Harry Potter, 'The mystery of the Crystal Mirror' di Raksha3 (Cap 1) su EFP Fanfiction

Primo capitolo.

Salve a tutti, mi chiamo Jane e questa è la mia fiction. Spero che qualcuno la legga perchè le mie precedenti sono state un fiasco.
Gradirei che voi commentaste. Vi ringrazio davvero tanto in anticipo.
Un bacio gigantesco.

H arry la guardò dolcemente mentre saliva sul treno accompagnata dai fratelli. Lily, occhi di padre e capelli di madre, era la più bella bambina che si potesse mai desiderare agli occhi del padre.
Lo guardò con paura e corse per l'ultima volta ad abbracciarlo. « Papà, se dovessi essere una serpeverde? » esclamò la bambina sull'orlo delle lacrime. Harry la guardò dolcemente sorridendo. « Lily, tu sarai una serpeverde magnifica. Non devi preoccuparti. » disse l'uomo carezzandole la testa. La bambina sorrise ampiamente.
« Sai che c'è papà? Non mi interessa. Anche se Albus e James mi prenderanno in giro, io non voglio decidere di che casa voglio far parte. Deciderà il cappello. » gli occhi di Lily erano gli stessi di Harry, gli stessi di Lily Evans Potter. Harry sorrise nel rivedere ancora una volta la madre dentro quel corpo così piccolo, così suo. L'abbracciò per l'ultima volta prima di vederla partire con il treno in cui era stato per sette lunghi anni.
Abbracciò la moglie sorridendo. « Lily sarà una grandissima Grifondoro. »

« Bene bene, chi abbiamo qui? Lily Potter. » « Hugo! » esclamò Lily abbracciando il cugino. Hugo Weasley era alto e magro, i capelli rossi tipici dei Weasley erano rimasti ben visibili. Vicino a lui era seduto un ragazzo con gli occhi verdi e dei capelli lunghi stretti in un codino. « Lily, lui è Vincent Hall. Vince lei è mia cugina Lily. » i due si strinsero la mano sorridendo. « Vince è al secondo anno, dice che non dobbiamo preoccuparci. » suo cugino sapeva sempre come rassicurarla. Vincent le sorrise ampiamente mostrando una schiera di denti bianchi e perfetti.
Lily amava studiare anche se il suo viso docile e i suoi lunghi capelli rossi intrecciati non la facevano apparire una studente perfetta. Si sedette vicino al finestrino mentre Hugo e Vince parlavano animatamente di quanto fosse perfetta Hogwarts. Lei non riusciva a pensare ad altro che a sua madre.
Ginny era la donna da cui aveva appreso le prime arti magiche, il suo mito, avrebbe tanto voluto diventare come lei. Pensava e ripensava quando il carrello con le cibarie la distolse dal suo monologo interiore.
« Ehi Lily vuoi qualcosa? » esclamò Vince richiamandola alla realtà.
« Sì un cornetto alla mela per favore. » Madama Roseline le passò il suo dolce preferito. L'odore le ricordava i mesi invernali passati dalla nonna in cui lei e i suoi parenti facevano colazione tutti insieme come una grande famiglia. Suo padre la portava a giocare con la scopa mentre James e Albus studiavano. Adesso stava finendo tutto, anche lei si sarebbe messa a studiare l'estate e non vedeva l'ora di farlo.
Una ragazza dai capelli biondi e lunghi fino a sotto le costole entrò nella loro stessa cabina. « Lily! » esclamò sedendosi vicino a lei con uno slancio.
« Meg! » le due ragazze si abbracciarono strette. Megan Rouje era la sua migliore amica da quando erano andate alle scuole elementari babbane, avevano scoperto i loro poteri insieme e si erano tenute compagnia fino a quel momento, quando tutte e due avevano ricevuto la lettera di ammissione avevano fantasticato per ore al telefono insieme prima di addormentarsi.
« Hugo, Vincent, lei è Megan. » « Piacere mio! » gli occhi neri di Meg sorrisero prima delle sue labbra e con un cenno della mano salutò gli altri due presenti.
« Allora Lily? Hai portato tutto? Che bacchetta ti ha scelto? » chiese l'amica curiosa. « Olivander ha detto che ho una bacchetta di vite con crine di Thestral. » esclamò la piccola Potter estraendo una bacchetta nera e rigida. « Thestral? Meraviglioso Lily! E' una bacchetta singolare devo ammetterlo e po i Thestral! Ho tanto sentito parlare di loro ma non credo che avrò l'opportunità di vederli. » Meg sembrava dispiaciuta di non poter vedere quella sottospecie di cavalli scheletrati ma Lily sapeva meglio di chiunque altro che era meglio così. I Thestral possono essere visti solo da chi ha visto la morte ed era meglio che per il momento nessuno di loro li vedesse chiaramente.
« Io invece ho una crine di Unicorno di tasso. Carina ma non particolare quanto la tua! Ah non vedo l'ora di sentire il cappello. » alla bionda brillavano sempre gli occhi quando parlava di Hogwarts.
Lily aprì di poco il finestrino del treno per sporgere la faccia al freddo pungente di Settembre, l'aria le passò tra i capelli e sorridendo sentì il profumo degli abeti e dei boschi che circondavano le rotaie del treno. Suo padre e sua madre le avevano raccontato di quanto bello fosse il Lago Nero e di quante cose si sarebbe meravigliata una volta giunta a destinazione, ma immaginare era una cosa, vedere tutto quello che aspettava da una vita proprio sotto i suoi occhi era un'altra.
Il castello in lontananza la spaventava e la rendeva euforica al contempo e sentiva una gran voglia di stringersi nelle braccia dei fratelli per farsi dire che andava tutto bene. Aveva paura di quello che avrebbero potuto dire su di lei. La figlia di Harry Potter, l'uomo che combattè il Signore Oscuro, l'uomo che è sopravvissuto salvando l'intero mondo della magia. Non voleva essere paragonata.
Per tutta la vita aveva visto suo padre e sua madre congratularsi con i fratelli, voleva che quella gioia e quel senso di riconoscimento invadesse anche lei.
« Per la miseria, Lily! Siamo arrivati! » esclamò Hugo affiancandosi a lei e sorridendo. Si mise ad urlare al vento e con lui anche la ragazza mentre Vincent rideva assaporando le sue gelatine.
A poco a poco il treno si svuotò e Lily prese il suo gatto nero tra le braccia guardandosi intorno.
Al e James la strinsero tra loro sorridendo. « Sorellina stai per mettere piede nel mondo della scuola non sei contenta? » « Già cos'è quel muso lungo? » chiesero i fratelli.
« E' solo che.. L'ho aspettato per tutta la vita Al e adesso ho paura. » la piccola si strinse dietro al fratello.
« Ah beata gioventù. Ehy James te lo ricordi quando anche noi eravamo impauriti? » esclamò il maggiore. « Certo che mi ricordo, sembravi una femminuccia tra le braccia di papà Al. » lo sbeffeggiò il fratello.
« Io non parlerei tanto Potter, soprattutto dopo che ti sei messo a piagnucolare dietro al mio mantello. » Al sferrò un pugno sul braccio al fratello mentre Lily avanzò verso la carrozza.
Tutto era grande, tutto era magnifico, tutto era magico.

Ecco qui, è un po' corto ma non volevo annoiarvi. Spero vi sia tanto piaciuto.
Un enorme bacio a tutti quelli che dentro si sentono come Lily ogni volta che aprono gli occhi ed immaginano Hogwarts.
A presto lettori.

JaneJ