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Autore: Denki Garl    11/08/2011    5 recensioni
"Va tutto bene?"
"No"
Lui, ancora, si ostinava a non muovere un dito. Non dava segno di provare dolore, dispiacere.
Lei lasciò andare la mente ai ricordi.
Aprì gli occhi, lui era andato.
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non dimenticare il miracolo.
- Giuro che non lo farò
.










"Va tutto bene?"

"No"

Un sussurro arrivò alle sue orecchie, come trasportato dal vento, eppure erano in una stanza chiusa.

Osservava quel corpo inerme che giaceva sul letto di fronte a lui, sembrava così piccola e indifesa. Pareva calmo, dava l'impressione di non essere scosso, ma il suo cuore batteva all'impazzata, non era mai stato tanto preoccupato in vita sua.

Stava lì, immobile, a fissare il di lei corpo agitato dai singhiozzi. Non vedeva il suo viso dai lineamenti delicati perché lei lo copriva con il cuscino - sapeva che c'era lui, ma non importava. Lui c'era sempre, in un modo o nell'altro.

Tremava, lei, e la sua respirazione affannosa le portava troppo ossigeno al cervello, mandandola ancor di più in confusione.

Sentiva un peso opprimente al petto, lo definiva malinconia, ma ben presto capì che non lo era - quando l'ansia iniziò a impossessarsi del suo essere.

Ora andava un po' meglio, respirava regolarmente. Ma non stava meglio, affatto, e lui lo sapeva.

Si scoprì la faccia lasciando che l'altro intravedesse un occhio, socchiuso, i residui delle lacrime docilmente adagiati sulle ciglia, quasi diamanti incastonati, trattenuti a forza. Ora sentiva il peso del suo sguardo che accarezzava la sua figura stesa, chissà cosa stava pensando.

Già, quante volte se lo chiedeva?

Lei, portò una voce estranea alle sue orecchie, pur sapendo che lo avrebbe ferito. Lui, ancora, si ostinava a non muovere un dito. Non dava segno di provare dolore, dispiacere. Non dava segno di vita, non era reale. Non lo sarebbe mai stato.

Lei lo sapeva.

Si concentrò sulla musica, lasciò andare la mente ai ricordi.

A quei ricordi che non lo riguardavano così direttamente, a quei ricordi che la confortavano e l'allontanavano dal dolore. A quei ricordi che inibivano la sua mente, a quei ricordi che lo facevano svanire nel nulla.

Aprì gli occhi, lui era andato.
















DE's:

Il finale non mi soddisfa. In generale non mi soddisfa.
Stavo dando di matto e ho scritto 'sta roba, che posto perché spero che qualcuno l'apprezzerà e mi rassicurerà, ma in fondo so che è una sorta di miraggio.
Forse è un po' pesante a livello emozionale, non lo so. Per me lo è, ma io l'ho scritta - quindi non sono in grado di dire quanto di mio ci ho messo.
Ah, nulla si ispira alla realtà. E' una scena non definita che mi è venuta in mente mentre stavo impazzendo (LOL, per modo di dire)
Spero che mi direte che ne pensate, naturalmente anche le critiche sono bene accette, basta che siano costruttive.
Grazie comunque, se siete arrivate fin qui!
A presto (?)

De.
   
 
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