La Quiete Dopo La Tempesta
Voldemort era morto.
Era stato sconfitto.
Ucciso dalla sua stessa maledizione.
La battaglia era finita solo da pochi minuti, anche se per Harry sembrava fosse passata un’eternità.
Il corridoio era immerso in un silenzio quasi solenne, tutto era calmo.
Se non fosse stato che le pareti crollavano, c’erano calcinacci ovunque e buchi sul il soffitto, nessuno avrebbe mai immaginato che lì era appena stata combattuta la più importante Guerra del Mondo Magico.
Harry aveva preferito allontanarsi da tutto e da tutti un istante, prima di essere assalito da persone esultanti ed affettuose, gente che lo abbracciava, lo ringraziava e lo acclamava, o peggio ancora, prima di dover andare dalle famiglie a far loro le condoglianze per la perdita di qualche parente.
Aveva bisogno di tempo per realizzare ciò che era successo, dato che non se ne era ancora capacitato del tutto.
Aveva bisogno di tempo per lasciarsi il passato alle spalle e andare avanti.
Si era infilato nel primo corridoio vuoto che aveva trovato ed ora eccolo lì, con gli occhi socchiusi e una mano appoggiata alla fronte, seduto su quello che restava della grande scala di pietra, a pensare, a rivivere ogni piccolo momento di quella battaglia.
I ricordi gli scorrevano davanti come in un film.
Quando aveva affrontato Voldemort. Quando stava per sacrificare la sua vita per il bene degli altri. Quando aveva visto morire le persone che amava.
Fred. Lupin. Tonks. Piton.
E tutti quelli che erano morti per salvare lui,per salvare il mondo, per salvare le persone care, sacrificando se stessi, proprio come avrebbe fatto lui.
A questi pensieri, una sensazione di vuoto mista ad immensa tristezza si impossessò di lui.
Il dolore per aver perso coloro a cui teneva.
La malinconia.
La sofferenza.
Il rimorso di non aver potuto salvare più vite.
Allo stesso tempo però, era felice, felice perché era tutto finito, perché Voldemort era e sarebbe stato soltanto un ricordo, d’ora in poi.
Provava una tranquillità immensa, quasi inebriante, poichè l’ansia, la paura, la morte che prima scandivano ogni minuto della sua vita adesso l’avevano abbandonato.
A questi pensieri alzò lentamente lo sguardo e osservò il corridoio deserto e silenzioso.
In mezzo a questa devastazione, anche se dolorante, sporco e malconcio, Harry Potter sorrise a se stesso:
“È finita.” Sussurrò. “ è finita davvero.”
Si incamminò verso la Sala Grande,pronto ad affrontare il futuro, toccandosi la cicatrice che aveva segnato la sua vita.
Adesso non avrebbe fatto più male.
Angolo Autrice.
Naturalmente i personaggi NON sono i miei. Sono di proprietà di J.K. Rowling, The Queen, aggiungerei! Comunque spero che vi piaccia questo piccolo Prologo. Questa FF può essere di 10 capitoli come di 2. Dipende dal vostro gradimento. Sapete non mi piace annoiare la gente con le mie stupidità. Quindi se vi ho incuriositi un pochino, lasciatemi un commento :) Anche negativo eh. Un bel "Fa Schifo" talvolta aiuta. In tal caso mi auto-punirò da sola, come Dobby! Si ho finito... Starete dicendo " Che Palle!" Avete ragione! Vi saluto e grazie per aver letto
Cams
P.S. COMMENTATE IN MOLTI!