III
-Move your body, shake it out… Feel
the
rhythms, lose the doubt…-
-Che stai cantando?- chiese Blaine, sedendosi
accanto al suo
ragazzo ad uno dei tavoli della mensa con il vassoio in mano. Lo
posò sul
piano, notando che Kurt aveva nelle orecchie le cuffiette
dell’Ipod. Con un
sorriso gliene sfilò una facendolo sobbalzare.
-Ohi…-
-Che stai cantando?- chiese nuovamente il moro,
mettendosi
lui stesso la cuffietta.
-Juliet e Mercedes mi hanno chiesto di esibirmi
con loro per
il Glee. Hanno scelto questa canzone- spiegò Kurt dopo aver
bevuto un sorso
d’acqua. Blaine annuì, mangiando una crocchetta di
patate mentre ascoltava la
canzone attentamente.
-Non è male- concesse, dopo averla
sentita. –Tu devi fare
l’inizio?- Kurt annuì, mentre consumava il suo
pranzo.
-Devo dire che avrei preferito qualcosa della
Gaga, ma
almeno non hanno scelto qualcosa di orrendo… Blaine!-
sbottò il controtenore,
indicando il vassoio dell’altro.
-Che c’è?- chiese Blaine con
ancora la bocca piena.
-Tu stai mangiando crocchette! Fritte! Sai quante
calorie
hanno quelle cose? Non voglio vederti diventare obeso.- disse,
prendendo le
crocchette e buttandole poi nel cestino vicino al tavolo.
-Grazie per avermi buttato il pranzo- commento il
moro,
mentre Mercedes, Juliet e Rachel si univano a loro.
-Ciao ragazzi, Kurt hai sentito la canzone?-
chiese Juliet,
baciando entrambi i ragazzi sulla guancia.
-Si, la stavo ascoltando prima. Non è
male, solo pensavo
dovremmo fare qualcosa di un po’ diverso… BLAINE
MOLLA QUELLA CROCCHETTA!-
Blaine sussultò, così come Mercedes, che stava
dando al povero ex Warbler una
delle sue amate crocchette.
-Signorina dovresti smetterla di gridare
così, ti si
rovinerà la voce- si sentì dire il controtenore, mentre una
mano gli appiattiva i capelli. Kurt lo fulminò con lo
sguardo, facendo
scoppiare a ridere i commensali. David Karofsky era cambiato. Niente
più
insulti. Niente più battutacce. I soprannomi rimanevano ma
venivano pronunciati
in modo totalmente diverso. Ora erano come semplici frecciatine
amichevoli, che
potevano essere benissimo paragonate a quelle che gli lanciava Puck. La
cosa
che più aveva sorpreso Kurt era il repentino allontanamento
di Dave da Azimio e
dalla sua vecchia banda di bulli. Semplicemente, una mattina, li aveva
visti
incrociarsi per i corridoi ed ignorarsi come se non si conoscessero.
Inoltre, da
un bel po’ il bullismo verso di lui era svanito.
L’unica granita che gli era
stata lanciata risaliva al giorno del suo ritorno a scuola.
-David, finiscila!- la voce di Juliet
riportò Kurt alla
realtà, mentre David si accomodava insieme a Finn e Puck.
-Primo, fossi in te scapperei. MI HAI APPIATTITO I
CAPELLI!
Secondo, NON CHIAMARMI SIGNORINA. Terzo, BLAINE MOLLA LE CROCCHETTE!-
disse
Kurt senza eccessivo timore, poi si allungò sul tavolo prese
il piatto di
Mercedes e buttò il contenuto nel secchio.
-HEY! Ma sei fuori di testa? quelle erano mie!-
-Tesoro credimi, non ti fanno bene-
-Dove si comprano i popcorn?- chiese sarcastico
Dave a Finn,
facendolo ridere.
-A casa fanno così tutto il tempo. Sai
quanti MIEI pacchetti
di patatine sono volati nella pattumiera?-
-Finn, la roba fritta vi fa male. Specialmente
questa pre
congelata. Non solo vi fa ingrassare, ma ostruisce anche le arterie
tutto il
colesterolo che nasce per quella roba- concluse Kurt, mettendo in bocca
una
forchettata di insalata.
-Bene signori, fossi in voi, io una grattatina me
la darei.
Karofsky, Anderson muoviamoci o faremo tardi- disse Puck, alzandosi in
piedi.
–Hudson anche tu! Se arriviamo tardi la Beaste ci ammazza.-
-Dove andate?- chiese Kurt, mentre Blaine gli
posava un
bacio sulla guancia.
-Football!- rispose gasato il ragazzo riccioluto.
