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Autore: roxy_xyz    10/08/2011    11 recensioni
-Questa oneshot partecipa all'iniziativa "BirthDay-A". - Buon compleanno Herm735-
La spazzola e i suoi mille usi. Harry Potter torna a casa dopo una lunga giornata di lavoro e sente uno strano rumore provenire da casa…
Una voce stridula echeggiava in casa, lasciando alquanto perplesso Harry Potter che, rientrato dopo una dura giornata di lavoro, si stava chiedendo quale animale ferito stesse morendo dopo una lunga agonia.
[Questa storia si è classificata quarta al "Flash Contest! L'ennesimo :)" indetto da Sophie85 sul Forum di Efp]
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Harry/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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A Francesca per augurarle un felice compleanno…
Grazie per avermi sempre ascoltato, dato consigli e di non avermi mandato a quel paese…
grazie, perché se ho ripreso carta e penna dopo tanti anni, è solo merito tuo. Tanti auguri tesoro!





Nickname (Forum/EFP): roxy_xyz
Titolo: Io canto, la spazzola in mano e canto
Avvertimenti: Oneshot, What if?
Personaggio/i: Harry Potter, Hermione Granger
Rating: Verde
Prompt obbligatorio: Spazzola
Prompt bonus: Harry/Hermione
Introduzione: La spazzola e i suoi mille usi. Harry Potter torna a casa dopo una lunga giornata di lavoro e sente uno strano rumore provenire da casa…
NdA: Diciamo che è stato il prompt a ispirarmi, perché anche io usavo la spazzola come microfono da piccola, così mi sono immaginata Lily fare lo stesso. E Hermione? Mica potevo estrometterla, no?



Io canto, la spazzola in mano e canto


Sono la strega più bella del mondo… yeah! Tutti mi vogliono, tutti mi amano… yeah!”
Che qualcuno stesse torturando la piccola di casa Potter?
Una voce stridula echeggiava in casa, lasciando alquanto perplesso Harry Potter che, rientrato dopo una dura giornata di lavoro, si stava chiedendo quale animale ferito stesse morendo dopo una lunga agonia.
Non poteva essere altrimenti, anche perché quei gridolini strazianti non sembravano appartenere a qualcuno del genere umano.
Sbagliato. Erano i toni soavi di sua figlia: Lily Potter stava cantando nella sua stanza una delle ultime canzoni delle Sorelle Stravagarie.
Un po’ incerto sul come dirle di smettere perché altrimenti i vetri di casa si sarebbero frantumati all’istante, aveva aperto l’uscio della stanza.
In piedi sul letto, stava una giovane strega di dieci anni, che con in mano una spazzola, fingeva di tenere un concerto. Saltava come un folletto sul materasso, mentre con gli occhi chiusi cantava la sua canzone preferita.
Harry, nonostante tutto, si trovò a sorridere alla vista della figlia. Era adorabile mentre si atteggiava come una qualsiasi ragazzina della sua età. Insomma, avere una figlia normale lo stava riempiendo di orgoglio! Magari, si sarebbe annotato di suggerirle un corso di canto, giusto per migliorare un po’ le sue doti canore. Non poteva chiedere la perfezione alla propria prole e il fatto che non avesse mai creato problemi lo rinfrancava parecchio.
Ginny non faceva altro che lamentarsi, Ron anche. E lui? Aveva una figlia canterina completamente stonata, che avrebbe potuto uccidere Lord Voldemort senza l’ausilio di Bacchetta di Sambuco o altro.
“Che cosa canti, Lily?” Chiese, rendendo nota la sua presenza alla streghetta che, vedendolo, scese dal letto per abbracciarlo.
“Papà sei tornato presto!” Euforica, bella e forte: questa era sua figlia.
“Cosa fai con quella spazzola in mano?”
Un lieve rossore coprì le sue gote. A quanto pare doveva vergognarsi parecchio per essersi mostrata in quel modo al padre.
“Beh, con la mamma, di solito, ci mettiamo a cantare così. Quando non ci sei, però…”
“Aspetta, ripeti un po’! Tu e la mamma cantate a squarciagola in mia assenza?” Aveva trattenuto a stento un risolino, mentre l’immagine di Hermione Granger che cantava con una spazzola in mano lo rendeva allegro come non mai.
“Sì, però non dirlo a nessuno, si arrabbierebbe con me” ammise con titubanza, temendo più le rimostranze della madre che del padre.
Era risaputo in tutto il mondo magico quanto fosse più pericoloso fare innervosire la signora Potter piuttosto che colui che aveva sconfitto Lord Voldemort. Vogliamo mettere il potere di una donna come Hermione Granger con il Prescelto? Sopracciglio inarcato o sbuffo da parte della strega voleva dire solo una cosa: correre al riparo e lasciare il Paese in fretta.
Comprensibile, quindi, che Lily temesse un rimprovero della madre che non si limitava a semplici sgridate bensì a “Non esci con le tue amiche per una settimana”. Hermione era cresciuta come una normale ragazza e voleva che anche per la figlia fosse così.
Semplicemente una tipica adolescente, senza che qualcuno gli ricordasse ogni tre secondi chi fossero i suoi genitori.
Quando Lily aveva letto alcuni libri di magia e trovato i nomi di Harry e Hermione quasi ovunque, era rimasta con la bocca aperta. Cosa avevano fatto i suoi genitori e suo zio? Era un caso di omonimia forse?
I suoi genitori l’avevano fatta sedere prima di spiegarle ogni cosa e la ragazza era rimasta in silenzio per un paio di ore. Una scena molto buffa che non dimenticarono mai, anzi ogni tanto amavano imitare la sua faccia sconvolta per prenderla in giro.
“Giuro. Però, potreste cantare anche per me ogni tanto… solo una canzoncina, no?” Chiese Harry, anche se poteva ritenersi un perfetto masochista.
“Te lo puoi scordare, tesoro.” Hermione Granger aveva assistito in silenzio alle domande di suo marito, ma alla fine aveva deciso di intromettersi nella discussione. Lo conosceva abbastanza da sapere che dietro a quel dolce invito si celava solo il desiderio di farsi quattro risate a scapito suo e di Lily.
Non divenne più malleabile neanche dopo gli sguardi da cucciolo contrito che le rivolse Harry. Mai e poi mai avrebbe cantato davanti a Harry. Godric e Salazar erano testimoni della sua tenacia!
Peccato che suo marito fosse più testardo di tutti i Fondatori di Hogwarts messi insieme…
Con un occhiolino verso la figlia, Harry si era avvicinato a Hermione e l’aveva baciata sulla fronte.
“Neanche un misero verso? Solo uno piccolino… No? Sapevo di aver sposato una donna severa. A quest’ora Cho avrebbe tenuto un concerto solo per me!”
Il solo accenno all’ex fidanzata la fece arrabbiare come non mai e per un attimo Lily pensò che l’avrebbe messa in castigo solo perché aveva raccontato al padre della loro passione segreta per il canto.
Quando la madre la guardò, capì che si trovava di fronte alla grande strega Hermione Granger, quella di cui i libri parlavano e che tutti temevano.
“Dammi la spazzola, Lily.”
Fu così che a casa Potter, tutti i vetri si infransero in un singolo giorno.


