L'amore fa proteggere, non perdere le persone.- Pt.2

Il viaggio durò qualche ora, sia l'assassino che la sua buki lo sfruttarono per poter riposarsi a dovere, oppure passarono il tempo a leggere qualcosa, per non svegliare l'altro o l'altra che dormiva al suo fianco, ormai il rapporto tra Black Star e Tsubaki funzionava così, bastava solo un segno per trovare l'intesa tra i due, di certo il ragazzo dalla chioma azzurra era davero un grande casinista, pieno di sè e con la sua mania di essere un Dio, mentre la ragazza non faceva altro che scusarsi, e scusarsi ancora per tutto quello che combinava il maister, ma alla fine si capivano bene, nonostante questa diversità di carattere tra i due.

Atterrarono a Madrid, per poi prendere i bagagli ed iniziare ad andare verso il loro albergo, come prescritto dal fascicolo sulla missione. Giunti nella stanza, Black Star posò delicatamente i bagagli di entrambi, e si andò ad affacciare alla finestra, con le iridi verde scuro guardava a destra e sinistra, osservando i vari dettagli che caratterizzavano Madrid, poi si girò e disse
-Bene, è il momento di andare a farci un giro, vieni Tsubaki- disse Black Star, invitando la ragazza, che era distesa sul letto.

-Ma Black Star, dobbiamo organizzarci per la missione- disse Tsubaki, la buki era stata colta di sorpresa, si trovava in una battaglia interiore, non era mai stata a Madrid, avrebbe voluta vederla, e la passeggiata che gli offriva Black Star sarebbe stato l'ideale, ma d'altra parte dovevano prepararsi per combattere il Kishin, e gli ordini non si discutono, il lavoro era pur sempre lavoro, ma fu il suo ragazzo a fargli prendere la decisione giusta, ed anche quella che gli piaceva di più.

-Tsubaki... il kishin lo elimineremo facilmente, perciò non pensarci... sapevo che tu non eri mai stata a Madrid, perciò ho scelto di venire qui, perchè volevo farti un regalo, dopo tutto e quasi un anno e mezzo che stiamo insieme... perciò...sorpresa- disse Black Star, un tono di voce basso, mentre si trovava vicino alla ragazza, come se non volesse lasciar sfuggire la sua debolezza, erano davvero pochi i momenti in cui Black Star faceva il romantico, anzi molto di rado li faceva, e c'era un motivo a ciò, perchè il modo di Black Star di amare non era regali, parole dolci e smancerie varie, per lui amare una persona voleva dire proteggerla, ed era così che Black Star amava Tsubaki, proteggendola da ogni male possibile e dando a lei il meglio.

La ragazza abbracciò il ragazzo, stringendolo forte a se, ringraziandolo di quella scelta, ringraziandolo a più non posso, mentre sfuggiva qualche dolce bacio tra i due.
-Anche se, devo ammetterlo, sembra proprio un regalo da opportunista questo, non trovi?- disse Black Star, mentre osservava la ragazza davanti a lui, dopo che si erano staccati.
-Non fa niente Black Star, grazie, grazie davvero tanto- disse Tsubaki.

Il loro rapporto non poteva andare meglio di così, ma si dice che una volta toccato l'apice, si inizia a scendere, e questo accadde a Black Star, in quel momento aveva toccato il cielo con un dito, era arrivato in cima a tutto, ma quella sera toccò di nuovo la dura e la fredda terra.

                                                                                              *    *    *

Era giunta la sera, dopo una bella passeggiata, e dopo aver cenato in un ristorante pieno di piatti locali, ritornarono al loro albergo, per potersi preparare ed iniziare la loro caccia al Kishin.

