The breath of butterflies

 

                                                     

 

                                                                                                                  E' importante avere dei sogni abbastanza grandi

                                                                                                                  da non perderli di vista mentre si perseguono.

                                                                            

                                                                                                                                                                    Oscar Wilde

Dal capitolo precedente

 

 

"Justin" dico tra un gemito e un sospiro.

"Dimmi" risponde, continuando a baciarmi il collo.

"Le senti?" gli sussurro nell'orecchio, con voce eccitata e desiderosa di risposta.

Si stacca un attimo dal mio corpo, e assume un'espressione contrita: "Che cosa?". Cerco di non far tremare la voce, ancora troppo scossa da quei  baci e quelle carezze. Respiro a fatica, tanto da sentire un dolore lancinante ai polmoni e alle corde vocali.

"Le farfalle" gli dico con quel briciolo di aria rimasta in corpo, sollevata di essere riuscita a rispondere, senza incespicare o balbettare.

Mi guarda negli occhi, con quello sguardo beffardo e ammaliante che mi piace tanto, con quella bocca così rossa da sembrare il soggetto di un dipinto su tela, tanto da farmi pentire di essermi allontanata da lui, perchè in questa vita, o meglio nella parte della mia vita che trascorro con lui, i secondi, gli attimi, se pur sfuggenti e fugaci, equivalgono a secoli. Che strana equazione: Attimi = Secoli.

Ma nella mia routine non c'è mai stato nulla di normale.

Un sospiro mi riporta sul pianeta Terra, mi lascio scappare una risata per essermi distratta, e poi mi fermo ad aspettarlo. In religioso silenzio.

"Sì" risponde con un sorriso, per poi dedicarsi al mio collo.

 

 

 

 

 

Tre mesi prima

 

"Lucy se non muovi quel culo farai tardi all'audizione!" sentii urlare, o forse è più corretto dire ringhiare, la mia migliore amica Jenny sotto casa, con parole per niente fini. 

Ma è sempre stata così, fin dal primo momento che l'ho conosciuta è stata sempre fedele al suo carattere, sempre se stessa, con tutti e davanti a tutti. 

Io invece avevo paura di mostrami per quella che ero, di non essere accettata, e quindi cercavo di tirare a freno la mia personalità, e di conseguenza diventavo un piccolo robot in un mondo spietato e senza cuore.

Risi al pensiero di quanto non la sopportassi e di quanto le volessi bene e l'ammirassi per il suo coraggio e la sua determinazione, allo stesso tempo.

Presi la borsa e il copione, e scesi le scale, salutando frettolosamente i miei genitori, e chiudendomi la porta di casa alle spalle.

Mi trovai davanti una sorridente Jenny, accanto alla sua 500 rosa confetto, con il telefono in mano.

Alzò gli occhi dallo schermo sentendo lo sbattere della porta, rimise il cellulare nella sua borsa rigorosamente rosa, e mi guardò con faccia eccitata e occhi vigili.

"Come sta la mia attrice preferita? Pronta a stendere tutti e ottenere quel ruolo nel film?" mi chiese, mentre frugava nella borsa per prendere le chiavi, e un secondo dopo facendomi un cenno per salire in macchina.

"Bella domanda. A dire la verità non mi sento per niente pronta: ci saranno centinaia di ragazze che vorranno il ruolo della protagonista, e io bhe... io non credo di essere quella giusta" ammisi entrando nella 500 e allanciandomi la cintura.

"Sul serio L ? Tu saresti la meno indicata? Andiamo sai quella parte a memoria, sei espressiva, hai grandi doti recitative, e sei carina, e questo non guasta" mi rispose facendomi l'occhiolino, e facendo retromarcia.

Mi sentii lusingata, e accennai un flebile sorriso.

"E se non ottenessi la parte? E se mi emozionassi così tanto da non spiccicare una parola?" il mio amico pessimismo non ci mise molto a fare capolino. 

Sentii Jenny sospirare, mentre guidava la sua auto. Tra poco mi avrebbe tirato una botta in testa, e forse mi avrebbe anche scaricato come amica a causa del mio terribile modo di vedere il bicchiere sempre vuoto.

"Ascolta Lucy, sai benissimo che sono una persona schietta, quindi se avessi fatto schifo a recitare te lo avrei detto. Adesso scendi siamo arrivati. Entra dentro e stendili tutti. E magari fermati a lavarti il viso, dato che hai la voce ancora impastata di sonno, devi essere carina, ho sentito che il protagonista è un figo da paura" mi mostrò un sorriso a trentadue denti, e io scesi di macchina, promettendo a me stessa di fare una sosta alla toilet.

Feci per andare via, ma poi mi voltai di nuovo verso Jenny:"Chi è il figo?" chiesi ghignando.

"Sembra che sia top secret, quindi ancora non lo sa nessuno, ma credemi tutta Hollywood ne parla, e sembra che il regista del film abbia dovuto sganciare tanta grana per averlo nel set..." inarcò un sopracciglio e stetti a guardarla mentre si interrogava su chi mai potesse essere per trenta secondi buoni.

Distrattamente buttai un occhio all'orologio, e probabilmente sgranai gli occhi e assunsi un'espressione terrorizzata, perchè vidi Jenny mettersi a ridere.

Le lanciai un'occhiottaccia "Io ti odio. Ma starai qui fuori ad aspettarmi vero?" domandai come se avessi sei anni, invece di sedici, e fossi la bambina impaurita al posto della ragazza matura.

"Ci sarò sempre" ecco la mia Jenny, la migliore amica che una ragazza possa avere.

Schietta e sincera. Dolce ed esuberante. Forte e coraggiosa. 

Sussurrai un "grazie" e mi diressi dentro l'enorme edificio, per sbaragliare tutti e ottenere quel ruolo in The breath of butterflies.

E mi sentii più tranquilla al pensiero che Jenny mi avrebbe aspettato, e avrebbe esultato con me, oppure mi avrebbe consolato, nel caso in cui ottenessi o meno la parte.

Sorrisi al pensiero che tra non molto l'avrei trovata lì, appoggiata alla sua 500 rosa, pronta ad abbracciarmi e a congratularsi con me, in qualsiasi modo fosse andata.

 

 

 

lucrezia's corner

 

Salve belle!!! XD

Finalmente potrete capire come si articolerà questa FF :)

In questo capitolo avete conosciuto Lucy e Jenny, le loro diverse personalità, e i loro diversi modi di vedere le cose.

Avete anche capito che Lucy vuole ottenere il ruolo da protagonista nel film THE BREATH OF BUTTERFLIES, da cui prende spunto il titolo della mia storia.

Da ora in poi ci saranno intrighi, baci dovuti e baci conquistati, ragazzi gelosi, sogni proibiti, e tanti tanti colpi di scena :)

Al prossimo capitolo! 

Vi lascio a interrogarvi su chi mai possa essere il ragazzo misterioso...

Qualcosa mi dice che lo sappiate già ;)

xo xo

 

 

Lucy