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Autore: V a l y    09/08/2011    4 recensioni
Avviene per caso, inaspettato, come tutti gli innamoramenti.
{ Scritta per l'iniziativa di Fanworld "Un prompt al giorno" seguendo il prompt "Canzone" - ShikaTema }
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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How can it feel so nice?
Why does it feel so right?

Sleep – Imogen Heap




Il silenzio, e nulla più. S'insinua in ogni fessura ruvida della parete della stanza, infrattandosi dal clamore urbano fuori dalla finestra ben chiusa. Il dolce, melodico suono del silenzio.
Il gomito di Shikamaru scivola sul tavolo sempre più, fino a far aderire al piano tutto il braccio. È un silenzio così bello, quello, rilassante, carezzevole. E la sera, fresca e serena, lo culla tra le sue braccia scure intarsiate di stelle come la più grande e gentile delle madri. Shikamaru socchiude le palpebre, immerso in un torpore inesorabile. Chiude un occhio.
Aveva promesso a Tsunade che avrebbe finito di revisionare le carte prima di domani, ma sente che adesso anche l'ultima cellula attiva del suo corpo lo sta abbandonando. Chiude l'altro occhio. Reclina in avanti la testa appoggiandola sul braccio, rilassa le sopracciglia, dischiude la bocca.
Una porta che cigola, dei rumori: passi sostenuti, svelti, cadenzati. Inconfondibili. Il suono ruvido del gambo di una sedia che struscia sul pavimento, lo sfrigolio della carta sulla carta. Un sospiro lungo.
“Nara,” dice la voce, una cadenza esasperata e autoritaria in un tono apparentemente piatto. Shikamaru finge di non sentire. Non vuole essere disturbato. È così bello sprofondare nella quiete di quell'ozio placido. Era così bello il silenzio.
Un altro sospiro, stavolta più pesante. Temari ha imparato che in certe situazioni occorre gettare subito la spugna, che è necessario non perdere tempo con nuove schermaglie verbali col suo collega e pensare ai propri compiti. Spesso si è trovata a lavorare più efficacemente e velocemente senza di lui. Sola. È una parola che l'accompagna fin da bambina e che è diventata quasi una consuetudine. L'ha inglobata nella propria mente con la naturalezza di come ha imparato certe nozioni di tecniche ninja quando aveva dieci anni. Non c'è mai stato niente di così triste e disperato della solitudine. Così, si mette composta sulla sedia e immerge lo sguardo nei fogli sotto la mano.
Il rumore della punta di una penna che percorre una superficie liscia e friabile, di fogli che si girano, di dita che scostano un ciuffo biondo più fastidioso degli altri dalla fronte. Nel silenzio della stanza, Shikamaru riesce a cogliere ogni suono. E poi, uno più inaspettato.
Una voce diversa, inusuale rispetto a quella che ha sempre riscontrato nelle giornate fiacche di lavoro assieme a lei. Una voce che non denota nervosismo o derisione. Temari sta cantando note fioche incastonate nelle labbra chiuse. Apre la bocca, appena, per far fuoriuscire qualche parola sconosciuta. Sembra la melodia lontana di un regno esotico, pieno di dune e misteri. Shikamaru socchiude un occhio, e quello che vede appare talmente e stranamente bello da portarlo ad aprire anche l'altro.
Temari muove le labbra, lentamente. Ha gli occhi lontani e trasognati, un sorriso enigmatico, appena accennato, ma comunque presente. A Shikamaru manca il respiro. Il cuore si gonfia e contrae, ma non gli arreca alcun dolore. Al contrario, gli provoca un piacere sconosciuto. Essere stato sveglio non è mai stato così gradevole.
Temari alza lo sguardo. Le note si induriscono in una voce più aspra, il sorriso lascia il posto a una linea retta e rigida sulle labbra, gli occhi si fanno sottili.
“Ben svegliata, bella addormentata,” dice con aria beffarda, curvando un angolo della bocca. E lui boccheggia stupidamente, maledicendosi perché non riesce a ribattere alcunché, o quantomeno a proferire una qualunque parola, ammaliato da qualcosa che non comprende, che lo spaventa e al contempo lo affascina.






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La canzone che ho linkato all'inizio è stata praticamente la colonna sonora perpetua durante la lavorazione di questa fanfiction. La trovo perfetta, sia a livello di musicalità che di atmosfera. Romantica, oh sì. Voi direte: e che c'entrano questi due col romanticismo? Io vi risponderei: siate umani voi, e vedeteli anche per gli umani che sono. Ma per spiegarvi meglio: avete presente quando vi sentite un po' Nara e credete che tutto sia noioso, che la vita mediocre sia tanto comoda quanto tipica? E in tutto ciò, senza prevederlo o men che meno volerlo, alzate la testa, guardate una persona e vi sentite stranamente invasi da una sensazione incredibilmente conturbante e incantevole? Ecco. Questo è il mio Nara, un po' diverso dal consueto, ma in fondo tanto normale.
Ed io, io mi sento tanto Nara qui. :)
  
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