ringhiò il drago bianco “Sarà un immenso piacere farti esalare l’ultimo respiro e dopo di te toccherà ai tuoi compagni”.
“Ai miei compagni dici?” rise il Sun’s Warrior “Ti sbagli! Non riuscirai a toccarli nemmeno con un dito, perché io te lo impedirò. E poi ho ancora qualche asso nella manica, in caso di mia assenza”.
“Che vuoi dire?”.
“Prima hai detto che sto giocando sporco vero? Ti stai riferendo ai misteriosi guerrieri che sono apparsi per aiutare quelli più in difficoltà. Loro sono una piccola sorpresa che ho preparato contro di voi” ghignò Nick.
“Una sorpresa?” disse il drago poi gli balenò in mente un sospetto “Non avrai mica creato degli altri Sun’s Knights e tenuti nell’ombra per il momento giusto”.
“Chissà!” rispose Nick enigmatico “Comunque loro saranno l’ultimo dei tuoi problemi: fra non molto verranno alcuni guerrieri di altre dimensioni e tra questi ce né uno che è desideroso di fartela pagare per averlo eliminato due volte”.
“Uno che ho eliminato due volte?” fece Lì Sheron poi “Non dirmi che sta venendo…”
“Proprio lui!” confermò Nick “Quando lo incontrai, mi chiese di fargli un fischio nel momento stesso in cui mi sarei battuto con te ed è quello che ho fatto”.
“Dannato pennuto!” ringhiò il drago “SEI SLEALE!”
“Parla quello che pur di vendicarsi ha venduto l’anima al diavolo diventando una creatura ancor più spregevole di quanto non lo fosse prima” disse Nick “Per proteggere i miei compagni sono disposto a tutto e non accetto le critiche di uno come te”.
“A si?” fece il drago “Allora assaggia il mio nuovo potere” la gemma sul suo mento s’illuminò e le sfere sul suo petto cominciarono a girare vorticosamente.
“Che cosa sta facendo?” si chiese il Sun’s Warrior.

“SETTE VIE DEL DEMONE” gridò Lì Sheron e il suo corpo fu avvolto da una luce grigia.
Quando si estinse, Nick si fermò stupito a quello che era appena accaduto: davanti a lui erano apparsi sette Lì Sheron, ognuno con una sfera rotante sul petto.
“E questa che tecnica sarebbe?” chiese Nick messosi in posizione “Non dirmi che hai imparato la moltiplicazione del corpo”.
“Ah Ah Ah! Questa non è una semplice moltiplicazione del corpo” spiegò ghignante il drago “E’ una scissione spirituale. Il mio nuovo potere mi permette di dividere i poteri che mi derivano dall’energia negativa dei sette draghi malvagi e immetterla in altrettanti corpi”.
“In pratica ognuno di voi può utilizzare il potere di uno dei sette draghi malvagi” disse Nick “Non è poi così eccezionale dopotutto. Basta solo fare attenzione per capire quale potere usa ognuna delle tue versioni”.
“Pensi che sia così facile” dissero i sette draghi indicando la sfera rotante “Allora perché non ci provi?” e si lanciarono all’attacco.
“Non capisco dove tu voglia andare a parare” disse Nick pronto “Ma non montarti la testa” e anche lui partì all’attacco.

 

