Non riuscii a tradire una mia amica ma quella domanda poteva avere solo una risposta e tutti e due sapevamo che prima o poi saremo stati insieme.
E per noi anche se non ufficialmente stavamo insieme.
I giorni seguenti era difficile non vederci, il nostro luogo di ritrovo era sempre il parco, ogni tanto cambiavamo posto ma restavamo sempre all’ingresso, a parlare, a baciarci e semplicemente a stare un po’ insieme.
Era bello stare li a perderci negli sguardi, seduti vicini come due bambini inesperti, uno di fronte all’altro a giocare con l’erba appena tagliata.
Per anticiparvi qualcosa poco dopo sostituimmo l’erba con gli asciugamani e accorciammo le distanze, eravamo cosi vicini stesi sull’asciugamano che non ci stava altro in mezzo a noi.
Uscivamo spesso anche con Marco e la Serena, ma anche se Marco sapeva tutto lei non si accorgeva di niente.
Una volta che andai nella parrocchia di Edo mentre lui camminava Marco mi prese in disparte e mi disse
-stai con lui, lui vuole stare con te gli piaci proprio tanto. Non l’ho mai visto cosi
-lo so piace anche a me ma non posso ora, sai.. la Serena
Non sapevo che altro dire così raggiunsi Edo
Un pomeriggio decido di andare da lei per parlarle, quel pomeriggio saremmo dovuti uscire tutti e 4 e non volevo più nascondermi.
Casa sua era nella mia stessa via, si usciva dal mio quartiere si arrivava alla chiesa e si girava su una vietta.
Aveva una casa grande, su 2 piani; viveva sua mamma (il papà non si sa che fine avesse fatto, a ogni persona diceva una cosa diversa), al primo piano c’era la cucina e la sala e al secondo piano il bagno e le camere.
Arrivai a casa sua e lei stava cucinando per gli ospiti che sarebbero arrivati per cena, la cucina era piccolina e io mi misi attaccata al lavandino.
-ho scritto a Edoardo oggi, secondo me gli piaccio, a me piace è proprio carino
Non ve l’ho detto ma era convinta di piacere a tutti, infatti dopo Edoardo si innamorò di Marco ma questo più avanti.
Dopo quella sua frase non riuscii più a dirle tutto, come facevo io a dirle che a Edoardo piacevo io? Era lui che doveva parlare con lei.
Quel pomeriggio al parco non successe niente, lei ascoltò la musica e Edo di nascosto mi teneva la mano.
Non mi importava quello che avrebbe detto, se era mia amica avrebbe capito, io volevo lui e lui voleva me questo è quello che importava.
Ma non finì li, quando mi accompagnarono a casa Edo e io camminavamo più veloci e fummo i primi ad arrivare sotto al portico.
Marco dietro parlava con la Serena e forse cercava di darci un po’ di tempo.
-non ce la faccio più voglio stare con te
Furono le parole di Edo e subito dopo mi baciò, per pochi secondi perché avevo paura potesse vederci.
Eravamo sotto il portico di casa mia, con le spalle alla casa e di fronte un giardinetto e presto dalla vietta sarebbero arrivati.
-cosa fai? Cosi ci vede
-non mi interessa, ho voglia di baciarti
Mi baciò di nuovo e io mi lascia andare ma purtroppo poco dopo mi dovetti staccare, loro arrivarono e anche se avevo un sorrido ebete stampato in faccia lei non capì niente.