Kurt
inarcò le sopracciglia, spostando lo sguardo da uno
all’altro.
-Eh?-
-La Beaste ha scoperto che Anderson era kicker
nella squadra
della sua vecchia scuola, e visto che il nostro fa schifo vuole fargli
fare una
prova- spiegò Puck, cominciando ad avviarsi.
-Inutile dirvi di fare attenzione, ma non
ammazzatevi. Alle
cinque dobbiamo andare in centro e mi serve qualcuno che mi porti le
buste!-
gli gridò dietro Kurt, sospirando. –Si
ammazzeranno- decretò, mentre Juliet gli
picchiettava una spalla per confortarlo.
***
Kurt si sedette sugli spalti, mentre sul campo da
Football i
Titans si stavano allenando. Sorrise nel vedere Blaine infagottato in
quell’uniforme che una volta era stata la sua. Si muoveva
saltellando intorno a
Puck e Finn, scatenando le loro risate. Kurt scoppiò a
ridere a sua volta
quando la coach Beaste lo sgridò, urlando
“nanetto, smettila di saltellare!”.
-Non riesce a stare un attimo fermo, dannazione a
lui- Kurt
trasalì, voltandosi. Dave gli si sedette accanto, il braccio
destro fasciato e
stretto al collo con una benda.
-Che diavolo ti è successo?-
-Per buttare giù Puckerman con la palla
sono caduto male.
Devo stare fermo minimo una settimana- spiegò, scrollando le
spalle.
-Mi dispiace- sussurrò Kurt, tornando a
guardare il campo.
Nonostante le cose fra loro fossero cambiate, non riusciva ancora ad
affrontare
Dave come un suo pari. Sentiva sempre quel briciolo di paura nel
sentirlo
troppo vicino a sé.
-Scusami-
-Cosa?- chiese il controtenore voltandosi
nuovamente.
-Ho detto scusami. Non penso di avertelo ancora
detto di
persona-
-No, infatti- Kurt incrociò le gambe,
mettendosi in grembo
la borsa di Blaine.
-Mi sono comportato male. Ma ora ho capito, e
spero che tu
possa perdonarmi un giorno. Se mai potrai farlo- Kurt si
voltò verso di lui
spalancando gli occhi nel vedere quelli di Karofsky. Erano lucidi, e
pieni di
rancore verso se stesso.
-Credo di poterlo fare- sussurrò,
portando nuovamente gli
occhi sul campo da football –Eri spaventato e, forse,
rendermi difficile la
vita ti aiutava ad affrontare i tuoi problemi. Oppure non avevi nulla
da fare e
infastidirmi ti divertiva- Kurt si voltò nuovamente verso di
lui con un piccolo
sorriso. Anche Dave sorrise, appoggiandosi con le spalle sui sedili
dietro di
lui.
-Devo ammettere che era divertente tirarti le
granite
addosso. Fai delle facce assurde quando succede sai? Un misto di
terrore e
rabbia. Davvero esilarante- Kurt spalancò la bocca
indignato, poggiando la
borsa di Blaine sul sedile lasciato libero fra lui e Karofsky, per poi
voltarsi
di lato e puntargli contro un dito.
-Tu. Non credere che ti lascerò passare
liscia
quest’affermazione solo perché sei infortunato.
Anzi, questo mi da un netto
vantaggio contro di te!-
-Oh mamma, tremo di paura. Guarda, mi trema anche
l’orlo
della fasciatura per quanto mi hai spaventato… Ahia! Ma ti
sei bevuto il
cervello?- Kurt sorrise soddisfatto, richiudendo la borsa di Blaine,
mentre il
dizionario di tedesco del suo ragazzo giaceva qualche fila sotto di
loro,
precipitato dopo aver colpito la spalla sana di Dave. Il controtenore
si alzò,
decidendo che forse sarebbe stato meglio recuperare il povero
dizionario.
Quando tornò sulla gradinata, Finn, Puck e Blaine erano
seduti attorno a Dave
raccontandogli dell’allenamento.
-Quel Marcus non è proprio capace ti
dico. Infatti mi chiedo
perché diavolo il coach l’abbia messo in squadra-
stava dicendo Puck scuotendo
la testa.
-Com’è andata?- chiese Kurt,
salutando Blaine con un bacio
sulle labbra.