Lo scontro tra i due riprese, ma questa volta Nick era in svantaggio numerico: i sette Lì Sheron si rivelarono molto forti e, contrariamente a quanto aveva detto, il Sun’s Warrior non riusciva a capire quale potere ognuno di loro avesse.
“Assurdo!” pensò Nick mentre si lanciò in picchiata verso il mare “Ogni volta che penso di aver capito il potere di uno dei sette, vengo subito messo fuori strada perché ne usa un altro. A che gioco sta giocando!” poi ricordò un particolare indicatogli prima dallo stesso drago “Un momento! Perché la sfera che ognuno di loro ha incastonata nel petto ruota in continuazione? Che voglia evitare di farmi capire quali stelle vi sono riportate? Certo! Contro Goku la sfera corrispondente a uno dei draghi s’illuminava al suo utilizzo. Quel bastardo le sta facendo roteare per non farmi capire quale sia.
Resta ancora in sospeso il fatto su come uno riesca a utilizzare più di un potere. Se avessi la vista più acuta e movimenti più rapidi, forse potrei capirlo”.
“Che diavolo stai dicendo Nick” lo riprese la voce di Alan “Tu disponi di queste qualità”.
“Alan!” fece Nick “Che stai dicendo? Io dispongo di queste qualità”.
“Certamente!” disse con pazienza “Rifletti Nick:  tu sei un soleano, ma quale tipo esattamente?”
“Scusa ma non è il momento per giocare agli indovinelli” lo riprese il Sun’s Warrior “Se non hai qualche buon consiglio, è meglio…”.
“Nick!” lo interruppe il suo angelo custode “Che tipo di soleano sei?”
“Che insistenza!” fece Nick mentre si mosse rapido per non essere colpito “Sono un nibbio reale appartenente alla famiglia dei falconidi e allora? Sono un rapace, è vero, ma questo non…” s’interruppe un attimo e rifletté su quello che aveva appena detto.
“Ci sei arrivato finalmente!” disse Alan “Poiché rapace tu disponi di una vista tridimensionale, che ti permette una visuale trilaterale di 180°. I rapaci possono vedere una preda a miglia di distanza come se ce l’avessero a un centimetro dal becco e lanciarsi in picchiata su di loro prevedendone i movimenti. Questo è l’enorme pregio di un soleano rapace; questo si chiama Rapax Eye, Occhio del Rapace”.
“Rapax Eye!” ripeté Nick “E’ vero, me n’ero dimenticato. Il primo problema è risolto, ma il secondo?”
“Dovresti arrivarci da solo” disse Alan “Voi soleani avete anche capacità metamorfiche, molto particolari: siete capaci di trasformarvi e diventare dei potenti predatori terrestri dotati di sensi, agilità e riflessi incredibili. La chiamate forma bestiale ed è la vostra forma alternativa per la caccia”.
“La forma bestiale?” disse Nick “Oh cavolo! Ecco cosa era quell’istinto di correre a quattro zampe di qualche tempo fa! Grazie per avermi illuminato Alan. Ora c’è solo un altro problema e poi il gioco è fatto: come faccio a trasformarmi?”
“Abbandonati a quel desiderio di correre e di cacciare” ripose Alan poi tacque.

 

“Ora ho i mezzi per risolvere il problema Lì Sheron” pensò Nick “Vediamo se funziona. RAPAX EYE” e concentrò tutto sulla sua  vista.
In quel momento il Lì Sheron alla sua destra sollevò una mano e un’enorme massa d’acqua si sollevò verso Nick.
“Acqua!” fece Nick “Se non ricordo male è il drago con la sfera a due stelle che usa quell’elemento. Vediamo subito.” Ampliò la usa vista e osservò la sfera rotante fino a quando non vide a rallentatore e “Bingo! Avevo  ragione. Allora: TECNICA DEL DRAGO DI’ TERRA!” e diresse l’attacco verso l’avversario ma…
“COSA!” fece stupito il Sun’s Warrior.
L’attacco di quel Lì Sheron cambiò diventando una massa di elettricità e vide anche la sfera cambiare numero di stelle.
“Ha cambiato il numero!” pensò Nick, poi spostò lo sguardo verso gli altri e poté vedere lo stesso fenomeno “E POI SARE IO LO SLEALE! Questa tecnica non scinde i poteri, ma li alterna a seconda della volontà dell’utilizzatore: ogni volta che capisco quale attacco usa, lo cambia e mi mette in confusione.
Ora basta stare sulla difensiva: è il momento della forma bestiale” e si lasciò invadere da quel desiderio di correre.

 
“SPARISCI PIVELLO!” gridarono insieme i sette draghi e lanciarono l’attacco.
“NON CREDERE DI’ AVERMI BATTUTO COSI’ FACILMENTE” ruggì Nick e si teletrasportò lontano.
“Scappare non ti aiuta” disse il drago sicuro di se.
E chi ti dice che sto scappando!” disse una voce roca alle spalle di quest’ultimo.
Il drago si voltò e sgranò gli occhi. Davanti a lui era apparsa una creatura mostruosa: era enorme, lunghi artigli, lunga coda appuntita, muso lungo e pieno di denti aguzzi e due paia di ali e il colore del suo corpo era blu scuro.
“Che diavolo…” fece Lì Sheron, poi riconobbe l’energia che la creatura emanava “Assurdo!”
Vedo che ci sei arrivato!” disse la creatura calando gli artigli e colpendo in pieno l’avversario “Sono sempre io! Solo che ho cambiato forma”.
“Stento a crederci” disse il drago “Come diavolo hai fatto a cambiare aspetto!”
Se dovessi spiegarti tutto, impiegherei troppo tempo, non credi? E io di tempo da perdere non ne ho”rispose Nick in versione bestia “ADESSO FACCIAMOLA FINITA!” e si lanciò all’attacco.

