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Autore: Blacklu    11/08/2011    9 recensioni
|| FANFICTION IN FASE DI RICOSTRUZIONE ||
Ventiquattro veterani del reality più famoso di tutti trovarono le forze per sfidare ancora i malvagi Chris e Chef, per ricevere il tanto agoniato milione di dollari.
Divisi in due squadre totalmente nuove, con quattro nuovi personaggi e nuove sfide, i concorrenti combatteranno fino all'ultimo in un nuovo territorio: l'Italia!
Sfide intrepide, panorami mozzafiato, passioni, mistero ed eliminazioni disperate saranno presenti in queso show, 100% garantito!
Dall'intro:
“Pronto... sono Chris. No, non voglio prenotare nessun massaggio. Voglio il mio pullman con i miei concorrenti!”
Chef assunse un'aria disorientata, girò le palpebre e sbuffò di continuo.
“Fate in fretta!” finì Chris, riprendendo a sorridere al suo caro e vecchio amico di colore.
“Allora...” continuò il presentatore “Hai mai cucinato italiano?”
“Mh?...”

[Prima fanfiction ambientata in Italia nel fandom! Guardare data di pubblicazione per credere!]
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo Personaggio | Coppie: Alejandro/Heather, Bridgette/Geoff, Duncan/Courtney, Duncan/Gwen, Trent/Gwen
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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Questo, cari, è un altro capitolo speciale, non speciale come l'altro, ma speciale nel senso che quando l'ho scritto ho sofferto di problemi mentali. Nel senso... bipolare.
E' il capitolo delle confessioni, il capitolo delle coppie. Il capitolo dei capitoli.
Leggete bene per capire. E' moooolto divertente.
Ci si vede giù.

 
 
A TUTTO REALITY: IN ITALIA

Il gioco della verità - Speak No Evil


"Bentornati ad A Tutto Reality: In Italia. Nella puntata precedente abbiamo assistito ad un evento inaspetatto: lo scoglimento delle squadre! Un altro evento inaspettato è stato quando Antonio, nel lago abruzzese, ha trovato la statuetta dell'immunità, che gli ha garantito il beneficio di dormire in un hotel exta-lussuoso, e di eliminare un concorrente. Alla fine, l'italiano ha scelto come vittima Izzy, che non ha preso la cosa nel migliore dei modi. Antonio rimarrà senza alleati? Thomas riuscirà a riattirare l'attenzione di Trish? Cosa sta succedendo a Gwen? Lo scoprirete presto, su A Tutto... Reality... In Italia!"

Al tavolo della colazione i lunghi sospiri di ogni concorrente tinsero l'aria di una nera tristezza, dopo aver assistito all'eliminazione di Izzy.
Gwen girava il cucchiaino nel tè lentamente, appoggiando la sua testa pesante all'altra mano.
Scrutava ogni tanto l'altro tavolo, in cui Duncan, Trent, Alejandro, Tyler e Thomas ridevano su battute sporche.
Per quale motivo si sentiva così in colpa? Forse le farfalle nello stomaco stavano ad indicare un'altra infatuazione per Trent? Ma come l'avrebbe messa con Duncan? Non ne era nemmeno totalmente sicura.
A chiarire i suoi dubbi subentrò Courtney, involontariamente.
Si sedette di fronte a lei, poiché nessun posto era libero; sistemò il piatto con il pane e marmellata e prese un forte respiro:
"Si sente meno chiasso da quando Izzy se n'è andata..."
"Già..." le rispose Gwen senza nemmeno guardarla in faccia, girando constantemente il cucchiaino.
"C'è, non che fosse una grande perdita... però preferivo sentire i suoi starnazzi, che ad ascoltare i barboni dietro di me che parlano di... schifezze."
"Sono uomini..." grugnì la dark "Cosa ti aspettavi..."
"E' stato Duncan a tirare fuori l'argomento tra l'altro..."
"Non avevo dubbi."
Le frasi di Gwen erano sempre enunciate a tono spento. Courtney desiderava essere ascoltata in quel momento, e pur di farlo, chiese a Gwen quale fosse il problema della sua aria depressa.
"Ma che cos'hai?"
"Niente..." le rispose secca.
"Ma è da tre ore che giri il cucchiaino." constatò Courtney, indicandole la tazza.
"Be'... lo zucchero fa fatica a sciogliersi."
La scusa campata all'aria di Gwen diede un segnale forte e chiaro alla castana.
"Stai pensando di..."
Gwen la guardò, fermandosi con i suoi movimenti mescolatori.
"Insomma... di lasciare Duncan?" aggiunse Courtney.
"Cosa?" chiese stupita l'altra "No... cioè... ultimamente non mi degna di uno sguardo."
"Faceva così anche con me..." la consolò Courtney "Pensa bene alle tue scelte."
"Dici che dov-"
"Dovresti ascoltare quello che ti dice il cuore." la interrupe subito Courtney "Ho subito capito che c'era qualcosa che non andava."

.-. "Diavolo!" imprecò Gwen "Sono così prevedibile?" .-.

