Prendo il solito quaderno e la solita penna blu e apro una nuova pagina.
Tolgo il tappo al mio strumento e lo butto a caso sul letto e poi guardo il foglio davanti a me.
E' bianco, vuoto.
Faccio per iniziare a scrivere qualcosa, ma l'inchiostro non vuole uscire.
Mi rigiro la penna fra le mani, ma nulla.
Mi guardo intorno, osservo i colori, le foto, gli armadi e la mia tastiera.
Tutto mi è familiare, ma mi è anche estraneo.
Comincio a pensare, a vagare nei ricordi più belli che ho.
Comincio a ricordare, a ridere anche.
Ma il foglio resta bianco.
Poi vicino a me vedo un album di fotografie, dove tengo per ogni persona importante uno scatto.
Lo sfoglio piano, e ad ogni pagina sorrido.
Arrivata più o meno a metà, ecco che il mio sorriso si spegne davanti ad un volto soltanto.
Una lacrima scende giù, calda e amara, per ricordarmi che ti dovrò sempre guardare solo da lontano.
E i brividi, invece, mi annunciano che senza di te, io resterò per sempre come questa pagina.
Così ho deciso di scriverci su.
A Paolo.