 

La nuova trasformazione si rivelò portentosa: Nick era diventato velocissimo e, grazie al Rapax Eye, capì subito il potere del momento di ogni Lì Sheron, reagendo di conseguenza.
Alla fine riuscì ad ammassarli tutti nello stesso punto, proprio come il cacciatore fa con la preda.
E’ una mia impressione o sei con le spalle al muro?” disse il soleano con un ringhio di scherno “Ed io che speravo in qualcosa di meglio!”
“Qualcosa di meglio eh?” disse Lì Sheron poi ghignò “Visto che me lo chiedi, ti accontento immediatamente. UNIONE DELLE SETTE VIE DEL DEMONE” e i sette draghi tornarono ad essere uno solo, ciò che cambiò era che le sfere continuavano a girare vorticosamente.
Cosa credi di avere fatto!”disse Nick.
“Ora lo vedrai!” rise il drago mentre il suo corpo subì una metamorfosi: i suo aculei raddoppiarono di altezza, il suo volto si allungò e sulla schiena crebbero due ali nero pece.
“Nick voglio presentarti la mia forma finale” disse Lì Sheron alzando le braccia “Ora la mia forza non conosce più limiti e non può essere contenuta. Per te è finita”.
Sto tremando di paura” rispose Nick serio “Fatti sotto!”

 

 

 

Nelle vicinanze del vulcano Sakura Haruno era alle prese con Guldo, ultimo membro della squadra Ginew ancora in vita.
“Che schifo!” fece disgustata la rosa, mentre vedeva gli occhi laterali muoversi come fossero impazziti “Perché mi doveva capitare una cosa del genere!”
“BADA A COME PARLI MOCCIOSA” disse l’alieno verde facendo un passo avanti “Se sono così, non è colpa mia, anzi non ho proprio nulla in contrario”.
“Si può sapere da quale buco sei uscito fuori” fece l’Haruno nauseata “Sei la cosa più brutta che abbia mai visto”.
“CHE COSA!” gridò l’alieno guardandola storto “COME TI PERMETTI! IO SONO IL PIU’ BELLO DI’ TUTTA MIA RAZZA E NON ACCETTO CRITICHE DA UNA CHE SEMBRA UNA COZZA ANDATA A MALE!”
“CHE COSA HAI DETTO!” gridò anche lei col tic nervoso “IO NON SONO UNA COZZA {si come no?}. E POI HA PARLATO L’INVOLTINO DI’ VERMI TROPPO CRECIUTO”.
“ADEESO BASTA MOCCIOSA CON I CAPELLI STRAMBI” urlò l’alieno offeso {gli do ragione} “Ora ti finisco per davvero”.
“NON CI’ CONTARE” e come una furia, Sakura si lanciò all’attacco “Prendi questo: STRANGE WINGS” e lanciò un attacco fatto di un’infinità di angeli con ali di forma diversa {come dice il nome}.
“STOP!” urlò Guldo e ciò che lo circondava si bloccò come se il tempo si fosse fermato.
“Ehi! Che accidenti è successo!” fece la ragazza paralizzata “Perché non riesco a muovere un muscolo!”
“Te lo spiego io signorina” disse l’alieno trionfante “Il mio potere è quello di bloccare il tempo, o completamente o in una determinata zona. Ora sei in una gabbia spaziale e non puoi più muoverti. Sei finita” alzò le mani e lanciò un raggio verde verso di lei.
“Che qualcuno, mi aiuti” pregò la ragazza.

 

“SAKURA!” gridò una voce e poco dopo fu presa al volo e, insieme al suo salvatore, rotolò a terra; si ritrovò distesa e sentì il respiro di qualcuno sul suo viso.
La ragazza aprì gli occhi e rimase stupita: “Jaden? Sei davvero tu?”
“E chi altri!” rispose con un sorriso il ragazzo trasformato in super guerriero.
“SAKURA, JADEN!” gridò Naruto.
“State bene?” chiese Gaara appena giunto.
“Si stiamo bene!” disse il ragazzo alzandosi in piedi e tendendo una mano alla ragazza che lo fissò imbambolata.
“Cos’è questa sensazione?” pensò la rosa sognante “Perché il mio cuore sta battendo così forte? E’ come se…”
“Ehi Sakura tutto bene?” le chiese Naruto scrollandola.
La ragazza si riscosse: “Si tutto bene!” e prese la mano del ragazzo.
“A quanto sembra sei arrivato appena in tempo amico” disse Gaara rivolto Jaden.
“Così pare!” rispose il ragazzo “Come siete messi?”
“Guarda tu stesso e capirai” disse il rosso.