"E allora?... Il mio cuore spera solo che questo reality finisca, così me ne torno a casa." le disse Gwen accasciandosi sul tavolo, sempre dando un'occhiata al tavolo dei ragazzi.
"Non cambiare discorso!" le disse Courtney "Guarda dentro di te."
"Ma... perché stai cercando di aiutarmi?" le chiese dubbiosa Gwen "Non ce l'hai ancora con me dopo tutto il casino con Duncan, eccetera eccetera?"
"Mah... storia passata" le rispose con un sorriso

.-. "Io... non mi fido." disse Gwen acida "Stiamo sempre parlando di Courtney... magari quella prima o poi potrebbe buttarmi fuori." .-.

Antonio ritornò nel capannone della mensa dopo una fantastica colazione a base di latte e cereali al miele, con succo di pompelo appena spremuto; fece visita ai ragazzi sfoggiando un sorriso magnetico.
Fu seguito da Eva, che lo scansò con la spalla. "Togliti..."
"Dha.... che modi."

.-. "Antonio il concorrente più forte?!" disse Eva con sarcasmo "Come no?! Non ha fatto altro che piagnucolare tutto il tempo in albergo... è stata una notte veramente dura. Ero quasi tentata di ucciderlo." .-.

"Dov'è Chris?" ringhiò la sportiva "Oggi è lunedì, dovrebbe esserci la sfida. E sono le nove passate."
"Effettivamente Chris non si è fatto ancora vedere..." disse Alicia.
"Si sarà dimenticato di noi." ipotizzò Trish alzando le spalle.
"Speriamo... così ce la sgodazziamo." Duncan si girò verso Courney e Gwen, e fece un sensuale occhiolino, anche se fu difficile a capire la destinataria.
"Oggi Chris non c'è!" strillò Chef "E' andato a chiedere dei soldi per riparare alcuni pezzi dell'aereo..."
"Che è successo?" domandò Heather.
"L'altro giorno abbiamo scovato diciotto burriti e tacos nascosti nel carrello, e tutto il calore ha fuso il formaggio, che ha letteralmente impuzzolentito e bloccato le ruote." spiegò l'omone vestito da cuoco.
"Sarà stato Owen..." ipotizzò Tyler ridacchiando sotto i baffi.
"Non importa!" urlò Chef in collera "Oggi conduco io la sfida."

.-. "Che pizza..." disse Duncan con tono seccato. .-.

"Ovviamente non potendo usare l'aereo dobbiamo rimanere quì al campo." commentò Chef battendosi l'indice sul mento per pensare.
"Basta che non sia una sfida in cui bisogna cercare un tesoro, o indizi o quant'altro." sbottò Heather "Sono stufa di cercare."
"Heather ha ragione."
La voce di Antonio riecheggiò in tutta la cucina.

.-. "Antonio mi da ragione?" si chiese lei "Sta tramando qualcosa..." .-.
.-. "Antonio sta sicuramente cercando di arrufianarsi Heather." disse Alejandro battendo un pugno sulla mano aperta "Ma io non lo permetterò. MAI. Cioè... perché... perché, ecco, devo essere io ad eliminare Heather. .-.

L'italiano continuò con la sua lamentela: "Abbiamo cercato cose praticamente in ogni regione."
"Infatti oggi faremo il gioco della verità!" disse Chef con un'espressione malvagia.
"Ehm... preferivo cercare." rettificò Antonio con ansia.
Chef unì i due tavoli, creando un'enorme tavolata, attornata da dodici sedie.
"Sedetevi tutti, idioti!" urlò l'omone, sbattendo un pugno sul tavolo.
Al suo ordine si sedettero tutti nuovamente, aspettando che incominci la sfida.
Chef prese un barattolo di vetro con dentro dodici fogliettini bianchi. Lo aprì, e lo mise al centro della tavolata.
"Ci saranno tre turni di gioco." incominciò Chef "Il primo sarà a giro in senso orario, ognuno dovrà pescare un bigliettino e leggere la domanda che c'è scritta. Se risponde, guadagnerà un punto, se non lo fa, rimarrà a zero punti, se mente andrà a meno uno."
La telecamerà inquadrò successivamente la macchina della verità, un congegno che bloccava il polso destro con una manetta, e provvisto di numerose ventose che andavano attaccate in punti strategici, come al petto, in fronte, lungo la schiena e sull'avambraccio sinistro.
"La macchina della verità calcolerà se quello che viene detto è una bugia. Se lo è, una X rossa comparirà sullo schermo. Se si dice la verità, invece, non accadrà nulla."
"E' un gioco di fortuna. Speriamo di pescare un bigliettino buono" constatò Trent con aria tranquilla.
"Ma dopo arriva il bello!" ghignò maleficamente Chef. "Finiti i turni, la seconda parte sarà quella dell'obbligo di risposta: sempre a turni farete a chi vorrete una domanda. Grazie alla macchina della verità sapremo se la risposta che la vittima darà sarà giusta o sbagliata. Se mente, fila a meno due punti."
"Meno due?!" sbraitò Eva.
"Esatto! Meno due." rimarcò Chef con malvagità "Se risponde correttamente rimarrà al suo precedente punteggio."
"E la terza, scusa?" chiese Alejandro.
"Speravo che qualcuno me lo chiedesse!" rispose il cuoco "Ho i vostri fascicoli con i vostri segreti più oscuri ed inquietanti, che dovrete confessare se siete a zero punti o meno."
Ogni concorrente divenne esangue a vedere il proprio fascicolo personale, con la propria fototessera stampata, in mano a Chef.
"Se mentite anche alla terza manche, vi verranno sottratti tre punti. E se siete dai meno quattro punti in giù.... Scatta l'eliminazione diretta!"


