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Autore: Lindar    09/08/2011    1 recensioni
Silente è caduto..e Hogwarts si prepara alla grande battaglia..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Minerva McGranitt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Era una calda sera di Agosto, le pietre del castello rimandavano nell’atmosfera il calore accumulato l’intera giornata, i prati intorno apparivano fiaccati dall’insolita calura d eccezione delle propaggini della Foresta Proibita che, anzi, pareva brulicante di vita...le chiocce di Hagrid erano intente a ruspar tutt’intorno alla sua casupola insieme ai pulcini e il vecchio Platano Picchiatore sonnecchiava nell’aria vespertina… nessuno pareva ricordare... nessuno pareva esser triste…
 
Il primo piano era silenzioso, non un alunno era nella scuola…Mrs Purr invano centellinava ogni metro dei corridoi alla ricerca di “qualcosa da segnalare”, nell’ufficio aleggiava una strana calma, una signora grassoccia e di verde vestita ondeggiò sino alla scrivania lasciando una tazza di brodaglia fumante… “Ecco Minerva, infuso di gelsomino…ti farà bene” chiocciò “calma i nervi..” Sorridendo si mise le mani in grembo…una donna dallo sguardo severo sorrise verso l’altra “Oh! Grazie Pomona..sei sempre molto gentile con me” gli occhi chiari s’alzarono sulla cara Pomona Sprite al di sotto degli occhiali squadrati..
Minerva cara abbiamo tutti bisogno di gentilezza di questi tempi”...continuò la corpulenta professoressa d’Erbologia uscendo dall’ufficio... “ Lui avrebbe voluto così…” finì la frase chiudendo la porta dietro di se…
Lui avrebbe voluto…non si figurava ancora come lui, Albus Percival Wulfric Brian Silente, Ordine di Merlino I classe e presidente del Wizengamot potesse essere stato battuto...ucciso, piegato alla volontà di un mago qualsiasi. Si sforzava lei in pubblico di reggere uno snervante contegno, ma in cuor suo covava più dolore d’ogni altro. Amava Silente...quell’amore che l’avanzare degli anni fa apprezzare ogni singola nota, come la sera del Ballo del Ceppo quando come due ragazzini ballaron sino a notte fonda…si sorprese a sorridere al vuoto.
 
Un colpo silenzioso di bacchetta e tutte le lampade ad olio s’accesero nello studio, un grosso Allocco gracchiò da un angolo appollaiato su un trespolo, una finestra aperta sul lago lasciava una leggera brezza libera d’entrare. Col vento un assonnato Bombo ronzò sino alla scrivania per posarsi sulla scatola di Zenzerotti, seguì per un po’ una linea scura sul motivo scozzese della scatola, l’osservo…un ricordo o forse un pensiero sfiorò la mente di lei… “Non lascerai mai questo posto…” sorrise.
 
Prese la tazza di porcellana Derby l’accosto alle labbra, ne trasse un sorso…il bombo era ancora lì…
Tornò con la mente a quella notte in cui lo vide giungere a Privet Drive deluminando i lampioni, sorrise, era stata l’intero giorno ad osservare quei gabbani in forma felina...li riteneva troppo stupidi …
Sei sicuro di volerlo lasciare qui? Non sembrano raccomandabili nemmeno per allevare un’asticello Albus e con i mangiamorte ancora non sedati”…
Suvvia Minerva…non sceglierei altri che non loro…proprio per la loro totale ed assoluta babbanaggine!! Non distinguerebbero un avvincino da un rospo…!” ridacchiò e le mise una mano sulla spalla coperta dalla mantella verde… “so che ti sei affezionata al bambino…ma avrai da aspettar solo una decina d’anni!!
Un gufo stridette entrando dalla finestra e lei fu costretta alla realtà… un breve messaggio recava.
 
“Il ragazzo è con noi..sta bene…Malocchio è caduto…
A presto..
 