 

Dopo pochi istanti apparvero anche Super C-17, Cell e Broly senza un graffio, mentre i tre ragazzi mostravano diverse ferite e crepe sulle loro armature.
“Sei ancora vivo Guldo!” fece super C-17 “Sembra che tu sia più resistente dei tuoi compagni vero?”
“Non per niente sono uno dei migliori” si vantò l’alieno verde “Se non fosse siccome non sono un bravo leader, potrei anche essere un generale infernale”.
“Ah Ah Ah! Questa è il massimo” disse Cell piegandosi in due dalle risate.
“E’ vero” disse anche Broly ridendo di gusto.
“CHE DIAVOLO AVETE DA RIDERE?” sbraitò Guldo “QUEI MOCCIOSI POTREI SCONFIGGERLI TUTTI DA SOLO CON UNA MANO LEGATA DIETRO LA SCHIENA”.
“Se lo dici tu!” fece super C-17 tenendo una mano sulla bocca “Se davvero ci riesci me ne vado in giro nudo!”
“Ed io faccio un tatuaggio con scritto “potere ai piccoli”” rise Cell.
“Se davvero ci riesci, mi taglio la coda” disse Broly.
“MI’ PROVOCATE EH? ORA VI’ FACCIO VEDERE IO!” urlò l’alieno ora diventato rosso di rabbia.

 
“Ehi, ma che stanno facendo quelli!” disse stupito Jaden.
“Fanno salotto!” rispose Gaara leggermente schifato.
“Che roba!” disse Naruto.
“….” Sakura non riuscì a dire nulla {meglio!}
“RAGAZZI!” gridò una voce e poco dopo scesero Kiba, Lee, Syrus, Shino, Choji, Alexis Sakura Kinomoto e Hinata.
“State bene?” chiese preoccupata la Hyuga.
“Più o meno!” risposero i tre.

 

“Tu guarda: sono arrivati i rinforzi” disse Cell.
“Sono solo degli scarafaggi, non ci vorrà molto a distruggerli” disse Broly.
“Badate a come parlate” li riprese Shino offeso “Lo scarafaggio è uno degli insetti più forti del mondo”.
“Grazie per la lezione amico, l’annoterò sulla mia agendina col tuo sangue come inchiostro” disse Cell.
“Basta chiacchiere, facciamoli a pezzi” disse Broly.
“Allora andiamo, molto lentamente” disse super C-17 e, insieme ai suoi tre compagni, si diresse a passo lento verso i ragazzi.

 
“Quelli ci stanno provocando” disse Kiba digrignando i denti “Ho davvero voglia di farli a pezzi”.
“Frena i tuoi bollenti spiriti amico mio, o rischi grosso” gli disse Gaara mettendosi davanti a lui.
“E allora che facciamo?” chiese sempre il castano.
“Un’idea ce l’avrei” rispose il rosso “Ricorriamo alla fusione”
“Alla fusione?” fece Naruto, poi il suo volto s’illuminò “Si hai ragione! In questo modo li battiamo in un colpo solo”.
“Frena l’entusiasmo, Naruto” lo interruppe Shino “Dubito che quei quattro vi lasceranno il tempo di effettuarla e poi non è sicuro che Naden possa batterli. A giudicare dalla loro energia, quei tre sono molto forti”.
“Ha ragione” confermò Jaden “Quelli sono davvero molto forti: quello che o affrontato io, poi, è anche capace di assorbire l’energia lanciatagli contro e può anche prevedere i movimenti degli altri”.
“Mentre Broly è una furia di sola potenza” disse Naruto “Inoltre la sua forza non accenna a diminuire, anzi sembra aumentare”.
“Mentre Cell è velocissimo ed è capace di rigenerarsi all’infinito” disse Gaara.
“Singolarmente sono molto forti, ma ora che sono tutti insieme sembrano invulnerabili” fece Syrus dopo aver ascoltato il discorso.
“Non tutto è perduto” continuò Gaara attirando le attenzioni degli altri “Ricorriamo a una fusione a tre: io, Naruto e Jaden, non c’è altra possibilità”.
“Vuoi fonderti anche tu?” fece stupito Jaden, poi notò l’aspetto di Gaara e capì “D’accordo proviamoci, ma abbiamo bisogno di un po’ di tempo”.
“Nessun problema!” disse la piccola Kinomoto “Ci pensiamo noi a tenerli impegnati”.
“Che bella idea” acconsentì Alexis “Così metteremo in mostra i nostri nuovi poteri”.
“E’ il momento di riscattarsi” disse Rock Lee avvolto dal fuoco della giovinezza.
“ANDIAMO!” gridò Syrus e il gruppetto partì all’attacco.

