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Autore: berserker eagle    08/08/2011    2 recensioni
dopo la sconfitta di Xemnas Riku Sora e Kairi sono tornati nel loro mondo natale,ma un nuovo Xeanorth torna misteriosamente sulla loro strada,portando con se nuovi alleati e nuovi nemici
(questa storia ha come protagonisti pure i personaggi di Birth by sleep,avviso per chi non ha finito il gioco e non vuole rovinarsi la sorpresa)
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
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Per prima cosa mi scuso: questo capitolo è arrivato con un mese di ritardo, purtroppo ho iniziato un'altra storia, quindi mi sono trovato con due storie contemporaneamente è sono andato in panico, ma ora eccomi! ditemi che ve ne pare (sperò non ci siano errori, poiché ho ricontrollato,come sempre,il capitolo, ma dato che ho una brutta impressione, chiedo scusa in anticipo se mai ne troverete, chiedo gentilmente di farmeli notare, cosi almeno li correggo)XD


Xeanorth stava davanti all’imponente porta, aspettando il responso del suo padrone .
“Come sempre hai fatto un lavoro impeccabile”
- Ne sono lusingato signore, ma il mio allievo è ancora vivo- si sminuì il maestro oscuro.
“ Allora vai, Ventus e Vanitas devono essere distrutti”
Xeanorth si voltò, evocando l’oscurità del suo cuore, ma quando un portale oscuro lo stava per inghiottire la voce risuonò ancora
“ Uccidi anche l’essere che li ha salvati, potrebbe essere un problema non trascurabile in futuro”
-Ricevuto, mio signore-


 
Kimei  si svegliò di colpo, madido di sudore.
“Di nuovo.. di nuovo quel sogno”
l’assassino di guardo le mani, coperte da guanti rosso sangue.
“Dannazione, anche questa notte”
Il custode si mise le mani nei capelli, distrutto: i ricordi di quel sogno erano ben vividi nella sua mente, erano anni che l’incubo lo tormentava,ogni notte.
Il giorno in cui aveva perso il suo corpo
“Il giorno in cui ho perso tutto” si commiserò Kimei“Dove sono?”
Il custode  si guardò attorno, era notte, ma la luce della luna gli consentiva ancora di vedere i dintorni: si trovava in una radura, un piccolo spazio d’erba circondato da alberi, pini e abeti da quel che poteva notare.
Il cielo notturno era fitto di stelle, piccoli diamanti in quell’oceano stellato, mentre la luna piena sembrava magica e irreale.
L’assassino era seduto, la schiena poggiata sul tronco di un pino, e guardava il vento muovere erba e foglie, come fossero dotate di volontà propria.
La mano di Kimei corse verso la sua uniforme, estraendo una sfera di rubino, Terra l’aveva lasciata nella cripta prima di partire per il Regno Oscuro, asserendo che per lui sarebbe stata solo un peso in più.
Kimei aveva deciso di buttarla, ma non riusciva a disfarsi di quell’unico ricordo del passato.
-Uhm…. Cosa?! Farfugliò Kimei, il globo iniziò a levitare , mentre lettere di fuoco apparivano nell’aria, dando vita ad una vera e propria missiva.

Mio caro allievo.

Se leggerai questo messaggio Terra avra adempito al suo compito e ormai la tua armatura sarà ancora una volta con il suo padrone.
Sono ben conscio della tua scelta, ti sei lasciato alle spalle tutto il tuo passato da custode, il tuo Keyblade e i tuoi doveri insieme alle tue vecchie spoglie.
Ma tu sei un custode, l’Hell’s Breath ti ha scelto, ormai sei il suo padrone e la sua lealtà non cambierà dopo aver trovato un padrone cosi abile, ti seguirà fino alla morte, a dispetto della tua volontà.
Sora e i suoi compagni partiranno, quando leggerai questa lettera probabilmente il loro viaggio avrà già avuto inizio, e tu sai bene che avranno bisogno del tuo aiuto, cosa farai? Continuerai a negare la tua vera essenza, derogando il destino del creato ad altri oppure deciderai di combattere per ciò a cui tieni.
L’unica cosa che posso fare, come tuo maestro, è sperare che la tua scelta ti renderà felice.

In fede, Yen Sid


Kimei rimase stupefatto leggendo quella… quella“chiamata alle armi” per un custode rinnegato.
“I guerrieri della luce sono proprio a corto di personale”
Arrivato alla fine della missiva – che svanì in uno sbuffo di scintille, l’assassino alzò lo sguardo alla volta celeste, sussurrando
-umpf … cosi il vecchio mi considera ancora suo allievo-

