Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
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Autore: JulieHS    08/08/2011    1 recensioni
“Allora, che è successo ieri a casa?” chiese Natalie alla sorella mentre si avviavano agli armadietti “Nick ha cercato di baciarmi... io, penso di piacergli...” rispose Emily guardando per terra, Natalie grugnì qualcosa e lei se ne accorse, alzò la testa e vide Nick. Teneva un braccio appoggiato sulla fila di armadietti sopra alla testa di una ragazza e le stava dicendo qualcosa all'orecchio, Emily fece una smorfia e aprì il suo armadietto, ci lanciò i libri e sbuffò “spero che un fulmine la colpisca...” disse schioccando le dita e Natalie spalancò gli occhi “ma sei pazza!? Le hai lanciato una maledizione senza pensare alle conseguenze!” “tanto peggio per lei...”
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ma che ci fai ancora in pigiama!?”
Nick guardò Emily confuso “dovevamo andare da qualche parte?” chiese grattandosi la testa
“sì, dobbiamo uscire!”
“ma è il compleanno di mia mamma...”
“le ho chiesto se potevi venire con me, ha detto di si. Vestiti, veloce!” lo spinse in camera e chiuse la porta.
Dieci minuti dopo, Nick uscì dalla camera e Emily lo prese per mano
“dove andiamo?” le chiese, ma lei non rispose.
Scesero in cucina “Denise, noi andiamo...”
“ok, tesoro, Frankie ha messo dei biscotti nel cesto da picnic... divertitevi!”
Emily prese il cestino e andò in salotto
“facciamo un picnic a fine Dicembre!? Fa un po' freddino, non credi?”
“andiamo in un posto speciale...” spiegò fermandosi e prendendogli anche l'altra mano, stava per dire la formula del trasporto, ma si fermò “ho dimenticato una cosa!” scappò in cucina per poi tornare con una borsa, poi si teletrasportarono.

Nick si guardò attorno, era già stato lì. Era la piccola casetta dove si erano rifugiati quando scappavano da Maxim, solo che era diversa. Era più in ordine, più pulita e il camino era acceso.
Fuori nevicava, come l'ultima volta.
Emily lo trascinò in salotto e sistemò a terra una coperta
“picnic al chiuso?”
“sì, al caldo... e guarda che bel panorama che c'è fuori!” disse indicando la finestra, Nick sorrise e si sistemò sulla coperta con lei.
“Allora, che si mangia di buono?” chiese aprendo il cestino, Emily trattenne una risata, Nick tirò fuori una scatola piena di panini e guardò la ragazza “tutto qui? Panini?”
“sai che non sono una cima ai fornelli. Volevo fare un po' di pasta... ma non è finita bene...”
Nick rise e appoggiò i panini sulla coperta, poi prese la bottiglia di coca cola e i bicchieri di plastica.

Come mai hai organizzato questo picnic?” le chiese mentre sistemava le cose nel cestino
“perché volevo stare un pochino con te...” rispose Emily aiutandolo
“oh ma che carina!” la prese per i fianchi e la tirò vicino a lui.
“Quindi adesso che si fa?” Nick sorrise malizioso “io una mezza idea ce l'avrei...”
lei gli tirò una sberla sulla spalla “scemo!”.

Passarono tutto il pomeriggio a parlare seduti sulla coperta davanti al camino e lentamente arrivò la sera.

Adesso c'è un'ultima sorpresa...” annunciò Emily prendendolo per un braccio e mettendolo in piedi, “andiamo... però prima chiudi gli occhi” Nick eseguì gli ordini, prese il borsone e pronunciò la formula del trasporto.

Tieni gli occhi chiusi e dimmi cosa senti...” gli disse all'orecchio.
Nick si concentrò “sento caldo, tanto per cominciare, poi sento il rumore... del mare?”
“apri gli occhi...” il ragazzo aprì gli occhi. Il sole era ancora alto nel cielo, il mare si estendeva davanti a lui, il cielo era limpido. Si voltò e trovò una scogliera dietro di lui “Emily... dove siamo?”
“in Australia...” rispose lei con un sorriso.
“Ti va di fare un bagno?”
Nick guardò la borsa e sorrise “certo che, pensi proprio a tutto...”
“ovvio, senza di me saresti perso... non troveresti neanche i calzini.”.
Andarono a cambiarsi nelle cabine che si trovavano dietro di loro.
Quando Emily uscì, Nick era ancora dentro “Nick tutto ok?”
“non... proprio!”
“che problema c'è?” domandò preoccupata avvicinandosi alla porta
“sono, come dire, incastrato!”
“come incastrato?”
“se apri la porta vedi!” brontolò, Emily aprì la porta della cabina e rimase spiazzata.
Nick indossava il costume e stava cercando di togliersi il maglione, la maglia e la canottiera contemporaneamente
“non mi stupisco che tu ti sia incastrato...” disse cercando di trattenere le risate
lui sbuffò “mi dai una mano per piacere?”. Nick buttò l'ammasso di vestiti nella borsa
“sai, speravo in una tua entrata sexy sulla scena...” commentò Emily guardandolo da testa a piedi, Nick sorrise
“e poi io sono quello perverso tra i due?”
“Nick... tu non hai idea del genere di pensieri che mi passa per la testa...”
“aspetta. La mia ragazza non è l'angioletto che sembra?”
lei alzò le spalle e sorrise “forse...”.

Si tuffarono in acqua e cominciarono a schizzarsi. Emily si allontanò nuotando e quando si voltò non trovò Nick. Si guardò attorno leggermente preoccupata, sentì qualcosa afferrarla per la gamba e trascinarla sotto. Quando salì in superficie si trovò davanti un paio di occhi nocciola
“ma che sei scemo!? Per poco non affogavo...”
“scusa...” disse lui facendo la faccia da cucciolo
“no. Non ti scuso. Potevi pensarci prima.” incrociò le braccia e poi si voltò dall'altra parte, sorrise sotto i baffi.
Nick la prese per la vita e la tirò vicino a se “amore, scusa... non volevo farti arrabbiare...”
“e poi?”
“poi cosa?”
“non ti aspetterai che ti perdoni con così poco! Quindi voglio, pretendo un poi...” si voltò verso di lui seria e Nick sorrise “quando detti le regole sei ancora più bella...”
“non m'incanti Jonas...”
“allora vediamo se questo funziona...” con la mano le prese il mento e le alzò leggermente la testa e piantò gli occhi nei suoi.
Si avvicinò lentamente e lentamente chiuse gli occhi. Emily lo seguì e quando sentì il respiro di Nick sulle sue labbra si avvicinò quel tanto che bastava per sfiorare quelle di lui. In un paio di secondi Nick cancellò la distanza e, finalmente, la baciò. Mentre le sue labbra si muovevano con dolcezza su quelle di Emily, sentì qualcosa sfiorargli la schiena. All'inizio non ci badò, poi quando si sentì sfiorare di nuovo, aprì leggermente gli occhi e rimase stupefatto. Si allontanò lentamente da Emily e si guardò attorno. Delle perline d'acqua galleggiavano sopra e attorno a loro, i raggi del sole le colpivano creando dei giochi di luce fantastici.

È magia...” mormorò Emily sfiorando una gocciolina d'acqua
“non è magia, è amore.” gli sussurrò Nick all'orecchio.
Lei sorrise e si avvicinò per baciarlo di nuovo.

Un bacio dolce, tenero, al sapore di sale... un bacio magico.

  
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