                                                                    R.L”
 
La faccia di Scrimgeour, aquilina e scarna, osservava la donna dalla prima pagina del Profeta...la realtà era questa oramai…Lui non c’era ma l’Ordine e soprattutto il ragazzo si…di nuovo osservò il bombo che moveva lento le ali...pareva un grosso boccino a strisce...e poi -puff- scomparve… lei sorrise ancora come a capire, poco dopo si senti un rumore di passi e bussare...
Professoressa McGrannitt..” la voce di Argus Gazza le risultava antipatica come consueto...sì alzò andò alla porta e rispose aprendo.. “Mi dica Signor Gazza”
Un Funzionario del Ministero vuole parlare con chi ha autorità qui ora…” la guardò “Lei è il Preside Ora…
 
Entrò nella sala grande,il soffitto rimandava una tranquilla sera estiva con miriadi di stelle. Lei indossava il consueto mantello verde, vide il funzionario seduto su una panca; era quella dei Serpeverde. L’ometto non era molto alto e aveva un pizzetto mefitico, occhietti nocciola e un naso a punta, lei sciolse il silenzio “Sono Minerva McGrannitt preside protempore di Hogwarts, cosa il ministero può cercare in una scuola vuota e segnata da grave lutto?” il tono era alterioso e squadrò il funzionario dall’alto in basso.
’Sera” sogghignò il funzionario “Sono Rarsen Thumstick,notaio del ministero e incaricato,data la sensibilità stessa dell’affare…” parlava in termini tecnici come ad allontanare l’evidente disagio in cui si trovava “incaricato dal ministro stesso a requisire un oggetto che il defunto Albus Percival Wulfric Brian Silente..” posò il foglietto sul quale s’era appuntato il nome del povero preside.. “ ha indebitamente incluso nella sua eredit,à ovvero cara professoressa la spada di Godric Grifondoro!” tirò un sospiro, finalmente aveva vuotato il sacco.
La sua sopportazione era al massimo,stava per urlare e si sentiva il petto troppo piccolo per contenere il suo agitato cuore.. “Lei star..” non fece in tempo a finire che una voce proruppe nel silenzio untuosa,melliflua e molto infantile.. “Converrà con me cara Preside Protempore” e andò a marcar il termine protempore “converrà che essendo un oggetto appartenente all’intera cultura magica non se ne possa fare un uso personale..” concluse ridacchiando stupidamente..
Ed eccola tra tutti i suoi fronzoli e la sua faccia da Rospo…Dolores Umbridge,con un tesserino recante l’effige del Ministero al taschino della giacca avanzava tronfia verso di lei.
Mrs Umbrige buona sera..” sforzò al massimo la sua cortesia..  “Convengo con voi qualsiasi cosa..ma capirete che essendo un’oggetto molto importante senza un opportuno mandato, lo studio del professor Silente rimarrà sigillato!”.
Astuta mossà penso ma da li a poco dovette ricredersi, l’insopportabile Umbridge srotolò una pergamena in cui era autorizzata la confisca dell’oggetto e recava la firma di Scrimgeour in persona. Era bloccata,al limite della sopportazione e quasi urticante al tocco ma dovette farlo, salì le scale con il notaio e la Umbrige alle calcagna fino al Gargoyle di pietra che al suo cospetto s’apri svelando la scala...ed eccolo..l’ufficio del preside…
 
Tutto in quella stanza parlava ancora di lui: il piattino d’argento con le bacchette di liquirizia, il pensatoio in un angolo,alcuni spioscopi in una vetrina,il trespolo di Fanny vacante…e la spad…un momento...la spada non c’era!
Se è uno scherzo Professoressa sappia che il ministero ne verrà informato” urlicchiò la vocina della Umbridge, la McGrannitt si voltò verso di lei con lo sguardo più sprezzante che riuscì a formulare… “Mrs Umbridge non crede che sia il caso di tacere?” tagliò corto..era furibonda “Credo che il ministero debba sapere che c’è qualcuno in giro che deliberatamente ruba in proprietà private oggetti di immenso valore..” tuonò e il notaio,codardamente, si smaterializzò di colpo…la Umbridge penso come controbatterla ma per ben due volte tentò di parlare ma dovette ringoiare quanto pensato e alla fine riuscì solo a dire.. “Ci Rivedremo” e girando i tacchi tornò verso l’atrio.
 
Non potette fare a meno di sorridere per come il famelico Rospo era stato abbattuto, poi la malinconia l’assalì di nuovo…dov’era la spada?...chi aveva profanato quel luogo? Forse Harry?… Forse l’Ordine?..
 
Il bombo ricomparve ronzante attorno alla finestra dello studio di Silente ..ella lo vide…sorrise e capii .. “buona notte Albus..”
 
 

 
 
 
 
 
 
*Il Nome Inglese di Silente è Dumbledore che è la parola in Inglese antico per Bombo
  
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