 
DAM
DAAAM
DAAAAAAAAAAAAAAM!


 
Le povere anime colorano di sudore come docce aperte, senza nemmeno riuscire ad obiettare per il rischio dell'eliminazione diretta.
Tutti sospirarono per lo spavento, e pregarono di non pescare niente di troppo imbarazzante.
"Heather!" urlò Chef "Tu sei la prima del giro. Pesca un foglietto."
L'asiatica, dopo aver deglutito a fatica la propia saliva, pescò tremolante un foglietto. Lo aprì e lesse: "Qual'è stato il tuo primo bacio?"
Alejandro spalancò gli occhi per assistere alla confessione della sua chica, ma ella, con sguardo superiore, voltò il viso e buttò via il bigliettino.
"Non rispondo. Rimango a zero punti." disse per finire.
"Come vuoi... Heather." ghignò Chef "Alicia, sei la prossima."
La bionda pescò in fondo alla bacinella un bigliettino abbastanza piccolo, e lo lesse ad alta voce: "Ti sei mai sporcato le mutande di diarre- Cosa? Ma che razza di domande sono queste?" sbottò la bionda agitando un pugno.
"Devi rispondere, dolcezza." le disse Chef agganciandole la macchina della verità.
La bionda, imbarazzata, rispose "Be'... una volta sono uscita con Seth, il mio ex fidanzato. Ho avuto un mal di pancia tremendo e non ho saputo resistere. Tentai di trattenermi ma... ho avuto la diarrea al parco!"
La bionda, presa dalla vergogna, si accasciò sul tavolo, seguita dalle risate dei ragazzi, e dalle frasi di conforto delle ragazze.
"Siete spregevoli!" urlò Courtney.
"Eh dai!" le disse Duncan asciugandosi una lacrima "E' troppo ridicolo."
"Basta! Alicia guadagna un punto! Trish. Sei la prissima."
Trish prese un respiro profondo e prese il bigliettino in cima, lo aprì e lesse nella mente il contenuto.
"Oh no!" disse Trish "Vogliamo scherz-"
"L.e.g.g.i.l.o." sillabò lentamente Chef.
"Uff... qual'è stato l'ultimo "no" ricevuto?" lesse lei con disperazione.
"Qualcuno ti ha veramente rifiutata?" chiese stupito Thomas.
"Quattro mesi fa andai con Veronica al party di Jeremy, il bello della scuola. Provavo qualcosa nei suoi confronti e dicisi di dirglielo alla festa, ma..."
"Ma..." continuò incuriosito il castano.
"Ma mi rise in faccia..." terminò la bionda guardando a terra con aria triste.

.-. "Ma dico io..." imprecò furente Thomas "Come si fa a dire di no a Trish!" .-.

Duncan esplose nuovamente in una grossa risata.
"Un punto per Trish... Passiamo a Courtney."
La castana, con grazia e sicurezza, prese un bigliettino dal barattolo e lesse ad alta voce: "Chi è stata l'ultima persona che hai fatto piangere? Duncan!"
Courtney rispose alla domada in modo fulmineo, facendo smettere il punk di ridere, come se l'avessero appena sparato in pieno petto.
"Sì... L'ho colpito talmente forte nei genitali che ha pianto per due giorni interi." rimarcò lei con velenosità.
"Ma... ma..." balbettò lui "E' una palla."

.-. "Che battuta..." si disse lui senza commenti .-.

"La macchina non ha suonato, bello." disse Chef, mostrando che effettivamente Courtney non mentì "Un punto."
Alicia non riuscì a trattenersi e rise come una matta, facendo imbronciare Duncan in silenzio.
"L'hai preso a calci nelle pa*beep*AHAHAHAHAHA!"
"Smettila..." borbottò il punk, stringendo i denti dalla rabbia.
"Gwen sei la prossima!"
La gotica estrasse un biglietto e lesse: "Il tuo primo e vero amore?"
Gli occhi di tutti la fissarono intensamente, senza battere ciglio.
Gwen chiuse gli occhi e tentennò: "T-t... Trent."
Il ragazzo rimase senza parole, e Duncan fece una smorfia seccata, senza dir niente.
"Sì, sì, un punto a me. Vai Eva!" disse velocemente Gwen, presa dall'imbarazzo, che le colorò le guance di rosso.
"L'ultima volta che hai frignato?" L'atleta lesse il contenuto inarcando le sopracciglia, e successivamente, con furia, ridusse il foglietto a brandelli.
"Allora..." chiese Chef.
"Pf... Eva non frigna!" disse con un gesto snob Alicia "Nemmeno i ragazzi sono virili quanto lei."
Eva, però, cominciò ad assumere un'espressione più triste. Fu raro per gli altri vederla così.
"Ahm... Eva?" chiese Alicia.
"Ieri sera..." balbettò l'atleta "Ho visto Passi amorosi.... e... e... ho pianto tutta la notte."