 

“Vogliono attaccarci tutti insieme eh?” disse Cell divertito “Meglio così! Faremo prima”.
“Schiacciamoli come gli insetti che sono” disse Broly tendendo la mano in avanti.
“Andiamo!” disse super C-17 con un freddo sorriso.
“Vi farò vedere quanto valgo” ringhiò Guldo e anche i quattro demoni si lanciarono all’attacco.

 

“Ma allora, siete degli stupidi” disse una voce sconosciuta.
I due gruppi si fermarono e alzarono la testa verso l’alto.
Sopra di loro c’era un guerriero mascherato con una sfavillante armatura dorata che raffigurava un faraone e, dopo un secondo, ne apparvero altri.
C’erano il guerriero con l’armatura del drago Nero Occhi Rossi, quello del Drago Bianco Occhi Blu, della giovane Maga Nera, un altro con indosso quella di Cyber Comandante, uno con quella di Orgot l’implacabile e un altro con quella di Lady Arpia.

 

“E quelli chi sono?” fece Cell stupito “Non risultano nelle nostre informazioni.”
“Quel tipo lì” disse Kiba digrignando ancora i denti.
“Dunque sono loro i misteriosi guerrieri che ci stavano osservando” disse Shino.
“Che bellezza!” disse Syrus mentre vedeva la sua maghetta preferita.
“Se avete bisogno di un po’ di tempo per il vostro numero, ci pensiamo noi a darvelo” disse quella con indosso Lady Arpia “Ho proprio voglia di sgranchirmi un po’ le ossa”.
“Sei sempre la solita” la riprese il guerriero col drago nero occhi rossi “ma questa volta ti do ragione, rompiamo qualche osso”.
“Simili scherzi della natura meritano di essere distrutti subito” disse il cavaliere bianco rivolto a Guldo.

 

“COME OSI OFFENDERMI, SCIOCCO UMANO” gridò l’alieno “ORA TI SISTEMO IO! STOP!” e usò di nuovo il suo potere.
“Ehi! non riesco a muovermi” fece il guerriero dorato “Ci ha bloccato nella sua gabbia temporale”.
“Esatto mocciosi!” disse trionfante Guldo “E adesso vi AARRGHH!” un raggio rosso lo colpì in pieno, disintegrandolo senza scampo.
“CHE COSA!” fecero tutti.

 

“Il metodo di combattimento di Guldo è uno dei più sleali che abbia mai visto” disse una voce.
Sulla cima di una roccia apparve un altro drago: era identico a San Sheron, ciò che variava era il colore del corpo color oro.
“Non è possibile” disse Hinata “Quello è San Sheron. Credevo di averlo eliminato”.
“Hai detto San Sheron?” chiese il drago rivolto alla ragazza “Ti sbagli, io non sono San. Mi chiamo Suu Sheron e sono un membro dei guerrieri della dimensione R. sono dalla vostra parte, ragazzi”.
“Cosa? un drago buono?” fece stupita Alexis “Incredibile!”
“Allora è lui quello di cui parlava Ryu Sheron” disse la piccola Kinomoto “E’ lui che ha deciso di scegliere”.
“GRR!” fece super C-17 “Tu, dannato traditore! Come osi venire qui!”
“Traditore?” disse il drago dorato “Io non ho mai servito Abhadon e vado fiero della famiglia che mi sono fatto e degli amici che ho trovato. Loro non ti attaccano alle spalle. Vero Lucian?”
Con un salto, atterrò un altro guerriero: era un uomo alto, fisico muscoloso e atletico, un giubbotto di pelle aperto metteva in mostra il petto, un ciondolo dorato con un rubino al centro gli pendeva sui pettorali, un aderente pantalone nero gli copriva le gambe; il volto era incorniciato dai lunghi capelli nero notte che scendevano selvaggi fino alla schiena, aveva un pizzetto sul mento e gli occhi erano due intense gemme nere.