Mentre Black Star stava mettendo la solita veste ninja, Tsubaki prese coraggio, e iniziò a parlare, richiamando la sua attenzione.
-Black Star... so che domani dovremo partire, ma volevo dirti grazie, mille, anzi un milione di volte, perchè mi hai fatto vedere Madrid, anche se dovevamo pensare qui per un kishin, tu hai pensato prima di tutto a me, e per questo voglio ringraziarti- disse, osservando il suo ragazzo, in quel momento era davvero come una camelia, rimaneva ferma, non si spingeva oltre il limite, non intendeva essere invadente, tratteneva il suo profumo, come se volesse rilasciarlo solo alla persona che amava, e che era Black Star.
-Sai che ti amo, ma ora dobbiamo andare- disse l'azzurro, mentre si avvicinò alla ragazza, e la baciò, prendendole il mento, ed avvicinandola a sè, poi uscirono, in cerca di quel Kishin, che era stato messo in secondo piano da un forte sentimento chiamato amore.

Iniziarono la loro ricerca, passando prima in rasegna le vie principali della città, poi toccò alle piazze, e fu a Plaza del Sol che trovarono il mostro che andava a caccia di anime umane.
L'assassino non si mosse in modo silenzioso, anzi, si presentò proprio davanti al Kishin, con Tsubaki trasformata
-Buonasera Kishin, sono qui per ucciderti- disse semplicemente, osservando il Kishin che si trovava davanti loro, aveva una forma slanciata, ed alla fine delle mani partivano degli artigli molto lunghi, aveva quasi delle sembianze umane, ma di umano ormai non c'era più niente in quel mostro.

La battaglia cominciò, mentre combatttevano Black Star si concentrava al meglio, consentendo a Tsubaki di poter dare il meglio di sè, in fondo era così che si ringraziavano a vicenda, Black Star ringraziava Tsubaki con quei gesti come la passeggiata di quella giornata, mentre lei lo ringraziava proteggendolo ed iutandolo ad uccidere Kishin mentre era trsformata, era un ringraziamento reciproco il loro, e perciò si trovavano sempre in una sintonia perfetta.

Ma anche la sintonia perfetta, può essere distrutta, e l'agilità del Kishin lo dimostrò, il combattimento andava per le lunghe, Black Star attaccava sempre, perdendo lentamente le proprie enrgie, mentre il Kishin non faceva altro che schivare, attendendo il momento proprizio, a Black Star sembrò quasi che il Kishin era stato scelto proprio per lui, ma era una cosa impossibile, i Kishin erano gli esseri più disorganizzati al mondo.

Fu tutto in un attimo, l'annesimo affondo a vuoto, e il Kishin agì velocemente, con un grafio preciso fece perdere la presa su Tsubaki, mentre l'altra mano andava a perforare con tutti gli artigli lo stomaco del ragazzo, per poi lanciarlo lontano, Tsubaki cercò subito di dirigersi verso il meister, ma il mostro non lo permise, mettendola velocemente fuorigioco, e scappandosene con lei.

Black Star osservava la scena, pieno di dolore, quella scena stava ad indicare che il suo amore non era tanto forte, non era forte per poter proteggere la sua amata Tsubaki, che adesso si trovava in mano al Kishin, per portarla chissà dove, poi la ferita profonda gli fece perdere i sensi.

                                                                                       *     *     *

-Ottime notizie, Signore. Il Kishin di Madrid ha preso la Buki del meister Black Star- disse Ryo, dopo aver controllato lo schermo.
-Ottimo, e per quanto riguarda il nostro albino?- disse, mentre un sorriso si presentava sul volto, rilfettendo sulla parola "nostro".
-Sembra che oggi non siano riusciti a trovarlo, sicuramente domani andranno di nuovo a caccia per lui- riferì Ryo.
-Bene, avverti il Kishin, digli che gli altri due hanno già compiuto la missione, e digli che non mi aspetto fallimenti da lui-
-Sarà fatto- rispose Ryo.

Perchè i Kishin continuavano a prendere solo le armi?

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Ecco qui la parte due, Liz,Patty e Tsubaki sono state catturate,
Quindi nella prossima parte sarà il turno del nostro Soul Eater Evans.
Contenti o tristi?
Carcar93