Nessuno disse niente. Tutti rimasero a bocca spalancata.
Sbalorditi.

"State zitti, bifolchi!" urlò Eva senza motivo, visto che già tutti furono in silenzio "Passiamo avanti."
Chef non disse niente, se non, con tono molto lieve e impaurito: "Un punto..."
Passò il testimone a Tyler, che estrasse con timore un bigliettino: "L'ultima volte che hai fallito miseramente?"
"Nell'ultima sfida..." disse con tono superiore Antonio.
"Be'... in verità il mio coach mi ha messo come titolare nella gara di tennis due mesi fa... Purtroppo ho perso." rispose Tyler con amarezza.
"Ci sono tre set a tennis. Avrai fatto un punto, no?" gli chiese Trent.
Tyler lo guardò con aria da cane bastonato, e fece lo "0" congiungendo indice e pollice, per poi ritornare a guardare il nulla.
"Oh... mi spiace amico." gli disse Trent poggiandogli una mano sulla spalla.
Il saggio, sempre in quella posizione, estrasse un bigliettino, e lesse con curiosità: "Hai mai provato qualcosa per lo stesso... sesso?"
Tyler lo guardò spalancando gli occhi, e delicatamente gli tolse la mano dalla spalla.
"Be', no. Mai." rispose Trent "Comunque, non ho pregiudizi o altro. Inoltre ora i miei pensieri sono occupati da una ragazza."
La macchina non emise alcun suono.
Gwen si addolcì alle dolci parole di Trent, che le sorrise teneramente.
Duncan, innervosito dalla precedente figuraccia, gli diede una forte gomitata sul costato, e fece riprendere a Trent il lume della ragione, sebbene in maniera dolorosa.

.-. "Trent è troppo occupato ad ammirare Gwen manco fosse una dea scesa in Terra." sbraitò Duncan. "Si da il caso che sia la mia ragazza. Non è più la sua." .-.

"Un punto a Tyler e Trent. Vediamo se anche la nostra terza T riesce a guadagnarlo."
Thomas ascoltò Chef, e capì che era giunto il suo momento. Prese un bigliettino: "Qual'è stata l'ultima cosa tenera che hai fatto? Ma che domanda è?"
"Una domanda come tutte le altre. Rispondi, oppure lascia stare... ma ricorda che rimarrai a zero!" gli rispiegò Chef.
"Be'..." cominciò Thomas, frugando tra le tasche. "Quando eravamo alla ricerca della statuetta dell'immunità all'Aquila, i-"
"Che io ho trovato" ribadì Antonio, giusto per sentire ancora qualche attimo di gloria.
"Sì... dicevo, lì ho trovato questa gemma rossa in una boscaglia... l'ho conservata per darla a... a Trish."

.-. Gli ultrasuoni che Trish emise dalle sue labbra sorridenti furono così forti da distruggere la telecamera. .-.

"Awwwww" esclamarono in coro le ragazze.
Trish prese la pietra e la portò vicino al suo cuore, per sentire il calore delle mani di Thomas impregnato su di essa. Era una sensazione davvero dolce.
"Thomas... sei... sono senza parole." replicò lei dolcemente.
"E' un pensierino... niente di che." le rispose.
"Volete sposarvi, o possiamo continuare?" sbottò Duncan.
"Se tu fossi un po' più gentile come Thomas, a ques'ora le cose sarebbero diverse c-" provò a dire Courtney, per essere interrotta dal punk, infuriato.
"Cosa? Che ne sai tu delle cose, eh? Niente!"
"Forse dovr-"
"Zitti!" subentrò Chef con un urlo agghiacciante. "Duncan, prendi quel dannato biglietto e leggilo!"
Con furia, Duncan estrasse il biglietto ed esclamò: "Oh mamma, che rottura!"
"Leggi!"
"L'ultima volta che hai visto una persona nuda..." lesse il punk, straziato dalla vergogna.
"E quand'è stata? Ci spiavi dalla porta?" ridacchiò Alicia, per stuzzicarlo.
"No!" urlò Duncan, sbattendo un pugno sul tavolo.
La macchina della verità fece una grossa X sopra lo schermo, dopo il suono simile ad una pernacchia.
Gwen sospirò incredula. "Ma... come, pergo?"
"No, no!"
Altre due pernacchie.
"Ma non vale! Ho risposto alla domanda di Alicia!" esclamò il punk.

.-. "Io... non ho commenti al riguardo. Il mio ragazzo ha spiato più volte Alicia e le altre... Questa me la lego al dito." sbottò Gwen, ancora sotto shock .-.
.-. "Forse mi ero sbagliata l'altra volta a dire che sono brava a mettere insieme le coppie. Si, be', onestamente me la cavo, ma diciamo che non sono male anche nel dividerle... senza farlo apposta." precisò Alicia. .-.

"E' meglio andare avanti..." propose Courtney.
"Sì. E' meglio..." disse Duncan.
"Un punto in meno a Duncan. Antonio, prego."
Dopo che chef gli diede il permesso, Antonio prese un biglietto e lesse: "La tua paura più grande?"
"Fammi indovinare... del fallimento?" ipotizzò sarcastica Heather.
"Non posso dirla!" disse Antonio "Potreste usarla contro di me durante il gioco!"
"Tu la dici invece!" gli urlò Eva.
"Stai zitta smidollata piagnona... Non la dico, punto e basta."