La prima cosa che Ventus vide fu un cielo stellato.
-finalmente ti sei svegliato- commentò Kimei, sbucando da uno dei tantissimi alberi che circondavano il giovane custode –come va?
Il ragazzo in risposta si sfregò gli occhi, ancora assonnato, rimase cosi un altro po’, almeno fino a quando Kimei non sospirò, dicendo
-Terra è passato di qui-
Tutta la stanchezza del giovane svanì di colpo, forse complice l’adrenalina entrata in circolo al sentire una tale notizia.
“ Terra, allora è vivo!” esultò Ven, subito rimbeccato da una voce conosciuta
Ma quale acume, osservò Vanitas, la voce colma di sarcasmo
“ Poteva pure essere morto” rispose Ventus, acido
Certo, perché i morti se ne vanno a zonzo per i mondi
“Sta zitto!” incredibilmente il doppio di Ven non replicò, tornandosene a dormire “Dannazione, ormai non posso nemmeno pensare in pace”.
Dopo la piccola “discussione”, Ventus si rivolse a Kimei
-Ora dov’è? sta dormendo nella cripta oppure lo hai portato in qualche strano posto?
L’assassino esitò
“Come faccio a dirgli che è andato nel regno oscuro a cercare Aqua, e sono stato io a spedirlo laggiù” si chiese Kimei
-è nel regno oscuro a cercare Aqua- disse – sono stato io a spedirlo laggiù- rettificò davanti all’espressione di Ventus, a meta tra il confuso e l’incredulo.
 L’unica cosa che Ventus riuscì a dire fu un flebile “cosa”
Terre. Nel Regno Oscuro, vuoi un disegnino?
Gli chiarì Vanitas
- Mi vuoi spiegare che vi è venuto in mente! Urlo Ven, Kimei non rispose, imbarazzato.
-Interessante- li interrupe una voce,poi, prima che potessero fare alcunché Xeanorth, o meglio il suo Hearthless, apparve davanti a Kimei, assestandogli un colpo che lo fece volare fuori dalla pianura, aprendo un varco nella boscaglia.
 Ventus arretro, voltandosi verso il suo vecchio maestro.
-Il vostro progetto è follia- sibilò, evocando il suo keyblade –L’universo che sogni è solo…..
-un sogno? Ribatté Xeanorth – il parto di una mente insana? Sei un ottuso, come Eraqus pensi che la luce sia l’unica, l’oscurità un male da schiacciare, e questo nonostante tu  sia per metà parte di quella forza che tanto vuoi annientare!
- Tu non capisci! Tentò Ventus –Sai bene quale sarà il prezzo da pagare…. È qualcosa al di la del genocidio!
Xeanorth rise di cuore
-Quindi? Pensi mi interessi qualcosa, per questa causa ho ucciso il mio unico compagno di battaglie, dopo aver ucciso Eraqus non mi fermerò! Qualunque sia il fio da pagare non renderò inutile la sua morte-
“Capisco”
Ventus chiuse gli occhi, cercando dentro di se l’essenza di Vanitas.
“Sei pronto?”
Per chi mi hai preso? Oggi non siamo più prede,ora che i nostri poteri sono ritornati quasi completamente, siamo cacciatori! 
 
 
Il Keyblade di Vanitas apparve nelle mani di Ventus, circonfuso da fiamme color ossidiana, mentre L’evocavento sprigionava candide fiamme bianche.
Quando Ventus aprì gli occhi, Xeanorth notò che uno era giallo malsano, mentre l’altro azzurro cielo.
Poi non poté più perdersi in considerazioni,in quanto Ven era partito alla carica, tranciando in due il suo Guardian e ingaggiando un corpo a corpo serrato con il vecchio custode.
 
 
“Merda, Ventus non può batterlo, e se continua così attireremo l’attenzione su Desmond e gli altri!"
Kimei correva, avvolto dalla sua “armatura di cristallo”, L’assassino la doveva ringraziare: se non fosse stato quell’oggetto l'attacco di Xeanorth lo avrebbe ucciso sul colpo.
“Devo sbrigarmi, ma quanto mi ha mandato lontano!”
Kimei accelerò, evitando con stupefacente maestria gli  alberi e arbusti davanti a lui, senza fermare quella corsa sfrenata.