-Uno schifo- rispose Finn, passandosi una mano sui
capelli
umidi. –Il difensore che la Beaste ha chiamato al posto suo-
indicò Dave – è
totalmente incapace-
-Dai Hudson rilassati, pensa che massimo due
settimane e
torno a giocare. Anche prima se trovo una qualche specie di tutore per
la
spalla. Il campionato è quasi alla fine, e arrivati fin qui
non perderete a
causa mia-
-Non perderete- commentò Kurt,
sedendosi in braccio a Blaine
–Me lo sento- i ragazzi sorrisero, alzandosi pronti per
tornare ognuno a casa
propria.
-Posso chiederti una cosa?- disse Blaine al suo
ragazzo,
prendendogli la mano nella sua. Kurt annuii prendendo la sua borsa
prima che
l’altro lo facesse per lui. –Perché hai
in mano il mio dizionario?-
***
-Allora, sei pronto per il ballo?- Kurt
guardò Juliet con le
sopracciglia aggrottate mentre prendeva il libro di francese per la
lezione
successiva.
-Di che parli?- chiese, chiudendo il suo
armadietto ed
iniziando ad incamminarsi.
-Kurt è fine maggio, sabato prossimo
c’è il ballo- disse lei
camminandogli affianco. –Non mi dire che non lo sapevi-
-No, lo sapevo ma non credo che io Blaine verremo-
-E perché no scusa?-
-Non mi pare il caso. Due settimane fa mi hanno
lanciato tre
granite*. Contemporaneamente. Non
credo che venire al ballo scolastico sia una buona idea- Juliet lo
guardò
confusa, prendendolo a braccetto.
-Oh andiamo Kurt, se tutto va bene
l’anno prossimo ci
diplomiamo. E comunque il prossimo anno saremo troppo impegnati con gli
esami
per pensare al ballo. È il nostro ultimo ballo-
cercò di convincerlo facendo
persino gli occhi dolci.
-Oh no cara, gli occhi dolci con me non
funzionano. Facciamo
così, stasera nel parlerò con Blaine. Se lui
vorrà, verremo. Contenta?- Juliet
sorrise, annuendo.
-Sì, molto-
***
Kurt scarabocchiò sull’orlo
del suo libro si francese,
annoiato. Sia chiaro, il francese gli piaceva, ma se si parlava della
parte
storica quella no, non gli piaceva per niente. Si era appoggiato al
banco: la
testa retta dalla mano sinistra, mentre con la destra era impegnato a
perfezionare una delle gambe della K che stava scarabocchiando. B + K.
Sorrise,
disegnando anche un piccolo cuore vicino alle due iniziali. Il vibrare
del suo
iPhone lo riscosse. Si mise una mano in tasca tirando fuori il
cellulare. Un
nuovo messaggio da Blaine. Sorrise, aprendo l’sms.
Ho una proposta per
te. Spero che tu dica di si e mi renda un uomo felice. B-
Una proposta per me?
Wow sembra interessante. Dovrò davvero valutare tutte le
opportunità prima di
dirti di sì. Ma tu non segui mai le lezioni? K-
Prova tu a seguire
senza addormentarti quando ti spiegano la Weimar Republik in tedesco.
Già è
tanto se non sono caduto con la testa sul banco. B-
Kurt represse una risata, mordicchiandosi il
labbro
inferiore con le labbra. Guardò l’orologio che
portava al polso, notando che
solo dieci minuti li dividevano dal suono della campanella.
Ci vediamo al mio
armadietto alla fine dell’ora? Così puoi farmi la
tua proposta. A dopo K-
A dopo <3 B-
* Precisiamo: facendo
un blando calcolo Kurt e Blaine si trasferisco al Mc Kinley due
settimane prima
del ballo di fine anno
NOTE DELL'AUTRICE:
Eccoci quaaaaa!
Scusate per il ritardo ma prima ero in fase esame di
maturità (78 wooooo! xD) e poi ero in vacanza xD
piccole note necessarie:
1- Il capitolo
è corto ed è un capitolo di transizione. Nel
prossimo conto di mettere i preparativi per il ballo e forse anche un
pezzo del ballo stesso;
2- Come già
scritto prima, Kurt e Blaine si trasferiscono al Mc Kinley due
settimane prima del ballo, quindi dopo che Dave ha fatto il discorso al
Glee Club tutta via è voluto il fatto che Santana non si sia
messa in mezzo. Si è limitata a minacciare Dave senza
relazioni di copertura, visto che quello è un punto che non
mi è piaciuto per niente xD;
3- Dave è gay
e presto accetterà totalmente la sua
omosessualità (questo è più uno
spoiler che una precisazione xD);
4- Mi sono dimenticata di
mettere OOC agli avvertimenti, ma provvederò quanto prima;
5- Basta i punti sono
finiti xD recensite e mi renderete una donna felice! Uh ho fatto la
rima **
A prestooo! ;)