.-. "Smidollata piagnona a me? Oh, no... la pagherà amaramente , quel pidocchio!" sbottò Eva, senza ritegno. .-.

"Antonio rimane fermo a zero punti. Rimane solo Alejandro."
L'ispanico prese il biglietto e lesse attentamente: "Il tuo punto debole?"
Appena finita la frase fece una smorfia, come se avesse imprecato un "dannazzione" dentro di sè.
"Be'..." incominciò con vergogna "Si tratta di Heather."
"OH SI!" urlò lei, alzandosi dalla sedia.

.-. "Lo sapevo... mi teme, e di brutto anche." ghignò vittoriosa l'asiatica. .-.

"Che c'è? Hai paura che ti faccia la bua durante la notte, Imbranandro?" gli chiese con aria ridicola, come per prenderlo in giro.
"Ho paura che tu mi faccia perdere un'altra volta il milione, è diverso." le rispose fermamente lui.
"In verità.." le bisbigliò Alicia "Può essere punto debole inteso come se è pazzo di te."
"Ma figurati. Ha solo paura." le rispose Heather, assumendo un'aria contenta.
"La seconda manche, per favore..." intonò Chef "Chiedete qualcosa a Heather."
Alejandro si alzò e la fissò negli occhi, facendole sbiadire il sorriso dalle labbra.
"Stessa domanda... punto debole?" le chiese lui.
"Pff... io non ho punt-"
"Heather... se non rispondi sinceramente vai a meno due punti." le ricordò Chef.
"Okay... rispondo..." borborrò lei "gneg-thhu-shbdebole."
"Cosa?" domandò lui non avendo sentitò i mugugni incomprensibili dell'asiatica.
"TU, OK?!" sbottò in preda alla collera.
"Mi bastava questo..." rispose Alejandro per poi sedersi compiaciuto.

.-. "Lo odio a morte! Ero così arrabbiata che non pensai nemmeno a quello che ho detto." urlò Heather. .-.
.-. "Era arrivato il momento di fare la mossa "mettili insieme, ora o mai più"! Era l'occasione giusta!" sorrise Alicia. .-.

Alicia diede un'occhiata al telefonino e con un sorriso strategico, esclamò: "Ohww, il blog Aleather di Sierra sta impazzendo di -mi piace- e commenti."
"Buon per lei..." disse Heather facendo finta di non aver sentito.
"Come hai avuto quel cellulare?" chiese Courtney "Nessuno oltre a Sierra e a Trish aveva permesso portarlo!"
"C-c-c-cosa?" balbettò la bionda, incastrata.
"Sì... Sierra sarebbe impazzita senza il cellulare, mentre io ho chiesto il permesso di portarlo per contattare il mio dietolgo in caso di menù a base di glutine particolare e arachidi, avendo appeno iniziato la dieta no-carbo di Britney Spears." spiegò Trish.

.-. "Anche se... onestamente credo di aver mangiato di tutto, e la mia dieta per rimanere in forma sia andata a farsi benedire..." constatò la bionda massaggiandosi lo stomaco. .-.

"Esatto!" disse Duncan per vendicarsi "Alicia, perché sei sempre così misteriosa? Perché hai un telefono quando è stato imposto di non portarlo? Sei forse una spia?"
"Spia? NO!" urlò la bionda "Per chi mi hai preso?! Lara Croft?"
"Allora rispondi!" insistette il punk.
"Perchè... perchè... E va bene. La mia casa di moda sta tentando di ritornare al primo posto, dopo essere stata superata da quella di Milano. La moda e la cosmetica italiana sono invidiate in tutto il mondo, tanto quanto quelle coreane. Avrei dovuto contattare la mia agente per ulteriori... indizi." confessò la bionda.
"Quindi... sei tipo una spia?" richiese Tyler.
"No! Come ve lo devo dire? Sono un'osservatrice diretta." specificò la bionda.
"Intanto... il telefono viene con me." disse Chef strappandoglielo di mano.
"Ma che fai, quello è mio!" strillò Alicia.
"Te lo ridarò appena sarai eliminata... o quando vincerai. Se... vincerai. La vedo dura dopo questa informazione." disse l'omone, mettendosi il suo attrezzo tecnologico in tasca.
"E così... il blog di Sierra sta avendo successo?" ripetè Alejandro per cambiare discorso.
"Sì... da quel che mi è stato concesso vedere." gli rispose adirata, Alicia.
Heather chise gli occhi e si rifugiò nelle sue braccia sul tavolo, fino a non sentire più niente.

.-. "Sono completamente incavolata." ringhiò la perfida calcolatrice "Ma che sta tramando Alicia? Le avevo detto che si sarebbe dovuta schierare contro Alejandro. Invece gli sta dando corda con questa storia!" .-.
.-. "Duncan vuole la guerra proprio dopo che avevo appena riniziato a tollerarlo... adesso ne vedrà delle belle." disse Alicia in modo misterioso. .-.

"E tu Duncan... perché fai tutto il misterioso? Cosa cerchi di nascondere a Gwen? Non è bello da parte tua spiarci mentre ci cambiamo in spogliatoio..."
Ad ogni parola di Alicia, Gwen assunse sempre più un'aria corrucciata, e Duncan un'aria impaurita.

