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Autore: Laurana Lauranthalasa Efp    10/08/2011    6 recensioni
Morire. Morire li da solo . UN PENSIERO SI FECE STRADA NELLA SUA MENTE.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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NEL TUTTO E NEL NULLA
    
 
 
 
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1)      NEBBIA
 
In un tempo e in un luogo indefinito due entità evanescenti camminavano immerse in una nebbia densa e grigiastra appena rischiarata da una luce lontana.
La più piccola e minuta delle due,con passo leggermente esitante seguiva il compagno che ben più alto e corpulento avanzava velocemente tradendo una certa impazienza.     
“Maestro – chiese ad un tratto la figura più piccola – manca ancora molto al confine?”
A quelle parole l entità chiamata Maestro si fermò, guardò con occhi penetranti la compagna e sospirando rispose:
“Siamo quasi arrivati.Quella luce laggiù è il Portale che tu dovrai attraversare”  Riprese a camminare e con un cenno della mano continuò “Le anime che arrivano qui hanno bisogno di una guida . Senza di essa si perdono e una volta perse non è più possibile condurle oltre il Portale. Ora vai. Il tempo è giunto .”
      La luce ora era più intensa, quasi fastidiosa. La figura più piccola si diresse verso il centro di energia emanato dal Portale. Con la mano lo oltrepassò e senti un leggero formicolio. Rincuorata fece due passi…..era al di là….dove c è il tutto e il nulla. 
E in mezzo al tutto e al nulla lo vide.
 
 
2)  DOLORE
      
Con un tonfo cadde in ginocchio sulle assi sconnesse del pavimento. Il veleno del serpente entrato in circolo nel sangue lo faceva tremare violentemente tanto che gli spasmi gli impedivano quasi di respirare. Il dolore era  atroce e in preda alle convulsioni rovinò a terra steso su di un fianco. Con  fatica si portò la mano alla gola e con orrore, quando la ritrasse la vide piena di sangue, sangue che non smetteva di uscire.
Ogni respiro era una tortura,lenta, inesorabile,sentiva che stava per morire. Morire.Li da solo.Solo come era sempre stato.Un pensiero fece strada nella sua mente.
_ Dove era il ragazzo ?-   Avrebbe voluto urlare ma la voce non usciva dalle sue labbra e poi… il dolore , il dolore era  qualcosa di indescrivibile, inimmaginabile. La vista gli si annebbiò ma si impose di non svenire.
La disperazione gli prese l anima e calde lacrime gli scendevano dal viso e cadevano sul pavimento mescolandosi al sangue e alla polvere.
All ‘ improvviso senti’ una presenza avvicinarsi lentamente. Con fatica mise a fuoco la figura e lo riconobbe. Era il ragazzo...Harry…Una miriade di pensieri presero forma nella mente, veloci, ininterrotti,urgenti. Era necessario che il ragazzo sapesse la verità ,ogni cosa, tutto, i suoi ricordi,ogni suo pensiero,il suo tormento,l’amore per lili, il sacrificio di Silente. Doveva sapere che lui non era un vigliacco, che nonostante tutto gli voleva bene perché era il figlio di lei, di lei che aveva amato da sempre e per sempre.
Era sfinito, sfiancato dal dolore, dalla disperazione e dalla paura di morire.
Afferrò il ragazzo per la maglia e  lo tirò verso di se. Gli restavano pochi istanti e in quel poco tempo doveva fare l ultima cosa, l unica cosa che avrebbe permesso al ragazzo di vivere.
Con il respiro sempre più affannoso sussurrò “Prendi…prendi…”
Dal corpo gli fuoriusci una sorta di liquido bianco-azzurro che con lieve esitazione fu raccolto in una fiala da Harry.
Ora i suoi ricordi erano al sicuro.
Sentiva la vita andare via. Ancora un attimo e con uno sforzo immenso sospirò “Guar…da…mi:.”
Annegò in due occhi verdi. Fù allora che il mondo si rovesciò e la sua anima si senti’ in pace senza dolore , nulla di nulla. Era quello morire? La mano mollò la presa e cadde a terra.
Freddo.
Luce
Occhi verdi.
 
 
 Due figure stavano una di fronte all altra immerse in una luce soffusa.
 
Lo spirito alto e magro dai profondi occhi neri carichi di passione sussurro “Sono arrivato, amore mio…sono qui…Lili…”
Lei allungò la mano sottile fino a sfiorare quella di lui. Esitò un attimo, poi la strinse forte come se avesse paura di perdere il mondo intero.
La mano di Severus si chiuse sulla sua.
Per sempre.
                                                                                       
                                                                                
                                             
   
 
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