Questa storia ha partecipato al “Flash Contest! L'ennesimo :)” di Sophie_85 sul Forum di Efp e si è classificata quarta! Ecco il giudizio:

4° Classificata - roxy_xyz con "Io canto, la spazzola in mano e canto"

Stile: 8.1/10
Originalità e Trama: 9.5/10
Caratterizzazione: 9.5/10
Gradimento personale: 8.9/10
Prompt obbligatorio: 2.5/3
Prompt bonus: 3/3
TOTALE: 41.5/46

Una storia fresca che ho letto con piacere. Lo stile è semplice e leggero, adatto al tipo di storia, così come il lessico utilizzato.
Praticamente sempre ti sei dimenticata di lasciare lo spazio dopo l’utilizzo dei tre puntini di sospensione: li trovi nel primo pezzo, quando Lily canta, e in queste frasi: ““Giuro. Però, potreste cantare anche per me ogni tanto…solo una canzoncina, no?”“ e ““Neanche un misero verso? Solo uno piccolino…No? Sapevo di aver sposato una donna severa. A quest’ora Cho avrebbe tenuto un concerto solo per me!””. Ho trovato qualche ripetizione (“Erano i toni soavi di sua figlia: Lily Potter” poco sotto c’è ‘figlia’ di nuovo”; “rientrato dopo una dura giornata di lavoro, si stava chiedendo quale animale ferito stesse morendo dopo una lunga agonia.”; “[…]da cucciolo contrito che le rivolse Harry. Mai e poi mai avrebbe cantato davanti a Harry”).
In questa frase le virgole sono fuori posto: “In piedi sul letto, stava una giovane strega di dieci anni, che con in mano una spazzola, fingeva di tenere un concerto.” io toglierei la prima virgola che spezza inutilmente la frase e sposterei la seconda dopo il ‘che’. Un’ultimissima cosa riguarda questa frase: “Grifondoro e Salazar erano testimoni della sua tenacia!” tralasciando il fatto che non capisco perché proprio Grifondoro e Salazar dovrebbero essere testimoni della sua tenacia (ma quello probabilmente è un limite mio), per una questione di coerenza avrei scritto o ‘Gordic e Salazar’ oppure ‘Grifondoro e Serpeverde’, così stona un po’. La trama della storia è essenziale, praticamente un piccolo squarcio di vita quotidiana, senza nessuna sorpresa o colpo di scena, eppure non ho potuto fare a meno di metterti un punteggio parecchio alto in originalità: di solito nelle storie con questo taglio viene raccontata una scenetta romantica, invece qui troviamo tutt’altro e raccontato in maniera fresca e divertente. Me la sono proprio vista mentre saltava sul letto con occhi chiusi e armata di spazzola, e sono riuscita anche ad immaginarmi Harry quando la figlia le ha detto che anche Hermione si univa al piccolo coro quando lui era assente. Anche la caratterizzazione risulta buona: Lily è stata ‘creata’ (visto che di lei non sappiamo nulla) con cura, e Harry e Hermione mi sembrano abbastanza loro stessi, tenendo conto del fatto che la guerra è finita e sono tutti più rilassati. Il punteggio non è pieno perché Hermione mi è sembrata descritta un filo troppo rigida, ma alla fine va bene anche così.
La coppia è sfruttata quindi pieni punti per quel prompt, mentre per il prompt ‘spazzola’ ti ho tolto mezzo punto: la spazzola è sicuramente presente nella storia, e ha anche un certo peso, ma tecnicamente è il canto ad essere l’elemento centrale sfruttato, non la spazzola ;) Comunque il punteggio è quasi pieno.
Una bella storia, corta simpatica e briosa! Mi sono divertita a leggerla e ho apprezzato soprattutto la descrizione di Lily che canta fomentata senza sapere di essere osservata e il padre che pensa “Aveva una figlia canterina completamente stonata, che avrebbe potuto uccidere Lord Voldemort senza l’ausilio di Bacchetta di Sambuco o altro.” Carinissima! Complimenti e grazie per aver partecipato!
   
 
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