Lo zoom della telecamera si focalizzò sulle labbra luccicanti di lucidalabbra viola di Alicia, che sillabò lentamente: "Provi... ancora... qualcosa... per Courtney?"

 

DAM
DAAAM
DAAAAAAAAAM!


 

.-. "Wow... e io che credevo di essere malvagia." disse Heather. .-.
.-. "Wow... e io che credevo di essere spietato." borbottò Alejandro. .-.
.-. "Be'... e io credevo di essere antipatico." sibilò Antonio compiaciuto. .-.

Silenzio.

Il punk era a mani legate. La macchina della verità calcolò un battito di polso velocissimo. Il sudore cominciava a colargli giù per le tempie, mentre gli aloni sotto le ascelle cominciarono a espandersi.
"Cosa rispondo, cosa rispondo, cosa cavolo rispondo?" pensò Duncan, mentre gli si offuscava la vista.
Da una parte vide Gwen, a braccia conserte e con sguardo da iena, dall'altra, Courtney, con aria alquanto disorientata.

.-. "Noi bionde siamo fatte per essere carine, dolci e stupide... Oh, ma mai, MAI, mettersi contro una bionda che sta studiando psicologia!" ribadì Alicia alzando un dito. .-.

"I-i-io..." balbettò Duncan "Sono in- cioe, sì. Courtney è carina, Gwen è sexy, cioè non che Courtney non lo sia... e, be', Gwen è carinissima, e tu- c'è. Lei. Io... non... Dhaaa"
"Sii. Sincero."
Le parole di Gwen uscirono dalle sue labbra in maniera fulminante, facendo andare in tachicardia il punk, che sempre più faticava a rispondere.
"Amico... sei pallidissimo..." gli disse Trent.
"Fa sentire..."
Antonio li toccò la fronte col palmo della mano, che dopo un secondo gli ritornò rossa e fumante.
"Oh-oh... febbre alta."
Senza ormai alcuna speranza, Duncan si fece coraggio, prese un grosso respiro... e confessò
"G-Gwen..." balbettò il punk
"Sì... dimmi..." rispose lei, sempre con aria di sufficienza.
"Courtney... è... capisci... è sempre stata lei... la mia principessa."

 
DAM
DAAAM
DAAAAAAAAAM
!


.-. "Visto? Non sono cattiva!" disse Alicia "Li ho divisi, ma in compenso ho creato due coppie. Duncan e Courtney e Gwen e Trent. Si nota lontano un miglio che Trent sbava dietro alla darkettona. Ora, manca la coppia Alether." la bionda si sfregò le mani e uscì con un ghigno malefico. .-.

"Una rottura così malvagia... in diretta tv." disse incredula Trish.
"Guarda il lato positivo!" aggiunse Tyler "Adesso si è chiarito tutto."
"Già..." disse tristemente Duncan. "Scusa... Gwen."
La dark, ripresasi dalla smorfia fece un lieve sorriso.
Non potè ringraziare Duncan in altri modi ora che si erano lasciati, ma comunque gli andò vicino e lo abbracciò.
"Mi è servita a molte cose questa storia... e poi... adesso ho le idee più chiare." gli disse, attaccata al suo petto.
Duncan, completamente disorientato, ricambiò l'abbraccio e sospirò: "Non... credo sia il momento giusto per parlarne..."
"Hai ragione..." gli disse Gwen "Facciamo un cambio?" gli propose indicandogli il posto vicino a Courtney con il capo.
Duncan le sorrise si alzò, sedendosi vicino alla sua principessa.
Appena sedutosi, Courtney si voltò, ancora abbastanza scossa dalla dichiarazione forzata di Duncan.
"Stammi lotano... per ora." ringhiò la castana.
"Come vuole, miss melodramma."

.-. "Era così che mi chiamava sempre... awww... No. Aspè. E' Duncan, ricomponiamoci!" trillò Courtney, rimettendosi a posto i capelli. .-.

Gwen, ovviamente, ne aprofittò per mettersi vicino a Trent, che tossì nervosamente.
"Che sorpresa!" le disse con un sorriso.
"Continuiamo col gioco?" propose Gwen, stranamente di buon umore.
Quasi tutti rispsosero alle domande che gli altri fecero.
Trish rispose alla domanda di Courtney, confessando che si era ritrovata nel mondo dello sport dopo aver passato un terribile periodo da bulimica.
Thomas rispose alla domanda "La cosa più cattiva che tu abbia mai fatto?" di Alejandro, e disse che un giorno, per sbaglio, investì il cagnolino del vicino, e diede la colpa al caminista del camion della spazzatura.
Courtney, con fatica, rispose alla domanda di Tyler, su come mai fosse così ossessionata sugli avvocati, il diritto e l'economia.
La sua risposta fu questa: "Così avrei potuto salvaguardare Duncan dagli sbirri... diventando avvocato."
Un altro sonoro "Awwww" uscì dalla bocca delle ragazzem perfino da quella di Gwen.
Non passò molto tempo, che Courtney finì con il suo solito orgoglio: "E poi perché l'avvocato guadagna un sacco di soldi!"
Antonio si liberò del peso di avere un amore incontrollato per il colore rosa.
Tyler confessò che un giorno, in spogliatoio, cadde di faccia sul sedere di un ragazzo che si stava cambiando, rimanendo traumatizzato.
Eva si rifiutò di rispondere alla domanda di Gwen, tornando indietro di due punti.