 
“Riesce a tenere testa sia a me che al Guardian,  c’era da aspettarselo da colui che incarna il mio mondo perfetto” osservò Xeanorth  tra un colpo e l’altro, di punto in bianco il “Guardiano” di Xeanorth  apparve alle spalle di Ventus, attaccando il custode insieme al suo padrone, tuttavia Ven sparì di punto in bianco.
-è ora di finirla- urlò Ventus, si trovava al limite dello spiazzo erboso, a tratti illuminato dalla luna, a tratti nascosto dalle ombre.
“Vediamo se funziona”
-Sancta! Esclamò scagliando lanciando una vampata di fiamme bianche
-Antima! Lo spazio intorno alle fiamme venne deformato dall’oscurità, creando una bizzarra sfera grigia, che levitava pigramente nell’aria.
Xeanorth sorrise, mandando il suo “Guardian” fuori dalla radura.
Ventus soffiò un’ultima parole, intingendola di tutto il suo potere
- Ultima-
La sfera cinerea , racchiuse tutto lo spiazzo dove i due custodi stavano combattendo, inglobando sia Xeanorth quanto Ventus.
Quando la cupola si dissolse, rimase soltanto Ventus: ne della terra dove stava Xeanorth, ne del custode oscuro era rimasto niente, neanche l’aria era stata risparmiata dalla furia dell’incanto, l’area colpita era stata ridotta al nulla assoluto.
“Fortuna che questo incantesimo lascia incolume chi lo lancia” pensò Ventus, mentre cadeva a terra scompostamente “oppure di noi non sarebbe rimasto niente”
Eh già, siamo stati veramente fortunati osservò Vanitas,soddisfattoe il vecchio è crepato
“ma tu mi avevi detto….”
Quanto sei pignolo, se ti avessi detto che era leggermenterischioso non lo avresti mai utilizzato. Ribatte l’essere oscuro, piccato.
Ventus, osservando il cratere davanti a lui, non poté replicare,
Più che altro, adesso come facciamo ad andarcene, non riesco nemmeno a muovermi, tu?
“Devo rispondere? Se potessi mi metterei a dormire” sdrammatizzò Ven
-Uhm, molto interessante, quindi questo sarebbe l’Ultima: usando Luce e Tenebre, i due poteri cardine dell’universo, avete annullate tutta la materia presente nell’area bersaglio…. Questa è proprio la magia finale- commentò la voce di Xeanorth.
Ventus si guardo attorno, confuso, di certo la voce non era uno scherzo della sua mente, eppure perché non riusciva a scorgere il suo nemico, non c’era nessuno ad eccezione del’ Hearthless….
“L’Hearthless cosa ci fa qui, dovrebbe essere distrutto ormai che il suo padrone è morto” ragionò Ventus, scioccato.
Eppure il Guardian stava la, proprio sul margine del cratere, senza muoversi…. Poi pian piano qualcosa si formo accanto a lui: una massa informe di tenebra che lentamente inizio a cambiare
-Cosa sei diventato!? Urlò Ventus, trattenendo la nausea mentre vedeva il liquido nero prendere pian piano la forma di Xeanorth.
Questi si spazzò i vestiti, annoiato, poi, vedendo l’espressione di Ven, non poté che esibire un ghigno.
-Povero ragazzo, incapace di comprendere, questo è il potere del mio maestro, lui mi ha reso una cosa sola con il mio Guardiano, devi distruggere entrambi per uccidermi, anche se dubito tu possa fare qualcosa ridotto cosi-
Prima che Ventus, o Vanitas, potesse rispondere, un muro di fuoco li divise, celando una alla vista dell’altro.
L’ultima cosa che Ventus vide fu un ombra che lo prendeva in spalla.


-Svegliati, e fallo in fretta! Gli intimò una voce.
- Cosa è successo? Chiese Ven, mettendo a fuoco la figura di Kimei, in piedi davanti a lui.
-Ora  ascoltami, poi risponderò alle tue domande, chiaro? Ordinò Kimei
Ventus fece un cenno del capo, ancora stremato dall’incanto appena usato.
-Per prima cosa dobbiamo andarcene da questo mondo: Xeanorth non si fermerà e se restiamo qui Desmond e gli altri moriranno di sicuro, dobbiamo trovare un mondo più adatto al combattimento, va bene? Mentre l’assassino parlava nella mente di Ventus si fece largo un’idea
-possiamo scegliere qualsiasi mondo? Chiese il ragazzo
-si perché?! Rispose Kimei, interdetto
-allora andiamo dagli altri custodi, Devo parlargli!
Kimei osservò il ragazzo, senza parlare
-no- disse poi, mettendogli una mano sulla spalla –Vai da Terra, lui per te è come un fratello, giusto? Allora non abbandonarlo, forse nel momento cruciale avrà bisogno di te e tu ci dovrai essere, devi fare qualsiasi cosa per proteggere le persone a te care, senza affetti non hai ragione di vivere,ricordatelo sempre-
 Kimei si interrupe, pensoso, poi riprese
– Facciamo una promessa, io proteggerò Sora e gli altri custodi cosi gli dirai quello che devi dirgli, tu invece proteggerai Terra e salverai Aqua, va bene?
Ventus, indeciso, chiese – Come farai a raggiungere Sora? Non puoi sapere in che mondo si trova-
- Per chi mi hai preso- obbiettò Kimei – Il mio frammento di stella mi porterà nel mondo giusto, questi aggeggi- spiegò il custode tirando fuori una pietra rosso pulsante – Sono mille usi e non mi hanno mai tradito,  Yen Sid in persona li ha costruiti, perciò non preoccuparti-
Ventus, finalmente deciso, esclamò
-va bene, sono pronto-


ringraziamenti:
Keishi Uchiha: non so come farei senza di te, sul serio, sei fantastico: stai sempre li ha corregermi e ad aiutarmi,sarò ripetitivo fino alla nausea, ma grazie di cuore: è anche merito tuo e delle le tue recensioni se questa fan-fiction va avanti.XD
per la Keyblada non preoccuparti, mi sono portato l'elmetto.XD
  
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