 

“E quello chi è?” fece Shino smarrito.
“Non lo so!” disse Kiba annusando l’aria “Ma ha un forte odore di lupo”.
“Dunque voi siete gli amici della dimensione R” disse il guerriero dorato “E’ un piacere conoscervi”.
“Piacere nostro” disse Suu Sheron.
“Ehi, ragazzi!” disse Lucian ai giovani Sun’s Knight “Restate indietro e coprite le spalle ai vostri amici mentre si fondono. Quando saranno pronti li lasceremo fare. Voi tre muovetevi!”
Naruto Jaden e Gaara si erano fermati stupiti a osservare la scena, ma furono richiamati alla realtà e assentirono.

 
“Ora vediamo di scaldarci” disse Lucian toccando il ciondolo “Tiriamo un po’ fuori la mia licantropia. Danza Sonja!”.
Una nube avvolse Lucian e quando si diradò, apparve cambiato: una lunga pelliccia gli ricopriva completamente gli avambracci fino al gomito, le mani erano ricoperte di peluria, e non mancavano artigli affilatissimi. I pettorali, e il ventre muscoloso, erano completamente glabri, tranne le costole ricoperte di peluria nera. La pelliccia scura gli ricopriva completamente le gambe scolpite, e al posto dei piedi c’erano delle possenti zampe da lupo fornite di artigli. I suoi lunghi capelli formavano un tutt'uno con la peluria della schiena fino ad arrivare alla folta coda nera e non mancavano le orecchie nere da lupo sulla testa. In mano aveva una coppia di lame nere con sfumature rosse.

 

“E quello che cos’è?” dissero le ragazze stupite e abbagliate allo stesso tempo “Sembra un sogno”.
“L’odore di lupo si è fatto più forte” disse agitato Kiba “sembra quasi un…”.
“Licantropo?” terminò Lucian “Hai indovinato ragazzino, io sono un licantropo, ma non avete nulla da temere da me; tanto non mordo, non molto almeno”.
I ragazzi furono percorsi da un brivido, ma il drago dorato si voltò verso di loro con un dolce sorriso.
“Non temete ragazzi, lui non farebbe mai del male a degli umani. Quindi state tranquilli”.
 

“Ora mi sono davvero seccato!” fece super C-17 innervosito “FACCIAMOLI A PEZZI!”
“CON PIACERE!” risposero gli altri due demoni e lo scontro ebbe inizio.

 

 

 

Nel prossimo capitolo.
I tre ragazzi riescono a fondersi con successo e nasce un nuovo incredibile Sun’s Knight, chiamato Naaraden, che spazza via i tre demoni.
Sconfitti i tre più potenti, il gruppo si sparpaglia per il resto dell’isola per aiutare i loro compagni, mentre i misteriosi guerrieri mascherati spariscono di nuovo.
Pur avendo scoperto altri poteri, Nick si trova in seria difficoltà contro il drago bianco e in suo aiuto giungeranno i doni dei suoi amici del Fantasy. Quale sarà quello che lo aiuterà questa volta e cosa faranno Suu Sheron e Lucian per aiutare i Sun’s Knights?
Questo e altro nel prossimo capitolo.

 

L’attacco Little boy è una mia modifica personale di quello di Momojy Teruyama dell’anime di Needless.

 

L’attacco usato da Alexis è un omaggio a Kurogane del manga di Tsubasa Chronicle.

 

Lucian è un personaggio della trilogia horror di Underworld.

 

La licantropia è la trasformazione finale dei licantropi nella mia fic e in futuro ce ne saranno altri che la useranno. Per chi le segue le fic dell’autore Alextintura, questo è il nome che ho deciso di dare alla trasformazione dei miei licantropi.

 

Un ringraziamento particolare a miciuzumachi che mi ha dato alcune idee per gli scontri di Sakura e Alexis e ha sopportato le mie chiacchiere (ti adoro cuginetta^^)

 

Il primo capitolo della mia fic ha le 550 visite. Vi adoro ragazzi, grazie infinite.     

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Crossover / Vai alla pagina dell'autore: nick nibbio