.-. "Qual'è stata la tua prima cotta?" ripetè Eva con tono acuto per imitare Gwen "Non dirò mai che è stato Viktor Kardogoff. Il russo della palestr-... o cavoli..." .-.

"Dunque..." disse Chef "Abbiamo Heather e Antonio che rimangono a 0 punti. Eva, la più indietro di tutti, con -1, tutti gli altri, siete ad un punto."
"Duncan è a meno uno!" disse Heather,
"Voglio premiarlo per il coraggio nella seconda confessione... perciò gli ho regalato due punti." rispose Chef.
"Stra-ganzo!" esclamò il punk.
"Adesso Eva, Antonio e Heather devono confessare il loro più grande ed oscuro segreto, giusto?" chiese Tyler, con curiosità.
"Esatto..."
Chef aprì il fascicolo di Heather e cominciò a leggere i suoi segreti più bui ed inquietanti.
Uno in particolare catturò l'attenzione di Chef, che gli fece allontanare il viso dal foglio con uno smorfia disgustata.
"Be'... non è mica così tanto grave." disse Heather.
"Ma... secondo le regole... Heather e Antonio se decidono di non rispondere si salvano ugualmente." disse per correttezza Trent "Solo Eva è a risch-"
"Zitto! D'ora in poi, da meno tre punti in giù, si viene eliminati!" disse Chef, rigirando le carte in tavola.

.-. "Cavoli!" esclamò l'omone vestito da cuoco "Ero davvero curioso se Heather sarebbe riuscita a confessare uno dei suoi peccati più grandi." .-.

"Confessa... ne hai tante di robe quì da confessare..." tuonò Chef con un ghigno.

.-. "Cose... gravi?" disse Heather con astuzia "Ne ho fatte talmente tante... e so come rigirarmi Chef. Sono o non sono una calcolatrice?!" .-.

"Incominciamo..." disse Heather, prendendo l'elenco dalle mani di Chef: "Ho fatto mollare Gwen e Trent, baciandomi quest'ultimo, costringendolo poi ad andarsene dal gioco. Ho tradito brutalmente l'alleanza con Lindsay. Ho sporcato con il vomito di Owen le uniche mutande pulite di LeShawna, inoltre ho sabotato la relazione di mia sorella Jennifer con il suo ragazzo solo perché mi dava fastidio il suo accento svedese."
"Ma... la maggior parte di queste cose le sapevamo già, Heather." disse Chef.
"Eh già, ma la regola implicava che avrei dovuto confessare almeno una di queste scritte qui. Ne ho dette tantissime, aggiungendo anche quella di mia sorella. Giusto, avvocato Courtney?" domandò Heather con superiorità.
"Ha ragione..." si limità a dire la castana.

.-. "Speravo svelasse la sua vendetta numero quattrocentosette(1)... E' stata brutale" piagnucolò Chef. .-.
.-. "Si era scordata quella piccola storiella del vulcano alle Hawaii..." aggiunse Alejandro "Però... è così senza anima la mia peciosa." finì con uno sguardo da innamorato. .-.

"Ok... ci sta." disse Chef, strappando a Heather un sonoro "Si!".
"Antonio... tocca a te!" gli disse indicandolo, per poi incominciare a leggere le sue disgrazie. "Ohhhh!" esclamò l'omone "Questa quì, poi."
"E va bene... e va bene... la mia reputazione ormai è andata." disse rassegnandosi l'italiano.
"Ma... non c'è niente di male se ti piace il rosa." disse Trish.
"Non... pronunciare il nome di quel colore... è così, perfetto, stiloso, chic, glam-"
"La pianti e confessi?" lo interruppe Chef.
"E va bene..." incominciò Antonio "Una volta sono andato da mio cugino Riccardo. Eravamo pappa e ciccia, come si dice dalle mie parti. Un giorno si dimenticò il computer acceso, e per scherzare scrissi sul suo profilo Facebook che si sarebbe presto ammazzato. Sfortunatamente la cosa si era già divulgata come una macchia d'olio. Cancellai il suo stato depresso, ma la notizia fu su tutti i giornali... E ovviamente..."
"Non dirmi che... si è veramente..." balbettò Gwen, con preoccupazione.
"No, non si è mica fatto fuori..." riprese l'italiano, chiarendo la cosa. "è solo caduto nella pazzia più totale per gli insulti e per le prese in giro dei compagni... ed è costretto ad andare dallo psichiatra ben quattro volte al mese."
"Wow... che botta di vita." commentò Duncan.
"Be'... hai superato la prova. Bravo Antonio."

.-. "Scusa Ricky..." piagnucolò Antonio con tristezza, facendo un respiro profondo. .-.

