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Autore: Pineapple_    10/08/2011    2 recensioni
"Ti senti un po’ bambina quando prendi il tuo pupazzo preferito e lo stringi forte a te, nella speranza che ti aiuti, ma non ti interessa, perché pur di far sparire quelle immagini faresti qualunque cosa."
La notte... un incubo dal quale per qualcuno è impossibile fuggire.
Spero che vi piaccia!
Buona lettura!
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tranquilla, devi solo addormentarti…


 
Cominci a sentirti inquieta appena finita la cena, e non capisci perché. Fuori è buio, il paesaggio che riesci a scorgere dalla finestra del soggiorno è illuminato solo dalla luce fioca della luna.
 
Ti sdrai sul divano e accendi la televisione, non mostrando un vero e proprio interesse per quello che trasmette, non guardandola.
 
Perché dentro di te sei già avanti nel tempo, solo un paio di ore più avanti, quando dovrai andare a dormire. E questa cosa, come sempre, ti spaventa.
 
Da piccola non hai mai avuto problemi ad addormentarti, eppure, ora che sei cresciuta, ora che sei grande, cominci ad averne.
 
Hai cominciato a non dormire una notte per un brutto film visto in televisione e quando sei andata a dormire le immagini viste poco prima ti tormentavano, impedendoti di prendere sonno.
 
Da quella notte cominci a temere il momento del sonno più di qualsiasi altra cosa. Hai provato a leggere, a dormire con la luce accesa, come una bambina piccola, ma non basta.
 
E anche questa notte non fa eccezione. Vai a letto prima dei tuoi genitori, nella speranza di riuscire ad addormentarti prima che tuo padre spenga la luce. Speranza vana, perché sai che non ci riuscirai.
 
Ti prepari una camomilla, sperando di rilassarti. La bevi lentamente, sotto le coperte, avvolta nel tepore che queste riescono a darti, ma che non ti riscalda fino in fondo.
 
Prendi un libro e cominci a leggere. Leggi, leggi, leggi. Appena senti le palpebre farsi un po’ più pesanti, chiudi subito il libro e posi la testa sul cuscino. Inutile. Sei più sveglia che mai.
 
Tuo padre passa a darti la buonanotte e spegne la luce. L’inizio dell’incubo.
 
Sei sola, nel tuo letto, nella tua stanza. Nell’oscurità riesci a malapena a distinguere i contorni della scrivania e della libreria. Rabbrividisci, a tuo malgrado.
 
Chiudi gli occhi e cerchi la posizione più comoda per dormire. Subito la tua testa si riempie di immagini che non vorresti mai vedere, mai, ma che ti tormentano ogni notte, inesorabilmente.
 
Pensa a cose belle, pensa a cose belle, continui a ripeterti. Ma più cerchi di scacciare quelle immagini più quelle arrivano, più spaventose e più terribili.
 
Ti senti un po’ bambina quando prendi il tuo pupazzo preferito e lo stringi forte a te, nella speranza che ti aiuti, ma non ti interessa, perché pur di far sparire quelle immagini faresti qualunque cosa.
 
E ancora… Scene che non hai mai vissuto, ma che ti spaventano, vecchie leggende in cui tu non credi che ti perseguitano.
 
Desideri ardentemente trovarti nel lettone dei tuoi genitori, avvolta nell’abbraccio caldo e rassicurante che riescono a darti. Ma non puoi farlo.
 
Così ti rannicchi in posizione fetale, cercando di scaldarti, perché il tuo corpo è diventato gelido.
 
Il cuore ti batte fortissimo, spaventato da qualsiasi rumore. Il lavandino che perde, i rumori al piano di sopra, qualunque cosa è spunto per il tuo cervello per  trovare nuove cose che ti fanno paura.
 
E questa cosa te la tieni dentro, non ne parli con nessuno, perché sai, in cuor tuo, che nessuno ti capirebbe. Ti direbbero solo che sei un’adolescente che si fa le paranoie. E ti senti più sola che mai.
 
Ormai quelle immagini sei abituata a vederle, eppure ti spaventano sempre.
 
Ora più che mai vorresti essere rassicurata da qualcuno, dai tuoi genitori, dalle tue sorelle, dalle tue amiche. Ma loro non capiscono, e mai capiranno. Bisogna provarle, certe cose, per capire come sono.
 
E tu ormai l’hai capito fin troppo bene.
 
Non sai fare altro ch stringere forte forte il tuo pupazzo, calmare il tuo cuore che batte come impazzito e cercare di rassicurarti.
 
Tranquilla, devi solo addormentarti. Poche ore e sarà di nuovo mattina, le brutte immagini scompariranno.
 
Tranquilla, devi solo addormentarti, poco tempo e queste ore terribili saranno cancellate.
 
Tranquilla, devi solo addormentarti, domani vedrai le tue amiche e riderai di nuovo con loro.
 
Fino a quando non ritornerà la sera, e allora ti ritroverai di nuovo dentro l’incubo da cui cerchi disperatamente di fuggire, senza riuscirci.
 
Tranquilla, devi solo addormentarti.
 
 
Spazio Autrice:
 
Eccomi di nuovo, non chiedetemi cosa sia questa storia perché non ne ho idea. J
 
È molto personale, è un problema che realmente mi trovo a vivere e che accomuna tante persone.
 
Spero vivamente che questa piccola storiella vi piaccia.
 
Le recensioni sono sempre gradite, sia positive che negative.
 
Alla prossima!
 
Un bacio,
 
Candy C 

  
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