Toccò ad Eva.
Il suo sguardo era incendiato di rabbia senza motivo apparente. Fu vermante furente. Le sue vene stavano quasi per esplodere.
"Eva... su di te non c'è molto, ma il segreto numero uno è sottolineato in rosso!" ridacchiò Chef.
Lo lesse, ma non fece nemmeno in tempo a finirlo che cominciò ad urlare.
Prese il fascicolo di Eva e lo bruciò nel forno, ritornando col fiatone e la pelle d'oca dai concorrenti.
"Eva..." riprese "Se ci tieni a confessare... fai pure... ma... ODDIO!"
Chef corse via nella sua stanza con le mani sulla faccia, senza nemmeno voltarsi.
"Ma... che hai fatto?" chiese Alejandro.
Eva non rispose.
Rimase immobile.
Apatica.

.-. "Cioè... mi sarei aspetatta un omicidio da Izzy... da Heather o da Duncan... ma... che cosa sta nascondendo?" chiese Thomas a sè stesso. .-.

Eva si alzò e fece per uscire dalla porta.
Si fermò solo pochi metri prima, per bisbigliare...


"Io... mi autoelimino."


Ormai le otto di sera, raccolse le sue valigie.
Si piazzò sulla barca del perdente e guardò da lontano i concorrenti rimasti con fare cagnesco.
Il suo respiro aumentava, proprio come la sua collera; fu lì che si ricordò del corso di gestione della rabbia.
Il maestro zen le disse "Rifletti prima di agire... poi, rifletti ancora."
Riflettè e rimase zitta, traghettata come un'anima nell'Ade, verso sponde sconosciute.

"Sono... sconvolta!" disse Alicia spiazzata "Ma che avrà fatto?"
Antonio fu rannicchiato su sè stesso, a dondolarsi come i matti, guardando un punto fisso nel vuoto.
"Antonio... che hai?" chiese Alejandro.
"L-l-lei..." balbettò Antonio "Ha dormito nella stanza affianco alla mia ieri notte..."
"E che ha fatto di male?" riprese a chiedere l'ispanico.
"Quando sono uscito dalla mia stanza... ho visto che si stava togliendo una camicia di forza."

 
DAM
DAAAM
DAAAAAAAAM!

"Sono... sconvolta." ripetè la bionda.
"Vuoi dire che Eva è una pazza maniaca che viene da un manicomio?" ipotizzò Gwen.
"Secondo voi perché è sempre arrabbiata?" disse Duncan "Era ovvio che qualcosa non andasse in lei."
"Tra l'altro ho notato una grande disparità morale in lei. Come se fosse in conflitto. Prima piange per i romanzetti rosa e poi... ha una camicia di forza..." constatò Alicia, che enunciò le sue conoscienze di psicologia.
"Forse ha la doppia personalità..." iptizzò anche Tyler.
"Non pensiamoci..." disse Courtney "Andiamo a letto..."
"Opterei per quello non di lusso... per qualche ragione." disse Thomas spaventato.
Accettarono l'opzione più plausibile.
Infatti... nella stanza oscura di Eva... giaceva per terra la sua camicia di froza... ancora legata.
Chef guardò i confessionali come sempre, per ridurre l'ansia e capire le strategie e i segreti dei concorrenti.
Ma quando si imbattè in quello di Eva...

.-. "Antonio il concorrente più forte?! Come no?! Non ha fatto altro che piagnucolare tutto il tempo in albergo... è stata una notte veramente dura. Ero quasi tentata di ucciderlo." .-.

"NOOOOOOOOOOOOOOOOO!"

 


Volevo farvi notare il colpo di scena. Sembrava tutto un capitolo bello e carino, con coppie che ritornano assieme e poi BOOM, un segreto che non si riesce a svelare sulla nostra creepy-Eva. Che avrà mai fatto? L'ispirazione mi è arrivata ascoltando una canzone abbastanza distorta di Melanie Martinez. Quindi... ecco la bipolarità del capitolo, carino e coccoloso, ma con un finale shoccante e tenebroso. Muahahah.
Considerate che questo capitolo nella scorsa fanfiction era dolce e pieno di buone notizie. :\ Ma ne parleremo meglio nelle solite differenze.
Ah, inoltre, vorrei aggiungere, che questo è uno dei pochi capitoli in cui l'eliminato non cambia. Infatti, alla fine, veniva sempre eliminata Eva.
Ha raggiunto un buon punto in questa fiction, per essere un personaggio secondario della serie, e devo ammettere (mi vanto un po') che mi è piaciuta molto. Insomma, era una Noah2. Sarcastica, sempre nervosa, brutale, intelligente e forte. E' così che sarebbe stata Eva, se le avessero dato spazio nello show.

Differenze [Remastered]:
- Nel capitolo precedente tornavano ben 5 concorrenti.... CINQUE! Infatti, mi sono rifiutato categoricamente di far tornare qualcuno... per ora.
- Tornavano: Bridgette, Geoff, Sierra, Noah e Izzy, che era stata eliminata in una delle prime puntate nella vecchia fic.
- C'erano ancora le squadre e le Pizze Assassine avevano perso la sfida.
- La sfida era collocata nella regione Sardegna.
- La sfida consisteva nel trovare i 5 concorrenti misteriosi che sarebbero tornati. Chiunque ne avesse trovati tre, avrebbe vinto l'immunità.
- Eva non aveva alcun segreto da nascondere.
- Le coppie DxC e TxG non si erano mai dichiarate.

Grazie e alla prossima! :D



   
 
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